Sony X85J / X85JP: Recensione
X85J / X85JP si posiziona nella fascia media, propone un LCD con pannello VA disponibile in tantissimi formati, è dotato di diversi punti di forza tra i quali la calibrazione nativa e qualche trascurabile difetto.
La tv esiste nei formati:
- KD-43X85J / KD-43X85JP (43 pollici)
- KD-50X85J / KD-50X85JP (50 pollici)
- KD-55X85J / KD-55X85JP (55 pollici)
- KD-65X85J / KD-65X85JP (65 pollici)
- KD-75X85J / KD-75X85JP (75 pollici)
- KD-85X85J / KD-85X85JP (85 pollici)
Per chiarire le sigle X85J e X85JP sono lo stesso prodotto, alcuni rivenditori aggiungono una lettera P per questioni di identificazione, di questa TV esiste anche la variante X89J la cui unica differenza è nel Motionflow che a livello nominale lavora a 800/960Hz nel modello X85J e a 1000/1200 Hz nel modello siglato X89J, una differenza all’atto pratico irrisoria e percepibile solo con i filtri di movimento impostati al massimo.
Design datato ?
Il fronte si presenta con delle cornici di 10 mm completamente in plastica, una finitura non proprio modernissima, sopratutto considerando la cornice bassa che supera i 3cm, questa al centro presenta il logo Sony, e poco sotto una barra lucida per la ricezione dei segnali, sinceramente è un’elemento che non mi aspettavo di vedere su un prodotto moderno… questo gli permette di ricevere meglio i comandi ? potrebbe anche essere.
A reggere la TV due piedini a incastro, nel 55 pollici l’ingombro di questi è di 106x33cm, oppure 46x33cm se scegliete di metterli nei fori più interni, infatti ci sono 2 posizionamenti possibili a seconda delle esigenze, ma solo nei formati da 55 pollici in su. La stabilità è nella norma, ma con i piedini in posizione ravvicinata toccando il prodotto c’è una leggera oscillazione.
Il retro è molto simile al modello di fascia superiore X90J con una simile texture a griglia, a sinistra si trova l’alimentazione e a destra tutti gli ingressi disposti laterali per facilitare eventuale posizionamento a muro, nella parte alta vi sono feritoie di raffreddamento e nel lato inferiore gli altoparlanti per il sonoro. La gestione dei cavi è affidata a due semplici clip sul retro dei piedini.
Anche il profilo non è sicuramente dei più moderni, lo spessore complessivo è di ben 7,3 cm in parte giustificato dal tipo di retroilluminazione Direct-led (led posti su tutto il retro del pannello e non solo su uno o più bordi).
Nel complesso il prodotto è interamente in plastica, una qualità costruttiva nella media e un’assemblaggio che lascia qualche zona vuota e flessibile sul retro, questo avviene perché non tutto lo spessore è realmente utilizzato, ma non dovrebbe essere un problema per la longevità della TV.
Qualità immagine: ottimo contrasto
Il display si basa su un LCD Triluminos (quindi in un certo senso paragonabile a un Qled) con pannello VA, ed è quindi in grado di offrire un’ottimo contrasto nativo di 6350:1, la cosa si ripercuote sulla visione al buio, che anche se lontana da un prodotto oled raggiunge buoni risultati. Il local dimming (spegnimento selettivo dei led) non è presente, infatti è questa è la principale differenza dal fratello maggiore X90J, vale a dire che anche se la porzione luminosa a schermo è molto piccola nessuna restante parte può considerarsi spenta/nera assoluta… ma è da segnalare che stranamente il pannello ha un contrasto nativo persino maggiore rispetto al fratello maggiore citato.
Con i contenuti HDR la luminosità massima è di 560 nits, un’ottimo risultato in questa fascia di prezzo, anche considerando che la mantiene costante sia in piccolissime porzioni che nelle schermate bianche full screen, la conseguenza è che la resa dei contenuti HDR è sicuramente sopra le aspettative.
Un’altro aspetto sicuramente positivo è l’uniformità del pannello, anche se questa può variare da esemplare a esemplare il modello da 55 pollici analizzato si comporta molto bene, come sempre nelle schermate medie i lati dello schermo sono un po più scuri del corpo centrale, la differenza maggiore è proprio negli angolini più estremi. Tuttavia la parte centrale è ben uniforme e priva di effetto DSE(schermo sporco), questo lo rende adatto a riprodurre contenuti sportivi con campi uniformi senza incorrere in difetti. Ovviamente le schermate uniformi scure sono riprodotte in modo molto più omogeneo, fino a quelle totalmente nere dove la retroilluminazione viene attenuata moltissimo anche se non sembra mai spegnersi del tutto.
L’angolo di visione è il solito tallone di Achille dei pannelli VA come questo, infatti si può definire abbastanza limitata con i suoi 35° di inclinazione oltre i quali si iniziano a vedere variazioni luminose e cromatiche, tuttavia se l’intenzione è quella di guardare la TV da posizione classica questo non è un problema, se invece hai un grande ambiente e vuoi un formato come l’85 pollici non puoi avere la pretesa di guardarlo da posizioni angolate senza notare le classiche alterazioni. In questa situazione per l’angolo di visione sarebbe sicuramente meglio un IPS, ma poi dovresti accettare una scarsa qualità dei neri al buio.
Lo schermo ha una finitura semi lucida e limita i riflessi nella norma come gli altri prodotti, in generale la TV ha una luminosità adeguata anche per ambienti di visione luminosi con riflessi e fonti di luce, per quanto riguarda la resa chiaramente è molto maggiore al buio grazie all’alto contrasto e ai neri abbastanza scuri.
Riassumendo la visione con sorgenti di qualità è sicuramente dettagliata e ben contrastata, tuttavia per quanto riguarda l’upscale e l’elaborazione dei contenuti questo modello utilizza il processore X1 abbinato all’algoritmo X-Reality™ PRO, un prodotto di qualità ma di classe inferiore rispetto al processore cognitivo dei modelli X90J o A80J già analizzati, questo vuol dire che la qualità visiva è più legata a quella nativa della fonte piuttosto che alle moderne elaborazioni. Nel concreto attivando i filtri migliorativi le sorgenti scadenti o a bassa definizione subiranno interventi minori rispetto a quello che avviene nei modelli di classe superiore, tuttavia quando si parla di IA bisogna sempre ignorare il marketing e limitare le aspettative, nessun processore o algoritmo farà miracoli e attualmente in un settore pieno di contenuti 4K questa potrebbe essere una differenza da poco.
Colore: perfetta calibrazione nativa
Sony X85JP proprio come gli altri modelli del produttore giapponese esce dall’imballo con una calibrazione nativa eccezionale, in particolare la modalità immagine “personalizzata” con temperatura colore “esperto1” offre un bilanciamento del bianco quasi perfetto, una la riproduzione dei colori sempre fedele e realistica, anche le tinte difficili come la carnagione dei volti risulta naturale e piacevole come in pochi altri prodotti. Affinare la calibrazione nativa di questa TV è praticamente inutile in quanto partendo da uno standard cosi alto le differenza sarebbero davvero difficili da distinguere, in particolare è possibile intervenire sul bianco solo a 10 punti raggiungendo comunque la perfezione per il proprio pannello, da segnalare che non c’è una calibrazione specifica per i singoli colori, ma come già detto non ne ha bisogno.
La gamma riproduce al 90% lo spazio colore DCI P3 utilizzata nella maggior parte dei contenuti HDR attuali, i limiti come sempre sono per le tinte estremamente sature (in particolare i blu), ma realisticamente sono tinte che non si trovano spesso in contenuti reali.
Il pannello lavora a 10 bits (8 bits + FRC) e riproduce le sfumature molto bene, l’effetto banding (passaggio non graduale da una tinta all’altra) è molto limitato, lo si percepisce nelle zone molto scure ma sempre in immagini di test e mai su contenuti reali. La tv non ha la classica funzione per migliorare le sfumature, ma questo non è un problema, anche perché tali funzioni da sempre portano a una leggera perdita di dettaglio.
Per quanto riguarda l’HDR la tv oltre al normale HDR10 supporta la versione con metadati dinamici Dolby Vision, questo è sicuramente un punto a favore rispetto al concorrente Samsung che offre il meno diffuso HDR10+.
Come accennato in precedenza l’alto contrasto unito a una luminosità di circa 560 nits genera dei contenuti HDR sicuramente piacevoli, nello specifico migliori di quello che ci si può aspettare in questa fascia di prezzo, per enfatizzare ulteriormente l’impatto con questo tipo di contenuti si consiglia di provare la modalità immagine “vivace” con ovviamente contrasto al massimo.
Movimento: promosso
Il pannello LCD ha in media un tempo di risposta (cambio di stato dei pixel) di 4ms, quindi un valore normale/buono per un moderno LCD come tanti altri modelli in commercio, la sfocatura generata è quindi trascurabile, in particolare con scene animate molto scure lascia un’impressione leggermente migliore rispetto a concorrenti come per esempio Samsung Q60A. La gestione della retroilluminazione è perfettamente sincronizzata con le schermate, e questo aiuta a non affaticare l’occhio dello spettatore.
Per quanto si possa essere puristi dei contenuti cinematografici a 24hz personalmente preferisco attivare una leggera interpolazione di movimento per aumentare la fluidità della scena, Sony lo chiama Motionflow e da questo punto di vista il prodotto si comporta bene portando i contenuti a 24/30/60Hz fino ai 120Hz nativi del pannello, con le impostazioni più spinte gli artefatti diventano leggermente visibili, da questo punto di vista il processore utilizzato è di classe leggermente inferiore a quello nel modello X90J, ma per impostazioni ottimali non ha conseguenze significative. La visione di contenuti in movimento appare quindi piacevole e naturale, e sopratutto con i contenuti sportivi questo è un punto abbastanza importante.
La modalità BFI per aumentare la nitidezza delle scene è ben presente, questo avviene tramite l’inserimento alternato di un frame nero, per abilitarla bisogna impostare il motionflow su “personalizzato” e settore il valore “nitidezza” in una delle 3 opzioni, personalmente se vi piace l’effetto consiglio il primo step, i successivi 2 a mio parere scuriscono troppo la visione e affaticano la vista.
Input lag e videogiochi in costante aggiornamento
L’input lag è di 15ms (4K HDR10 mod.game) un valore abbastanza buono per giocare qualsiasi cosa senza particolari problemi, ci sono 2 porte HDMI 2.1 (su 4), purtroppo una delle 2 è anche quella e-arch per il collegamento di eventuale soundbar, quindi alla fine se usate una soundbar vi rimane solo una 2.1 disponibile…
La tv supporta nel gaming il 4k / 120hz, anche se con queste impostazioni c’è una leggera sfocatura visiva, è come se con questo framerate la risoluzione verticale non fosse nativa di 2160 pixel verticali, il difetto non è riscontrabile a una normale distanza di visione, inoltre anche se è passato un po di tempo dalla commercializzazione del prodotto è possibile che Sony sistemi la cosa.
Per abilitare il 4K 120hz bisogna accedere al menu: impostazioni > canali e ingressi > ingressi esterni > formato segnale HDMI > HDMI 3 o 4 > imposta “formato Avanzato” (voce nel mezzo). Ora collegando una console come PS5 o Xbox serie X verrà accettato il 4K 120hz.
Anche il supporto al VRR è stato introdotto di recente, ma al momento di questa recensione è ancora in fase beta, sembra funzionare bene con Xbox serie X e in generale Freesync, mentre non funziona con G-sync di Nvidia, ma in questo aspetto è meglio attendere nuovi update e l’arrivo del VRR anche su ps5 per trarre conclusioni.
Tra le segnalazioni Sony include questo modello tra quelli brandizzati “Perfect for PlayStation 5”, questo porterà alcune aggiunte, nello specifico l’HDR Tone Mapping e l’Auto Genre Picture Mode;
- Il primo setta il tone mapping nelle impostazioni iniziali di PS5 con una sorta di auto-regolazione in base al modello di TV, si assicura di impostare il segnale in modo da sfruttare al meglio la luminosità massima del pannello, senza rischiare di non visualizzare i toni troppo luminosi o troppo scuri a causa dei limiti del pannello.
- Auto Genre Picture Mode non è altro che un Auto Low Latency Mode (ALLM) evoluto, infatti come ALLM distingue l’uso di PS5 per giocare settando basso input-lag, ma se da PS5 guardiamo un film o una serie TV riattiva i filtri migliorativi e le elaborazioni di movimento, le due funzioni arriveranno tramite un’aggiornamento di Ps5.
Per trarre le conclusioni come avrete capito Sony e le funzionalità per console Nextgen sono ancora un cantiere in lavorazione, la TV è adatta a videogiocare, ma da questo punto di vista i prodotti LG di fascia medio/alta come gli OLED LG C1 o B1 sono diversi passi avanti, offrendo già oggi la possibilità di usare insieme 4K/120HZ/VRR/Dolby Vision, cosa che difficilmente Sony potrà raggiungere anche con aggiornamenti software futuri.
Smart TV con Google TV
X85J / X85JP nasce con Google TV l’integrazione e l’usabilità sono ormai ai massimi livelli, e l’utilizzo di questo OS piuttosto che WebOs o Tizen è puramente questione di gusti, nello specifico Google TV gira molto bene sul processore ARM Cortex-A73 quad-core con 4 Gb di memoria Ram, la dotazione hardware in questo aspetto è uguale al top di gamma Sony X90J e anche la reattività infatti sembra uguale, come tutti i modelli 2021 il menù è chiaro e leggibile, un plauso al fatto che ogni voce ha un piccolo esempio animato che ne facilita la comprensione.
Dello store è inutile parlarne in quanto è il più fornito di App in assoluto, troverete sempre tutto quello che serve nell’attuale e nel futuro, le App principali come Netflix, Prime Video, Disney +, YouTube girano tutte molto bene, anche se a occhio sono sicuramente meno scattanti di quanto avviene sui corrispettivi con WebOS.
Comunque ogni riproduzione supporta l’HDR cosi come anche i filmati letti via USB, se invece vuoi inviare contenuti dallo smartphone come sempre le TV con google TV hanno chromecast integrato, quindi non sarà un problema.
Il telecomando in dotazione è come quello di X90J, un prodotto stretto e comodo da impugnare, ma piuttosto lungo per scelta di design, ha 4 tasti scorciatoia per le App, non è retroilluminato e ha il microfono integrato per i comandi vocali di Google Assistant e Alexa.
Audio: migliore della media
Dal punto di vista audio la dotazione prevede 2 speaker da 10W, Sony li chiama Speaker Bass Reflex Speaker X-Balanced, in realtà è una dotazione molto classica, ma è anche vero che suonano con una qualità sopra la media, non è la prima volta che questo si nota nelle TV Sony, ma evidentemente il fatto di avere un corpo tv con uno spessore di ben 7,3cm permette l’inserimento di altoparlanti più grandi rispetto alla concorrenza.
Come sempre sono presenti molti algoritmi e nomi, ma riassumendo non aspettatevi miracoli o suono surround…, i dialoghi si sentono bene, mentre i medi e i bassi lasciano a desiderare sopratutto se la stanza è di grandi dimensioni.
Ottimo il passthrough audio che tramite HDMI ARC o eARC (qualità non compressa) veicola i segnali Dolby Digital, Dolby Atmos e anche il DTS (cosa che solo Sony si ostina a includere).
Contesto di mercato
X85J rappresenta un’alternativa convincente al Samsung Q70A / Q75A , entrambi hanno un pannello a 120hz e una simile luminosità, entrambi non hanno il local dimming, il Sony ha una retroilluminazione Direct-led e costa costa leggermente di più, ma può contare su una calibrazione nativa migliore e su una gestione delle immagini in movimento più piacevole come da tradizione Sony, d’altra parte i quantum dot del Samsung offrono colori più brillanti e per quanto riguarda il design è molto più moderno e sottile. Per l’appassionato di cinema il Sony è una scelta migliore, nel Gaming invece il Samsung è leggermente più prestante, ma imminenti aggiornamenti software potrebbero anche rattoppare la situazione.
X85J può anche essere paragonato al fratello maggiore X90J, in questo caso la differenza che lo rende più economico è l’assenza di local dimming, la luminosità è un po più bassa, mentre curiosamente il pannello offre un contrasto maggiore rispetto al modello più costoso. L’altra differenza riguarda il processore video di fascia premium il cosiddetto “processore cognitivo” applica elaborazioni video più complesse, in particolare con settari spinti e sulle sorgenti a bassa definizione.
Paragonarlo al fratello minore X80J invece non ha senso, per quanto simili in estetica e funzionalità il modello X80J monta pannelli di tipo IPS, quindi con contrasto molto minore, adatti più a una visione in ambiente luminoso, e infine supporta solo i 60hz precludendosi alcune funzioni moderne del gaming.
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Puoi leggere la recensione completa di X85L e puoi vedere il prezzo di vendita:
Redatto da: Pixeltv
X85J / X85JP è un prodotto che convince sotto molti aspetti, si posiziona nella fascia media dove grazie al suo pannello VA riesce a offrire un buon compromesso qualitativo nella visione al buio. Gli aspetti chiave del produttore nipponico quali la calibrazione nativa e la gestione del moto si fanno sentire anche nella fascia media, e l'appassionato di cinema e serie TV rimarrà piacevolmente colpito. Nel gaming si comporta benone anche se miglioramenti con aggiornamenti software sarebbero ben accetti. L'aspetto meno convincente è il design un po spesso e datato
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Prezzo relativamente contenuto
▲ Buona gestione del movimento
▼ Design spesso e un po datato
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC