TV economiche
A confronto le migliori TV economiche 4K, Smart TV a LED di fascia bassa con qualche compromesso, ma a cui non manca nulla !
Per quanto si tratti di un televisore economico la concorrenza è altissima, quindi non aspettarti grandi differenze tra i modelli, tutti quelli selezionati sono attuali Smart TV moderne, quindi dotate di qualsiasi App, funzione e connettività.
I formati disponibili variano dai 43 agli 85 pollici, si parla di 43 pollici sotto i 300 euro, e una dimensione popolare come il 50 pollici che per tutti i modelli si aggira intorno ai 400 euro, qui troverai un confronto oggettivo e sempre aggiornato che non è la banale lista che puoi trovare in rete…
Quali sono le migliori TV economiche ?
In tutti i casi la selezione vede LCD LED con matrice Ips o VA a seconda di modello e formato:
- TCL C641 (C64) – Miglior performance (Qled)
- Samsung CU7190 / CU7170 – Migliore disponibilità (VA in tutti i formati)
- LG UR80006LJ – Miglior telecomando e integrazione
- Hisense E63KT – Il più economico
Ora vediamo nello specifico cosa contraddistingue un le TV economiche e successivamente un approfondimento sui singoli modelli selezionati.
Cosa distingue una TV economica ?
Ovviamente la prima distinzione è il prezzo… ma questo è una conseguenza del tipo di tecnologia utilizzata, dando per scontata la risoluzione 4K le tv entry level sono accomunate da queste caratteristiche:
- Display LCD (IPS o VA)
- Retroilluminazione a LED
- Frequenza di aggiornamento a 60Hz
- Processore video economico
- CPU contenuta e OS lento
- Design e materiali
Ovviamente tutte queste specifiche creano una diversità nella resa rispetto a un’oled sicuramente evidente, tuttavia per chi arriva da un vecchio LCD il passaggio a un modello attuale per quanto economico può rappresentare una piacevole sorpresa, sopratutto considerandolo come ingresso al mondo del 4K con i contenuti ormai disponibili ovunque.
Display LCD (IPS o VA)
In genere usano display LCD, questi a loro volta possono essere di tipo IPS o VA. La diversità tra IPS o VA è nel tipo di cella LCD, tralasciando i dettagli il sistema VA offre un nero più scuro e quindi un maggiore contrasto, mentre IPS ha dalla sua un maggiore angolo di visione.
In breve se la tua postazione di visione è frontale alla TV generalmente è meglio avere un display VA, in questo modo puoi godere di un buon contrasto e un nero accettabile durante la visione al buio, del resto un maggiore contrasto rappresenta un beneficio anche e sopratutto con la visione dei contenuti HDR.
Tuttavia se il tipo di utilizzo è in ambiente luminoso, magari in cucina… e le postazioni di visione non sono sempre frontali un display IPS può anche rappresentare una scelta migliore, nell’articolo per ogni modello troverai specificato il tipo di display. Per maggiori informazioni e approfondimenti a riguardo di rimando all’articolo: TV IPS vs VA.
Quasi tutti i display selezionati non hanno strati migliorativi supplementari come avviene invece nei Qled / Nano LED / Triluminos ecc… pertanto la gamma colore sarà un po limitata nei confronti delle sorgenti HDR, fa eccezione a questo il TCL C641 che invece si può definire il Qled più economico in commercio. In ogni caso devi essere consapevole che in questa fascia di prezzo non frutterai mai pienamente l’impatto delle sorgenti HDR, nonostante il supporto presente in tutti i modelli.
Retroilluminazione a LED
Essendo LCD necessitano di retroilluminazione in questo caso si parla di LED (non mini-led che sono di fascia superiore), questi LED possono essere disposti su tutta la superficie (Direct-led) o solo nella parte bassa (Edge Led), Samsung per esempio punta molto sul metterli solo in basso e offrire un design sottile… in realtà nella resa visiva tra televisori economici non c’è molta diversità.
Non è presente il local dimming, ovvero il sistema che permette di spegnere gruppi di led in corrispondenza della riproduzione del nero.
Questa pratica appartiene in genere a TV che partono dalla fascia media, tra l’altro la resa del sistema dipende dal numero di zone indipendenti… averne poche facilmente sarebbe anche peggio che non averne affatto, meglio puntare su un classico display VA abbastanza coprente e su algoritmi che abbassano un la luminosità quando la scena è per la maggior parte composta da zone nere.
Parlando di luminosità in questa fascia di prezzo i LED generano un picco massimo intorno ai 300 nits, questo valore non sfrutta al massimo i contenuti HDR che in media sono masterizzati per i 1000 nits, ma è un compromesso da accettare.
In caso di visione in ambiente molto luminoso lo schermo apparirà meno contrastato, proprio come gli smartphone sotto il sole la luce esterna influisce sulla resa, ma bisogna tenere conto che difficilmente si usa la TV in un ambiente con simili condizioni.
Frequenza di aggiornamento a 60Hz
La frequenza di aggiornamento delle TV selezionate è di 60hz, quindi in un secondo possono venire visualizzati fino a 60 fotogrammi, il mondo del cinema ne utilizza solo 24, quindi non è un problema. Il gaming competitivo ne può utilizzare fino a 120 / 144hz … ma ci dovremo rinunciare.
60Hz sono quindi sufficienti per fruire di qualsiasi contenuto, conta di più l’adattamento nell’usarli al meglio, un fattore a carico del processore video. I display LCD in genere hanno un tempo di risposta medio tra i 3 e i 6 ms, è il tempo che ci mette un pixel in media a cambiare colore.
In passato i valori erano molto più alti e di conseguenza si veniva a creare il fastidioso “effetto scia”, questo ancora oggi è riscontrabile ma solo per l’occhio più sensibile, per la maggior parte degli spettatori questo non è più un problema.
Processore video economico
Il processore video usato in queste TV negli ultimi anni è migliorato molto, tuttavia non è lo stesso della fascia media o alta ! in cosa lo posso distinguere ? generalmente da due fattori:
- Il primo è la qualità di interpolazione nell’adattare una fonte cinematografica dai 24hz nativi ai 60hz del pannello, ogni produttore chiama questa operazione in modo diverso, che sia motionflow, trumotion, motionplus ecc… lo scopo è sempre creare frame artificiali mancanti , inoltre ogni produttore offre la possibilità di gestire quanto pesante sia l’intervento. In sostanza gli amanti della fluidità “effetto soap opera” useranno impostazioni massime e qui un processore di fascia bassa mostra i suoi limiti creando maggiori artefatti e / o disattivandosi nelle scene più veloci.
- Il secondo fattore di differenza è rappresentato dall’upscale dei contenuti, un vecchio film a bassa definizione riprodotto da un DVD su schermo 4K necessita di un’adattamento, i processori di fascia bassa ovviamente si limitano a una trasposizione dove la mancanza di dettaglio si trasforma in una generica immagine sfocata. I processori di fascia alta invece effettuano pesanti operazioni per migliorare il dettaglio senza snaturare la scena. Sinceramente al giorno d’oggi con la quantità di materiale HD presente l’upscale dei contenuti è una cosa sempre meno influente e settoriale.
Ci sono altre operazioni che un processore top di gamma effettua, elaborazioni legate all’IA e tanto altro al fine di migliorare l’immagine è l’impatto, ma questo può avere un senso su schermi con luminosità altissima, neri assoluti e gamma colore HDR estesissima, quindi in questo caso si può soprassedere.
CPU contenuta e OS lento
Indipendentemente da quale sia il sistema operativo una le Smart TV economiche integrano una CPU che non sarà sempre reattiva nell’aprire le varie APP, o nel passare da un contenuto all’altro.
Ci sarà qualche scatto nei menù, qualche incertezza nelle animazioni, ma quello che conta è che in un prodotto attuale avrai tutte le applicazioni disponibili e tutte le funzioni più importanti di connettività, controlli vocali ecc… attendere qualche secondo in più prima della partenza di un contenuto video non è certo un dramma.
Molti sistemi operativi quando abbinati a CPU limitate tendono a tagliare alcune funzioni più pesanti, per esempio non avrai il multiview per vedere più sorgenti contemporaneamente. Tuttavia anche in questo caso se arrivi da un vecchio tv potresti rimanere stupito dalla comodità di utilizzo delle moderne App.
Design e materiali
Il design in questo caso deve sottostare a uno spessore non dei più sottili, in media si tratta di 6 o 7 cm nel punto più spesso, poi c’è chi come Samsung offre un profilo più sottile nella parte alta grazie ai led posizionati solo in basso.
In genere ad accomunarli è l’intera struttura in plastica, fattore comunque di poco conto dato che anche molte TV di fascia media sono uguali. L’assemblaggio non è un problema, molti hanno la stessa struttura da anni e risultano super-collaudati. Sulla durata invece delle TV economiche non c’è alcun indizio a lasciar presagire maggior deterioramento rispetto a modelli costosi, anzi avendo meno strati sul display possono anche essere più duraturi.
TV Economiche a confronto:
TV | TCL C641 (C64) | Samsung CU7190 / CU7170 | LG UR80006LJ | Hisense E63KT |
---|---|---|---|---|
Pannello | LCD VA (Qled) | LCD VA | LCD VA o IPS | LCD VA o IPS |
refresh rate | 60hz | 60hz | 60hz | 60hz |
Contrasto | 6300:1 | 6400:1 | 6000:1(VA) / 1250:1(IPS) | 6200:1(VA) / 1300:1(IPS) |
Luminosità | 410 nits | 270 nits | 320 nits | 330 nits |
copertura DCI P3 | 90% | 75% | 78% | 84% |
Porte HDMI 2.0 | 3 | 3 | 3 | 3 |
Design | 82 | 82 | 75 | 76 |
Uniformità | 74 | 74 | 72 | 68 |
Colore e calibrazione | 74 | 66 | 72 | 73 |
Angolo di visione | 65 | 65 | va:65 – ips:83 | va:65 – ips:83 |
Immagini in movimento | 75 | 72 | 74 | 73 |
Input-Lag e Videogiochi | 78 | 79 | 79 | 78 |
Smart-TV | 77 | 76 | 83 | 76 |
Audio | 70 | 69 | 70 | 67 |
Una comparativa fotografica basata sui neri e sulla resa della retroilluminazione dei 4 TV al buio:
Una comparativa sul picco luminoso di una scena HDR riprodotta sulle 4 TV entry level :
Ennesima comparativa di sorgente 4K non compressa in modalità filmmaker-mode:
Ora vediamo nello specifico i modelli:
TCL C641 / C64
Disponibile nei formati 43″ 50″ 55″ 65″ 75″ (tutti display VA)
Design con uno spessore massimo di 83 mm vanta cornici nere molto sottili di 8mm e piedini di sostegno che dal 55 pollici a salire hanno 2 modalità una “ravvicinata” e una più larga se lo spazio non è un problema.
Il pannello è un LCD di tipo VA con strato migliorativo Quantum Dot, si è l’unico del gruppo che si può definire Qled ! vanta un contrasto di 6300:1 e ha una retroilluminazione direct-led che offre un picco luminoso di 410 nits.
- Ha la maggiore copertura DCI P3 grazie ai Qled
- E’ il più luminoso e adatto ai contenuti HDR
- Google tv non è il massimo della reattività
Per la calibrazione nativa la modalità migliore è la “cinema”, non ci si può lamentare della resa complessiva, forse bisogna aumentare leggermente la luminosità per alcuni contenuti SDR, e viceversa abbassarla leggermente con i contenuti HDR (riduce il clouding), ma in generale è buona. Come per il modello Hisense siamo di fronte a una TV HDR universale che supporta sia HDR10+ che Dolby Vision, solo che in questo caso grazie al Qled c’è una copertura colore DCI P3 dell 90% e una resa di maggiore impatto.
La gestione del movimento è leggermente superiore ai concorrenti, sia nativamente senza interventi di interpolazione, sia attivando i filtri di movimento (motion clarity) con un’effetto soap opera che risulta più coerente anche a valori alti.
L’OS è google TV, viene eseguito in modo abbastanza reattivo dal processore integrato a parte qualche incertezza sporadica, il telecomando fornito è molto completo, offre 6 tasti rapidi per servizi di streaming e ha il microfono integrato per i comandi vocali di Google Assistant e funzioni domotiche varie compreso ovviamente Alexa.
Anche in questo caso nel gaming si parla sempre di 4k 60hz con limitato supporto anche al VRR, curiosa l’inedita funzione chiamata game master che permette di avere un refresh rate simulato di 120hz con risoluzione di 1080p.
C64 ha delle specifiche leggermente superiori alle tv economiche, ma in alcuni formati anche il prezzo mediamente è leggermente più alto, presto una recensione completa di questa TV che trovi a partire da:
Samsung CU7190 / CU7170
Disponibile nei formati 43″ 50″ 55″ 65″ 75″ 85″ (tutti display VA)
Il prodotto Samsung ha uno spessore massimo di 5,9 cm e come design forse è il più elegante del lotto, ha una retroilluminazione Edge LED e come da tradizione un display VA in tutti i formati, fattore che gli permette un contrasto di 6400:1 e una luminosità massima di 270 nits.
Da questo punto di vista forse il suo essere edge-led lo rende il meno luminoso della lista (anche se poi in modalità game si spinge fino a 300 nits), ma è anche il modello più attento a non schiarire i neri al buio con particolare ottimizzazione dell’elettronica che predilige abbassare la luminosità nelle scene scure piuttosto che penalizzare i neri.
- Il più diffuso e venduto
- Ha una disponibilità di formati enorme (tutti schermi-VA)
- Ha la luminosità più bassa
La calibrazione nativa con il filemaker mode è leggermente inferiore ai concorrenti, e la copertura colore DCI P3 è del 75% un po un limite per i contenuti HDR.
La gestione del movimento è nella norma, con qualche incertezza sull’interpolazione più spinta. Nel gamoing a 60hz ha un ottimo input-lag e se vuoi giocare in streaming è l’unico a offrire un Gaming Hub comprensivo anche di xbox Game Pass oltre che Geforce Now.
La parte smart si affida al noto e proprietario Tizen OS 23, in versione un pò limitata rispetto a quello presente sui fratelli maggiori, hanno infatti rimosso il multi View, l’ambiente mode e i comandi vocali Bixby, ma ovviamente le App ci sono tutte.
Da questo punto di vista pur avendo il supporto ad Alexa è l’unico della selezione a non avere il microfono sul telecomando fornito, puoi leggere la recensione di CU7190 / CU7070 e valutare l’acquisto a partire da:
LG UR80006LJ
Disponibile nei formati 43″ 50″ 55″ 65″ 75″ (50 e 65 pollici con display VA)
Ha un design con spessore di 5,8 cm e forme che lo accomunano molto al modello Samsung, i formati 43, 55 e 75 pollici utilizzano un pannello IPS, per un contrasto di 1250:1, ma al tempo stesso ha un’angolo di visione molto più ampio ideale quindi per chi ha postazioni di visioni angolate.
I formati 50 e 65 pollici hanno invece un contrasto del tutto paragonabile agli altri modelli e lo stesso (scarso) angolo di visione, quindi diciamo che offre al consumatore una scelta importante in fase di acquisto.
- Smart tv più piacevole e telecomando con puntatore motorio
- I formati IPS del 43,50,55,65,75 pollici hanno ampio angolo di visione e in certe situazioni possono essere migliori dei VA usati nei 50 e 65 pollici che sono identici alla concorrenza.
- design corpo tv spesso ben 58 mm
La luminosità ottenuta tramite direct-led è di 320 nits e la visione al buio come riportato è legata alla tecnologia, i modelli IPS visti al buio hanno un nero molto tendente al grigio. Il profilo colore Filmmaker mode è ben calibrato e naturale sempre tenendo conto dei limiti della gamma colore che raggiunge un DCI P3 del 78%.
Il movimento è affidato al sistema TruMotion che secondo me si comporta leggermente meglio della concorrenza nel nascondere artefatti e brutture.
La parte smart TV è composta da WebOS 23 una garanzia in fatto di comodità e funzionalità, i menu non sono proprio fulminei, ma è l’unico a offrire il telecomando uguale ai top di gamma e oltre al microfono interato ha anche il famoso sistema di puntamento.
Ovviamente non manca l’integrazione e il supporto ad Alexa, Google Assistant e anche allo standard Matter per la gestione della demotica, un punto in cui è superiore al resto del lotto. Puoi leggere la recensione di LG UR80006LJ o controllare il prezzo su:
Hisense E63KT
Disponibile nei formati: 43″ 50″ 55″ 58″ 65″ 75″ (43,50,58 pollici con display VA)
La retroilluminazione è di tipo Direct-led e lo spessore complessivo è di 7,4 cm, ha un contrasto nei formati VA di 6200:1 e una luminosità di 330 nits offre una discreta qualità di visione anche al buio, nonostante le fluttuazioni di prezzo costante tende a essere il più economico del lotto in quasi tutti i formati pur offrendo una qualità visiva allineata.
- Si difende bene in tutti gli aspetti e salvo promozioni risulta di solito il più economico del lotto.
- Ha l’audio peggiore tra i modelli analizzati
La calibrazione nativa del profilo cinema è ben bilanciata e naturale, la copertura colore DCI P3 è dell’84% che risulta un po limitata come per tutti i modelli, nonostante Hisense si sia spinta a offrire il supporto sia per HDR10+ che per DOLBY VISION rimane una delle tv economiche meno costose.
Il pannello a 60Hz ha la sua interpolazione chiamata smooth motion e c’è anche una modalità specifica per i contenuti sportivi, in ambito gaming è presente una funzione moderna come il VRR limitato però fino ai 60hz massimi del pannello.
La parte smart TV è affidata al sistema Vidaa U6, questo fino a qualche anno fa poteva essere un problema, ma quest’ultima versione è davvero completa di app e funzionalità tanto da non far rimpiangere particolarmente altri OS, il fatto di avere un’interfaccia schematica e priva di animazioni la rende anche piuttosto reattiva.
Puoi leggere la recensione di E63KT e valutare l’acquisto a partire da:
Redatto da: Pixeltv