Meglio Oled o Qled ? e il Mini Led ?
Meglio Oled o Qled ? e i Mini Led ? o posso risparmiare con un normale Led ? ogni tecnologia ha pro e contro, in questo articolo vengono confrontati tutti gli aspetti per aiutarti a scegliere la TV ideale.
La premessa è che Oled è una tecnologia diversa dalle altre, infatti quelle chiamate: Qled, Mini-led, Neo Qled, QNed, Nano Led, Triluminos, Uled ecc.. sono tutte sigle che identificano semplici LCD evoluti.
La differenza tra Oled e Qled è sopratutto nella retroilluminazione, l’Oled ha pixel auto-illuminanti perfetti per neri assoluti, Qled invece necessita di Led o Mini Led che generano luce, questa filtra le celle LCD e lo strato di Quantum Dot trasformandosi in colore, tuttavia tale processo inquina anche parte dei neri.
In base a confronti su tutti i parametri OLED è la scelta migliore, offre neri assoluti, maggiore uniformità e tempi di risposta istantanei.
L’articolo sarà costantemente aggiornata con l’evolversi dei prodotti, questo risultato arriva dalla comparativa e dall’approfondimento che puoi vedere di seguito.
Cos’è un TV Oled ?
OLED (Organic Light Emitting Diode) si traduce in diodo organico a emissione di luce, i pixel sono composti di materia organica che si illumina con impulsi elettrici. Questo gli permette funzionare senza retroilluminazione, i neri sono assoluti in quanto riprodotto con pixel spenti e di conseguenza il contrasto è “infinito“.
Solo questa tecnologia può riprodurre neri assoluti per singolo pixel, la qualità di visione al buio è molto superiore alle altre, ma un’altro pregio è nei tempi di risposta istantanei, il pixel infatti varia di colore senza dover cambiare il suo stato come avviene nelle celle LCD, inoltre non deve sincronizzarsi con la retroilluminazione essendo auto-prodotta.
In altre parole è un sistema efficiente nel funzionamento, non richiede molti strati di materiali sovrapposti come succede a led e qled, se escludiamo l’elettronica il display può avere uno spessore millimetrico.
L’unica nota negativa riguarda il materiale organico di cui è composto, tale materiale ha una durata teoricamente inferiore rispetto ai cristalli degli LCD, con utilizzo logorante è possibile imbattersi nel burn-in, anche se grazie ai nuovi sistemi di prevenzione è un problema ormai risolto come vedremo in seguito.
Questi pannelli hanno il loro margine di miglioramento nella luminosità, nonostante valori sempre più alti (in media 800 nits) è l’unico aspetto che ogni anno migliora.
Le fabbriche che li producono appartengono per la maggior parte a LG display che per prima ha creduto e investito nella tecnologia, sono pannelli Oled di tipo Wrgb (con quarto sub-pixel bianco), li monta sulle sue TV e li vende ad altri produttori tra i quali Panasonic, Sony, Philips e dal 2024 anche a Samsung.
Dal 2022 anche Samsung ha iniziato una produzione interna di TV Oled con tecnologia QD-Oled, si tratta di materiale organico che genera luce blu e ha un successivo strato di quantum dot che per rifrazione crea le altre 2 luci.
La tecnologia migliora ogni anno, i top di gamma superano i 1700 nits, in particolare LG lo fa tramite l’inserimento di Microlenti (Oled Meta), metre Samsung spinge sull’acceleratore con i QD-Oled di seconda generazione… ma per approfondire sulle differenze ti rimando all’articolo: Migliori TV Oled, info generiche invece sulla pagina ufficiale oled.com
PRO
- Neri assoluti
- Uniformità superiore
- Tempo di risposta istantaneo
- Angolo di visione perfetto
CONTRO
- Lumisosità molto alta solo nei top di gamma
Cos’è un Qled ?
Qled abbreviativo di Quantum Dot Led (schermo a punti quantici) è un nome commerciale utilizzato da Samsung per descrivere i loro TV LED e Mini-LED.
La sigla Qled può ingannare i consumatori meno attenti, Samsung su questa similitudine ne ha tratto beneficio per anni, in realtà i Qled sono normali LCD retro-illuminati a LED o Mini-LED, a contraddistinguerli è il fatto che hanno uno strato aggiuntivo con particelle di punti quantici (quantum dot). Tali particelle se colpite dalla luce producono colori più puri e saturi.
A seconda del tipo di retro-illuminazione si possono dividere in categorie distinte:
Retroilluminati a LED (QLed)
Samsung è tra i maggiori produttori sono retro-illuminati a LED che è l’acronimo di Light Emitting Diode, la sua normale gamma varia dai modelli più economici come Q60 a quelli più costosi come il Q80, la differenza maggiore è nella gestione del local dimming (spegnimento selettivo di gruppi di LED al fine di migliorare il nero), ma cambia anche la luminosità, il contrasto, la profondità del colore ecc…
Retroilluminati con Mini-LED (Neo QLED / QNED)
Prodotti dal 2021 sono modelli con retroilluminazione di tipo Mini-LED, Samsung li ha chiamati Neo Qled, LG li ha chiamati Qned, hanno una retroilluminazione con fonti luminose più piccole dei normali LED ed è possibile averne in numero maggiore nello stesso spazio, fattore che porta la luminosità a valori mai raggiunti prima (oltre 2000 nits).
Il secondo aspetto di divergenza è sempre legato alla quantità di fonti di luce, essendo in numero molto superiore c’è una maggiore cura nello spegnere determinate zone nelle parti di schermo dove serve il nero, tale processo si chiama local dimming e nei modelli più costosi può arrivare a migliaia di zone indipendenti.
Nano cell, QNED, Triluminos, Uled
Non sono definibili Qled perche non hanno lo strato di Quantum Dot, ma i prodotti Nano cell / Qned / Triluminos / Uled ecc.. hanno anche loro strati migliorativi che ottengono risultati simili.
Il fine è sempre quello di arricchire la gamma colore con tinte più brillanti e maggiore contrasto, in questo articolo verranno quindi collocati nella categoria Qled proprio per similitudine, inoltre anche loro possono essere retro-illuminati a Led o Mini Led a seconda della fascia di prezzo.
PRO
- Se Mini Led sono le TV con il picco luminoso maggiore
- In ambiente molto luminoso i Mini Led possono rendere meglio di qualsiasi altra TV
CONTRO
- Al buio ci saranno sempre dei compromessi, quanto evidenti dipende dal numero di zone del local dimming
Cos’è un TV LED ?
LED è l’acronimo di Light Emitting Diode, una TV LED è uno schermo a cristalli liquidi (LCD) che genera l’immagine grazie ad una retroilluminazione filtrata, in pratica è un “normale LCD” il termine con cui viene chiamato oggi deriva dal fatto che prima la retroilluminazione era basata su lampade o neon, quindi quando si è passati alla nuova retroilluminazione il mercato per non creare confusione li ha battezzati TV LED.
Le TV Led differiscono dai Qled (e simili) perché non hanno strati migliorativi all’interno del pannello, appartengono quindi alla categoria più economica, una tecnologia talmente matura che ogni anno i miglioramenti sono ormai inesistenti, i produttori puntano alla varietà di formati e alla riduzione di prezzo.
PRO
- Prezzo contenuto
CONTRO
- Qualità visiva decisamente inferiore
Comparativa Oled Vs Qled Vs Led
La valutazione arriva da un confronto dove vengono analizzati tutti gli aspetti, questa è la tabella comparativa con le valutazioni su ogni aspetto:
tecnologia | OLED | QLED (led o mini led) | LCD LED |
---|---|---|---|
Qualità del nero | 100 | 75 | 65 |
Uniformità | 90 | 80 | 60 |
Luminosità | 85 | 95 | 70 |
Colore | 90 | 90 | 70 |
Gestione movimento | 100 | 70 | 70 |
Angolo di visione | 100 | 75 | 60 |
Burn-in / Durata | 90 | 90 | 80 |
Prezzo e disponibilità | 80 | 80 | 90 |
Consumi | 100 | 80 | 85 |
Qualità del Nero
È difficile vederlo nelle foto, ma in stanza buia solo la tecnologia oled è perfetta, non necessitando di retroilluminazione gli basta tenere spenti i pixel per offrire il nero assoluto.
Qled, Mini Led e LED necessitando di retroilluminazione non possono offrire lo stesso, nelle tv di fascia alta (sopratutto i Mini-led) vengono usati complessi sistemi di local dimming per spegnere la retroilluminazione solo nelle zone dove non sono presenti elementi luminosi, i top di gamma raggiungono buoni livelli, tuttavia c’è sempre qualche compromesso che spesso genera aloni chiari (clouding). Di seguito un confronto tra tecnologie con modelli popolari in commercio:
La classica riproduzione del cielo stellato notturno è un’ottimo esempio critico, nessun local dimming per quanto avanzato potrà mai gestire la retroilluminazione solo dietro piccoli elementi, pertanto in questo aspetto la battaglia tra Oled o Qled ha un chiaro vincitore.
Vincitore: OLED
Uniformità
Oggi non ci sono televisori in grado di offrire una perfetta uniformità, tutte le tecnologie presentano problemi, ma in complesso c’è molta più uniformità negli schermi Oled; le tv LED e QLED (anche quelle retro-illuminate con MiniLED) mostrano imperfezioni nelle parti esterne, per esempio zone più scure lungo i bordi e/o negli angolini, è il risultato di una retroilluminazione che non riesce a essere del tutto uniforme.
Anche la parte centrale può avere problemi, basta qualche led o mini-led più emissivo degli altri per generare disomogeneità che in questo caso prendono il nome di “effetto schermo sporco” (DSE).
Il DSE è avvertibile nella riproduzione di campi da calcio, cieli azzurri, e in generale scene più o meno movimentate legate però a fondali uniformi. Molto spesso ogni singolo pannello LED o Qled anche nella stessa TV può differire, in particolare nella fascia di prezzo più economica.
L’oled nelle zone medie e chiare ha un’uniformità molto superiore, il paragone è impietoso, i suoi difetti di uniformità sono molto ridotti e presenti solo nelle schermate a tinta unita molto scure (quasi nere), in questa particolare situazione è possibile percepire del banding, anche qui si tratta di difetti legati al singolo pannello, però è un difetto molto meno riscontrabile nei contenuti reali, e c’è una maggiore selezione prima della commercializzazione.
Per riproduzioni di scene sportive/movimentate o che richiedono uniformità la tecnologia organica è la più affidabile.
Vincitore: OLED
Luminosità
Come già scritto, led / qled e mini-led si basano tutti su retroilluminazione, questo dal punto di vista della luminosità massima di solito è un vantaggio, prendendo i modelli di fascia alta, una scena reale in HDR riprodotta sui Qled (Mini-LED) può superare i 2000 nits, mentre nel mondo oled solo pochi top di gamma come LG G4 si avvicinano ai 2000 nits, i modelli un po meno costosi si aggirano sui 1000 nits e parliamo sempre di piccole porzioni di schermo.
Nelle tv organiche scene con piccoli punti luminosi spingono la luminosità al massimo, ma se la zona è grande o l’intera schermata è bianca interviene il limitatore automatico che l’abbassa di molto il picco luminoso, anche fino a 150 nits. I numeri tuttavia possono ingannare, bisogna tenere conto che i picchi luminosi hanno la loro utilità nel creare impatto proprio in piccole o medie zone.
La luminosità massima di un pannello è un’aspetto utile per i contenuti HDR, infatti le attuali luminosità non hanno ancora raggiunto le specifiche che l’HDR sarebbe in grado di sfruttare, nello specifico i 910 nits di un buon Oled come LG C4 sono perfetti al buio, ma è innegabile che in un’ambiente estremamente illuminato un mini-led da 2000 nits ha una maggiore visibilità.
Vincitore: QLED (con Mini-led)
Colore
Le prestazioni cromatiche sono un miglioramento ben evidente dalla nascita dei QLED, in questo tipo di TV (sempre nei prodotti di fascia alta) la copertura DCI P3 supera il 98% raggiungendo a volte il valore degli Oled, la fascia media dei Qled si ferma a valori più bassi, cosi come i normali LCD che sono ancora inferiori.
Per quanto riguarda invece il volume del colore le particelle di quantum dot permettono di riprodurre più tonalità di colore, con particolare riferimento alle tinte sature/fluorescenti, aspetto dove in media superano le altre tecnologie.
Dal 2022 sono arrivati sul mercato i primi oled di tipo QD, questi nuovi prodotti fondendo le due tecnologie offrono i migliori aspetti di entrambi, in particolare la saturazione altissima del quantum-dot. Tuttavia il prezzo è piuttosto alto e la produzione di massa non è ancora a pieno regime in tutti i formati, il produttore (Samsung Display) ha buoni propositi e l’implementazione ha confermato la teoria che i QD-Oled hanno la stessa gamma colore dei Qled ma con in più il contrasto del nero assoluto.
Vincitore: QLED o QD-OLED
Gestione movimento ed effetto sfocatura
Se guardi schermi diversi, puoi notare che le immagini in movimento reagiscono in modo diverso su ogni modello, il motivo è il tempo di risposta… il valore si riferisce al tempo impiegato da un pixel per passare da uno stato a un altro, o banalmente “cambiare colore”.
I pannelli LCD (quindi LED E QLED) richiedono molto più tempo per cambiare stato (in genere i migliori intorno ai 4 ms) e determinare tramite i fotogrammi il movimento. Maggiore è il tempo di risposta, maggiore è la sfocatura percepita.
I televisori OLED non hanno questo problema, ogni pixel può cambiare il suo stato all’istante, (si parla di 0,2 ms in media) generando un movimento privo di sfocature e riproducendo al meglio i contenuti con il giusto framerate, sopratutto in riferimento a eventi sportivi, videogiochi e scene veloci in genere.
C’è però un altro aspetto da citare; se il filmato in questione ha un basso framerate l’assenza di sfocatura degli schermi OLED può evidenziarne i difetti, i frame infatti non hanno quell’artificiale fusione tra loro, e il tutto appare leggermente “a scatti”. Questo non è un problema del tv, ma della sorgente riprodotta, e per sistemare la cosa esiste la classica interpolazione di movimento.
Nel campo dei videogiochi avere un pannello oled con i suoi tempi di risposta istantanei genera una riproduzione dei fotogrammi in movimento priva anche del più impercettibile effetto scia, questo è un notevole vantaggio competitivo, maggiori approfondimenti sull’articolo: TV per PS5 e Xbox.
Vincitore: OLED
Angolo di visione
L’angolo di visione è l’inclinazione che può reggere la TV senza alterare i colori, è utile sopratutto in grandi ambienti o in situazioni in cui lo spettatore non è perfettamente frontale al pannello, per chi è consapevole di avere una postazione fissa di sole 2 persone ben centrate davanti allo schermo questo valore può essere secondario.
I QLED hanno un campo visivo molto limitato, in particolare la maggioranza usa pannelli di tipo VA ove in media basta un’inclinazione di 35° per vedere significative variazioni, sopratutto nelle zone scure.
Questo è un problema che si portano dietro da sempre, ogni anno viene leggermente modificata la struttura per cercare di ridurre il difetto, ma solo nei modelli costosi di fascia alta c’è un miglioramento tangibile.
I normali LED anche loro possono montare sia pannelli VA che IPS, nel caso di pannello IPS questo regge un buon angolo di visione, ma di contro ha dei neri molto scadenti, attualmente si vendono più pannelli VA che IPS.
Gli Oled invece hanno un’angolo di visione praticamente perfetto, sia i colori sia il nero non si alterano, neanche da posizioni estreme.
Vincitore: OLED
Burn-in e ritenzione temporanea
Proprio come i plasma, gli OLED dei primi anni conservavano temporaneamente le immagini riprodotte in modo statico sullo schermo, infatti lasciando la stessa immagine per ore a volte questa lasciava un debole alone, oggi non è possibile farlo, ogni oled in commercio ha i suoi sistemi di prevenzione che non ti consentono di forzarlo.
Utilizzandolo come lo schermo di un PC da lavoro questo potrebbe ancora capitare, ma se succede non è nulla di preoccupante, in quanto è appunto una ritenzione temporanea e appena spenta la TV questa esegue in automatico i suoi processi di refresh per tornare alla normalità.
Per eliminare l’image retention ci sono sistemi di refreshing, come il Pixel Refresher su LG, che si può avviare manualmente o meglio ancora lo esegue da solo allo spegnimento dopo le prime 2000 ore di utilizzo.
L’oled va benissimo per collegare un PC e giocarci, rimane invece dubbio l’utilizzo lavorativo di 8 ore al giorno, negli ultimi anni sono stati commercializzati diversi oled di piccolo formato a uso specifico di monitor, quindi non dovrebbe essere un problema. Tuttavia i primi modelli in particolare quelli prima del 2016 quando riproducevano a lungo gli elementi statici di un sistema operativo oltre alla ritenzione temporanea finivano per generare il più grave Burn-in.
Il Burn-in a differenza della ritenzione dell’immagine è permanente, in pratica visualizzando tantissimo dei contenuti con elementi statici, come per esempio un canale di notizie con un logo luminoso, dopo mesi di utilizzo continuo in passato poteva lasciare un’alone impresso sullo schermo in modo definitivo.
Nel tempo i produttori hanno inserito diverse funzioni per la prevenzione, una di queste per esempio consiste nello spostamento impercettibile dei pixel utilizzati (stessa tecnica usata da apple sugli attuali iPhone).
Le tv con questa tecnologie di oggi hanno impostazioni per evitare il burn-in, come appunto la funzione movimento schermo e quella regola luminosità logo, e non mancano semplici screen saver che si attivano a breve distanza abbassando la luminosità.
Oggi il fenomeno del Burn-in è praticamente scongiurato nel normale utilizzo, e ogni anno avvengono passi avanti per prevenirlo, per esempio la serie G di LG ha una lastra di dissipazione aggiuntiva e il pannello ha una garanzia ufficiale di ben 5 anni ! un risultato impensabile fino a qualche anno addietro.
Il Korea Times nel 2016 riportò che i pannelli realizzati a partire da quell’anno avevano una durata di 100.000 ore, ovvero 30 anni con uso di 10 ore al giorno, ma se vuoi un’approfondimento con test e risultati ti consiglio la lettura dell’articolo: Durata TV Oled.
Led e Qled hanno una tecnologia diversa non soggetta a Burn-in, tuttavia negli anni anche questi possono deteriorarsi, per esempio un banale allentamento o scollamento tra gli strati del pannello può generare fughe di luce.
In conclusione se vuoi una TV da tenere accesa 24 ore su 24 magari un normale LED è la scelta più saggia, non per questioni di durata, ma semplicemente perché in caso di rottura costa meno.
Vincitore: LED
Prezzo e disponibilità
Una volta, i televisori OLED erano molto più costosi rispetto agli LCD, tuttavia nel corso degli ultimi anni, il miglioramento degli LCD con l’introduzione dei Qled, i complessi sistemi di local dimming, e infine la nuova retroilluminazione a mini-LED hanno portato un sostanziale allineamento tra i prodotti di fascia alta, almeno su certi formati.
Oggi un buon Qled mini-led da 55 pollici costa all’incirca quanto un Oled di fascia media, la lotta in questo caso si basa sopratutto sul formato, sopra i 65 pollici i pannello organici hanno un’incremento di costo significativo, i QLED invece nei grandissimi formati dai 75 pollici in su aumentano di prezzo in modo graduale andando in questo caso a essere più economici.
I LED sono invece i più economici e offrono un’ enorme varietà di modelli e formati.
Vincitore: LED
Consumo energetico – Oled o Qled ?
Oltre al prezzo della TV è importante valutare anche la differenza di consumo tra televisori oled o qled, come già riportato Led e Qled per visualizzare i colori hanno bisogno di far passare un raggio luminoso attraverso i cristalli liquidi, questo mediamente richiede più energia, inoltre (anche considerando il local dimming) led e qled sono costretti comunque ad avere più fonti di luce accese sul retro.
Nello specifico se il local dimming è assente sono costretti a tenere accesi tutti i led, inoltre l’introduzione dei nuovi Mini Led aumenta sensibilmente il fabbisogno energetico.
Oled accende solo i singoli pixel richiesti, quindi nel complesso è un sistema più efficiente, consuma meno ed emette meno calore, tuttavia in tutte le tecnologie sono i picchi luminosi a richiedere un maggiore consumo energetico, in altre parole se visualizzi contenuti HDR con enormi parti di schermo luminose avrai un consumo maggiore rispetto a quello che puoi avere guardando vecchi film SDR.
Puoi approfondire l’argomento e sapere quanto ti costa in bolletta una TV con l’articolo: Consumo energetico TV.
Vincitore: OLED
TV consigliate
Una breve selezione dei modelli più popolari in commercio per ogni tecnologia:
Oled consigliati:
LG C4 (recensione) è il più popolare oled in commercio, buono per tutti gli utilizzi, grazie al suo contrasto infinito/nero assoluto, una luminosità adeguata di circa 900 nits e una buona gestione del moto. Si tratta di un prodotto moderno e versatile, con 4 porte hdmi 2.1, processore veloce e un sistema operativo eccellente.
Generalmente questa TV è la scelta migliore per un pubblico il più ampio possibile e la puoi trovare spesso in offerta a:
Alternativa molto convincente è il Samsung S90C (recensione) o S90D (mod 2024) con pannello proprietario (QD-Oled). Vista la tecnologia ha la gamma colore più estesa in commercio al pari del Sony A95L, sicuramente non è altrettanto valido nel processo di upscale dei vecchi contenuti, ma viene venduto a un prezzo davvero competitivo… con la giusta offerta è lui l’oled con il miglior rapporto qualità / prezzo:
Oled Top di gamma:
Il top di gamma del 2024 è LG G4 con tecnologia Oled Meta (o MLA) arricchito da micro-lenti che gli permettono un picco luminoso oltre i 1800 nits ! La struttura “gallery design” è pensata per il montaggio a filo del muro, ovviamente utilizza il processore top di gamma α11, ha 4 porte hdmi 2.1 e tutto quello che si può desiderare da una TV. Importante anche la presenza di una lastra di dissipazione del calore che consente a LG di assicurare al cliente ben 5 anni di garanzia anche contro il burn-in ! lo trovi a partire da:
Qled / triluminos consigliati:
Esiste una parte di utenza che vuole una TV con una buona resa visiva, e al tempo stesso necessita di farne un utilizzo stressante, come per esempio tenerla perennemente accesa 20 ore al giorno in ambiente luminoso.
In questo caso il QLED rappresentano la soluzione “teoricamente” migliore, utilizzo il termine teoricamente perché se da una parte è vero che non incorrerà mai nel fenomeno del burn-in dall’altra parte potrebbe con uso super-intensivo soffrire di scollamenti o avere variazioni di intensità nella retroilluminazione.
QN94D è praticamente un top di gamma un QLED con retroilluminazione mini-led , tecnologia che gli permette una luminosità di oltre 2000 nits, in ambiente molto illuminato non ha rivali e al buio grazie al suo complesso sistema di local dimming è in grado in “certe situazioni” di offrire il nero assoluto. Puoi trovarlo spesso in offerta a:
Per chi vuole c’è il modello QN95D quasi identico al precedente, ma con one connect box, ovvero la geniale scatoletta che vi permette di collegare e scollegare cavi in semplicità essendo un box separato dal corpo tv.
Per spendere di meno bisogna accontentarsi della retroilluminazione a LED, in questo aspetto c’è il classico Q60C o Q60D con pannello a 60hz, che ovviamente non è paragonabile a un’oled, ma vanta comunque un nero accettabile:
Led consigliati:
Per spendere il meno possibile devi ripiegare sui classici LED TV, sono economici e disponibili in tantissimi formati, a seconda delle preferenze puoi oprare per un pannello VA o IPS, uno dei più popolari LCD VA è il Samsung DU7190 o CU7190 (mod. 23 identico recensito)… vanta un contrasto accettabile e puoi usarlo in qualsiasi contesto senza grosse pretese. Lo trovi spesso in offerta al prezzo di:
Nella stessa fascia di prezzo se preferisci la parte smart TV di LG, il corrispettivo è LG UT8000, che nei formati con pannello IPS ha un contrasto sicuramente minore rispetto al Samsung, ma offre un angolo di visione migliore, nei formati con schermo VA invece è del tutto paragonabile. Sicuramente trovi maggiori informazioni per questa fascia di prezzo nell’articolo migliori TV economiche.
Di seguito la risposta a piccoli quesiti:
Domante e risposte:
Meglio Oled o Mini Led ?
Nella scelta tra Oled o Mini Led bisogna considerare l’ambiente di utilizzo, generalmente è sempre meglio una TV Oled grazie a fattori come i neri assoluti, l’uniformità del pannello, tempo di risposta ecc.. L’unico vantaggio dei Mini Led è quello di poter raggiungere picchi di luminosità più alti nel full screen, pertanto se il tuo ambiente di utilizzo è molto luminoso il Mini led potrebbe vedersi meglio.
NanoCell, Triluminos, Uled: Sono diversi da Qled ?
Non particolarmente, sono equiparabili in quanto sono tutti LCD con strati migliorativi atti ad estendere la gamma colore. lo strato quantum dot dei Qled è solo una variante. Tutti questi sistemi necessitano di retro-illuminazione che sia a Led o Mini-led.
Quale TV fa meno male agli occhi ?
A causare affaticamento visivo è sopratutto la luce blu, in particolare nelle ore serali influisce sul ciclo naturale umano il quale dopo il tramonto del sole non dovrebbe più avere tali sollecitazioni. La riduzione di emissioni blu aiuta a mantenere una visione rilassata e concilia il sonno. I tempi di risposta del pannello sono un’altro fattore di stress visivo e quelli istantanei degli oled sono i meno affaticanti.
Quanto dura uno schermo Oled ?
I sistemi di prevenzione hanno praticamente scongiurato il rischio di burn-in. Il Korea Times riporta che i pannelli prodotti dal 2016 in avanti hanno una durata di 100.000 ore, che sarebbero circa 30 anni con uso di 10 ore al giorno.
Redatto da: Pixeltv