LG C1: Recensione dell’Oled più funzionale del 2021
C1 è il modello 2021 dell’Oled TV più diffuso e apprezzato dell’anno, questo aggiornamento non punta a stravolgere un prodotto vincente, lo arricchisce di piccole migliorie e un nuovo formato da 83 pollici.
Il nuovo Oled esiste in Italia in 2 varianti (legate solo al colore del retro) e ben 5 formati:
- OLED48C14LB (48 pollici)
- OLED55C14LB (55 pollici)
- OLED65C14LB (65 pollici)
- OLED77C14LB (77 pollici)
- OLED83C14LB (83 pollici per la prima volta)
Le varianti (OLED48C15LA, OLED55C15LA, OLED65C15LA, OLED77C15LA, OLED83C15LA) differiscono semplicemente per il colore del retro in colorazione biancastra invece che grigio scura e il colore dello stand di sostegno argentato con una tonalità più chiara.
Design
La premessa è che rispetto al modello dell’anno scorso il design è identico, parte frontale è praticamente una lastra di vetro nera, su 3 lati presenta un piccolo contorno nero di 6mm al quale si somma una microscopica cornice di 3mm per un totale complessivo di 9mm, la cornice inferiore è di 12mm con un’unica piccola sporgenza al centro che visualizza il LED e un pulsanti nascosto per accendimento/funzioni. Molto apprezzata l’assenza di qualsiasi targhetta con il marchio del produttore che preferisce pubblicizzarsi nell’utilizzo del software.
Il profilo è per la maggiorate composto da una sottile lastra di 4mm realizzata su anima in acciaio, nella parte bassa c’è l’elettronica racchiusa in un’involucro in plastica per uno spessore complessivo di 4,5cm.
A sorreggere il TV il solito stand leggermente concavo, si tratta di una bel blocco pesante e si fissa al corpo TV tramite viti, una volta montato garantisce una buona stabilità del pannello e tanta eleganza, tuttavia occupa un discreto spazio nel tavolo e per scelta mantiene lo schermo molto in basso, quindi non è possibile posizionare una soundbar davanti.
Il retro ha la maggior-parte degli ingressi disposti laterali per una comoda accessibilità con il TV a muro, c’è poi un’incavo secondario che contiene: antenna, porta hdmi 4, usb, ethernet e uscita ottica, ingressi sicuramente complicati da raggiungere con la TV a muro. Nella parte sinistra ci sono delle feritoie per il raffreddamento dell’elettronica e il cavo di alimentazione, in zona centrale i classici fori per il sistema VESA.
La qualità al tatto è ottima, tutti i materiali compresa la poca plastica della zona elettronica e ingressi hanno una qualità premium, così come l’assemblaggio preciso e solido, nella sua semplicità non è assolutamente predisposto a scollature o usure nel tempo, a patto di fare attenzione agli urti nel montaggio, la parte alta anche se in solido metallo è molto sottile e potrebbe ammaccarsi.
La colorazione del tutto è grigio scura come quella dello scorso anno, tuttavia esiste il modello siglato C15LA che invece vanta il piedistallo un po più chiaro e il retro biancastro, per chiarire l’abbinamento delle due colorazioni si può fare riferimento agli iPhone silver e a quello Space Gray.
Qualità immagine
Il pannello utilizzato da LG è in sostanza identico a quello dei top di gamma del 2020, in questo 2021 solo la serie G (LG G1) vanterà un pannello diverso con una luminosità leggermente più alta.
Trattandosi di un’Oled TV il contrasto è infinito, e i neri sono assoluti, in quanto ogni singolo pixel è auto-emittente di luce/colore, vale a dire che se deve riprodurre il nero gli basta disattivarsi… niente led o mini-led, niente strati di quantum dot, nessun filtraggio della luce o complessi algoritmi per cercare di spegnere/accendere singole zone del pannello…, un’oled funziona in modo semplice e i risultati non sono replicabili.
Per quanto riguarda invece la luminosità, questo è un punto apparentemente più carente della tecnologia, a ogni modo LG C1 non si discosta praticamente di nulla da CX e con i contenuti HDR più spinti si arriva a una media di 770 nits in zone mediamente piccole, con le zone piccolissime OLED Light 100 e Peak Brightness High si sfiorano gli 820 nits, che comunque è un valore significativo, in caso invece di grosse schermate luminose o completamente bianche si attiva il limitatore ABL (Average Brightness Limiter) che per preservare il pannello scende anche a 150 nits.
Il valore di luminosità è nel complesso è medio/buono, anche grazie al suo rapportarsi con il nero assoluto, tuttavia per essere chiari è decisamente inferiore per esempio ai nuovi Mini-Led più costosi come QN90A/QN95A che arriva addirittura a 1700 nits, questa differenza di luminosità non è poi molto vantaggiosa al buio, ma lo è sicuramente in ambiente luminoso dove permette allo schermo di essere molto meno influenzato da luci esterne.
L’uniformità del pannello nelle zone medie è eccellente, non si percepiscono angolini più scuri o DSE (schermo sporco), un’altro aspetto dove il paragone con i vari led e Qled non regge, piuttosto nel caso degli Oled le zone a rischio sono le tinte uniformi molto scure in cui è possibile scorgere deboli bande verticali.
In questo modello pur essendo un prodotto di lancio acquistato da Amazon non sono presenti difetti, purtroppo ogni prodotto può differire leggermente in questo aspetto, tuttavia C1 non è un’entry level e di conseguenza ci si aspetta un discreto controllo qualità.
Sull’angolo di visione non c’è niente da dire, negli oled è perfetto e non subisce nessuna alterazione da qualsiasi inclinazione.
La gestione dei riflessi risponde molto bene, nonostante la finitura lucida del prodotto attenua bene le luci ambientali, si può affermare che offre una buona visione anche in ambiente luminoso, ma ovviamente in questo aspetto non raggiunge il livello dei mini-led TV.
Colore
Il pannello Oled utilizzato non dovrebbe differire particolarmente dal modello del 2020 di LG CX, il precedente modello vantava una buona calibrazione nativa, questo modello riesce a fare di meglio. La modalità più corretta è quella chiamata ISF esperto (stanza buia) e temperatura colore caldo 50, in questo modo i colori e il bilanciamento del bianco sono entrambi buoni e con poche imprecisioni. La temperatura del colore è la gamma risultano bene. Tecnicamente il bianco è ancora impercettibilmente freddo, potrebbe essere affinato al meglio con una correzione a 22 punti, ma essendo ogni pannello leggermente diverso richiederebbe un’intervento su misura.
La gamma colori è anch’essa ottima con una copertura DCI P3 del 97,5%, il volume del colore è nella madia per un’oled tv, e la gestione delle sfumature si riconferma di altissimo livello con qualche microscopico banding solo nelle zone verdi scure.
Per chi preferisce è sempre presente la modalità Filmmaker Mode che permette all’utente di ignorare molti processi di elaborazione video e avere una visione più naturale e coerente con le intenzioni del regista.
Per quanto riguarda l’HDR supporta l’ottimo Dolby Vision anche in versione Dolby Vision IQ che regola le impostazioni HDR delle immagini in base al contenuto e all’ambiente di visione. Parlando di resa HDR al buio la visione è praticamente perfetta, anche senza spingere al 100% la voce “luce oled” il risultato è incredibile. Testando poi lo stesso contenuto in ambiente luminoso ovviamente c’è una perdita, ma è interessante vedere che il sistema IQ in automatico spinge la luminosità al massimo per compensare.
La resa dei vari servizi streaming come Netflix, Prime Video, Disney Plus appare eccellente, diciamo che lo scorso anno al lancio dei precedenti Oled era possibile vedere qualche artefatto di compressione nelle zone scure, difetto poi corretto con aggiornamenti firmware vari, quest’anno le cose partono già in modo nettamente migliore dal lancio.
Gestione movimento
LG per questo nuovo modello di affida al processore Alpha 9 di quarta generazione, che per informazione è il suo processore di fascia alta usato anche sulla serie più costosa GX… viste le eccellenti qualità della terza generazione è inutile sottolineare che si comporta al meglio con qualsiasi tipo di contenuto, garantendo lo scorrimento delle immagini in modo fluido e naturale, trovare migliorie in questo aspetto diventa ogni anno più difficile, ma come vedremo in seguito ci sono delle piccole novità positive.
LG C1 come tutti gli oled ha un pannello con un tempo di risposta praticamente istantaneo di 0,2ms, tutta questa precisione nel riprodurre i fotogrammi annulla del tutto qualsiasi effetto sfocatura, il che è una cosa positiva, tuttavia come sappiamo ci sono contenuti datati a basso framerate che possono apparire “scattosi”.
Sarà scontato scriverlo ma per questi vecchi contenuti o per chi ama l’effetto soap opera ogni TV ha la funzione di interpolazione in questo caso chiamata truemotion che porta la scena ai 120Hz nativi del pannello, c’è un’apposito menu dotato di pre-setting più o meno spinti, ma anche completamente personalizzabile dall’utente. Qui il primo aspetto positivo, l’amante dell’effetto “soap opera” che spinge l’interpolazione al massimo della fluidità sarà contento di sapere che gli artefatti creati sono ulteriormente ridotti, e nonostante CX fosse su alti livelli C1 si comporta ancora meglio !
La seconda notizia positiva riguarda il purista, ovvero l’appassionato che vuole vedere il suo contenuto cinematografico a 24 fps senza nessun intervento dell’elettronica, chiaramente questo rimane possibile, ma per lui è stata introdotta anche un’apposita modalità chiamata “movimento cinematografico“, questa funzione attenua i micro-scatti della fonte rendendo le scene di movimento leggermente più fluide, ma quasi senza applicare interpolazione e mantenendo la naturalezza dello stile cinematografico.
Qualcuno potrebbe dire che è sostanzialmente un truemotion impostato a valori minimi, ma non è così lavora in modo leggermente diverso e sono sicuro che anche il purista cinematografico potrà apprezzarlo.
Rimane ovviamente anche la funzione Oled motion pro (BFI mode) che aumenta la nitidezza durante le scene movimentate alternando un frame nero tra quelli della fonte, sugli OLED LG in generale tale funzione lavora meglio che su qualsiasi altro prodotto, mantiene una frequenza di HZ a 120Hz e non affatica l’occhio dello spettatore, almeno non come accade altrove, tuttavia la perdita di luminosità è di circa 200 nits con conseguente minor dettaglio nelle zone scure.
Oled motion Pro nonostante lavora in modo ottimale è rimasto identico allo scorso anno, ma anche qui una piacevole novità, sul C1 è possibile attivarlo anche all’interno delle App più comuni, e non solo su fonte HDMI.
Input-Lag e Videogiochi
In questo aspetto gli oled LG in generale sono il punto di riferimento assoluto, i modelli del 2020 sono stati il top e questo C1 del 2021 non fa passi indietro.
Del resto si tratta degli unici prodotti ad avere tutte le certificazioni come HGIG, G-sync oltre alla più diffusa Freesync, in ogni caso l’input lag videogiocando in 4K HDR con modalità game è di 10ms, un valore eccellente che può persino scendere fino a 7ms in 4K 120hz, valore che riporta anche con altre combinazioni tra risoluzione e VRR, ma che riguardano situazioni personalizzate del mondo PC.
Dando quindi per scontato che è adatto a videogiochi competitivi e non, meglio soffermarsi su qualche novità degna di nota, la prima è la creazione di un’apposito menù contenente tutte le opzioni e funzionalità legate al gaming (prima in effetti erano un po sparse ovunque…), a dire il vero questo menu contiene anche dei pre-set cromatici dedicati al tipo di gioco/genere, questi “pre-set” sono del tutto ignorabili in quanto tendono solo a sbilanciare tutto, inoltre anche se fossero validi (e non lo sono) non è una scelta logica avere impostazioni colore diverse a seconda del gioco… comunque a parte questo il design e l’usabilità del menù è eccellente.
La seconda novità da approfondire è l’inclusione di una nuova voce chiamata:
Fine Tune Dark Areas (ritocca aree scure)
Questa funzione limita un problema legato all’utilizzo del VRR (Variable Refresh Rate), ovvero teoricamente poteva capitare che nelle zone in penombra il nero potesse non essere assoluto e avere piccole variazioni di tonalità. Questa nuova funzione ha una personalizzazione da -30 a +30 per gestire in modo individuale solo nel nero durante le fasi di gaming con VRR.
Ho usato il termine che “poteva capitare” perché con molti giochi testati sia su questo C1, ma anche sul modello CX e BX non mi sono mai imbattuto in questo problema, in particolare CX l’ho usato per 6 mesi.
LG ha comunque inserito questa funzione correttiva/supplementare anche per offrire una maggiore personalizzazione dei neri. Non l’ha solo inserita nei modelli 2021, ma con nuovo firmware è stata rilasciata anche nei modelli del 2020.
Discorso diverso invece l’eventuale sfarfallio dei neri al termine di schermate di caricamento, si tratta di un difetto legato al VRR e al pannello, in pratica è progettato per lavorare sopra un certo numero di frame, alcuni videogiochi al termine di una schermata di caricamento statica prima del cambio usano abbassare il framerate anche sotto i 5fps, appunto perché essendo statica non si vede. Il punto è che il VRR con un framerate cosi basso non lavora e per qualche frazione di secondo cambia la gamma creando appunto uno sfarfallio che coinvolge i neri.
Non si ha la certezza se accade per problema hardware o software, ma facilmente sarà l’industria ludica ad adeguarsi, tuttavia come già scritto è una cosa che appare solo con alcuni giochi e solo al termine di una schermata statica di caricamento, assolutamente mai in gioco, quindi direi che è un non-problema, anzi l’attivazione del VRR porta spesso vantaggi quali assenza di tearing e un’immagine leggermente più fluida anche con i giochi per console dal basso framerate (sotto i 60).
Aggiornamento:
Il firmware rilasciato a luglio 21 versione 03.15.27 ha introdotto il supporto al Dolby Vision 120hz (permettendo contemporaneamente anche il VRR Freesync premium di cui dispone) rendendo di fatto LG C1 e la gamma oled, gli unici prodotti nel 2021 a non avere nessun compromesso per i gamer. Lo stesso aggiornamento è arrivato anche per i modelli 2020 (tra cui LG CX e GX).
Il firmware in questione introduce sui modelli 2021 anche la Game Dashboard, una sorta di visualizzatore per mostrare a schermo tutte le info tra i profili disponibili (Standard, FPS, RPG o RTS), il tipo di VRR e gli FPS generati, permettendo la personalizzazione anche del colore dell’interfaccia.
Complessivamente non ci sono dubbi che C1 e la linea oled LG del 2021 rappresentano la scelta migliore per videogiocare.
Smart-TV con WebOS 6
Su WebOS non c’è da discutere, secondo molti è il miglior sistema operativo per TV, ma a parte questo è sicuramente semplice, funzionale e sopratutto completo. LG non aggiornerà il numero primo della versione con il passare degli anni, vale a dire che anche il prossimo anno avrete su questa TV sempre la versione 6 tuttavia gli aggiornamenti ci sono e sono anche frequenti (almeno da quanto avvenuto nel 2020 su CX).
La cosa più importante è che comunque l’immenso store avrà sempre le ultime App che il mercato richiede, anche queste risultano spesso aggiornate, ma sopratutto negli ultimi anni è stata la qualità del codice ad aver fatto la differenza, sono sempre risultate stabili e scattanti e non c’è motivo di pensare che con la nuova versione 6 dell’OS non lo saranno altrettanto.
La nuova versione di WebOS stravolge abbastanza a livello di design, quella che era la nota “launch bar” nella parte bassa, diventa una schermata completa in stile Android TV, un utente abituato alla precedente versione potrebbe inizialmente rimanere spiazzato, un nuovo utente si troverà subito a suo agio, tuttavia non si può ignorare il fatto che prima era possibile continuare a riprodurre il contenuto durante la navigazione tra le APP in basso, ora non è più più possibile.
I menu sono stati completamente ridisegnati, sono più armoniosi e arrotondati, il forte colore magenta acceso della selezione è stato rimosso, e come vedremo in seguito tutto quello che riguarda il gaming ha un suo apposito menù. Chiaramente tutte le funzionalità esistenti come la gallery mode, l’integrazione domotica ecc… sono presenti.
La reattività dell’OS sul processore in dotazione è ottima, anche essendo una nuova release è velocissimo, non c’è mezzo rallentamento, incertezza o bug.
Il telecomando in dotazione in questo 2021 è cambiato leggermente nella forma, è stato aggiunto qualche pulsante scorciatoia, uno per Disney Plus e uno per Alexa, ma rimane l’eccellente Magic remote controller col suo iconico sistema di puntamento e il microfono integrato per i comandi vocali.
Audio
La parte audio non si discosta di una virgola dal precedente modello, in generale è una dotazione standard per il prezzo del prodotto, si parla di un sistema 2.2 canali per un totale di 40W.
Il suono appare piacevole, in particolare i medi e le alte frequenze sono abbastanza ben riprodotte, i bassi sono sicuramente limitati, ma nelle TV non è scontata la loro presenza.
Le elaborazioni sonore comprendono un surround simulato Virtual Up-mix 5.1.2ch come sempre un po discutibile, e il miglioramento dei dialoghi che invece è sicuramente efficace. Nel complesso in una stanza di dimensioni medio/piccola l’audio si dimostra sicuramente adeguato a soddisfare l’utente medio, anche se chiaramente non sostituisce un’impianto audio, ne una specifica soundbar.
Per quanto riguarda il passthrow HDMI c’è il supporto all’eARC per il trasferimento dell’audio non compresso, supportato ovviamente Dolby Digital e Dolby Atmos, mentre come da trend degli ultimi anni non c’è il DTS (contrariamente a quanto riportato nella versione italiana del sito LG).
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Redatto da: Pixeltv
C1 affina ulteriormente per quanto possibile l'ottimo lavoro del precedente, la visione al buio è sempre perfetta sia per l'appassionato di cinema, sia per il fanatico di serie TV, la visione di eventi sportivi è al top, le funzionalità legate al gaming non hanno rivali in commercio. Per una visione in ambiente molto luminoso i mini-led possono offrire qualcosa in più, ma C1 è su buoni livelli anche in questo aspetto. LG C1 non stravolge niente rispetto a CX, tuttavia dovendo fare un confronto nel periodo di lancio CX ha avuto qualche problemino software sistemato poi nel tempo, questo modello sembra già maturo al lancio.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ gestione movimento
▲ funzionalità per console Nextgen
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC