Sony A80J: Recensione
Nel modello Sony A80J troviamo per la prima volta l’incredibile Cognitive Processor XR al lavoro su un pannello Oled con tanto di porte HDMI 2.1, sulla carta un prodotto di fascia alta vincente, vediamo la recensione;
Sony distribuisce la TV nei formati:
- XR-55A80J (55 pollici)
- XR-65A80J (65 pollici)
- XR-77A80J (77 pollici)
Design
In linea generale il design è minimal, giustamente focalizza tutto sullo splendido display e non vuole offrire distrazioni, sopratutto nella parte frontale che presenta bordini neri di 5mm a cui si sommano 3mm di cornice metallica (per un totale quindi di 8mm sui 3 lati), la parte bassa ha un bordo nero di 10mm e una cornice di altri 10 mm dove figura il logo del produttore nella parte sinistra, l’impatto generale è sicuramente piacevole alla vista.
A reggere il pannello 2 piedini realizzati in metallo con rifinitura gommata, nonostante la sede di incastro sia una sola è possibile adattarli a ben 3 posizioni, sono illustrate nel volantino per il montaggio, e ottenere le altre 2 posizioni non è il massimo dell’intuitività, comunque una li vede ben distanziati, una a distanza ravvicinata per venire incontro a chi ha mobili stretti, e infine una modalità che tiene il pannello più alto rispetto al tavolo al fine di posizionare eventuale soundbar davanti.
Il retro è in parte composto dalla lastra metallica contenente la matrice oled, mentre l’elettronica è in un’involucro di plastica con texture quadrate. Nella parte bassa a destra c’è il classico incavo con tutti gli ingressi necessari, 3 porte HDMI sono rivolte verso il basso mentre l’ultima è rivolta verso l’esterno.
Di profilo il corpo TV ha uno spessore di 52mm, la parte esterna (o lastra oled) ha uno spessore di 6 mm, risultando più spessa di quella dei prodotti LG, ma al tempo stesso apparentemente più robusta. Immaginandolo montato a parete l’aspetto è sicuramente accattivante anche se le 3 porte hdmi rivolte verso il basso non sono molto semplici da raggiungere.
La qualità costruttiva è eccezionale, usa plastiche di alta qualità, e una finitura metallica dei bordi precisa e lineare, il sistema di sostegno pur disponendo di 3 opzioni tiene il pannello sempre stabile e privo di oscillazioni.
Qualità visiva con intelligenza cognitiva
Grazie alla tecnologia Oled il contrasto è infinito e i neri sono assoluti, ogni singolo pixel ha una gestione individuale della propria emissione luminosa, pertanto la visione al buio non ha al momento eguali con altre tecnologie in commercio che sono inevitabilmente costrette ad accettare compromessi.
La luminosità con i contenuti HDR possiamo definirla buona anche se non setta nuovi standard nel panorama degli Oled TV, il punto di luminosità massima lo raggiunge in piccolissime zone, dove con le impostazioni più spinte arriva anche a superare gli 880 nits, mediamente però nelle zone un po più grandi raggiunge i 750 nits andando sostanzialmente ad allinearsi in tutto e per tutto con il modello C1 di LG. Anche nel prodotto Sony maggiore è la zona luminosa più entra in gioco il limitatore che la abbassa, metà schermo bianco riporta circa 300 nits, tutto lo schermo bianco offre solo 160 nits. Anche in questo aspetto però bisogna ricordare che 750 nits abbinati al contrasto infinito di un’oled rendono sicuramente meglio rispetto allo stesso valore su schermi retro-illuminati.
L’uniformità del pannello si assesta su ottimi livelli, le schermate medie a tinta unita non presentano alterazioni, non ci sono estremità più scure e c’è la totale assenza di DSE (effetto schermo sporco), questo fattore unito alla gestione dei contenuti in movimento (che vedremo in seguito) contribuisce a renderla una TV perfetta anche per i contenuti sportivi. Le schermate nere chiaramente essendo pixel spenti sono perfette, mentre quelle molto scure (Grey 5%) sugli oled possono presentare qualche banda vertile, questo purtroppo anche tra lo stesso modello può variare, bisogna ricordare che questa “bande” sugli oled non sono praticamente mai visibili in contenuti reali, in ogni caso il modello da 55 pollici fornito in prova è perfetto anche in questa situazione, più uniforme del modello LG B1 (che però appartiene a un’altra fascia di prezzo).
L’angolo di visione è un’altro vantaggio degli Oled, anche in questo caso non ci sono alterazioni visive fino a inclinazioni improponibili, la TV è quindi molto adatta a grandi stanze con svariati punti di visione. La gestione dei riflessi è ottima, A80J ha una finitura leggermente più opaca rispetto ad altri oled TV, personalmente la preferisco in questo dona un’aspetto più “professionale” al pannello, quanto alle luci riflesse riesce ad attenuarle molto bene, chiaramente se posizionato di fronte a una finestra con il sole qualche fastidio visivo c’è, ma solo situazioni estreme. In generale quindi la visione in ambiente molto illuminato è comunque buona, non è il punto di forza del prodotto, ma la luminosità è abbastanza alta da offrire una buona qualità.
Intelligenza cognitiva + Oled
Cognitive Processor XR è il chip di fascia alta di Sony, va a sostituire il famoso X1 ultimate del 2020, secondo il produttore i passi avanti sono moltissimi, il principale riguarda il fatto che normalmente queste IA analizzano singoli elementi come colore e contrasto, questo invece promette di analizzare centinaia di elementi contemporaneamente come farebbe un cervello umano, l’altra promessa vincente riguarda il punto focale, anche in questo caso il processore promette di individuare l’elemento importante in primo piano aumentando il senso di profondità della scena.
Naturalmente molte di queste dichiarazioni sono in parte ingigantite dal marketing, ma nella visione reale le ottimizzazioni ci sono e si vedono, attivando questi algoritmi la gestione del contrasto e il dettaglio degli elementi sono eccezionali, non è il primo prodotto dove ho potuto vedere all’opera questo nuovo processore cognitivo, mi aveva già convinto sull’LCD X90J dove tuttavia si portava dietro i difetti della tecnologia LCD, su un’Oled raggiunge sicuramente il suo massimo splendore.
In pratica se il vostro contenuto non è il massimo della qualità o volete comunque vedere all’opera il risultato di anni di studi da parte di Sony dovete andare nel menu immagine > limpido (errore di traduzione ?) > Reality Creation. La funzione è customizzabile, personalmente un utilizzo moderato l’ho trovato ottimale anche per sorgenti native 4K, ma meglio ancora il lavoro che riguarda i vecchi contenuti o le fonti a bassa definizione, l’interpolazione dei contenuti è un’aspetto che ormai non viene più tanto considerato, tutti i prodotti sono arrivati a un certo standard, tuttavia Sony A80J e in generale le TV con cognitive processor sono su un’altro livello rispetto alla concorrenza, quindi se intendete riprodurre vecchi film, contenuti 1080p, o canali televisivi questo è un aspetto da tenere in considerazione.
Calibrazione ottimale
L’Oled A80J ha un’eccellente calibrazione nativa, è un prodotto che estratto dalla confezione ha una serie di pre-set ma in particolare per la visione di contenuti cinematografici la modalità “personalizzata” con temperatura colore “esperto1” è davvero ottima, tutte le tonalità più difficili come i volti appaiono naturali e realistici, i bianchi sono quasi perfettamente bilanciati, da questo punto di vista il prodotto Sony è un passo avanti, del resto l’esperienza del produttore nipponico in questo aspetto è davvero altissima e l’ha mostrato persino in TV LCD come Sony X90J (Recensione).
Calibrazioni specifiche su misura porterebbero il prodotto alla quasi perfezione, tuttavia la differenza dell’ottima calibrazione nativa è riscontrabile solo attraverso un colorimetro.
Per quanto riguarda la gamma colori e la copertura dei contenuti HDR siamo su ottimi livelli offrendo un DCI P3 del 98%, anche il volume colore è piuttosto alto, tutti i colori scuri sono riprodotti alla perfezione, qualche limite c’è nelle tonalità più chiare e brillanti visto che la luminosità del pannello pur essendo medio/alta per un’oled ha comunque dei limiti.
La gestione delle sfumature è assolutamente omogenea e priva di banding, quest’ultimo è percepibile leggermente solo nei verdi ma sempre e solo in presenza di immagini test. Complessivamente con i contenuti Dolby Vision (non è supportato HDR10+) mi trovo di fronte a uno degli HDR più belli di sempre, forse solo da altri oled come LG G1 o Sony X90J potrei aspettarmi qualcosina di meglio, ma non sarebbero certo quei 100/150 nits (teorici) in più a fare una riscontrabile differenza.
La seguente galleria mette a confronto Sony Oled A80J con LG C1, i contenuti sono HDR e Dolby Vision, entrambi anno profili nativi, (home cinema da una parte e personale dall’altra, entrambi offrono ottime immagini, la differenza principale è nei rossi, l’oled LG ha una tinta leggermente troppo brillante, il rosso offerto da Sony in questi contesti è visivamente più realistico e cromaticamente corretto.
Movimento perfetto
A80J monta un pannello con tempo di risposta di 0,2 ms, come gli altri oled possiamo dire che è praticamente istantaneo, di fatto riproduce nativamente nel migliore dei modi la fonte, naturalmente sono consigliati contenuti ad alto framerate, quelli datati o a basso framerate potrebbero essere percepiti “a scatti” e necessitano quindi dei filtri di movimento in questo caso il noto Motionflow di Sony.
Il modo di interpolare il movimento tramite Motionflow è un’altro aspetto dove Sony eccelle, in particolare in questo 2021 tramite l’algoritmo XR Motion si raggiungono livelli forse impercettibilmente più alti della concorrenza, lo standard dei prodotti di fascia alta si è ormai abbastanza allineato, tuttavia per lo spettatore con occhio particolarmente ricettivo questo Sony del 2021 ha una gestione del movimento più raffinata della concorrenza.
Anche impostando i filtri al massimo per ottenere il classico “effetto soap opera” questo è gestito al meglio, gli artefatti sono pochissimi, l’interpolazione ai 120hz del pannello lavora in modo continuativo senza interruzioni, non si disattiva neanche nelle scene più veloci. Risulta chiaro che vedere qualsiasi contenuto che sia sportivo, cinematografico o la semplice TV digitale è sempre un’esperienza piacevole e ottimizzata.
Anche la funzione BFI in questo modello lavora davvero bene, questa modalità è in grado di aumentare la nitidezza durante le scene movimentate, lo fa attraverso l’inserimento di un frame nero tra un fotogramma e l’altro, sinceramente è una funzione presente ormai un po su tutte le TV, ma per 2 motivi il reale utilizzo lo consiglio solo nei prodotti di fascia alta con schermo a 120hz come questo, per attivarlo basta andare nel menu Motionflow > personalizzato > Clearness (impostare 1 o al massimo 2) questo permette di avere una visione più nitida ma al tempo stesso mantiene attivi i 120hz ed evitare un’eccessivo scurirsi della scena (due fattori che accadono su tv di fascia medio/bassa).
Input Lag e Videogiochi
Nel campo dei videogiochi c’è finalmente stato un passo avanti, prima di tutto perché questo è il primo Oled di Sony con porte HDMI 2.1 e poi per il fatto che il 4K 120hz funziona da subito, ovviamente collegando una PS5 / Xbox serie X o PC adeguato.
Per abilitare il 4K 120hz bisogna andare su: impostazioni > canali e ingressi > ingressi esterni > formato segnale HDMI > HDMI 3 o 4 > impostare: “formato Avanzato”. A questo punto basta assicurarsi di impostare risoluzione e framerate dal menu impostazioni della PS5 / serie X.
Al momento non è ancora supportato il 4K-120hz con Dolby Vision attivo, ma comunque siamo in una fase ancora evolutiva dato che solo Microsoft ha promesso di usarlo nei giochi in uscita, e a oggi solo LG ha garantito di implementarlo sui modelli 2020 e 2021, speriamo che Sony faccia lo stesso, ma facilmente ci si dovrà accontentare del normale HDR.
Il Variable Refresh Rate sempre a 4k 120hz è invece una realtà già consolidata sugli oled tv LG (G1, C1, B1, GX, CX, BX), ma su questa TV la funzione non è ancora presente, Sony ha promesso di introdurlo in seguito con aggiornamento software, sarà sua responsabilità mantenere la promessa.
La funzione Auto Low Latency Mode (ALLM) utile per impostare in automatico la modalità gioco non c’è, al suo posto una funzionalità proprietaria chiamata “modalità Immagine automatica” che fa più o meno la stessa cosa, funziona con Ps5, ma non c’è garanzia per gli altri sistemi da gioco.
Per quanto riguarda l’input-lag anche qui siamo su buoni livelli, ma non la perfezione che ci si aspetta da un top di gamma, con la modalità gioco attivo in 4k a 60Hz con HDR l’input-lag riporta 16 ms, questa è la situazione di gioco maggiormente diffusa. Se avete una ps5 / serie X / o PC adeguato potrete giocare in 4K 120hz e in questo caso l’input-lag migliora fino a 9 ms.
Complessivamente nel campo dei videogiochi è una TV sicuramente fruibile e di alto livello, ma Sony almeno al lancio non ha puntato a raggiungere l’eccellenza degli oled LG del 2020/21 preferendo anteporre altri aspetti, e magari arricchendo le funzionalità con aggiornamenti software futuri.
Aggiornamento. a ottobre 21 Sony ha avviato una campagna marketing battezzata “Perfect for PlayStation 5”, questa porterà alcune aggiunte, nello specifico l’HDR Tone Mapping e l’Auto Genre Picture Mode;
- Auto HDR Tone Mapping applica l’elaborazione tone mapping nelle impostazioni iniziali di PS5 con una sorta di auto-regolazione in base al modello di TV, in parole povere si assicura di impostare il segnale in modo da sfruttare al meglio la luminosità massima del pannello, senza rischiare di “perdere” i toni troppo luminosi o quelli troppo scuri per i limiti del pannello, al di la dei paroloni non è molto diversa dalla calibrazione manuale attuale.
- Auto Genre Picture Mode è una specie di Auto Low Latency Mode (ALLM) evoluto, infatti proprio come ALLM riconosce l’uso di PS5 per giocare e imposta la modalità game con basso input-lag, ma se da PS5 avviamo per esempio l’App di Netflix per vedere un film o serie TV questa riattiva i filtri migliorativi e le elaborazioni di movimento che rendono i video decisamente più piacevoli.
Entrambe le funzioni richiedono un aggiornamento firmware che verrà rilasciato su PS5 e sarà compatibile con tutte le TV Sony del 2021.
Smart TV con il nuovo Google TV
Il sistema operativo montato nel 2021 non è altro che Android 10, che ora prende il nome di Google TV. Non cambia il fatto che rimane uno dei tre protagonisti indiscussi, ormai sempre più simili nella qualità e nelle funzioni da rendere la preferenza sempre più soggettiva. La schermata principale / home è sempre full-screen con tutte le App principali, quelle recentemente utilizzate, le sessioni di film e contenuti interrotti e una parte di AI che ci mostra quello che potrebbe interessarci.
La quantità di App disponibili nello store come sappiamo è sconfinato, chiaramente tutte le principali sono presenti e c’è anche la garanzia che anche quelle che verranno create in futuro saranno presenti, in generale le più famose si comportano bene, sempre reattive, veloci e visivamente curate.
Quanto al sistema operativo essendo su un prodotto di fascia alta gira in modo impeccabile, si spera che continui a farlo anche con i futuri aggiornamenti degli anni a venire, lo spazio di archiviazione è di 16GB, il processore utilizzato è un quad-core, frequenza ignota, ma assolutamente adeguato al compito. Dovendo trovare una differenza con i sistemi concorrenti WebOS e Tizen, voglio sottolineare il fatto che Google TV per la configurazione iniziale consiglia l’utilizzo di uno smartphone (Android o iOS) incentivando l’inserimento dell’account google, andando in un certo senso a integrarsi con il proprio profilo esistente.
La riproduzione di contenuti esterni avviene tranquillamente sia tramite USB, sia via wireless sfruttando la funzione Chromecast integrata.
Il telecomando in dotazione è sottile e maneggevole, ha una dotazione di tasti completa, con le scorciatoie per YouTube, Netflix, Disney + e Prime video, non ha la funzione di retroilluminazione, ma ha il microfono integrato e basta tenere premuto l’apposito bottone per impartire i comandi vocali a Google Assistant o Alexa.
Audio di qualità
La parte audio di A80J è decisamente sopra la media delle casse audio integrate nelle TV, le specifiche citano 2 Bass Reflex Full Range e 2 tweeter da 10W, questa dotazione è uguale su tutti e 3 i formati. Il risultato è che i dialoghi sono chiari e comprensibili, anche per merito di appositi algoritmi allo scopo, ma questo del resto è una caratteristica abbastanza comune, la differenza principale è che anche i medi sono qualitativamente decenti, e sopratutto sono presenti anche i bassi.
L’emissione sonora stando alla stampa dovrebbe essere molto centrale rispetto allo schermo, o perlomeno è quello che recita la funzione Acoustic Surface Audio+ che promette un’audio proveniente dallo schermo stesso e non dal basso o dal retro, personalmente non ho percepito tutto questo, tuttavia non ho montato la TV a muro e penso che in quella situazione darebbe il meglio.
C’è anche la funzione di integrazione con un vero impianto surround riciclando le casse della TV come canale centrale, non ho provato neanche questa funzione, ma è sempre meglio avere un’opzione in più.
Complessivamente non vuol dire che la parte audio può competere con una vera soundbar da 300/400 euro, ma per l’utilizzo casalingo di alcuni utenti è una piacevole dotazione sonora più che adeguata a stanze di piccole e medie dimensioni.
Il passthrough HDMI per il collegamento a una soundbar o impianto dedicato avviene tramite eArc sulla porta HDMI numero 3, supporta il passaggio del Dolby Atmos, del Dolby Digital, e contrariamente all’usanza moderna c’è anche il supporto al codec DTS.
Contesto di mercato
Questo Oled di Sony inevitabilmente trova il suo rivale in LG C1, infatti entrambi utilizzano processori top di gamma, entrambi hanno pannelli “praticamente” top di gamma, e sicuramente condividono lo stesso identico schermo prodotto da LG Display… quindi viene naturale paragonarli, i vantaggi del prodotto Sony sono una migliore calibrazione nativa, un upscale/miglioramento dei contenuti più “articolato”, e forse una gestione del moto leggermente più cinematografica, ma qui la cosa è davvero soggettiva.
Di contro il prodotto LG ha una maggiore versatilità, 4 porte hdmi ver. 2.1 contro le 2 del Sony, funzionalità legate al gaming decisamente superiori, e non ultimo un prezzo che tra offerte e ribassi è sicuramente più conveniente.
Prezzo Amazon
Redatto da: Pixeltv
Sony A80J è un prodotto di altissima qualità che convince praticamente sotto tutti i punti di vista, un'oled TV versatile e completo con una buona luminosità, in molti aspetti non si discosta da altri ottimi oled del 2021, i suoi punti di forza dove effettivamente offre qualcosa in più riguardano la calibrazione nativa e l'interpolazione dei contenuti non nativi 4K. Di contro ha un prezzo di mercato più alto della concorrenza
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ upscale dei contenuti SD o 1080p
▼ 2 sole porte hdmi 2.1
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC