Migliori TV Oled: QD Oled, Wrgb, Meta

I migliori TV Oled sul mercato, un confronto sempre aggiornato non solo sui modelli ma anche sulle tecnologie usate: QD Oled Vs WRGB ( Evo, EX o Meta Oled ).

L’articolo verrà arricchito con l’uscita di nuovi modelli, la posizione in classifica è soggettiva ognuno ha punti di forza specifici per il tipo di utilizzo che lo renderebbero primo.

A differenza delle insignificanti liste che troverai in rete qui c’è una comparazione reale di dati oggettivi, e la spiegazione del tipo di tecnologia oled che c’è dietro per aiutarti a capire e scegliere quello più adatto al tuo utilizzo.

Quali sono i migliori TV Oled ?

Ecco l’elenco dei migliori oled in commercio:

  1. LG G3 – Il più luminoso e affidabile (Wrgb)
  2. Sony A95K / A95L – Miglior processore video (QD Oled)
  3. LG C3 (o C2)- Miglior rapporto qualità prezzo (Wrgb)
  4. Panasonic LZ2000 / LZ1500 – Il più calibrato (Wrgb)
  5. Philips Oled807 / 857 – Per chi ama l’Ambilight (Wrgb)
  6. Samsung S95B / S95C – I colori più accesi (QD Oled)

I parametri che portano a questa classifica sono tanti e li trovi spiegati e confrontati qui di seguito:

Oled: perché si vede meglio e che varianti offre ?

L’acronimo è Organic Light-Emitting Diode (diodi organici che emettono luce), ogni diodo se attraversato da corrente elettrica produce colori, ma se non alimentato rimane spento offrendo il famoso “nero assoluto“. La combinazione di pixel accesi/spenti crea contrasto infinito e rappresenta la migliore qualità visiva per scenari complessi dove le tv retro-illuminate (LCD, Qled, Nano Led, Mini Led, Uled ecc…) non possono arrivare.

i migliori TV Oled
Tecnologia Oled

I vantaggi della tecnologia sono anche: tempo di risposta istantaneo (zero effetto scia), angolo di visione, basso consumo energetico, ecc.. ma per approfondimento su questo ti consiglio la lettura di Oled vs Qled vs Mini led, qui ci si focalizza sulle suddivisioni della tecnologia.

Non entrando troppo nel tecnico il funzionamento principale è:

  • Catodo che emette elettroni
  • Anodo la cui funzione è attirare gli elettroni
  • Strato organico posto tra catodo e anodo, l’elettrone nell’attraversarlo attiva la componente organica emissiva che emette luce.

Successivamente c’è il filtro per i colori rosso, verde, blu, (e spesso anche il bianco), infine un polarizzatore che chiude la struttura. La tecnologia è semplice, unico fattore migliorabile la luminanza massima, ed è qui che si gioca la battaglia sulle varianti Wrgb (EVO, EX o META) e i Qd Oled che ora vediamo nello specifico:

Oled Wrgb

Vengono chiamati anche Woled, li produce LG Display, tutte le TV (indipendentemente dalla marca) fino al 2022 hanno usato solo pannelli di questa azienda che ha investito molto sulla realizzazione di fabbriche e stabilimenti ottenendo una posizione dominante, un’esperienza decennale e un quasi monopolio nel settore.

La sigla WRGB deriva dal fatto che W (sta per White / Bianco), questo perché il pixel ha un quarto sub-pixel aggiuntivo destinato al bianco.

Questa è la struttura Oled Wrgb usata da LG
Questa è la struttura Oled Wrgb usata da LG e presente su tanti dei migliori tv oled

Normalmente il bianco lo si otterrebbe accendendo insieme i 3 sub-pixel rosso/giallo/blu, ma la componente organica tende a deteriorarsi, attivare quella necessaria a generare 3 luci alla massima emissione accorcerebbe la vita del pannello… così LG ha deciso di aggiungerne uno bianco dedicato, la sua presenza non solo preserva la durata del pannello, ma riesce anche a garantire maggiore neutralità delle tinte anche lavorando in abbinamento ad altri 1 o 2 sub-pixel contemporaneamente.

Questa tecnologia WRGB ha una resa luminosa variabile, in media un pannello “nativo” genera sul 10% dello schermo circa 750 nits, un valore ancora buono dato che nei contenuti reali i picchi luminosi dell’HDR difficilmente superano porzioni più grandi del 10 / 15% della scena.

La situazione cambia quando la scena riprodotta ha grosse zone luminose, di fatto in una schermata tutta bianca la luminosità scende a un minimo di 170 nits, si abbassa moltissimo perché entrano in gioco appositi limitatori atti a preservare il pannello, a differenza di un mini-led che invece può ignorare tutto e offrire schermate completamente bianche anche sopra i 1500 nits.

In genere questa non sarebbe comunque una situazione piacevole, nessuno vuole trovarsi di fronte un’enorme faro abbagliante, il picco luminoso serve per arricchire singole porzioni di schermo per creare contrasto e impatto, per questo il basso picco luminoso “fullscreen” degli oled non è un reale problema.

Tuttavia ci sono situazioni dove più luminosità avrebbe i suoi vantaggi, per esempio un’ambiente casalingo molto luminoso o nella riproduzione di un’ipotetico scenario innevato. Inoltre Dolby Vision e HDR10+ per il loro massimo sfruttamento sarebbero in grado di gestire picchi di luminosità molto più alti

Per questo motivo gli Oled Wrgb sono per LG Display un prodotto in costante miglioramento, che ha avuto diversi step e al momento sono suddivisi in Oled EVO, Oled EX, e i futuri Meta Oled.

Oled EVO

Sempre di LG display non rappresentano una rivoluzione ma un miglioramento… sono arrivati in commercio dal 2021 utilizzati quell’anno solo nel top di gamma serie G.

I pixel sono composti sempre da 4 sub-pixel WRGB come i precedenti, ma a variare leggermente sono i substrati organici che generano i colori, la componente blu (da sempre quella che invecchia prima pur vantando 2 substrati è stata cambiata passando dall’idrogeno al deuterio, o almeno è quello che dichiara il CEO di UBI Research Choong-Hoon Lee, che in un’intervista al giornale The Elec afferma che LG ha cambiato fornitore di materiali lasciando il vecchio Idemitsu Kosan in favore di DuPont … compagnia che si occupa da anni di OLED con stampa ink-jet.

questi sono nel dettaglio gli strati organici che compongono un pannello LG oled EVO
questi sono nel dettaglio gli strati organici che compongono un pannello LG oled EVO

In più è stato aggiunto un nuovo sub-strato verde nella parte centrale per generare un’emissione spettrale più pura.

Queste modifiche complessive permettono a parità di voltaggio di generare maggiore luminanza, circa un 20% più luminosi rispetto ai non-EVO, differenza che si rispecchia in quanto avvenuto nel modello LG G1 del 2021 rispetto al C1, questi pannelli dal 2022 sono ovunque compreso LG C2 e gli Oled degli altri produttori.

Oled EX

EX è acronimo di Evolution eXperience, LG Display rispetto ai modelli EVO varia di nuovo la composizione organica, nello specifico ulteriori sostituzioni in favore del deuterio, un po come avvenuto per le versioni Evo.

Le dichiarazioni ufficiali recitano:

Il deuterio è due volte più pesante dell’idrogeno normale e nel mondo naturale ne esiste solo una piccola quantità, poiché in circa 6.000 atomi di idrogeno ordinari si trova solo un atomo di deuterio.

LG Display ha elaborato come estrarre deuterio dall’acqua e applicarlo a dispositivi organici che emettono luce, questi quando stabilizzati consentono al display di emettere una luce più brillante mantenendo un’elevata efficienza per lungo tempo.

Le specifiche esatte sui sub-strati non sono diffuse, ma non cambiano molto da EVO, anche perché nei pannelli EX è un’importante aspetto di Machine learning integrato a fare la differenza.

Lg ha integrato nuovi algoritmi atti a gestire e ottimizzare l’alimentazione elettrica, da sempre un voltaggio più alto produce maggiore luminosità, ma anche maggiore deterioramento… qui il sistema di IA riconosce le immagini e interviene in modo mirato aumentando il voltaggio e di conseguenza i picchi luminosi solo nei punti dove realmente serve, in pratica rinforza leggermente porzioni HDR specifiche ignorando elementi come per esempio testi, loghi, menù ecc..

Nello specifico la dichiarazione LG riporta:

un’algoritmo predice l’intensità di utilizzo con milioni di possibilità dopo aver studiato i pattern individuali di visione, controlla con precisione l’energia in ingresso nel display per esprimere al meglio i dettagli e i colori del video in riproduzione.

Lgdisplay.com

LG dichiara i pannelli EX il 30% più luminosi rispetto a quelli tradizioni (quindi un generico +10% rispetto agli EVO) al quale si somma la componente di ottimizzazione IA / elettronica. Questi pannelli Oled EX sono stati usati su LG G2 (recensione) e sul Philips OLED807/857 (recensione).

Possiamo riassumere i vantaggi / svantaggi degli Oled Wrgb (EVO ed EX) in:

  • Produzione decennale collaudata e massima disponibilità di formati
  • Prezzi contenuti
  • Neri ottimi anche alla luce del sole
  • Si sono dimostrati nei test estremi più resistenti contro il burn-in
  • La luminanza delle luci e di conseguenza la copertura colore sono inferiori, non raggiungono i livelli dei QD-Oled

Lo step successivo dei wrgb è alle porte con gli imminenti top di gamma 2023 e si chiama:

Meta Oled

Meta Oled o Oled-MLA (Micro Lens Array) è il prossimo passo di LG Display, a differenza dei passaggi intermedi EVO ed EX questa volta sembra una variazione più incisiva. Sempre allo scopo di aumentare la luminosità la tecnologia prevede l’uso di micro lenti, un sub-strato realizzato tramite litografia di precisione che crea una matrice di micro esagoni a forma convessa.

Misure inimmaginabili dato che sono circa 5000 esagoni convessi nello spazio occupato da un singolo pixel, e quindi addirittura 42,4 miliardi di lenti su un formato da 77 pollici.

Questo è lo strato di microlenti protagonista del sistema META OLED
Questo è lo strato di microlenti protagonista del sistema META OLED

La luce filtrando questo strato ottiene un aumento di luminosità del 70% , e dalle dichiarazioni si tratta quindi di raggiungere per la prima volta i 2000 nits di picco.

Per verificare la validità del prodotto Flatpanels HD riporta un documento dove viene ufficializzato che con il profilo “Vivid mode” il prototipo LG G3 supera i 2.100 nits di picco e ben 235 nits full screen ! tali valori sono confermati anche dallo YouTuber Vincent Theo e rappresentano un risultato incredibile, anche se bisogna ricordare che G3 sarà comunque dotato di lastra dissipativa e questo lo aiuta non poco.

Oltre alla luminanaza LG dichiara anche un miglioramento dell’angolo di visione, non che gli Oled ne avessero particolare bisogno. I primi modelli a usare questa tecnologia saranno LG G3 e Panasonic MZ2000 top di gamma del 2023.

Ma ora passiamo a vedere l’antagonista dei sistemi WRGB, ovvero il QD Oled:

QD-Oled

Questa tecnologia è stata introdotta nel 2022, il nome è acronimo di Quantum Dot OLED e rispetto al sistema LG questi display (prodotti da Samsung) lavorano in modo diverso, il pixel finale è composto dai classici 3 sub-pixel RGB (non 4).

La base è quella di un’oled ma ha i substrati organici necessari alla sola produzione di luce blu, (invece che bianca) successivamente questa colpisce uno strato di Quantum Dot rosso e verde che per rifrazione ne muta il colore.

la struttura di un pannello QD-OLED vede una componente organica atta a generare la sola luce BLU, metre rosso e verde si ottengono per rifrazione sui Quantum Dot
la struttura di un pannello QD-OLED vede una componente organica atta a generare la sola luce BLU, il rosso e verde si ottengono per rifrazione sui Quantum Dot

Il quantum dot è una sostanza non organica (la stessa usata da anni nei qled) che ha una fortissima capacità di luminescenza, per questo motivo riesce ad assorbire una luce (in questo caso blu) è a ri-emetterla con una purezza altissima, in altre parole non è un filtro che lavora per sottrazione, ma si tratta di rifrazione ! Ovviamente se la luce richiesta è quella blu non c’è nessun processo in quanto basta far passare la luce nativa.

Nei QD-Oled il blu è generato da componente organica, questi invece sono i Quantum Dots Rossi e Verdi, come si può vedere in foto anche se colpiti da luce blu generano tinte purissime grazie alla rifrazione, gli oled Wrgb ottengono questi due colori tramite filtraggio, per questo quando si tratta di saturazione il QD Oled ha dei vantaggi
Nei QD-Oled il blu è generato da componente organica, questi invece sono i Quantum Dots Rossi e Verdi, come si può vedere in foto anche se colpiti da luce blu generano tinte purissime grazie alla rifrazione, gli oled Wrgb ottengono questi due colori tramite filtraggio, per questo quando si tratta di luminanza e saturazione dei colori il QD Oled ha dei vantaggi

Complessivamente quindi unire le due tecnologie porta ad avere un pixel RGB auto-illuminante che grazie allo strato dei quantum è in grado di offrire luci estremamente pure anche nei verdi e nei rossi, una luminanza dei colori che i wrgb non raggiungono, e come ormai dimostrato dai modelli in commercio un volume colore più ampio.

Sul discorso luminosità Samsung ha promesso una maggiorazione del 30% rispetto ai “pannelli tradizionali”, in realtà dalle recensioni dei modelli 2022 (Sony A95K e Samsung S95B) è venuto fuori che non è un’aspetto particolarmente migliorato, in quanto maggiormente legato a lastre di dissipazione dedicate, come vedremo in seguito.

Le implementazioni del 2022 hanno avuto anche qualche incertezza, per esempio i neri dei pannelli che se colpiti da fonte luminosa schiariscono un pò.

C’è anche la presunta sensibilità al burn-in che dai test di invecchiamento accelerato effettuati da Rtings emergono, tali test sulla durata delle TV Oled simulano in pochi mesi un utilizzo massacrante, a ogni modo è emerso che i QD-Oled del 22 hanno una maggiore sensibilità al Burn-in rispetto ai Wrgb, in particolare montati su TV a marchio LG.

Possiamo riassumere i vantaggi / svantaggi dei QD Oled di prima generazione in:

  • Gamma colore più ampia (riguarda solo le tinte molto luminose e sature): è l’aspetto più evidente di miglioramento dagli oled WRGB che in quelle occasioni tendono a essere “inquinati” dal bianco, o comunque a non avere la purezza delle tinte generate dai Quantum Dot.
  • Uniformità migliore: riscontrabile esclusivamente con fondi omogenei di tinte medie percepibile solo in fase di test.
  • Angolo di visione maggiore: la struttura dei sub-pixel permette inclinazioni ancora maggiori, fattore ininfluente dato che anche i normali oled reggono angolazioni assurde.
  • Neri inquinati in ambiente luminoso: Un’oled si guarda al buio dove i neri sono assoluti, tuttavia capita di usarlo in ambiente luminoso o semi-luminoso e questi primi QD Oled hanno un pannello che assorbe troppa luce ambientale influenzando i neri. Visti in ambiente luminoso offrono dei neri sicuramente più chiari rispetto ai tradizionali Oled WRGB.
  • Disponibilità di formato: nel 2022 sono stati disponibili solo i formati 55 e 65 pollici con anche una discreta difficoltà produttiva.
  • Prezzo elevato
  • Durata: le componenti organiche da preservare sono quelle destinate alla sola luce blu, ci si aspettava una durata maggiore, invece i test di rtings evidenziano il contrario.

Meglio QD Oled o Wrgb ?

la struttura di un pannello QD-OLED vede una componente organica atta a generare la sola luce BLU, metre rosso e verde si ottengono per rifrazione sui Quantum Dot

Il confronto tra i due formati non vede oggi un vincitore, QD Oled prodotto da Samsung ha il vantaggio di essere capace di generare colori più puri e saturi anche se trovano rara applicazione nei contenuti reali, Oled Wrgb di LG Display è una tecnologia più consolidata e offre un nero più coprente in ambiente luminoso. Entrambi i sistemi si sono evoluti nel 2023, il Wrgb offre i Meta Oled, mentre i QD Oled passano alla seconda generazione.

Tabella comparativa sulle tecnologie a confronto:

CaratteristicheOled WRGB EVO / EX (LG Display)Oled META – MLA (LG Display)QD OLED (Samsung Display)
Luminosità879587
Gamma colore / saturazione8693100
Neri al buio100100100
Neri alla luce10010088
Angolo di visione9095100
Forma dei pixel10010088
Disponibilità e formati1008585
Prezzi908585
tabella comparativa Wgrb vs QD-Oled valutazione da 0 a 100

Luminosità

Come già scritto la luminosità è l’unico aspetto dove gli oled hanno un significativo margine di miglioramento, le TV QD Oled hanno mostrato di essere leggermente più luminose nelle schermate piene, ma per il resto la variazione di luminosità è un parametro molto legato a eventuale lastra di dissipazione, la seguente tabella riporta le misurazione dei prodotti in commercio:

Porzione di schermoQD Oled (Samsung S95B)Oled WRGB
(LG G2)
Oled WRGB
(LG G3)
QD Oled
(Sony A95K)
Oled WRGB
(LG C3)
Oled WRGB
(Panasonic LZ2000)
Philips Oled807 / 857
2%1010 nits1100 nits1500 nits890 nits815 nits1030 nits650 nits
10%1020 nits970 nits1500 nits910 nits800 nits1020 nits610 nits
25%590 nits405 nits710 nits490 nits400 nits650 nits430 nits
50%300 nits280 nits460 nits290 nits270 nits365 nits250 nits
100%210 nits180 nits230 nits190 nits160 nits185 nits155 nits
dissipazione dedicatanosisisinosino
Le seguenti misurazioni arrivano da impostazioni di visione calibrate per film HDR, possono variare leggermente anche con aggiornamenti firmware.

Come possiamo vedere in conclusione QD Oled non garantisce automaticamente pannelli più luminosi, e anzi il primato attuale va’ all’ultimo modello di wrgb (meta).

Vincitore: Wrgb Meta

Gamma colore / Saturazione

I QD Oled hanno un chiaro vantaggio in questo aspetto, la gamma colore è più ampia, sia nelle luci primarie rossi e verdi ma anche nei comprimari creati dall’unione degli stessi. In particolare quando si tratta di tinte molto sature e luminose la purezza dei Quantum Dot si vede, sono situazioni abbastanza rare, forse la più frequente riguarda la classica esplosione di fiamme; QD Oled in quelle frazioni di secondo nei punti di picco mantiene il colore rosso/arancione, Oled WRGB invece ha un’inquinamento bianco dato dalla necessità di generare il picco di luminanza usando anche il sub-pixel bianco.

Il sub-pixel rosso e verde dei QD-Oled rendono meglio per un semplice fattore, la luce blu colpisce i quantum dot e questi generano colore per rifrazione, a differenza di Oled WRGB la cui luce bianca attraversa dei filtri lavorando per sottrazione.

LuceLuminanza WRGB Meta (LG G3)Luminanza WRGB (LG G2)Luminanza QD OLED (Samsung S95B)
Bianco1500 nits970 nits1030 nits
Rosso140 nits90 nits195 nits
Verde420 nits320 nits745 nits
Blu53 nits38 nits55 nits
Ciano456 nits350 nits630 nits
Magenta177 nits125 nits270 nits
Giallo546 nits385 nits625 nits
Questi valori non generano la diversità visiva che i numeri lasciano intendere, in parte perché certi colori sono raramente usati, ma anche per la struttura diversa dei pixel che nei wrgb include il bianco

Vincitore: Qd Oled

Neri in ambiente luminoso

Le implementazioni di QD Oled ancora nelle fase iniziali hanno questo micro-difetto che se ci sono nella stanza fonti di luce (naturali o artificiali) interagiscono un po troppo nell’inquinare il nero del pannello, anche se ovviamente al buio i neri sono sempre assoluti.

Questo fattore arriva dalla scelta di avere una maggiore riduzione dei riflessi con forte tendenza a opacizzarli e ridurre l’effetto specchio, un fattore sicuramente positivo, ma che ha come aspetto negativo il leggero inquinamento dei neri, in ogni caso i QD Oled in commercio se affiancati ai classici WRGB in questo aspetto mostrano una certa differenza .

Le seguenti foto prese in fase di recensione mostrano più o meno il piccolo “difetto” dei QD Oled:

Vincitore: Oled WRGB

Forma dei pixel

Le due tecnologie sono abbastanza diverse in questo, da una parte abbiamo i classici pixel rettangolari, dall’altra un pixel triangolare, puoi vedere la differenza nel dettaglio in foto.

In realtà questo non porta alcuna differenza da una normale distanza di visione, sopratutto non da influenzare una lista dei migliori TV oled, tuttavia nell’utilizzo monitor i pixel rettangolari della tecnologia WRGB sono più adatti a generare caratteri più nitidi e incisi.

Vincitore: Oled WRGB

Oled in commercio a confronto:

TVLG G3LG G2Sony A95KLG C3 (o C2)Panasonic LZ2000 / LZ1500Philips Oled807 / 857Samsung S95B
PannelloWrgb MetaWrgb Evo EXQD-OledWrgb Evo EXWrgb Evo EXWrgb Evo EXQD-Oled
Design93938587788589
Luminosità95908684908288
Contrasto98969494969295
Uniformità87859286858790
Colore e calibrazione95949795959296
Angolo di visione95929692929295
Immagini in movimento96969896969789
Input-Lag e Videogiochi95958892889093
Smart-TV86878584808485
Audio8282908192(LZ2000)8784
Resa al buio100100100100100100100
Resa diurna95908488908484
Upscale vecchi film90879587928584
Porte HDMI 2.1442 di 442 di 42 di 44
Dolby visionsisisisisisino
PrezzoAmazonAmazonAmazonAmazonMediawAmazonAmazon
Recensione completaRecensioneRecensioneRecensioneRecensioneRecensioneRecensione
Confronto valutazioni da 0 a 100 e / o informativa

Breve analisi dei migliori TV oled in commercio:

LG G3

G3 è il top di gamma del 2023, unico pannello in commercio con la nuova tecnologia Meta Oled (o MLA) in sostanza arricchito da uno strato di micro-lenti che gli permettono di raggiungere un picco luminoso mai visto in questa tecnologia (oltre 1500 nits). Viene venduto senza uno stand (comunque opzionale) ma con inclusa una struttura innovativa per il montaggio a filo muro.

Il design Gallery è un misto di eleganza, solidità, e sopratutto affidabilità dato che il innovativo pannello è raffreddato con una lastra di dissipazione dedicata, fattore che gli consente di essere l’unica tv con una garanzia di base sul pannello di ben 5 anni anche contro il burn-in.

Il processore ovviamente è di fascia alta (Alpha 9 gen 6) corredato di un sistema Smart TV eccellente, ben 4 porte HDMI 2.1 ed eccelle in tutti gli utilizzi, da quello cinematografico al Gaming dove è indiscutibilmente il migliore, supporta Dolby Vision anche nella sua ultima variante IQ with Precision Detail, Atmos per l’audio e persino il DTS.

Trovare un difetto a questo prodotto è molto difficile, ovviamente costa un po di più rispetto alla serie C sempre di LG, ma la nuova tecnologia del modello 2023 giustifica il prezzo, puoi leggere la recensione di LG G3 o valutare l’acquisto al prezzo di:

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Sony A95K

(verrà sostituito dal modello A95L)

Forse il modello QD Oled più rappresentativo, la sua tecnologia unita all’esperienza Sony contribuisce a ottenere il TV più adatto alla visione cinematografica del lotto, l’esperienza nella gestione del moto per gli appassionati è superiore a quella della concorrenza, anche se in questa lista sono tutti modelli eccellenti e il Panasonic potrebbe essere paragonabile.

Tuttavia il processore video Cognitive Processor è in grado di applicare interpolazioni migliori ai contenuti a bassa definizione o 1080p quali vecchi film e simili, l’impressione generale è che l’appassionato cinematografico viene sempre messo nella condizione di vedere qualsiasi cosa al meglio, che si tratti dell’ultima serie Netflix in Dolby Vision o del vecchio film 480p in bianco e nero.

Il pannello come già detto grazie ai quantum dot è in grado di produrre colori così accesi da trovare difficile applicazione persino con l’HDR, e l’uniformità delle schermate e leggermente superiore a quella già ottima dei modelli con Wrgb.

Quanto ai difetti si può citare il fatto che i suoi 820 nits di picco luminoso non sono l’eccellenza, o la presenza di solo 2 delle 4 porte in versione HDMI 2.1 che lo limita un po in ambito gaming, e infine un prezzo di mercato comunque più alto rispetto alla concorrenza. Puoi leggere la recensione completa di A95K o comprarlo a partire da:

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LG C3

La componentistica Wrgb EVO di cui è dotato rappresenta un compromesso eccellente, sicuramente ha il rapporto qualità prezzo più vantaggioso del lotto, e anche la disponibilità di formati è la più ampia possibile (42″, 48″, 55″, 65″, 77″, 83″).

Ovviamente non è il più luminoso, ma con il suo picco di 810 nits si difende bene, ha il processore video di fascia alta identico a LG G3, cosi come l’eccellente parte Smart TV e la componentistica all’avanguardia con supporto alle ultime versioni di Dolby vision, 4 porte hdmi 2.1 e in generale quel bagaglio di sicurezza che deriva da 10 anni di esperienza LG nel settore Oled.

Trovare difetti degni di nota è impossibile, anche l’assemblaggio e la qualità dei materiali è buona, risulta solido nonostante un peso del TV davvero minimo anche nei formati più grossi, solo la parte audio non eccelle con un’emissione sonora da 40 watt , ma a parte questo il prezzo da fascia media senza dubbio lo pone tra i migliori TV oled in commercio. Puoi leggere la recensione di LG C3 o comprarlo a:

LG OLED evo 55”, Smart TV 4K, Serie C3 2023, Processore α9 Gen6, Brightness Booster, OLED Dynamic Tone Mapping Pro, Dolby Vision, 4 HDMI 2.1 @48Gbps, VRR, Alexa, ThinQ AI, webOS 23
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Ricordati che il modello del 2022 (LG C2) è ancora in commercio, vanta delle caratteristiche quasi identiche al nuovo, ma lo puoi trovare spesso in offerta a prezzi più convenienti:

Panasonic LZ2000 / LZ1500

(verrà sostituito dal modello MZ2000)

Panasonic LZ2000 e LZ1500 condividono lo stesso pannello ma hanno un sistema audio diverso, la serie 2000 include praticamente una soundbar integrata per un totale di 150 watt.

Panasonic utilizza da un pannello Wrgb EX di LG Display, ma applica le proprie personalizzazioni, a partire dal sistema per il raffreddamento che lo trasforma in uno dei modelli più luminosi con oltre 1000 nits di picco persino con il profilo filmaker mode.

Proprio citando i profili, Panasonic LZ2000 / LZ1500 dispone della migliore calibrazione del lotto, gli studi e le applicazioni in ambito professionale in sede di regia e correzione colore vanno avanti da decenni e si riflettono perfettamente in questa TV che ha una resa realistica e naturale, la più fedele possibile alla visione originale del regista.

Le personalizzazioni applicate dal produttore giapponese sono riuscite in qualche modo persino a saturare maggiormente le tinte forti, avvicinandolo un po di più ai vantaggi di luminanza colore che offre un QD Oled.

Anche la gestione del modo è praticamente perfetta, in ambito cinematografico è chiaro che se la gioca con il Sony A95K per il primo posto.

Panasonic LZ2000
Panasonic LZ2000

Sul versante Smart TV utilizza il sistema My Home Screen , forse un punto debole rispetto alla concorrenza, ma bisogna dire che quest’anno è molto più completo a partire dai servizi streaming ora tutti presenti compresi Disney+ e Apple TV+.

Altri possibili difetti sono la presenza di sole 2 porte HDMI 2.1 delle 4 disponibili, e in generale una disponibilità / distribuzione non esemplare, la variante 2000 è difficilmente provabile.

Philips Oled807 / 857

Philips Oled807 e 857 sono la stessa TV basata su Wrgb EX, il prodotto Philips vanta il processore video Gen P5 AI eccellente per chi ama un tipo di interpolazione pesante, sopratutto sui vecchi contenuti SD.

Nonostante questo con la modalità filmmaker mode si comporta bene esattamente come gradirebbe l’appassionato di cinema, positivo anche il sistema sonoro abbastanza sopra la media, con woofer dedicato sul retro e fino a 4 altoparlanti dal 55 pollici in su per un totale di 70 Watt.

Il punto forte del prodotto Philips e il motivo per cui è in questa lista dei migliori TV oled è l’ambilight, il proprietario effetto luminoso che mira a estendere la proiezione di quello che avviene sullo schermo in tutta la stanza, in questo modello lavora su 4 lati, ed è stato potenziato con nuovi algoritmi per essere ancora più impattante.

Nonostante questo valore aggiunto il produttore ha mantenuto il prezzo del TV abbastanza basso, l’ambilight ha un gradimento del tutto personale, ma se vi piace non avrete altra scelta che optare per una TV Philips!

Il sistema operativo è Android TV con diverse personalizzazioni, rispetto al passato in ambito gaming sono state introdotte le ultime funzionalità VRR, 120hz ecc.. come per tutti gli altri modelli qui riportati. Dovendo trovare dei difetti c’è anche in questo caso l’HDMI 2.1 solo su 2 dei 4 ingressi e un picco luminoso che è oggettivamente il più basso della lista.

Puoi leggere la recensione di Oled857 / 807 e lo puoi trovare in offerta a:

PHILIPS OLED857, Smart TV OLED UHD 4K 55 Pollici, High Dynamic Range (HDR), Dolby Atmos, Immagini e Audio Come al Cinema, Design Sottile, 120Hz, Ambilight, TV Android, Assistente Google
  • OLED, HDR E PROCESSORE P5 ALL’AVANGUARDIA: Questo TV 4K è dotato di…
  • AMBILIGHT COINVOLGENTE SU 4 LATI: Questo Smart TV UHD incorpora…
  • “AUDIO DOLBY ATMOS CINEMATOGRAFICO E DTS PLAY-FI: Questo TV OLED 4K…

Samsung S95B

(Verrà sostituito dal modello S90C / S95C)

Il primo Oled di Samsung, nello specifico con pannello QD Oled prodotto internamente e ceduto anche a Sony (A95K). Complessivamente l’implementazione su questo modello è diversa rispetto a quella del produttore nipponico, sicuramente la calibrazione nativa è meno orientata verso il cinema, anche il processore video e la gestione del movimento possiamo definirli meno raffinati.

Tra i vantaggi però bisogna citare che Samsung sfrutta il pannello in modo da renderlo ben più luminoso, con picchi fino a 1000 nits, e non manca inoltre per sua natura la capacità di generare colori molto carichi e saturi specialmente nelle alte luci.

Lato Smart TV c’è Tizen OS che è un os completo di tutto e abbastanza ottimizzato, ottima anche la resa nel gaming con 4 porte hdmi 2.1 e interfaccia video perfetta.

Samsung non supporta Dolby Vision in nessun modello per questioni di licenze, e questo può in effetti essere considerato un fattore negativo, però di positivo c’è uno street Price molto aggressivo e di fatto è l’unico QD Oled sul mercato con un prezzo competitivo quasi allineato ai modelli più economici (se non altro il 55 pollici). Puoi leggere la recensione di S95B o comprarlo a partire da:

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Articolo aggiornato al: 14 Ott 2023
Redatto da: Pixeltv