Samsung Q60A / Q65A : Recensione
Q60A / Q65A è il Qled TV più accessibile del 2021 di Samsung, le sue caratteristiche principali puntano sul classico pannello LCD di tipo VA con strato di Quantum Dot e retroilluminazione edge led. samsung sarà riuscita a migliorare il vecchio modello 2020, vediamolo nella recensione.
In versione italiana la TV ha 2 varianti che riguardano unicamente il colore delle cornici, il modello “60” è in colorazione nera, mentre il modello “65” vanta una colorazione Titan Grey (quindi leggermente più chiara). Entrambi esistono nei seguenti formati:
- QE43Q60AAUXZT (nero) – QE43Q65AAUXZT (titan grey) – 43 “
- QE50Q60AAUXZT (nero) – QE50Q65AAUXZT (titan grey) – 50″
- QE55Q60AAUXZT (nero) – QE55Q65AAUXZT (titan grey) – 55″
- QE65Q60AAUXZT (nero) – QE65Q65AAUXZT (titan grey) – 65″
- QE85Q60AAUXZT (nero) – QE85Q65AAUXZT (titan grey) – 85″
Design
Come si può vedere in foto le modifiche estetiche dal precedente Q60T non sono molte, la parte frontale in colorazione nera presenta bordini complessivi di 11 mm, la targhetta del produttore non è più centrale, ma questa volta è disposta sulla destra, anche i due piedini hanno una forma diversa, il sistema di incastro è cambiato, ora non si inserisce più completamente dentro alla TV, ma si infila in un’apposita scanalatura, restando comunque in parte esterno.
C’è anche la possibilità di regolare l’altezza dei piedini, scegliendo di lasciarli più “lunghi” lo schermo sarà maggiormente rialzato dal mobile, permettendo anche il posizionamento di una piccola soundbar davanti (questa opzione non è possibile sul 43 pollici).
Il sistema di incastro è ottimo, non richiede neanche una vite, la stabilità c’è, chiaramente anche qualche vibrazione se toccata, ma è comunque un sistema intelligente facilmente responsabile della riduzione dello spessore del corpo TV.
Infatti il profilo è ora più sottile, raggiungendo nel punto più spesso 4cm contro i quasi 6cm del modello 2020, il retro della TV presenta la solita texture spatolata, ci sono poi i due incavi per gli ingressi, da un lato uno piccolo destinato alla sola alimentazione, dall’altra uno bello grosso con tutti gli ingressi audio e video. A parte 1 solo HDMI e un ingresso ottico tutti gli altri sono impostati per facilitare il montaggio a muro.
Per la gestione dei cavi ci sono dei semplici solchi orizzontali nella parte bassa, i fili volendo concludono poi la loro corsa dentro a due anelli posti sul retro dei piedini.
I materiali utilizzati a parte la cornice metallica sono plastici, una plastica comunque di buona qualità, ma sopratutto ben assemblata e relativamente solida, il prodotto essendo sottile per essere un LCD non sembra avere parti vuote o elementi che possano scollarsi nel tempo.
Qualità immagine
Come riportato in apertura la TV è composta in tutti i formati da un LCD con pannello di tipo VA retroilluminato tramite dei normali led posti in basso, questo gli garantisce un contrasto ottimo di 5250:1, il misuratore riporta un valore inferiore al modello Q60T del 2020, questo abbassamento di contrasto potrebbe essere dato da una differente lavorazione del pannello atta a migliorare l’angolo di visione (che vedremo in seguito), tuttavia essendo comunque un buon valore per percepire la differenza bisognerebbe avere i due prodotti affiancati.
La luminosità fa un piccolo passo avanti, raggiunge i 470 nits, valore che propone sia nelle piccole porzioni che a schermo intero. Q60T per esempio nelle piccolissime zone bianche abbassava molto la luminosità, questo modello invece la mantiene al massimo, sacrificando un po i neri in queste situazioni, si tratta di una attuale scelta software potrebbe anche essere modificata con aggiornamenti firmware futuri.
Complessivamente per essere l’entry level dei QLED ha una buona luminosità, pur essendo mediamente lontano dal pieno sfruttamento dell’HDR ha pressapoco lo stesso picco luminoso degli Oled della serie B di LG.
La qualità dei neri è anch’essa buona, la TV non dispone di nessun tipo di local dimming (niente spegnimento selettivo di gruppi di led), ma il pannello VA se guardato frontalmente è abbastanza coprente, effetti di aloni luminosi attorno ad elementi luminosi non se ne vedono in quanto sarebbe una prerogativa del local dimming, il nero quindi non sarà mai assoluto tranne che nel momento in cui non c’è nessun elemento sullo schermo. Nel complesso però offre una discreta qualità di visione al buio.
L’uniformità del pannello è nella media, con le schermate medie il bordo sinistro e destro dello schermo come si vede in foto risultano più scuri, facilmente è una cosa che può variare tra le singole unità. L’effetto DSE (schermo sporco) non sembra essere presente, almeno non in forma da infastidire i contenuti più sensibili come quelli sportivi e quelli con fondi uniformi.
L’angolo di visione come in tutti gli LCD VA è un po problematico, forse un leggero miglioramento c’è, infatti a discapito di una diminuzione del contrasto Q60A / Q65A può permettersi qualche grado di inclinazione in più rispetto ai 35° del predecessore.
La finitura dello schermo è semi-lucida, l’attenuazione dei riflessi lavora nella media, a patto di non avere forti sorgenti di luce puntate sullo schermo è assolutamente fruibile in qualsiasi ambiente casalingo luminoso.
Complessivamente Q60A per essere il Qled entry level offre una buona qualità visiva, naturalmente inferiore al modello più costoso Q70A, o ad altre scelte come potrebbe essere un’oled entry level tipo LG B1 , tuttavia la sua natura LCD lo rende ideale per uso domestico prolungato, e non disdegna anche una buona visione per l’utilizzo serale al buio con contenuti di qualità.
Colore
Anche in questo prodotto la pre-calibrazione è buona, tralasciando le altre discutibili modalità, quella “cinema” con temperatura colore “caldo2” offre ottimi risultati, il bilanciamento del bianco a livello di misurazione non è perfetto, così come la temperatura colore che è leggermente fredda, ma a occhio è quasi impossibile rilevarlo, pertanto l’utente può montare il prodotto ed essere immediatamente soddisfatto.
La gamma colore è un’altro elemento migliorato rispetto al modello 2020, ora il DCI P3 arriva al 90% contro l’85,5 di prima, anche il volume del colore che grazie alla leggera luminosità aggiuntiva ha un piccolo miglioramento, raggiungendo una qualità complessivamente medio/alta.
Il pannello lavora sempre a 8bit+FRC e la gestione delle sfumature rimane pressoché identica, si tratta comunque di un livello qualitativo abbastanza alto, un’accenno di banding può essere notato solo nelle sfumature rosso-scuro, comunque niente di particolarmente visibile nei contenuti reali.
La qualità dei colori risulta quindi migliore del modello Q60T dell’anno prima, è il secondo anno che questo Qled usa la tecnologia Dual LED, tuttavia in questo 2021 la sua implementazione sembra più riuscita, con un risultato che mostra dei colori leggermente più accesi e brillanti in tutti i contesti, apprezzabili sopratutto quando si tratta di contenuti HDR normali e dinamici (supportato HDR10+).
Tali contenuti infatti trovano giovamento dal contrasto e luminosità maggiori, perlomeno rispetto ai classici LED come AU8070, tuttavia come sempre quando si parla di HDR il pieno sfruttamento richiederebbe luminosità e contrasti ancora maggiori di quelli che offre questo prodotto.
Gestione movimento
Anche in questo 2021 tutti i formati di Samsung Q60A / Q65A sono equipaggiati con un pannello a 60Hz esattamente come lo scorso anno, migliora invece leggermente il tempo di risposta del pannello che in media passa a 6ms, rimanendo comunque un po più alto dello standard tra gli LCD, questo da un lato comporta che le scene in rapido movimento possano apparire impercettibilmente più sfocate, d’altra parte con le fonti a basso framerate contribuisce a nascondere i famosi “microscatti” dei fotogrammi.
L’interpolazione di movimento chiamata Picture Clarity permette di rendere più fluida la scena, almeno fino ai 60 Hz del pannello, mediamente lavora bene, e solo gli amanti dell'”effetto soap opera” che la impostano ai valori più spinti potranno imbattersi in artefatti durante le scene movimentate, in certi casi quando la sequenza è proprio rapidissima arriva anche a disattivarsi del tutto.
La funzione LED Clear Motion (BFI) è presente, serve per migliorare la nitidezza durante il movimento, ma lo fa alternando un fotogramma nero a quello con il contenuto, lavora a 60Hz e cerca di sincronizzare anche la retroilluminazione a questa frequenza, il problema è che oltre a scurire la scena ci sono incongruenze, pertanto come sempre si consiglia di lasciarlo disattivo come da impostazione nativa. Nella gestione del movimento il prodotto equivale quasi perfettamente il modello 2020.
Input Lag e Videogiochi
Q60A / Q65A come tutti i prodotti samsung offre con la modalità game un’ottimo input lag di 10 ms, quindi adatto a qualsiasi tipo di gioco multiplayer competitivo, per chi preferisce c’è anche la modalità Game Motion Plus che nei titoli single player può rappresentare un buon compromesso tra aumento di framerate e input-lag riportando un’accettabile valore di 26ms, una funzione molto piacevole nei giochi per console single player a 30 fps.
Per quanto riguarda le nuove funzionalità legate alle console nextgen il pannello come già specificato lavora a 60HZ, quindi niente 4k 120fps e niente Variable Refresh Rate, che anche in questo 2021 parte dal modello di classe leggermente superiore Q70A (recensione).
Le uniche funzionalità hdmi 2.1 supportate sono l’ Auto Low Latency Mode (ALLM) che abilità in automatico la modalità gioco, e l’eARC per un Passthrough audio di maggiore qualità.
A parte le nuove funzioni legate alle console nextgen tra l’altro ancora molto poco fruibili nei giochi, il prodotto si può definire adatto a videogiocare, sopratutto per l’eccezionale input-lag e la discreta resa dell’HDR nel gaming. Il suo segmento ideale sono i videogiochi 4K / 60fps, se avete esigenze di giocare a 120fps allora vi serve il pannello a 120hz e in questo caso per rimanere in casa Samsung dovrete puntare al modello leggermente più costoso Q70A (recensione).
Smart TV
Il sistema operativo è Tizen 2021 è uno dei 3 sistemi più intuitivi e completi in commercio, lo store dispone di un numero sconfinato di App, Samsung senza dubbio garantisce l’immediato inserimento di qualsiasi App attuale e futura per i prossimi anni.
Il sistema dispone di moderne funzionalità legate allo smart working e al collegamento del PC, ma anche il Multi View per guardare contemporaneamente i contenuti TV e quelli social del cellulare, o il Samsung Health per controllare il tuo allenamento con una funzione di coaching basata su webcam, e chiaramente non manca l’ambiente mode per trasformare la TV in parte dell’arredo.
Il telecomando in dotazione è sempre lo Smart remote control 2021 con ricarica solare (o usb), ha il microfono integrato per la gestione dei comandi vocali di bixby, con pieno supporto ad Alexa e Google Assistant.
Il processore gestisce la parte smart in modo fluido e reattivo, un’aspetto che andava già molto bene nel Q60T, ma che è stata persino migliorata in questo modello 2021.
Audio
La componente audio presenta una dotazione di 2 altoparlanti da 10W, offre un suono per quanto possibile bilanciato, ma quasi del tutto privo di bassi. Spingendo gli altoparlanti al massimo si raggiungono alti volumi, ma purtroppo con tanta distorsione e artefatti. In questo aspetto non si discosta per niente da tutti gli altri prodotti con la stessa dotazione sonora “minima”.
Da segnalare che tramite HDMI (porta 2) c’è il supporto eARC per la gestione dell’audio non compresso verso eventuali amplificatori o soundbar, i codec supportati prevedono ovviamente il Dolby Digital e il Dolby Atmos. Come sempre non c’è il supporto all’ormai poco usato DTS.
Contesto di mercato
Q60A rappresenta il punto di ingresso per gli Oled, la classificazione Samsung è ormai nota, in questa zona di prodotti a ogni passaggio di categoria corrisponde un aumento di luminosità e contrasto, questo modello è chiaramente superiore a tutti i normali LED (AU7170, Au8070, AU9070), e al tempo stesso è l’ultimo prodotto a montare un pannello a 60hz, infatti lo step successivo è rappresentato dal Q70A dotato di pannello a 120Hz.
Un pregio di questo modello è anche quello di disporre di un’ampia varietà di formati a partire dal piccolo 43 pollici, ogni anno questa serie diventa molto popolare e venduta, e forse proprio per questo è molto spesso soggetta a sconti e offerte notevoli rispetto al prezzo di lancio.
Offerta Amazon
Redatto da: Pixeltv
Q60A / Q65A è il nuovo modello di un prodotto diffusissimo dal quale non si discosta di molto, ci sono delle migliorie per quanto possibile nella luminosità e nell'angolo di visione. La TV nonostante la retroilluminazione e l'assenza di local dimming ha dei discreti neri, offre una medio/buona visione al buio e discreta in ambiente luminoso. Si comporta bene con ogni tipo di contenuto, che siano film o serie TV, nei videogiochi offre un'ottimo input-lag pur mancando dei 120hz richieste dalle più moderne funzionalità. Il prezzo di lancio non è indicativo, con lo street-price dovrebbe facilmente replicare il successo del precedente.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Ottima smart TV completa e funzionale
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC