LG A1: Recensione dell’oled a 60 Hz
A1 è l’oled TV di LG più economico sul mercato, offre il vantaggio di un nero assoluto e uno schermo uniforme, il tutto corredato da un’eccellente parte smart-TV, i compromessi del pannello a 60Hz riguardano solo una parte di clientela che vedremo nella recensione.
disponibile nei formati:
- OLED55A16LA (48 pollici)
- OLED55A16LA (55 pollici)
- OLED55A16LA (65 pollici)
Design
La forma della tv è del tutto identica al modello C1 / B1, vale a dire che la parte frontale si presenta del tutto minimale, una lastra nera con cornici complessive di 1cm (somma di bordino nero e telaio), la rifinitura dei bordini arrotondati è ottima come sempre, in basso non è nemmeno presente il logo del produttore, affidato come sempre alla sola visione via software dentro l’OS.
Di profilo lo spessore complessivo è 4,8cm e come sempre solo la parte bassa ha queste dimensioni in quanto contiene l’elettronica, tutta la parte superiore è spessa pochi millimetri.
Anche il retro non ha modifiche dai modelli di classe superiore, nella parte destra ci sono gli ingressi, 3 porte HDMI 2.0 totali, 2 disposte lateralmente, ma nessuna gestione di accompagnamento per i cavi, al centro in basso c’è l’incavo con i fori per montare uno stand di sostegno opzionale, si proprio quello dei modelli C1 / B1, ma anche CX e BX del 2020, in realtà non so se questi “piedistalli” sono in vendita, ma è curiosa questa modalità di renderli universali… a ogni modo questo incavo lo potete chiudere con l’apposita sagoma in plastica perché il sistema incluso prevede 2 piedini laterali.
Se vogliamo questa è l’unica differenza dai modelli citati, l’altezza di questi piedini posiziona lo schermo a 6cm dal tavolo, quindi non è perfetto per mettere una soundbar davanti, quanto all’ingombro orizzontale chiaramente serve un mobile abbastanza grande, quasi quanto lo schermo.
La qualità costruttiva è ottima, il pannello con il corpo in metallo ha una rifinitura eccellente, così come anche l’assemblaggio, del resto sono aspetti identici ai modelli di fascia alta, la plastica in basso che contiene l’elettronica forse è leggermente più “morbida” rispetto a quella nel modello C1, ma non credo che questo sarà un problema.
Qualità visiva
Premesso che siamo di fronte a un’oled diamo quindi per scontato il contrasto infinito e i neri “assoluti”, ogni pixel del pannello (matrice WRGB) è auto-illuminante e può quindi spegnersi istantaneamente all’occorrenza, un bel vantaggio quando si guarda la TV al buio.
La luminosità è invece un’aspetto un po più complesso, come tutti gli oled le variazioni di intensità dipendono molto dalla grandezza della porzione luminosa, A1 con fonti HDR ha un picco di 500 nits su piccolissime porzioni luminose, con una media di 450 nits nella normale visione dei contenuti, se lo schermo è completamente bianco interviene l’Automatic Brightness Limiter (ABL) che lo imposta sui 100 nits. Complessivamente sono valori leggermente più bassi del modello B1, e mediamente non sono del tutto ottimali per fruttare al melgio i contenuti HDR, tuttavia il fatto di contrapporre questa luminosità “medio/bassa” a dei neri assoluti lo rende al buio più piacevole di quanto le misurazioni lascino intendere, ed è anche vero che se puntiamo al cinema classico (senza HDR) allora non c’è nessuna rinuncia.
L’uniformità del pannello è buona, la tecnologia oled riesce a offrire schermate più uniformi rispetto a LED/Qled, sopratutto nelle tinte chiare e medie, lasciando qualche impercettibile banda verticale solo in schermate molto scure, c’è anche da specificare che un’oled ha bisogno di un rodaggio di giorni di utilizzo per dare il meglio in questo aspetto.
Effetto DSE “schermo sporco” non se ne vede, il che è molto indicato per la visione di contenuti sportivi o di movimento con ambienti particolarmente uniformi.
Sull’angolo di visione non c’è molto da aggiungere in quanto è perfetta e non deve sottostare a compromessi di angolazione. Anche la questione dei riflessi in ambiente luminoso e ben gestita con una finitura semi-lucida che li attenua per quanto possibile, in questo aspetto la luminosità non eccelsa citata prima rappresenta un limite per la visione ottimale in ambienti estremamente luminosi… l’uso di visione migliore per A1 è chiaramente al buio/semibuio.
Colore
La calibrazione nativa è nella media, il profilo più corretto cromaticamente è esperto (stanza buia) con impostazione del bianco su Caldo 50 e gamma 2.2, tuttavia molti contenuti sembrerebbero leggermente più scuri di quello che dovrebbero, e generalmente c’è un leggero eccesso di blu, cosa che comunque non va a intaccare più di tanto la scena, per esempio i volti e la pelle sono elementi che appaiono lo stesso abbastanza naturali e bilanciati, in questo aspetto non c’è un metro di paragone, sicuramente gli oled Sony offrono una calibrazione nativa migliore, ma anche l’oled più economico del colosso giapponese ha un prezzo di vendita decisamente più alto.
Naturalmente una calibrazione colore su misura ottimizzerebbe il tutto, ma è più realistica una semplice calibrazione del bianco a 2 punti, personalmente ritengo che nel punto alto alzare il rosso e abbassare il blu sistemi molte cose, ma ogni pannello potrebbe essere differente.
La gamma di colore è molto valida, ha una copertura DCI P3 del 97% e anche il volume colore nonostante la luminosità non eccelsa non se la cava male con qualche limitazione solo nelle tinte estremamente sature, bene invece la visualizzazione dei colori scuri.
Il pannello lavora a 10 bit con una buona riproduzione delle sfumature, banding evidente non è presente, quindi nel complesso per trarre delle conclusioni in questo aspetto si può dire che LG A1 è un prodotto ideale per la riproduzione di contenuti SDR, con qualche leggero limite con le tinte estremamente forti, che tuttavia sono per l’appunto inconsuete in contenuti cinematografici, sopratutto se abiliterete la funzione Filmmaker mode (supportata).
Per quanto riguarda i contenuti HDR (supporta Dolby Vision / Dolby Vision IQ) al buio sono comunque belli, una luminosità maggiore sarebbe stata ottimale, ma anche se non eccelsa abbinata ai neri assoluti rende tanto, e visto il prezzo del prodotto non ci si può lamentare. Come spesso accade per andare ad aumentare l’impatto visivo di questi contenuti consiglio di attivare il contrasto dinamico su valore “medio”.
Gestione movimento a 60hz
Il tempo di risposta per questa tecnologia è praticamente istantaneo (0,3ms), fattore che determina un movimento privo di “effetto scia”, tuttavia la riproduzione di contenuti a basso framerate ovviamente lascia quella sensazione “scattosa” a cui la maggior parte del pubblico (tranne i puristi) non sono abituati.
Questo ovviamente non ha nulla a che vedere con la TV che si limita a riprodurre il contenuto nativo, ma per molti sarà sicuramente più piacevole la visione attivando l’interpolazione di movimento (TruMotion) , da questo punto di vista entra in gioco la grande differenza rispetto a B1 e C1, ovvero il pannello a 60Hz invece che a 120Hz, questo vuol dire che l’interpolazione avverrà fino a generare 60 fotogrammi al secondo, la qualità di quest’ultima non è ai livelli di C1, con impostazioni massime si vedono chiari artefatti e anche qualche alone, il processore utilizzato è Alpha 7 gen 4 lo stesso di B1, ma non è detto che dipenda da questo, potrebbe essere per via che è la prima volta che lavora su un oled con questo frametare, e potrebbero anche sistemare con aggiornamento software.
A ogni modo con impostazioni basse o medie non ci sono evidenti problemi e la visione appare piacevole e naturale, anche con i contenuti sportivi o molto movimentati, in conclusione il pannello a 60Hz penalizza sicuramente i fanatici dell’estrema fluidità e dell’ “Effetto Soap Opera”, ma non intacca per nulla l’appassionato cinematografico classico, quest’ultimo infatti troverà la condizione ideale attivando la funzione Movimento Cinematico nel menù del TruMotion per avere il giusto compromesso tra il movimento naturale e quel pizzico di interpolazione necessario.
La funzione BFI (inserimento alternato di frame nero) non è presente, del resto a 60Hz sarebbe stata più controproducente che altro.
Videogiochi e input-Lag
Forse sopratutto in questo ambito A1 per via del suo pannello a 60Hz ha dei compromessi rispetto ai fratelli maggiori, nel senso che deve rinunciare alle porte HDMI 2.1 e alle funzioni principali legate alle console di nuova generazione le cui principali sono i 4K/120Hz e il Variable Refresh Rate.
Detto questo se come la maggior-parte dei giocatori videogiocate su console a 4K/60Hz la TV con la modalità game ha un’ottimo input-lag di 10ms che vi renderà davvero ottimale l’esperienza e la reattività dei comandi, c’è anche la funzione Auto Low Latency Mode (ALLM) che attiva in automatico la modalità game quando connettete una console o PC.
Smart TV
Da questo punto di vista siamo di fronte a un prodotto eccezionale, il sistema operativo è l’apprezzatissimo WebOS 6.0, sempre più maturo e apprezzato dall’utenza. Lo store delle App rappresenta una garanzia di continuità e supporto negli anni a venire, sono tutte estremamente curate e reattive, proprio sulla reattività dell’intero sistema non si nota nessuna differenza rispetto all’eccellente fluidità di C1.
Il telecomando è il classico Magic remote 2021 lo stesso di tutta la gamma oled con l’iconico sistema di puntamento, ha ovviamente anche il microfono integrato per i comandi vocali e come tutti i modelli recenti supporta Google Assistant, Alexa, Apple Airplay 2 e HomeKit.
Audio
La parte audio è gestita da 2 altoparlanti da 10W, una dotazione sicuramente minima, apparentemente suona in modo leggermente inferiore al modello B1, quindi non adatta ad ambienti grandi e alti volumi, i dialoghi sono comunque puliti e apprezzabili, sicuramente è anche merito di innumerevoli algoritmi sonori… chiaramente mancano i bassi e in generale i medi ad alti volumi tendono a distorcere. Si tratta comunque di una situazione “normale” per la dotazione, è un’audio equiparabile a centinaia di altre TV prodotte negli ultimi anni.
La porta HDMI numero 3 è quella destinata ad ARC ed eARC per il passaggio di audio non compresso ad eventuale soundbar o impianto dedicato, la connessione trasmette il segnale Dolby Digital 5.1 e Dolby Atmos, come da prassi degli ultimi anni non trasferisce il DTS.
Contesto di mercato
Appare evidente che LG A1 è un prodotto destinato principalmente ad utilizzo cinematografico, dove i 60hz del pannello sono abbastanza ininfluenti, la luminosità con i contenuti HDR non è il massimo, ma a occhio nudo è quasi indistinguibile da quella di B1, tuttavia se siete dei videogiocatori la differenza di circa 150 euro nel 55 pollici per passare al modello B1 (recensione) è consigliata.
Con la stessa cifra o leggermente inferiore ci sono alternative LCD come Sony Xh90P o Samsung Q70A che vantano un pannello a 120Hz e HDMI 2.1, tuttavia in questo caso sarete costretti a rinunciare ai neri assoluti di un Oled.
Offerta Amazon sul nuovo modello LG A2
A1 è ormai fuori produzione, sostituito dal modello A2 che mantiene inalterate tutte le caratteristiche di A1 compreso il pannello a 60Hz:
Redatto da: Pixeltv
A1 è l'entry level degli oled, per la prima volta il produttore coreano porta sul mercato un pannello a 60Hz, per l'utilizzo cinema il prodotto è davvero ottimo rapportato al prezzo, anche se non ha una luminosità molto alta offre una visione al buio di qualità, uniforme e anche decentemente calibrata. L'altro aspetto posto è la parte Smart-TV davvero eccellente e moderna come un top di gamma. L'unico aspetto dove ci sono dei compromessi è sull'assenza dell'hdmi 2.1 e le funzioni gaming legate ad esso.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Uniformità del pannello
▼ Niente 120Hz e funzioni correlate
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC