Samsung Q60R / Q64R: Recensione
Arrivano le TV Samsung del 2019, quella in questione è il Q60R (o Q64R variante in colore silver), è il modello base tra i nuovi Qled, analizziamo nel dettaglio il prodotto, e le differenze con quelli già in commercio.
Questo modello 2019 esiste in 4 dimensioni e due varianti colore:
- 49 pollici: QE49Q60RATXZT / QE49Q64RATXZT (variante silver)
- 55 pollici: QE55Q60RATXZT / QE55Q64RATXZT (variante silver)
- 65 pollici: QE65Q60RATXZT / QE65Q64RATXZT (variante silver)
- 75 pollici: QE75Q60RATXZT / QE75Q64RATXZT (variante silver)
In Italia c’è in vendita anche il modello Q64R (Q64RATXZT) del tutto identico al modello Q60R, ha lo stesso pannello e lo stesso hardware, si differenzia solo per la colorazione silver del telaio.
Design: il solito
Il supporto è già ben noto, sono i soliti piedini a V, posizionati molto distanti tra loro, quindi ha un’ingombro decisamente importante per poggiarsi, misura quasi l’intera larghezza del televisore (serve un ampio mobiletto). Una volta posizionato però appare solido e stabile.
La TV frontalmente si presenta sempre bene, la cornice attorno allo schermo è di 1,2 cm, in pratica è il solito design Samsung davvero molto simile a Q6FN del 2018, a parte la finitura (che ora è nera). Anche se non è un design innovativo resta comunque uno dei più validi e moderni.
Il retro è sempre in plastica nera, ha le canaline per accompagnare i cavi, e lo spessore complessivo della TV è di 6,4cm, ma diventa molto più sottile verso le estremità. Nel complesso ha una qualità costruttiva accettabile, le plastiche non sembrano subire deformazioni o assestamenti anche dopo molte ore di utilizzo continuo.
La TV a pieno regime arriva a raggiunge un massimo di 50° nella parte bassa, dove trovano posto i led per la retroilluminazione.
Qualità visiva con delle sorprese
Samsung Q60R / Q64R è un LCD Edge-Led, con pannello di tipo VA, in pratica non si discosta per nulla da tutta la fascia bassa e media del 2018, il contrasto nativo aumenta, arrivando al valore di circa 6450:1 questo lo rende adatto sia all’utilizzo in una stanza buia, sia in ambiente molto illuminato, non presenta alcuna funzione di Local dimming, quindi non si più sperare in un ulteriore miglioramento.
La luminosità con i contenuti HDR si assesta in media sui 310 nits, questo è un dato curioso, dato che è leggermente meno luminoso di Q6FN che andrà a sostituire. Il valore è comunque accettabile per i contenuti SDR, ma un pò limitato con quelli in HDR.
I neri prodotti dal pannello sono buoni, tuttavia è da segnalare che nel modello analizzato da 55 pollici c’è una leggera fuori uscita di luce negli angoli del pannello, l’assenza totale di local dimming in questo caso di certo non aiuta, questo è un’altro aspetto su cui sembra esserci leggero passo indietro rispetto ai modelli del 2018 (ma potrebbe essere solo un problema dei primi esemplari prodotti).
L’uniformità del grigio si assesta su valori nella norma, in linea con le aspettative del pannello VA, le zone laterali appaiono leggermente più scure rispetto alle zone centrali. Con schermate molto scure o nere la situazione migliora.
L’angolo di visione è limitato come per tutti i prodotti con questa tecnologia, Samsung ha promesso miglioramenti sotto questo aspetto, ma in questo modello non si vedono affatto. Un’inclinazione di 35° basta per iniziare ad avere alterazioni visive.
Sicuramente non è un problema per la maggior parte degli utenti, in ogni caso Samsung Q60R / Q64R è una TV da guardare da posizione ben frontale, esattamente come tutti gli altri LCD di tipo VA.
La calibrazione del colore è invece molto buona, la tv esce dalla scatola con una resa (in modalità FILM) già ottima, è possibile tuttavia migliorarne ulteriormente la resa con piccoli interventi, anche se la differenza per lo spettatore è quasi insignificante.
La TV gestisce l’hdr in versione: HDR10, HDR10+, e HLG, purtroppo la resa a causa della limitata luminosità, non è quella che ci si aspetterebbe da una tv con questo prezzo di lancio.
Il Samsung Q60R / Q64R può visualizzare un’ampia gamma di colori, niente di eccezionale, visto che anche il modello che sostituisce si assestava sugli stessi risultati, anche la gestione delle sfumature è buona, solo nelle zone molto scure è possibile vedere un leggero banding, ma nulla di fastidioso nella visione di contenuti reali.
C’è anche l’impostazione “migliora vista digitale” che con il valore “auto” contribuisce a limitare ulteriormente il banding, a scapito però di qualche dettaglio perso.
Immagini in Movimento
Questa TV ha un tempo di risposta eccellente, con una media di 3,6ms, il pannello a 120hz e il processore gestiscono molto bene il movimento, c’è la possibilità di avvertire qualche sfarfallio con alcuni contenuti, ma l’attivazione dell’Auto Motion Plus elimina il problema.
Come sempre è presente la modalità BFI (che aggiunge un frame nero tra i fotogrammi per aumentarne la nitidezza durante i movimenti rapidi), l’utente a cui piace questo tipo di interventi trova in questo modello un valido prodotto.
Parlando dell’Auto Motion Plus, bisogna sottolineare che lavora molto bene in ogni suo aspetto, gli algoritmi di elaborazione non sono mai eccessivi, raramente generano artefatti, e portano tutti i contenuti ai 120hz del pannello rendendo l’immagine più fluida e godibile.
Una citazione a parte meritano i formati da 43 e 49 pollici, che purtroppo montano un pannello a 60hz, e per forza di cose non possono interpolare i contenuti a 120hz.
Input-lag e videogiochi
Questo Qled del 2019 è sicuramente adatto ai videogiochi, con la modalità gioco attiva in 4K e HDR ha un input lag di 13ms, in realtà è un valore già raggiunto sempre da Samsung nel 2018, ma resta comunque il punto di riferimento.
In generale si comporta bene con tutte le risoluzioni, addirittura attivando qualche interpolazione, l’input lag resta comunque sotto i 40ms, per arrivare a 65ms disattivando del tutto la modalità gioco.
Q60R / Q64R supporta la tecnologia di frequenza aggiornamento variabile (VRR) di FreeSync, ma purtroppo anche in questo caso solo dal 55 pollici in su.
Funzioni smart: Veloce e completo
Tizen OS è sostanzialmente identico, sia nel design che nelle funzioni, del resto è sempre stato uno dei sistemi operativi più completi e supportati, infatti resta dotato del suo ricchissimo store di App, delle buone funzioni vocali (con microfono integrato nel telecomando), e in generale di una ottima semplicità di utilizzo.
Rimane ovviamente l’app dedicata per trasformare il proprio smartphone in telecomando, e la possibilità di riprodurre foto e video. C’è poi l’ambient mode per simulare l’effetto quadro, arredando l’ambiente di casa tramite la visualizzazione di immagini e funzioni varie, mentre la tv è in standby.
Rispetto agli entry level dell’anno scorso, Q60R /Q64R appare molto più reattivo e scattante, Samsung non comunica specifiche dettagliate del processore interno utilizzato, ma evidentemente è stato aggiornato e potenziato.
Un’altra novità è il supporto a Google Assistant, ad Amazon alexa, e ad AirPlay 2 di Apple.
Anche il telecomando fornito in dotazione è cambiato, rimane piccolo ed essenziale, ma con qualche pulsante in più dedicato ai servizi di App più comuni.
Suono
Le casse audio integrate sono molto piccole, di conseguenza non sono adatte ad alti volumi e a stanze troppo grandi, a parte questo, la qualità riprodotta è abbastanza pulita, i dialoghi sono ben comprensibili, ma ovviamente i bassi sono praticamente del tutto assenti.
Samsung sotto questo aspetto preferisce risparmiare e lasciare al cliente il compito di scegliere una soundbar a seconda delle proprie esigenze.
offerta su Amazon per nuovo modello
Samsung Q60R e Q64R non sono più in commercio, il modello ora in commercio è Q60B (vedi recensione) e lo puoi trovare in offerta a:
Redatto da: Pixeltv
Q60R / Q64R è il Qled entry level del 2019, si tratta di un prodotto che sostituisce Q6FN del 2018, contrariamente a quanto ci si aspetta, non migliora in tutti gli aspetti, ha infatti una luminosità leggermente più bassa, e un pannello che a seconda del lotto potrebbe essere meno uniforme. E’ dotato però di un processore video migliore, che rende tra le altre cose più fluido il sistema operativo. Il prezzo di lancio era sicuramente alto, posizionando i 55 e 65 pollici pericolosamente vicino al prezzo degli OLED più economici, ma oggi il prodotto è in forte promozione tanto da ricavarsi il giusto posizionamento nel panorama delle TV.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ processore video
▼ angolo di visione
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC