Samsung Q60B / Q65B: Recensione del Qled economico
Q60B / Q65B è l’entry level del 2022 (ormai sostituito dal praticamente identico Q60C )per quanto riguarda Samsung e la tecnologia Qled, usa il classico pannello VA ad alto contrasto e l’ecosistema Tizen OS 22, vediamo la recensione:
Il prodotto esiste in due varianti e nei formati: .
- QE43Q60BAUXZT – QA43Q65BAKXXM (43 pollici)
- QE50Q60BAUXZT – QA50Q65BAKXXM (50 pollici)
- QE55Q60BAUXZT – QA55Q65BAKXXM (55 pollici)
- QE65Q60BAUXZT – QA65Q65BAKXXM (65 pollici)
- QE75Q60BAUXZT – QA75Q65BAKXXM (75 pollici)
- QE85Q60BAUXZT – QA85Q65BAKXXM (85 pollici)
Design ancora più sottile
La parte frontale ha delle cornici di 9 mm su 3 lati, quella bassa è grossomodo identica nell’ingombro essendo priva di bordino nero, il logo Samsung è posizionato in una targhetta in rilievo sulla parte destra.
Il supporto è composto da 2 piedini da inserire nelle apposite scanalature sul retro, un sistema semplice che non richiede nemmeno una vite, la disposizione di questi è piuttosto esterna allo schermo quindi in senso orizzontale l’ingombro sul mobile è significativo, tiene lo schermo abbastanza basso, ma comunque stabile con qualche oscillazione solo se toccato. La forma del piedino pur essendo sempre in plastica è cambiata rispetto al modello 2021, ha un’appoggio più ampio e un’estetica più moderna.
Il retro ha l’alimentazione da un lato e gli ingressi dal lato opposto racchiusi in un box incavo, le porte HDMI in totale sono tre, due sono disposte lateralmente nel box per facilitare il montaggio a muro e una a inserimento frontale. In basso ci sono delle scanalature per accompagnare eventualmente i cavi e farli terminare sugli anelli presenti nel retro dei piedini di sostegno.
Di profilo la TV facilmente sarà l’LCD più sottile dell’anno a esclusione dei top di gamma, ha uno spessore di soli 2,9 cm, quindi circa 1 cm più sottile rispetto a Q60A che già rappresenta uno dei prodotti retroilluminati più sottili, questo è reso possibile grazie a una retroillumazione di tipo edge-led con i led posti solo nel lato inferiore, che ovviamente è anche la parte che scalda di più durante l’utilizzo.
Complessivamente la TV è interamente in plastica nera, tuttavia appare solida e ben assemblata, lo spessore ulteriormente ridotto la rende ancora più compatta, ma a parte questo è un design collaudato da molti anni che non dovrebbe deteriorarsi nel lungo utilizzo.
Q65B con stand di sostegno diverso
Il modello Q65B ha pannello è l’hardware identico al normale Q60B, l’unica differenza riguarda esclusivamente la base di appoggio, che nello specifico rimane composta sempre da 2 piedini sul retro, ma ravvicinati al centro, questi richiedono l’utilizzo di viti e una volta saldati nella parte frontale si inserisce una struttura di plastica che otticamente crea un’unica base di appoggio centrale, ideale per chi ha poco spazio sul mobile.
Da segnalare infine che il modello 43 e 50 pollici sono ancora diversi in quanto a fronte di un sistema identico nel montaggio hanno però una base di appoggio più ampia, trovi tutto illustrato nell’immagine sottostante.
Qualità immagine con maggiore contrasto
Tutti i formati dispongono di un pannello LCD di tipo VA arricchito dallo strato di Quantum Dot (vedi: cose un Qled ?“), in questo modello 2022 c’è stato un miglioramento significativo, le misurazioni riportano un contrasto nativo di 6050:1 , la TV non ha nessun tipo di local dimming, ma il risultato è lo stesso buono per la sua fascia di prezzo, la conseguenza di questo contrasto sono dei neri piuttosto profondi e coprenti adatto quindi ad offrire un buon risultato nella visione in stanza buia.
Rimane invece inalterata la luminosità, questa che con i contenuti HDR ha una media di 470 nits, un valore in linea con le aspettative, essendo luce generata da led riesce a raggiungere lo stesso picco con qualsiasi percentuale di schermo, anche in full screen se richiesto.
Anche quest’anno l’algoritmo software sceglie di non abbassare la luminosità come succedeva 2 modelli antecedenti, in pratica anche una piccolissima zona spara la sua luminosità massima, questo da un lato è visivamente corretto, dall’altro in certe situazioni genera qualche normale alone luminoso sui contorni, e ovviamente le scene più difficili caratterizzate da cieli stellati notturni mostrano qualche fuga di luce dal basso.
L’uniformità dello schermo è anche questa nella media, l’illuminazione di tipo edge-led vede i led posizionati solo nel lato basso della TV, fattore che teoricamente è inferiore al Direct-led usato dalla concorrenza, tuttavia Samsung ha una lunga esperienza nell’uso di questo sistema e il risultato è sempre stato al di sopra delle aspettative, in altre parole a risultato finale l’uniformità non è inferiore alla concorrenza, limitandosi ai classici lati esterni più scuri.
La zona centrale del display presenta un’accenno di DSE (effetto schermo sporco) ma non è abbastanza marcata da rendersi visibile e fastidiosa nella visione di contenuti sensibili come quelli sportivi.
L’angolo di visione essendo un pannello di tipo VA oltre i classici 37° di inclinazione subisce alterazioni, ma è un compromesso accettabile in cambio dell’alto contrasto offerto. Tuttavia se pensi che la tua postazione di visione sia molto angolata in questa fascia di prezzo dovrai rinunciare al contrasto e ricorrere a una TV IPS come per esempio Sony X80J, ma se i contenuti importanti li guardi al buio la scelta di un IPS sarebbe inopportuna.
La finitura del pannello è di tipo semi-lucido, questo per scelta genera riflessi molto sfumati, puoi usarlo in ambienti discretamente illuminati senza temere più di tanto i riflessi meno eccessivi, l’unica annotazione è che il nero del pannello alla luce solare non è dei più convincenti e vira leggermente verso il giallo.
Colore
La calibrazione nativa appare leggermente migliore di quella del modello Q60A, il profilo analizzato è Film con temperatura colore caldo 2 e gamma 2.2, in queste condizioni quasi tutti i colori sono naturali e piacevoli, compresi i volti e le carnagioni, l’imprecisione maggiore avviene sulla gamma che tende a rendere le scene più luminose di quello che dovrebbe essere lo standard. In ogni caso il prodotto per il consumatore medio offre appunto il profilo film che è già pronto ad un utilizzo più che soddisfacente.
Una calibrazione su misura è possibile e sistemerebbe al meglio le poche imprecisioni, da segnalare anche la funzione di calibrazione intelligente integrata che però non sembra davvero intervenire dove serve, assolutamente non paragonabile all’intervento manuale tramite software e misuratori.
La gamma colore ha una copertura DCI P3 dell’88,2% non dissimile dal precedente modello, comunque un buon valore per la copertura HDR, parte di questo risultato è anche della tecnologia Dual Led che sulla carta permette la generazione di luce sia fredda che calda a seconda delle esigenze.
Il volume colore è invece nella media, la saturazione dei colori essendo un Qled è migliore rispetto ai normali LCD, e anche negli scuri si comporta decentemente pur con gli ovvi limiti di copertura.
Il banding nelle sfumature è ridotto al minimo, qualche stacco è percepibile solo nelle zone scure in particolare quelle verdi.
La funzionalità Filmmaker mode è presente come in tutte le TV moderne e offre una visione della scena più naturale rispetto a quella “film”, anche questa è secondo il mio parere ben calibrata e non dissimile da quella già descritta.
I contenuti HDR si comportano bene, la TV supporta la versione dinamica HDR10+, la sua resa ha un bell’impatto considerando che siamo nella fascia medio/bassa tra la linea Samsung, il merito è ovviamente del contrasto nativo del pannello.
Attivando ottimizzatole contrasto su valore Alto i contenuti HDR aumentano ulteriormente l’impatto percepito
Gestione Movimento
Samsung Q60B monta un pannello a 60hz, il cui tempo di risposta è in media di 9 ms, il valore è leggermente più alto rispetto agli LCD moderni, questo comporta una leggera sfocatura nelle scene di movimento, fattore che magari nel caso di vecchie fonti a basso framerate aiuta a “legare” meglio i fotogrammi rendendo artificialmente più fluida la scena, tuttavia su fonti moderne o contenuti sportivi la TV potrebbe avere un’ “effetto scia” più pronunciato rispetto ad altri modelli, naturalmente non si tratta dei disturbi che presentavano gli LCD dei tempi passati e solo una piccolissima percentuale di utenti potrebbero notarlo.
L’interpolazione video su per i contenuti a basso framerate (Picture clarity setting) è comunque consigliata, questa impostazione nel menu avanzato adatta i contenuti dai 30/24 fps nativi ai 60hz del pannello, l’esecuzione dell’algoritmo è qualitativamente discreta, con le impostazioni più spinte genera chiaramente artefatti, tuttavia per scelta software nelle scene molto veloci si disattiva completamente, questo da una parte evita artefatti mostruosi ma al tempo stesso il momentaneo ritorno al framerate nativo viene percepito, le impostazioni medio/basse sono comunque il compromesso migliore.
Input lag e funzioni gaming
Samsung Q60B ha un’input lag molto basso, con la modalità game attiva in 4K HDR riporta 10ms, questo è un valore eccellente in senso assoluto per qualsiasi TV in commercio. Ovviamente non supporta i 120hz e nessuna forma di Vrr, quindi il suo utilizzo ottimale potrebbe essere più legato alle console della passata generazione che alle nuove PS5 e Serie X.
Come sempre Samsung propone la modalità Game Motion Plus che rappresenta un’interessante compromesso tra 26 ms di input lag e una leggera manipolazione che rende più fluidi i giochi nativi a 30fps, opzione sempre ben accetta per le avventure single player.
Un elemento che invece non convince appieno è sempre legato ai tempi di risposta del pannello (9ms), si tratta del tempo che ci mettono i pixel a cambiare il loro stato e quindi il colore, è un valore un po sopra la media, fattore che nel gaming competitivo potrebbe infastidire l’occhio più sensibile con un leggerissimo effetto scia.
L’interfaccia gaming si chiama Game Bar ed è molto chiara e piacevole, per chi videogioca da PC è possibile anche attivare la modalità Super Ultrawide con formati 21:9 e 32:9 a patto di avere bande nere in alto e in basso.
Smart TV valida e prestante
Il sistema operativo è Tizen 2022, questo modello ha una versione dell’OS priva della funzione di correzione cromatica in base alle condizioni ambientali, ma per il resto tutte le funzionalità ci sono, compresa la possibilità di videochiamate collegando una webcam esterna compatibile, la multiview per visualizzare contemporaneamente 2 fonti diversi, o l’ambient mode con foto artistiche scaricabili e tanta personalizzazione.
La nuova interfaccia Tizen 22 ha una schermata principale diversa, infatti segue la moda recente e premendo il bottone home ci porta in una schermata fullscreen invece che darci la possibilità di sfogliare contenuti in basso lasciando scorrere la visione come accadeva nel 2021, è una scelta che sicuramente non accontenta tutti, ma ormai tutti e 3 i sistemi operativi principali sul mercato hanno optato per fermare la riproduzione in corso.
Lo store di Tizen OS è sempre fornito di qualsiasi APP in commercio e non mancherà di aggiungere quelle future, in media ogni software è ben ottimizzato e scattante, sicuramente non raggiunge la reattività di un WebOS 22 su TV di fascia alta, ma in fondo Q60B non appartiene alla stessa categoria di prezzo e per il consumatore finale la differenza non è così significativa.
Il telecomando è leggermente aggiornato nel design pur mantenendo le stesse caratteristiche di sempre, ovvero piccole dimensioni, assenza di tasti numerati, ricarica solare (o tramite USB C), e ovviamente il microfono integrato per i comandi vocali. Questo è compatibile con Bixby, Alexa e Google Assistant.
Audio
Concretamente non ci sono miglioramenti rispetto al precedente modello e in generale i 2 altoparlanti da 10W, rappresentano comunque una dotazione minima sicuramente più vicina agli entry level che alla fascia media.
Parte di questo compromesso è sicuramente dovuto al ridotto spessore del corpo TV, tuttavia per quanto possibile a volumi medi il suono è abbastanza bilanciato, parlare di bassi in questo caso è abbastanza superfluo in quanto quasi del tutto assenti.
Quanto agli algoritmi software, Samsung ne include diversi, Object Tracking Sound Lite che dovrebbe offrire maggiore immersività, Adaptive Sound che analizza la scena amplificando i dialoghi, e Q-Symphony che permette di sincronizzare una soundbar esterna con gli altoparlanti integrati nella TV, anche se con una buona soundbar è sicuramente meglio lasciarli spenti.
La porta HDMI 2 ha il supporto eARC per la trasmissione dell’audio non compresso verso amplificatori o soundbar, i codec accettati sono il classico Dolby Digital e Dolby Atmos, non supportato il DTS come in tutte le TV Samsung.
Contesto di Mercato
Q60B rappresenta il tipico prodotto di fascia media adatto al consumatore che intende vedere contenuti HDR d’impatto, quello che ha come principale situazione di visione la stanza buia e che dispone di una postazione ben frontale rispetto allo schermo, se invece usi la TV in ambiente luminoso o un’ ampia stanza con postazioni angolate puoi trovare alternative migliori.
Riguardo al prezzo quello ufficiale è alto, per esempio se il formato interessato è un 50 o 55 pollici la differenza di prezzo rispetto a un’oled del 2021 come LG A1 non è poi molta considerando la migliore qualità dell’oled.
Tuttavia lo street Price di questo prodotto è destinato a forti sconti e promozioni, quindi maggiori considerazioni in seguito.
Prezzo Amazon su Q60C (modello 2023)
Mentre il modello 2022 viene tolto dal mercato arriva l’identico modello Q60C / Q65C puoi trovarlo spesso in offerta a:
Redatto da: Pixeltv
Il punto di forza di Q60B è la resa con i contenuti HDR, per quanto ormai la tecnologia LCD sia stata spremuta Samsung è riuscita a migliorare il contrasto e a offrire dei buoni neri senza ricorrere nel local dimming, l'impatto visivo del resto è il suo maggior pregio. La gestione del moto è nella media senza lode, mentre la parte smart TV risulta buona e fruibile. Complessivamente una TV adatta a tutti gli utilizzi, appartiene a una serie solitamente molto diffusa e in diversi momenti dell'anno troverà vantaggiose promozioni.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Il design è sottilissimo ed elegante
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC