OLED vs QLED / MINI LED: Quale TV scegliere ?

Meglio scegliere TV OLED o QLED ? e il MINI LED ? Confronto definitivo tra tecnologie con test e risultati per farti acquistare il televisore migliore per il tuo utilizzo !

OLED vs QLED struttura a confronto
OLED vs QLED struttura a confronto

La premessa è che la TV OLED utilizza una tecnologia diversa dalle altre, quelle chiamate: QLED, Mini-LEDNEO-QLEDQNEDNANO LED, TRILUMINOS, ULED sono tutte sigle che identificano LCD evoluti.

La seguente conclusione sarà costantemente aggiornata con l’evolversi dei prodotti, questo risultato arriva da comparativa e approfondimento che puoi vedere di seguito.

Cos’è un TV Oled ?

OLED (Organic Light Emitting Diode) si traduce in diodo organico a emissione di luce, i pixel sono composti di materia organica che si illumina con impulsi elettrici. Funziona quindi senza retroilluminazione, il nero è assoluto in quanto riprodotto con pixel spenti e il contrasto è “infinito“.

Solo questa tecnologia può riprodurre neri assoluti per singolo pixel, la qualità di visione al buio è molto superiore alle altre, ma un altro pregio è nei tempi di risposta istantanei, il pixel infatti varia di colore senza dover cambiare il suo stato come avviene nelle celle LCD, inoltre non deve sincronizzarsi con la retroilluminazione essendo auto-prodotta.

In altre parole è un sistema efficiente nel funzionamento, non richiede molti strati di materiali sovrapposti come succede ai vari LCD, e se escludiamo l’elettronica il display può avere uno spessore millimetrico.

L’unica nota negativa riguarda il materiale organico di cui è composto, tale materiale ha una durata teoricamente inferiore rispetto ai cristalli degli LCD, con utilizzo logorante è possibile imbattersi nel burn-in, anche se grazie ai nuovi sistemi di prevenzione, questo problema è ormai risolto come vedremo in seguito.

Le fabbriche che li producono appartengono per la maggior parte a LG display che per prima ha creduto e investito nella tecnologia, sono pannelli organici di tipo Wrgb (con quarto sub-pixel bianco), li monta sulle sue TV e li vende ad altri produttori tra i quali Panasonic, Sony, Samsung e Philips.

Dal 2022 anche Samsung ha iniziato una produzione interna di TV con tecnologia QD-Oled, utilizza materiale organico che emette luce blu e ha un successivo strato di quantum dot che per rifrazione crea le altre 2 luci.

La tecnologia migliora ogni anno, i top di gamma superano i 1500 nit, LG lo fa tramite l’inserimento di Microlenti, mentre Samsung con i QD-Oled… ma per approfondire sulle specifiche differenze approfondimento > Migliori TV Oled.

PRO

  • Neri assoluti
  • Uniformità superiore
  • Tempo di risposta istantaneo
  • Angolo di visione perfetto

CONTRO

  • Luminosità molto alta solo nei top di gamma

Cos’è un TV QLED ?

Acronimo di Quantum Dot Led (schermo a punti quantici) è un nome commerciale utilizzato da Samsung per descrivere i loro TV LED e Mini-LED. La sigla può ingannare i consumatori meno attenti, Samsung su questa similitudine ne ha tratto beneficio per anni, sono normali LCD retro-illuminati a LED o Mini-LED, a contraddistinguerli è uno strato aggiuntivo con particelle di quantum dot. Tali particelle se colpite dalla luce producono colori più puri e saturi.

La tecnologia Quantum come si vede in foto utilizza sostanze che colpite dalla luce generano colori estremamente saturi
La foto mostra boccette di quantum dot

A seconda del tipo di retro-illuminazione si possono dividere in categorie distinte:

Retroilluminati a LED (QLED)

Samsung è tra i maggiori produttori sono retro-illuminati a LED che è l’acronimo di Light Emitting Diode, la sua normale gamma varia dai modelli più economici come la serie Q60 a quelli più costosi come Q80, la differenza maggiore è nella gestione del local dimming (spegnimento selettivo di gruppi di LED al fine di migliorare il nero), ma cambia anche la luminosità, il contrasto, la profondità del colore ecc…

Retroilluminati con Mini-LED (Neo QLED / QNED)

A partire dal 2021, sono stati introdotti modelli con retroilluminazione Mini-LED. Ad esempio, Samsung li ha denominati Neo-QLED. Questi dispositivi utilizzano fonti luminose significativamente più piccole rispetto ai LED tradizionali, consentendo una maggiore densità di illuminazione nello stesso spazio e raggiungendo livelli di luminosità che possono superare i 2000 nit.

Il secondo aspetto di differenziazione riguarda la quantità di fonti luminose. Con un numero significativamente maggiore di LED, è possibile gestire in modo più preciso l’illuminazione di specifiche aree dello schermo dove serve il nero, grazie alla tecnica del local dimming. Nei modelli di fascia alta, questa tecnologia permette il controllo indipendente di migliaia di zone, migliorando notevolmente il contrasto e la resa dei neri.

Nano Cell, QNED, Triluminos, ULED

A volte non sono definibili Qled perche non hanno lo strato di Quantum Dot, ma i prodotti Nano Cell / QNED / Triluminos / ULED ecc.. hanno lo stesso strati migliorativi che ottengono risultati simili.

Il fine è sempre quello di arricchire la gamma colore con tinte più brillanti e maggiore contrasto, non ha senso separarli dai Quantum Dot proprio per similitudine, inoltre anche loro possono essere retro-illuminati a Led o Mini Led a seconda della fascia di prezzo.

PRO

  • Se Mini Led sono le TV con il picco luminoso maggiore
  • In ambiente molto luminoso i Mini Led possono rendere meglio di altre TV

CONTRO

  • Al buio ci saranno sempre compromessi, quanto evidenti dipende dal numero di zone del local dimming

Cos’è un TV LED ?

LED è l’acronimo di Light Emitting Diode, una TV LED è uno schermo a cristalli liquidi (LCD) che genera l’immagine grazie ad una retroilluminazione filtrata, in pratica è un “normale LCD” il termine con cui viene chiamato oggi deriva dal fatto che prima la luce era generata da lampade o neon, quindi quando si è passati alla nuova retroilluminazione il mercato per non creare confusione li ha battezzati TV LED.

Le TV LED differiscono dai QLED (e simili) perché non hanno strati migliorativi all’interno del pannello, appartengono quindi alla categoria più economica, una tecnologia talmente matura che ogni anno i miglioramenti sono ormai inesistenti, i produttori puntano alla varietà di formati e alla riduzione di prezzo.

PRO

  • Prezzo contenuto

CONTRO

  • Qualità visiva decisamente inferiore

OLED o QLED ?

OLED o QLED struttura a confronto

La differenza tra OLED e QLED è nella retroilluminazione, OLED non ne ha bisogno grazie ai suoi pixel auto-illuminanti con vantaggi quali: nero assoluto, tempo di risposta istantaneo, uniformità. QLED deve essere retro-illuminato e quando utilizza i Mini LED ha come unico vantaggio una maggiore luminosità.

In generale OLED è la scelta migliore ! La resa organica è superiore per impatto e fedeltà, solo in ambienti esterni o estremamente illuminati QLED / Mini-led ha la possibilità di essere competitivo.

Questa conclusione arriva da un confronto dove vengono analizzati tutti gli aspetti, questa è la tabella comparativa con le valutazioni:

Confronto OLED vs QLED vs LED

tecnologiaOLEDQLED (Led o Mini led)LED
Qualità del nero1007565
Uniformità908060
Luminosità859570
Colore909070
Gestione movimento1007070
Angolo di visione1007560
Burn-in / Durata909080
Prezzo e disponibilità808090
Consumi1008085

Qualità del Nero

È difficile vederlo nelle foto, ma in stanza buia solo la tecnologia organica è perfetta, non necessitando di retroilluminazione gli basta tenere spenti i pixel per offrire il nero assoluto.

Qled, Mini Led e LED non possono offrire lo stesso, nelle tv di fascia alta (soprattutto i Mini-led) vengono usati complessi sistemi di local dimming per spegnere la retroilluminazione solo nelle zone dove serve il nero, i top di gamma raggiungono buoni livelli, tuttavia c’è sempre qualche compromesso che spesso genera aloni chiari (clouding). Di seguito un confronto tra tecnologie con modelli popolari in commercio:

La classica riproduzione del cielo stellato notturno è un ottimo esempio critico, nessun local dimming per quanto avanzato potrà mai gestire la retroilluminazione solo dietro piccoli elementi, pertanto in questo aspetto la battaglia ha un chiaro vincitore.

Solo su Oled è possibile vedere scene in HDR senza il minimo alone luminoso
Solo su Oled-TV è possibile vedere scene in HDR senza il minimo alone luminoso

Vincitore: OLED

Uniformità

Oggi non ci sono televisori in grado di offrire una perfetta uniformità, tutte le tecnologie presentano problemi, ma in complesso c’è molta più uniformità negli schermi organici, le TV LED e QLED mostrano quasi sempre imperfezioni evidenti come zone più scure lungo il perimetro e negli angoli.

Anche la parte centrale può avere problemi, basta qualche led o mini-led diversamente emissivo per generare disomogeneità che in questo caso prendono il nome di “effetto schermo sporco” (DSE).

Il DSE è avvertibile nella riproduzione di campi da calcio, cieli azzurri, e in generale scene più o meno movimentate legate però a fondali uniformi. Molto spesso ogni singolo pannello LCD anche nella stessa TV può differire, in particolare nella fascia di prezzo più economica.

Le TV OLED nelle zone medie e chiare hanno un’uniformità molto superiore, il paragone è impietoso, i suoi difetti di uniformità sono irrisori e presenti solo nelle schermate a tinta unita molto scure (quasi nere), un difetto praticamente non visibile nei contenuti reali.

Per riproduzioni di scene sportive/movimentate o che richiedono uniformità la tecnologia OLED è la più affidabile.

Vincitore: OLED

Luminosità

Prendendo un QLED / Mini-LED di fascia alta, una scena reale in HDR può superare i 2000 nit, mentre nel mondo dei televisori OLED solo pochi top di gamma come LG G4 si avvicinano ai 2000 nit, i modelli un po meno costosi sono su una media di 900/1000 nit ma parliamo sempre di piccole porzioni di schermo.

Se la zona bianca è grande o è un’intera schermata interviene anche il limitatore automatico che l’abbassa di molto il picco luminoso, anche fino a 150 nit. I numeri tuttavia possono ingannare, bisogna tenere conto che i picchi luminosi hanno la loro utilità per massimizzare l’impatto visivo in aree piccole o medie.

Matrix in HDR non compresso ha un impatto mai visto prima
Matrix in HDR da fonte non compressa… mai visto prima un simile impatto

Nello specifico i 910 nit di un LG C4 sono perfetti al buio, ma è innegabile che in un’ambiente estremamente illuminato un mini-led luminoso il doppio ha una maggiore visibilità.

Vincitore: QLED (con Mini-led)

Colore

Le prestazioni cromatiche sono un miglioramento ben evidente dalla nascita dei Display Quantum DOT, in questo tipo di TV (sempre nei prodotti di fascia alta) la copertura DCI P3 supera il 98% raggiungendo a volte il valore degli oled, la fascia media invece si ferma a valori più bassi, cosi come i normali LED che sono decisamente inferiori.

Per quanto riguarda invece il volume del colore le particelle di quantum dot permettono di riprodurre più tonalità di colore, con particolare riferimento alle tinte sature/fluorescenti, aspetto dove in media superano le altre tecnologie.

Dal 2022 sono arrivati sul mercato i QD-OLED, questi nuovi pannelli prodotti da Samsung Display implementando il quantum-dot raggiungono di fatto la stessa saturazione e gamma colore dei Qled ma con in più il contrasto del nero assoluto.

Vincitore: QLED o QD-OLED

Gestione Movimento ed Effetto Scia

Se guardi schermi diversi, puoi notare che le immagini in movimento reagiscono in modo diverso su ogni modello, il motivo è il tempo di risposta… il valore si riferisce al tempo impiegato da un pixel per passare da uno stato a un altro, o banalmente “cambiare colore“.

I pannelli LCD (quindi LED e QLED) richiedono molto più tempo (in media 4 ms) per cambiare stato e determinare tramite i fotogrammi il movimento. Maggiore è il tempo di risposta, maggiore è la sfocatura o effetto scia percepito.

I televisori OLED non hanno questo problema, ogni pixel può cambiare il suo stato all’istante, (in media 0,2 ms) generando un movimento privo di sfocature e riproducendo al meglio i contenuti con il giusto framerate, soprattutto in riferimento a eventi sportivi, videogiochi e scene veloci in genere.

C’è però un altro aspetto da citare; se il filmato in questione ha un basso framerate l’assenza di sfocatura degli schermi auto-illuminanti può evidenziarne i difetti, i frame infatti non hanno quell’artificiale fusione tra loro. Questo non è un problema del tv, ma della sorgente riprodotta, e per ovviare la cosa esiste la classica interpolazione di movimento.

Nel campo dei videogiochi avere un pannello oled con i suoi tempi di risposta istantanei genera una riproduzione dei fotogrammi in movimento molto più nitida, questo è un notevole vantaggio competitivo, maggiori approfondimenti sull’articolo: TV per PS5 e Xbox.

Vincitore: OLED

Angolo di visione

L’angolo di visione è l’inclinazione che può reggere la TV senza alterare i colori, è utile soprattutto in grandi ambienti o in situazioni in cui lo spettatore non è perfettamente frontale al pannello, per chi è consapevole di avere una postazione fissa di sole 2 persone ben centrate davanti allo schermo questo valore può essere secondario.

I QLED hanno un campo visivo molto limitato, in particolare la maggioranza usa pannelli di tipo VA ove in media basta un’inclinazione di 35° per vedere significative variazioni, soprattutto nelle zone scure.

Questo è un problema che si portano dietro da sempre, ogni anno viene leggermente modificata la struttura per cercare di ridurre il difetto, ma solo nei modelli costosi di fascia alta c’è un miglioramento tangibile.

I normali LED anche loro possono montare sia pannelli VA che IPS, nel caso di pannello IPS questo regge un buon angolo di visione, ma di contro ha dei neri molto scadenti.

Le TV OLED invece hanno un’angolo di visione praticamente perfetto, sia i colori sia il nero non si alterano, neanche da posizioni estreme.

Vincitore: OLED

Burn-in e ritenzione temporanea

Proprio come i plasma, i display auto-illuminanti dei primi anni conservavano temporaneamente le immagini riprodotte in modo statico sullo schermo, infatti lasciando la stessa schermata per ore questa lasciava un debole alone, oggi non è possibile farlo, ogni tv in commercio ha i suoi sistemi di prevenzione che non ti consentono di forzarlo.

Utilizzandolo come lo schermo di un PC da lavoro questo potrebbe ancora capitare, ma se succede non è nulla di preoccupante, in quanto è appunto una ritenzione temporanea e appena spenta la TV esegue in automatico i suoi processi di refresh per tornare alla normalità.

Esempio di ritenzione di immagine presente su una piccola porzione di schermo
Un esempio di ritenzione di immagine presente su una piccola porzione di schermo

Per eliminare l’image retention ci sono sistemi di refreshing, come il Pixel Refresher su LG, che lo esegue da solo allo spegnimento dopo le prime 2000 ore di utilizzo.

L’oled va benissimo per collegare un PC e giocarci, rimane invece sensibile all’utilizzo lavorativo di 8 ore al giorno, negli ultimi anni sono stati commercializzati diversi modelli di piccolo formato a uso specifico monitor, quindi non dovrebbe essere un problema.  Tuttavia i primi modelli in particolare quelli prima del 2016 quando riproducevano a lungo gli elementi statici di un sistema operativo oltre alla  ritenzione temporanea finivano per generare il più grave Burn-in.

Il Burn-in  a differenza della ritenzione dell’immagine è permanente, in pratica visualizzando tantissimo dei contenuti con elementi statici, come per esempio un canale di notizie con un logo luminoso, dopo mesi di utilizzo continuo in passato poteva lasciare un’alone impresso sullo schermo in modo definitivo.

Nel tempo i produttori hanno inserito diverse funzioni per la prevenzione, una di queste per esempio consiste nello spostamento impercettibile dei pixel utilizzati (stessa tecnica usata da apple sugli attuali iPhone).

Le tv con questa tecnologie di oggi hanno impostazioni per evitare il burn-in, come appunto la funzione movimento schermo e quella regola luminosità logo, e non mancano semplici screen saver che si attivano a breve distanza abbassando la luminosità.

Oggi il fenomeno del Burn-in è praticamente sparito nel normale utilizzo, e ogni anno avvengono passi avanti per prevenirlo, per esempio la serie G di LG ha una lastra di dissipazione aggiuntiva e il pannello offre una garanzia ufficiale di ben 5 anni !

Il Korea Times nel 2016 riportò che i pannelli realizzati a partire da quell’anno avevano una durata di 100.000 ore, ovvero 30 anni con uso di 10 ore al giorno, ma se vuoi un’approfondimento con test e risultati ti consiglio la lettura dell’articolo: Durata TV Oled.

Led e Qled hanno una tecnologia diversa non soggetta a Burn-in, tuttavia negli anni anche questi possono deteriorarsi, per esempio un banale allentamento o scollamento tra gli strati del pannello genera fughe di luce.

In conclusione se vuoi una TV da tenere accesa 24 ore su 24 magari un normale LED è la scelta più saggia, non per questioni di durata, ma semplicemente perché in caso di rottura costa meno.

Vincitore: LED

Prezzo e disponibilità

Una volta, i televisori OLED erano molto più costosi rispetto agli LCD, tuttavia nel corso degli ultimi anni, il miglioramento degli LCD con l’introduzione dei Qled, i complessi sistemi di local dimming, e infine la nuova retroilluminazione a mini-LED hanno portato un sostanziale allineamento tra i prodotti di fascia alta, almeno su certi formati.

Oggi un buon Mini-led da 55 pollici costa all’incirca quanto l’Oled di fascia media, la lotta in questo caso si basa sul formato, sopra i 65 pollici i pannello organici hanno un’incremento di costo significativo, i display Quantum Dot invece nei grandissimi formati dai 75 pollici in su aumentano di prezzo in modo graduale andando in questo caso a essere più economici.

I LED sono invece i più economici del lotto e permettono di portarsi a casa formati anche enormi a due spicci, questo a scapito della qualità visiva ovviamente…

Vincitore: LED

Consumo energetico

Oltre al prezzo della TV è importante valutare anche la differenza di consumo tra televisori, come già riportato TV LED e QLED per visualizzare i colori hanno bisogno di far passare un raggio luminoso attraverso i cristalli liquidi, questo mediamente richiede più energia, inoltre (anche considerando il local dimming) sono costretti comunque ad avere più fonti di luce accese sul retro.

Nello specifico se il local dimming è assente sono costretti a tenere accesi tutti i led, inoltre l’introduzione dei nuovi Mini Led aumenta sensibilmente il fabbisogno energetico.

Una TV OLED accende solo i singoli pixel richiesti, quindi nel complesso a parità di contenuti visualizzati è un sistema più efficiente, che consuma meno. Puoi approfondire l’argomento e sapere quanto ti costa in bolletta una TV con l’articolo: Consumo energetico TV.

Vincitore: OLED

TV consigliate

Una breve selezione dei modelli più popolari in commercio per tecnologia:

TV Oled consigliati:

LG C4 (recensione) è il più popolare in commercio, buono per tutti gli utilizzi, grazie al suo contrasto infinito/nero assoluto, una luminosità ottima di circa 900 nit e una buona gestione del moto. Si tratta di un prodotto moderno e versatile, con 4 porte hdmi 2.1, processore veloce e un sistema operativo eccellente.

Generalmente questa TV è la scelta migliore per un pubblico il più ampio possibile, è la TV con il miglior rapporto qualità / prezzo e la puoi trovare spesso in offerta a:


LG G4 è top di gamma del 2024, un gioiello con tecnologia Meta (o MLA) arricchito da micro-lenti che gli permettono un picco luminoso oltre i 1500 nit ! La struttura “gallery design” è pensata per il montaggio a filo del muro con staffa particolare fornita, ma è possibile scegliere anche un normale stand da appoggio…

Usa il processore top di gamma α11, ha 4 porte hdmi 2.1 e tutto quello che si può desiderare da una TV. Importante anche la presenza di una lastra di dissipazione del calore che consente a LG di assicurare al cliente ben 5 anni di garanzia anche contro il burn-in ! Puoi leggere la recensione di LG G4 e lo trovi spesso in offerta a partire da:


TV Qled consigliati:

Esiste una parte di utenza che vuole una TV con una buona resa visiva, e al tempo stesso necessita di farne un utilizzo stressante, come per esempio tenerla perennemente accesa 20 ore al giorno in ambiente luminoso.

In questo caso il QLED rappresentano la soluzione “teoricamente” migliore, utilizzo il termine teoricamente perché se da una parte è vero che non incorrerà mai nel fenomeno del burn-in dall’altra parte potrebbe con uso super-intensivo soffrire di scollamenti o avere variazioni di intensità nella retroilluminazione.

QN94D è praticamente un top di gamma con retroilluminazione mini-led , tecnologia che gli permette una luminosità di oltre 2000 nit, in ambiente molto illuminato non ha rivali e al buio grazie al suo complesso sistema di local dimming è in grado in “certe situazioni” di offrire il nero assoluto. Puoi trovarlo spesso in offerta a:

Per spendere di meno bisogna accontentarsi della retroilluminazione a LED, in questo aspetto c’è il classico Q60 con pannello a 60hz, che ovviamente ha una qualità inferiore ma vanta comunque un nero accettabile:


TV LED consigliati:

Per spendere il meno possibile devi ripiegare sui classici LED TV, puoi scegliere un pannello VA o IPS, uno dei più popolari LCD VA è il Samsung DU7190 (recensione) con un contrasto accettabile e da usare in qualsiasi contesto senza pretese. Lo trovi spesso in offerta a:

Nella stessa fascia di prezzo se preferisci avere l’OS Google TV, puoi puntare all’economico TCL V6B (recensione) con ampia disponibilità anche in grossi formati:

Articolo aggiornato al:
Redatto da: Pixeltv

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