Samsung QN94B / QN90B: Recensione del Neo Qled Mini LED
Samsung QN94B / QN90B è un Neo Qled 4K di fascia alta luminosissimo grazie alla retroilluminazione Mini LED, ha un pannello a 120hz di tipo VA e un prezzo interessante, ma vediamo la recensione:
Questo Neo QLED è commercializzato nei formati:
- QE43QN94BATXZT (43 pollici)
- QE50QN94BATXZT (50 pollici)
- QE55QN94BATXZT (55 pollici)
- QE65QN94BATXZT (65 pollici)
Il modello QN94B è esclusiva di vendita Amazon, si tratta di una variante del modello QN90B commercializzato qualche mese prima ma del tutto identico nelle specifiche.
Il modello QN95B è invece una versione con il sistema One Connect Box per la gestione degli ingressi, il pannello però ha una qualità praticamente identica a questo recensito.
Design
Lo stile del TV è moderno ed elegante, visto frontalmente presenta delle sottili cornici di 9 mm (6 mm di frame nero a cui si sommano 3 mm di struttura), la cornice in basso è qualche millimetro più spessa rinforzata con una barretta di metallo incastonata e come sempre la targhetta del produttore “fluttuante” sulla destra.
Lo stand che la sostiene è un piccolo ma pesante piedistallo centrale composto per buona parte in metallo che si va ad avvitare sul retro, una volta montato la parte visiva dello schermo inizia a 6,3 cm dal basso. Sollecitandolo si presta a qualche oscillazione (almeno nel formato da 55 pollici), ma ha il vantaggio di occupare pochissimo spazio nel vostro mobile o tavolo.
Di profilo la TV è molto sottile: 2,7 cm è lo spessore massimo senza il supporto, e nel caso di montaggio a muro rende sicuramente bene.
Il retro è praticamente in plastica, c’è la solita lastra flessibile con texture a piccole linee orizzontali, a sinistra l’incavo con gli ingressi audio e video, mentre a destra quello piccolo per l’alimentazione, e come sempre in basso delle “canaline scoperte” per accompagnare i fili alla parte centrale. Se lo montate a muro con staffa fissa predisponete già i cavi perché una volta montato quell’incavo non è più accessibile.
La qualità costruttiva generale è ottima, l’assemblaggio appare preciso e solido, il retro di plastica è flessibile in certi punti ma questo avviene da anni su questi prodotti e non ha mai creato problemi, del resto questo design è identico a quello dell’anno prima.
Qualità Visiva ai vertici della tecnologia
Samsung QN94 è un Neo Qled, con questo temine il produttore identifica un LCD con strato aggiuntivo di Quantum Dot e retroilluminazione mini LED.
La matrice del pannello è di tipo VA, quindi già in modo nativo il pannello ha un contrasto decente, ma a fare la differenza e renderlo un prodotto di fascia alta rispetto per esempio al Q60B è il local dimming, ovvero lo spegnimento selettivo dei mini led quando ci sono zone nere. Un complessissimo sistema a zone che nel 55 pollici ne vede ben 576 indipendenti per un contrasto di oltre 70000:1, con impostazione del local dimming su alta (non è comunque disattivabile).
Nella visione al buio questo garantisce ottimi neri che quando corrispondono con una zona di mini led spenti si possono definire effettivamente “assoluti”, sta poi agli algoritmi e all’immagine da riprodurre generare un risultato perfetto o lasciare intravedere qualche alone luminoso. Questi aloni (o blooming) sono decisamente rari, si vedono su piccoli elementi come sottotitoli e simili e facilmente puoi capire meglio di cosa sto parlando guardando la scena da angolazioni oltre i 45° in modo da forzare i limiti del pannello.
In breve la visione al buio non è perfetta come se fosse un’oled, ci sarà sempre la situazione che lo può mettere per un’attimo in crisi, ma questi Neo QLED top di gamma sono la cosa che ci va più vicino in assoluto e hanno il migliore local dimming mai visto. Questo non è solo merito dell’alto numero di zone, ma anche del nuovo processore Neural Quantum Processor 4K che rispetto al 2021 scompone l’immagine in più punti e interviene meglio su quelle che sarebbero situazioni a rischio blooming, oltre a questo c’è anche l’elaborazione di luminanza che passa da 12 a 14 bit !
La luminosità del pannello grazie ai mini LED raggiunge nuove vette, in quanto tocca in HDR tocca i 2000 nits effettivi su profili cinematografici che offrono un bianco caldo già calibrato, non importa quanto sia grossa la zona coinvolta QN94 è la TV più luminosa in commercio (immagino al pari di QN95), e persino full screen raggiunge i 700 nits tranquillamente senza alterazioni o limitatori che l’abbassano dopo pochi secondi.
In questo aspetto il vantaggio rispetto agli oled che faticano a mantenere 200 nits fullscreen è abbastanza chiaro, e se intendi utilizzarla in ambiente molto luminoso tutta questa luminosità ti restituirà un’immagine più visibile. In ambiente buio i vantaggi sono minori, nulli su film SDR, ma i contenuti HDR vengono masterizzati considerando picchi luminosi ben più alti di quelli odierni, quindi i 2000 nits ti permetteranno di avere un’impatto migliore su tali contenuti.
L’uniformità del pannello non è il massimo, come tutti i prodotti retroilluminati ci sono variazioni, essendo un prodotto di fascia alta si comporta comunque meglio di normali LCD, ma è comunque distante dall’offerta oled, gli angolini sono un po più scuri, la zona centrale lascia intravedere qualche accenno di DSE (effetto schermo sporco), ma questo avviene solo nei grigi medi.
Con i contenuti reali con zone uniformi come una partita di calcio tale DSE non è visibile, al contrario di filmati con cieli azzurri dove potrebbe anche essere percepibile.
L’angolo di visione è migliorato, nel senso che rispetto al modello 2021 c’è stato qualche trattamento particolare supplementare, regge angolazioni maggiori rispetto ai concorrenti interni ed esterni dotati di pannello VA, lasciando fuori IPS e sopratutto Oled che hanno prestazioni molto migliori.
Ma se i tuoi punti di visione non sono estremi non dovresti avere problemi, tieni solo conto che con l’angolazione la prima cosa a cedere sono i neri e il sistema di local dimming che lascerà percepire aloni luminosi.
La gestione dei riflessi è eccellente, finitura del pannello lucida, ma che attenua bene le fonti di luce riflesse, del resto come descritto prima l’altissima luminosità di cui è dotata la rende ideale per la visione in ambienti con fonti di luce.
Un plauso all’upscale dei contenuti, Samsung lo aveva dichiarato, ed effettivamente il nuovo processore interviene meglio dei modelli precedenti sulle immagini 720p e 1080p, andandosi ad allineare ai top di gamma della concorrenza.
Colore e calibrazione
Un po come succedeva l’anno scorso la calibrazione nativa è ottima, ovviamente si parla di modalità film con bianco “caldo 2”, o se preferite come ormai succede sempre più spesso utilizzate la modalità filmmaker mode che differisce di pochissimo. I bianchi sono ben neutri anche se impercettibilmente più caldi del necessario, comunque i contenuti difficili come i visi appaiono abbastanza naturali.
Sicuramente il processore video non è ancora raffinato come quello nei top di gamma Sony o Panasonic, in particolare nei prodotti Sony sembra che al di fuori dalla calibrazione certi soggetti siano mira di interventi esterni migliorativi anche a livello cromatico (IA varie ?), cosa che praticamente non avviene con il processore Samsung che preferisce rimanere più coerente.
In ogni caso non ci sono ubbi che il preset filmmaker mode è il migliore per i contenuti cinematografici, per film SDR si può abbinare a una luminosità di 10, mentre con i contenuti HDR prende il nome di Filmmaker HDR e non serve cambiare niente.
Le modalità film (HDR e SDR) sono molto simili alla precedente descritta, e puoi impostartele più luminose se ad esempio vuoi usare la TV con le luci accese e/o se vuoi attivare qualche interpolazione di movimento per la visione di eventi sportivi.
La copertura colore DCI P3 è del 95% sufficientemente ampia per i contenuti HDR, ma è sopratutto nel volume colore che i Qled danno il meglio, con tinte sature eccellenti e una luminanza delle singole luci primarie e comprimarie sopra gli standard.
Come già accennato i contenuti HDR arrivano ad avere colori estremamente accesi e saturi come solo i nuovi QD Oled possono fare, pertanto tali contenuti sono estremamente godibili, anche se purtroppo come sempre manca il supporto al Dolby Vision rimpiazzato da HDR10+
Gestione movimento
Ovviamente QN94B / QN90B utilizza un pannello a 120Hz con dei tempi di risposta di 3ms un valore ottimo per un qualsiasi LCD, stiamo parlando di una TV di fascia alta e quindi è normale avere degli standard di un certo livello, anche se l’impressione generale non è perfetta come sui prodotti Sony di fascia alta che però mediamente costano anche di più.
Comunque effetto sfocatura in movimento non se ne vede, anzi con i contenuti cinematografici è anche consigliabile attivare “impostazioni nitidezza schermo” per interpolare un po i fotogrammi e avere una scena in movimento più fluida.
L’interpolazione a seconda dei gusti lavora bene, se le impostazioni di intervento sono massime e ami “l’effetto soap opera” devi anche tenere conto che in alcune scene veloci potresti avvertire degli inevitabili artefatti in quanto l’interpolazione non si disattiva mai, ci sono TV dove nelle scene difficili l’elaborazione si spegne ma si percepisce il cambio di framerate quindi nel complesso è anche peggio.
La retroilluminazione è ben ottimizzata con la riproduzione, e ogni fonte riprodotta non crea problemi o fastidi, apprezzabili anche i contenuti sportivi e movimentati di ogni tipo.
La funzione BFI di inserimento frame nero (chiamata Movimento nitido LED) come sempre è presente e a seconda dei gusti può piacere perche genera una nitidezza artificiale durante il movimento, apprezzabile il fatto che lavora a 120hz quindi senza affaticare l’occhio per il dimezzamento dei frame, ultimamente il BFI a 120hz alcuni produttori come LG l’hanno tolto.
La TV più luminosa in commercio con oltre 2000 nits
Gaming a 120hz e basso input lag
Dal punto di vista del gaming la TV si posiziona su ottimi livelli, videogiocando in 4K a 60hz con la modalità game ha un’input lag di 11 ms, un’ottimo valore ma che del resto questo produttore raggiunge anche su modelli entry level.
Ma questa è una TV a 120hz con 4 porte HDMI tutte in versione 2.1 (48 Gbps) e collegando una PS5 o Xbox con il refresh rate a 120hz l’input lag è di 6 ms.
il supporto al Variable Refresh Rate è presente e funzionante c’è il normale standard HDMI VRR, ma anche il protocollo Freesync premium pro (certificato) e G-sync (non certificato ma compatibile).
Samsung inserisce tra le opzioni la sua modalità game Plus che applica delle basilari interpolazioni di movimento mantenendo i valori sui 25 ms, questo non è adatto a giochi competitivi, ma è una buona possibilità ad esempio nella classica avventura single player a 30fps, che resta “giocabile” ma con una resa visivamente più fluida di quella nativa.
Il fatto di avere un’altissima luminanza delle luci permette con i videogiochi HDR di avere una resa incredibile nelle tinte estremamente sature quali esplosioni, fulmini, ecc e questo si adatta molto bene al gaming.
C’è però una nota negativa sul local dimming applicato al gaming, questo lavora al massimo delle sue possibilità in ambito cinematografico, tuttavia con la modalità gioco sembra essere molto più approssimativo, ovvero le zone indipendenti sembrano essere in numero decisamente inferiore…
Forse sincronizzare l’input lag con l’accendimento e spegnimento di così tanti led indipendenti è troppo complicato e si è preferito semplificare, niente di drammatico ma con i contenuti gaming HDR qualche alone luminoso in più al buio compare.
Nel complesso è una TV molto adatta a giocare, corredata anche dall’apposita interfaccia Samsung Game Bar, ha le APP Xbox Game Pass o NVIDIA GeForce NOW per giocare in streaming collegando solo un joypad e nel complesso si può definire l’LCD più ottimizzato al gaming in commercio, forse solo mezzo passetto indietro rispetto agli Oled LG.
Smart TV
Ovviamente monta TizenOS 22, lo store è più che completo di ogni App attuale e futura, la garanzia di questo è il modo in cui si è comportata Samsung negli ultimi 5 anni dove non ha mai fatto mancare niente ai propri utenti.
Quanto alla velocità e reattività del sistema direi che è molto buona, si comporta in modo reattivo come ci si aspetta da un prodotto di fascia alta, anche le App più popolari si aprono all’istante e in generale non sembrano esserci evidenti bug.
I menu di sistema per le impostazioni e regolazioni della TV sono sempre i soliti, forse necessiterebbero di un re-design, ma in ogni caso non li vedrete spesso.
Anche il telecomando è il solito remote control piccolo e compatto con la sua ricarica solare / usb / e anche tramite onde Wi Fi del proprio router. Gli manca la retroilluminazione ma con i pochi tasti presenti non si sente la mancanza e sceglierete quasi tutto a schermo.
Il microfono è integrato nel telecomando, i comandi vocali sono affidati al proprietario Bixby, ma come tutti i prodotti moderni supporta anche Alexa, Google Assistant. Le funzioni di domotica ci sono, Airplay c’è, e per le videochiamate è compatibile con Google Duo collegando apposita videocamera.
Audio
La parte audio rimane comunque una dotazione di fascia medio/alta, almeno sui tagli più grandi… infatti dal 55 pollici a salire c’è un sistema sonoro 4.2.2 canali con un’emissione totale di 60W che comprende anche 2 piccoli sub da 10W destinati ai bassi.
Samsung ha poi innumerevoli algoritmi proprietari come Object Tracking Sound+ che crea una simulazione di suono posizionale basandosi sull’oggetto nello schermo, o Adaptive Sound + che amplia il palcoscenico sonoro, la solita funzione che ottimizza i dialoghi, e persino Gaming Surround Sound dedicato al games per enfatizzare piccoli suoni che avvengono su grandi distanze.
Al di la di queste cose il vantaggio maggiore è quello di avere più altoparlanti e ben separati nel posizionamento, quelli sul retro sicuramente hanno una resa diversa con la TV montata a muro, ma ovviamente in nessun caso ti devi aspettare di essere circondato di altoparlanti come dipingono le immagini promozionali, l’impianto audio è buono per essere su una TV, ma non quanto quello di una soundbar dedicata di medio livello.
Da segnalare anche la funzione Q-Sympony che consente di sincronizzare TV e soundbar per lavorare assieme, andando quindi a recuperare anche i 60w del TV, ovviamente la soundbar deve essere compatibile con la funzione.
Il passthrough tramite HDMI come sempre supporta i formati Dolby Atmos e Digital.
I modelli più piccoli con audio peggiore
Il modello QE43QN94BATXZT (43 pollici) ha invece una dotazione audio molto modesta, sistema 2.0 canali per totale di 20W, che rappresenta praticamente l’audio di un entry level.
Il modello QE50QN94BATXZT (50 pollici) ha invece un sistema 2.2 canali per un totale di 40W.
Prezzo modello 2024 QN90D / QN94D:
Il modello 2024 in commercio è il QN90D / QN94D, la tv non ha subito significative variazioni a parte una luminosità ancora più alta, un tizen os aggiornato, e un processore video più raffinato. Puoi trovarlo spesso in offerta a:
Redatto da: Pixeltv
QN94B / QN90B è una scelta sicura, facilmente il più conveniente LCD 4K di fascia alta in commercio, l'unione della tecnologia QLED e Mini led gli consente di essere la TV più visibile in ambiente luminoso. Al buio pur preferendo la resa di un'oled si vede molto bene e ha comunque i suoi vantaggi con alcuni picchi luminosi dell'HDR. Per il resto è una TV di fascia alta adatta a qualsiasi utilizzo, eccelle con i nuovi contenuti 4k / HDR e nel gaming, si comporta mediamente bene anche con i vecchi film SDR.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Resa contenuti HDR
▲ Prezzo in certi formati conveniente
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC