Consumo TV: Quanto costa in bolletta ?

Quanto influisce il consumo TV in bolletta ? Vediamo come calcolare il prezzo al kWh e il costo annuo del televisore a seconda delle tecnologie.

Costo medio Energia:

Nel suo momento peggiore 1 kWh è arrivato a costare 0,5€ , questo però è il tetto massimo di tutela, da allora il prezzo dell’energia si è in parte abbassato, inoltre in uso domestico si basa su contratti, tariffe fisse e persino fasce orarie…

Calcolarlo con precisione quindi non è semplice, e devi anche considerare che nella bolletta è compreso il canone RAI, quindi rimanendo generici si può stabilire che in media 1 kWh lo stai pagando meno di 0,20€.

Di conseguenza se sull’etichetta della TV leggi 100 kWh/1000h riferita ai contenuti SDR puoi trarre le conclusioni che: (1000 ore diviso 365 giorni) = 2,7 ore di utilizzo al giorno che ti costano circa 20 euro all’anno, o 0.030€ ogni ora.

Quanto consuma la TV?

Consumo TV: Quanto costa in bolletta ?

Considerando un costo medio energetico di 0,20€ al kWh e una TV moderna da 100 kWh/1000h puoi trarre le conclusioni che il prezzo è di circa 0.030€ ogni ora di utilizzo di contenuti SDR, in altre parole 4 ore di utilizzo al giorno con contenuti misti SDR / HDR ti costano circa 50€ l’anno.

Consumo elettrico TV e ore di utilizzo

Dalle precedenti premesse possiamo dedurre i seguenti prezzi a seconda del tempo di utilizzo:

Ore di utilizzo TV al giorno (55″ da 100 kWh/1000h) *Costo annuo (sempre contenuti SDR)Costo annuo (sempre contenuti HDR) **
uso 1 ora al giorno7,3€16,6€
uso 2 ore al giorno14,6€29,2€
uso 3 ore al giorno21,9€43,8€
uso 4 ore al giorno29,2€58,4€
uso 6 ore al giorno43,8€87,6€
uso 8 ore al giorno58,4€116,8€
uso 16 ore al giorno116,8€233,6€

* nella seguente stima ho ipotizzato un modello 55″ che nel 2024 consuma leggermente di più rispetto a quelli in commercio, inoltre se fosse Oled questi hanno un consumo reale inferiore… nelle etichette di certificazione non è evidente dato che si ipotizza che il filmato di test sia molto luminoso non valorizzando il risparmio dei pixel spenti nelle scene scure. In caso di dimensioni superiori non c’è da preoccuparsi, il consumo non varia in modo cosi significativo.

** ho considerato un consumo HDR doppio rispetto all’SDR, non sempre è così in quanto dipende dalla luminosità massima della TV, gli entry level che sono TV poco luminose non hanno un consumo doppio.

Nonostante le etichette sicuramente allarmistiche la TV non è una fonte di consumo molto dispendiosa, condizionatore, forno elettrico, lavastoviglie, lavatrice, generano nelle famiglie italiane un consumo annuo maggiore, ma ora approfondiamo nello specifico cosa mi ha portato alle cifre sopra riportate.

La premessa è che il sistema di classificazione attualmente in vigore è emendamento ecodesign elettrodomestici del 1 marzo 2021, ma al momento se avete una TV più vecchia di marzo 2021 non dovete considerare proprio la precedente valutazione.

Infatti le valutazioni già in corso sono molto più restrittive, è stato rivisto completamente il sistema di classificazione e una TV che prima apparteneva alla classe migliore A+++ oggi appartiene alla classe D.

Etichetta energetica sul consumo TV e come leggerla

etichetta ufficiale sul consumo TV ora in vigore in tutta Europa
etichetta ufficiale sul consumo TV ora in vigore in tutta Europa

Il piano europeo vuole agire sull’intero parco di display e TV con obbiettivo entro il 2030 di risparmiare dall’insieme di questi circa 260 terawattora all’anno, la parte del consumo TV non è così impattante, ma vengono posti lo stesso limiti molto rigidi.

Il sistema in vigore prevede valutazioni da A a G eliminando i vari A+ / A++ / A+++, l’etichetta esprime sempre l’energia usata in kWh, ma basata su 1000 ore di utilizzo (non più 1 anno come prima).

Questa è anche una semplificazione perché così si vede subito il consumo medio che è lo stesso identico numero in Watt (kWh/1000h).

La seconda novità è che c’è una seconda classificazione vicina al logo HDR, questa necessità nasce dal fatto che i contenuti HDR hanno una luminosità molto più alta, di conseguenza più luminosità corrisponde a maggior consumo energetico… e capirai che con la maggiore diffusione di questi contenuti non aveva molto senso considerare solo l’SDR, pertanto vicino al logo HDR c’è il consumo e un’altra valutazione.

La precedente classificazione era molto più permissiva, lo stesso TV del 2020 passa da classe A a classe G, ma in generale nessuna TV di oggi si classifica al vertice
La precedente classificazione era molto più permissiva, lo stesso TV del 2020 passa da classe A a classe G, ma in generale nessuna TV di oggi si classifica al vertice

Il calcolo per l’indice sull’efficienza energetica e la sua valutazione è molto complesso:

la formula usata per la classificazione energetica dei display
la formula usata per la classificazione dei display

il Valore P rappresenta la potenza media in Watt che viene presa in laboratorio, la TV viene valutata nella sua modalità standard (quindi non modalità da negozio), come modifica al termine della procedura guidata di installazione viene disattivata la regolazione automatica della luminosità in base all’ambiente e qualsiasi tipo di “funzione ECO”, solo a quel punto viene riprodotto un’apposito video di 10 minuti.

Possiamo riassumere che viene testato nella sua condizione quasi peggiore, infatti di solito il profilo standard è sempre uno dei più luminosi ed energivori rispetto per esempio a quello cinema, sensori di luminosità automatica e funzioni ECO anche se escluse dalla misurazione per la loro sola presenza impattano con un piccolo bonus del 10% sulla somma finale del consumo TV.

Con l’etichetta prima di Marzo 2021 le TV avevano in media una valutazione tra A e B, oggi con le nuove etichette in vigore questo è impossibile e a parità di consumi siamo nei valori tra E e G.


Tuttavia considerando una TV da 55 pollici e un utilizzo di 4 ore giornaliere la vostra TV di classe F o G in un’anno vi costa circa 15 euro in più rispetto a quello che vi costerebbe se fosse in classe A (comunque impossibile da raggiungere). C’è anche da fare attenzione se la vostra TV è un vecchio Plasma perche avevano un consumo elettrico molto alto, di seguito una tabella sull’impatto delle diverse tecnologie:

Tipo di TVConsumi medi orari 55 pollici
Plasma350 W
8K190 W
Mini-LED (qled o simili)93 W
Qled77 W
Led70 W
Oled80 W (consumo reale inferiore per pixel spenti)

Di seguito una serie di etichette e classificazioni sul consumo TV di prodotti attuali:

Altre etichette di TV di varie dimensioni e tecnologie, l’ultima al fondo appartiene a una TV 8K che infatti consuma più di tutte:

Un moderno Oled come LG C4 offre senza dubbio un’ottima qualità, ma al tempo stesso è anche uno dei prodotti con il maggior risparmio energetico, con un consumo tv per esempio del 42 pollici che parte da un minimo di 52 kWh fino a un massimo di 94 kWh per i contenuti HDR, tuttavia essendo un’oled i valori reali sono anche più bassi considerando tutte le volte che nelle scene scure i pixel sono spenti.

Quanto consuma il LED rosso della TV ?

Il Led o spia rossa della TV è un’argomento da approfondire, in realtà non è realmente il led a generare consumo, ma lo stand by che rappresenta, ovvero il fatto che nei circuiti della tv “spenta” circola corrente elettrica.

Devi però sapere che la questione è già stata regolamentata, e le TV recenti aderiscono alle nuove normative, ovvero che lo stan by non può consumare più di 1 kWh per ogni 1000 ore, in un anno ci sono 8760 ore e tolto il tempo di utilizzo il cosiddetto “LED rosso” vi costa meno di 2€ all’anno.


Detto questo se vuoi comunque risparmiarli devi assicurarti di non disporre di un’oled, questi infatti dopo lo spegnimento effettuano in automatico operazioni di manutenzione e come puoi capire se gli togli l’alimentazione non possono eseguirle.


Discorso diverso invece se si tratta di una vecchia TV, in questo caso il led rosso di stand by può arrivare anche a consumare oltre i 12 watt l’ora e generare una spesa di oltre 20 euro annua, in questo caso quindi conviene togliere l’alimentazione.

Consumo televisori 8K e limiti imposti

Dal 1 Marzo 2023 salvo proroghe scatterà a livello Europeo un’ulteriore limite sui consumi massimi, infatti fino a questa data al di la delle etichette non c’era alcun limite sul consumo TV con risoluzione 8K e per i futuri Microled.

Queste 2 tecnologie al momento della stesura della regolamentazione in vigore non erano ancora concrete e presenti, e per questo erano esenti da limiti, ma dal 1 marzo 23 avranno gli stessi limiti delle altre TV (che tra l’altro sono leggermente abbassati).

EEImax – risoluzione fino a 2.138.400 pixel (HD)EEImax – risoluzione da 2.138.400 pixel (HD) fino a 8.294.400 pixel (UHD-4k)EEImax – risoluzione superiore a 8.294.400 pixel (UHD-4k) e per microLED
1 marzo 20211,10nessun limite
1 marzo 20230,900,90

I Microled continuano a essere una tecnologia futura senza modelli commerciali, quindi non dovrebbe essere un problema, verranno progettati tenendo conto dei nuovi limiti…

Discorso diverso invece per le TV 8K tecnologia già in commercio, a riguardo puoi leggere l’articolo (meglio TV 4K o 8K ? ) che in sostanza ti spiega che l’8K senza i contenuti non ha vantaggi, inoltre il nuovo limite sul consumo energetico potrebbe ridurne di molto la resa luminosa.

Perché l’8K ha un maggior consumo energetico ?

Per due motivi:

  1. La struttura di un pixel specialmente di tipo LCD vede 3 sub-pixel all’interno del singolo pixel, tuttavia questi sono contornati da una matrice contenitiva nera il cui compito è quello di contenere l’elettronica e al tempo stesso aumentare il contrasto andando a coprire quella che potrebbe definirsi “luce vagante” che si infiltrerebbe tra un sub-pixel e l’altro. In altre parole a parità di superficie nel caso degli 8K i pixel sono 4 volte tanto e in proporzione la matrice nera è molto più presente rispetto ai 4K, questo si traduce nel fatto che per avere la stessa luminanza occorre una retroilluminazione più forte e quindi maggior consumo.
  2. Il numero di pixel quadruplo rispetto al 4K ha bisogno di un processore video capace di gestirli, banalmente si tratta di maggiore elaborazione video che si traduce in più transistor nel circuito integrato (SoC) della TV e di conseguenza più consumo energetico.

Come puoi vedere dall’etichetta sottostante pur essendo un 65 pollici c’è un consumo decisamente superiore rispetto ai 4K

Consumo televisori 8K ... fino a 365kwh in HDR
Per il Consumo televisori 8K possiamo prendere in esempio questo Neo QLED da 65 pollici che consuma fino a 365kwh in HDR

L’ente 8k association ritiene che la norma è inadeguata, in quanto scritta tenendo conto solo dei prodotti esistenti all’epoca e senza analisi scientifica di nuove tecnologie, superficialità e una serie di coincidenze sfortunate potrebbero appunto limitare l’8K in quanto a oggi nessuna TV 8K rientrerebbe nei nuovi limiti.

Non sappiamo se i contenuti 8K inizieranno a diffondersi, ma l’impatto sarebbe grave in quanto il consumatore europeo non avrebbe l’accesso alle tecnologie e ai servizi 8K con la resa migliore che avranno gli altri continenti.

Ci sarebbe un’effetto frenante sulle imprese di produzione e distribuzione dei contenuti, questi non sarebbero in grado di mantenere la parità con i loro colleghi in tutto il mondo. L’impatto sull’elettronica di consumo dell’UE è il più ovvio, ma anche altri segmenti strategici dell’industria sarebbero influenzati negativamente, per esempio display di fascia alta dedicati alla visualizzazione scientifica e medica.

Articolo aggiornato al:
Redatto da: Pixeltv