TCL C71: Recensione
C71 è un Qled TV con pannello VA dal prezzo accessibile e una dotazione di tutto rispetto, la parte smart è gestita da Android TV, ed è HDR universale. Vediamo come si posizione rispetto ai modelli Samsung.
Il prodotto TLC in Italia esiste in 3 formati:
- TCL50C711 (50 pollici)
- TCL55C711 (55 pollici)
- TCL65C711 (65 pollici)
Esiste poi un corrispettivo siglato C715 disponibile solo da alcuni rivenditori la cui unica differenza è la cornice nera invece che argentata.
Design
La parte frontale appare con cornici molto sottili di 8 millimetri (tra il nero del display e la finitura metallica), nella parte bassa lo spessore è circa il doppio, c’è il logo del produttore e un’ulteriore sporgenza per la ricezione dei comandi, l’impatto frontale è comunque quello di un prodotto premium.
Visto di profilo ha uno spessore complessivo di 7,6 cm, tutti gli ingressi sono posti di lato, quindi il collegamento con la TV a muro è molto agevolato, da segnalare che contrariamente all’usanza comune il lato dove sono presenti gli ingressi è quello destro.
Il retro rimane praticamente libero da qualsiasi connettore, la parte bassa è più spessa, contiene l’elettronica e ha delle feritoie per il circolo dell’aria, mentre nel lato inferiore ci sono le due uscite audio.
A sostenere la TV due semplici piedini a V, gli stessi usati su decine di altri modelli che necessitano di 2 viti. I due diepidini hanno la possibilità di essere montati più vicini tra loro in caso di poco spazio sul tavolo (non nel 50 pollici), in questa condizione c’è una discreta oscillazione se toccate il pannello, montandoli invece più distanti tra loro ne guadagna la stabilità.
Per quanto riguarda l’assemblaggio siamo nella media non si discosta dai prodotti pari-prezzo, e facilmente ogni prodotto potrebbe avere una differente qualità, i materiali plastici non sono eccezionali al tatto, mentre la cornice metallica ha una finitura spatolata molto bella e piacevole.
Qualità visiva
Il pannello utilizzato è un LCD di tipo VA costruito dallo stesso produttore, è di fatto un QLED in quando prima della retroilluminazione (di tipo Direct LED) c’è il substrato di quantum dot.
Rispetto ai quantum led che siamo abituati a vedere in casa Samsung il contrasto è forse leggermente più basso, riporta un rapporto di contrasto di 4600:1, data la natura entry level del pannello non c’è alcuna forma di local dimming per aumentare la profondità dei neri, a eccezione del classico global dimming che spegne tutti i led quando la schermata è completamente nera, a ogni modo i neri sono abbastanza convincenti, sicuramente migliori dei pannelli IPS e di alcuni VA nella stessa fascia di prezzo.
La luminosità si spinge fino a 380 nits in zone meglio piccole, in fullscreen raggiunge i 280 nits, mentre in zone piccolissime si ferma a 180 nits, ma è sicuramente un limite imposto per non creare aloni luminosi. Il valore riportato di luminosità non è altissimo, ed è un limite per la visualizzazione al meglio dei contenuti HDR (la TV supporta sia HDR10+ che Dolby Vision). Comunque in generale siamo sui valori standard leggermente migliori degli LCD Samsung VA, e al tempo stesso appena inferiori ai Qled del produttore coreano.
L’uniformità del pannello non è delle migliori, con le schermate grigie gli angoli sono chiaramente più scuri, e nella parte centrale con alcune immagini si nota un leggero effetto DSE o “schermo sporco”, questo è appena percepibile con scenari sportivi o scorrimenti di cieli uniformi, mentre non si nota con altri tipi di contenuto. Le schermate uniformi scure anche loro non sono delle migliori, se non c’è nessun elemento luminoso la TV spegne tutti i led e mostra il nero assoluto, ma se è una scena reale con qualsiasi elemento a schermo i led sono costretti a restare tutti accesi e sicuramente c’è del clouding (effetto nuvola) luminoso.
TCL C71 gestisce abbastanza bene i riflessi, e la sua resa in ambiente illuminato pur non avendo una grande luminosità segue gli standard, inutile invece parlare dell’angolo di visione che come per tutti i pannelli VA è limitato ai classici 30/35° per iniziare a vedere alterazioni.
I contenuti nativi ultra HD vengono visualizzati bene come ci si aspetta da qualsiasi TV 4K, per quanto riguarda le fonti 1080p o SD la TV non cerca di applicare nessun intervento migliorativo, visualizzando contenuti e colori per come sono in origine, non che sia un male, è una scelta opposta per esempio a Philips che invece permette di stravolgere la scena.
Colore e Calibrazione
La calibrazione nativa è eccezionale, nel senso che la modalità film abbinata a gamma 2.2 e temperatura colore “Calda” segue molto bene lo standard, le tinte grigie risultano neutre in quasi tutte le situazioni, il rosa degli incarnati è abbastanza naturale e la luminosità della scena è correttamente calibrata, volendo essere precisi l’intera scena potrebbe essere impercettibilmente rossastra, ma si può comunque migliorare ulteriormente con una calibrazione su misura, il bianco per esempio è calibratile addirittura a 20 punti.
La gamma colori è buona in questa fascia di prezzo, il DCI P3 arriva a coprire il 94%, mentre il Rec 2020 si limita al 72%, anche il volume del colore raggiunge buoni risultati grazie al substrato aggiuntivo di Quantum Dot presente rispetto a un normale LCD, i colori molto saturi vengono riprodotti bene, quelli molto brillanti decisamente meno per via della luminosità non eccelsa, in particolare nelle colorazioni blu ci sono dei limiti rispetto ad altri Qled più costosi.
In generale i contenuti HDR tendono a essere leggermente “piatti” il consiglio è quindi con queste fonti di impostare il contrasto al massimo, attivando anche il contrasto dinamico sul valore “medio”, questo aiuta un pò a rendere più brillate e articolata la scena.
Il pannello lavora a 8bit + FRC, gestisce mediamente bene le sfumature, con qualche leggero banding nelle zone più scure, ma nulla di cui preoccuparsi.
Gestione Movimento
Il display di C71 lavora in tutti i formati a 60Hz, i tempi di risposta del pannello sono di 5,5 ms e nel complesso si comporta nella media degli altri LCD in commercio, diciamo che le immagini scorrono fluide e prive di particolari difetti.
Come per tutti gli LCD tende a sfocare leggermente la scena in movimento, questo in buona parte aiuta a percepire più fluidi vecchi contenuti a basso framerate.
Per quanto riguarda elaborazioni e interpolazioni lavora ai minimi termini, attivando per esempio l’Action Smoothing (effetto soap opera) si può notare che l’intervento effettuato è comunque molto ridotto, l’interpolazione di vede solo nelle scene lente, a parte i 60hz del pannello, questo avviene per scelta di TCL che in questo modo si evita artefatti e difetti (sopratutto nelle scene velocissime dove sembra quasi disattivarsi ogni post-elaborazione).
Nella TV c’è anche la possibilità di attivare il BFI che aggiunge un fotogramma nero al fine di rendere più nitide le scene di movimento, tuttavia se ne sconsiglia l’utilizzo per la forte perdita di luminosità, e anche per il framerate diventerebbe più affaticante per l’occhio dello spettatore.
Input-Lag e videogiochi
Da questo punto di vista la TV eccelle, con la modalità game l’input lag è di soli 12 ms, un valore eccellente per giocare al meglio anche titoli multiplayer competitivi sia su console, ma anche su PC, dove la TV potrebbe essere vista come un grande ed economico monitor a patto di non pretendere di fruttarla sopra i 60 FPS/Hz.
Chiaramente non ha porte HDMI 2.1 e quindi non ci sono le funzioni TV legate a PS5 e Xbox SX, ma sarebbe assurdo averle in questa fascia di prezzo.
Smart TV con Android
TCL C71 ha il sistema operativo Android 9 PIE, questo fa capire che non ci saranno mai problemi di “assenza di App”, le principali le troviamo già pre-installate, per tutto il resto c’è lo store di Google che avrà sempre tutto.
La CPU nella TV è un quad-core ARM Cortex-A55, 1100 MHz con 2GB di RAM (16GB per l’archiviazione App), l’impressione è che Android fatica abbastanza a girare, lo si percepisce a livello di velocità e fluidità nell’apertura di App e Menu, ma a condire il tutto c’è anche qualche bug.
Purtroppo c’è da segnalare che sia Netflix che Prime video hanno una leggera de-sincronizzazione tra audio e video molti potrebbero non notarlo neanche, ma è comunque un piccolo problema che si spera risolvano con futuri aggiornamenti.
Il telecomando in dotazione è molto lungo, ma è completo e piacevole nell’utilizzo, non dispone di un microfono integrato, che è invece presente sulla TV stessa, presente quindi l’assistente vocale di Google Assistant e Alexa .
Audio
Sul versante audio è presente la dotazione minima, ovvero 2 altoparlanti da 10W posti nel lato inferiore della TV. Chiaramente è un tipo di audio adatto a piccole stanze e bassi volumi di riproduzione. Il supporto ai codec audio prevede anche il Dolby Atmos.
Contesto di mercato
Questo prodotto vuole competere con il Qled più economico di Samsung, ovvero il modello Q60B il prodotto Samsung ha dalla sua una maggiore uniformità e una parte Smart più scattante e affidabile, ma un prezzo mediamente più elevato.
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Redatto da: Pixeltv
TCL C71 è il Qled più economico in commercio, propone un buon contrasto, una buona calibrazione nativa dei colori e un'ottimo input lag per videogiocare. La parte Smart-TV pur essendo estremamente completa grazie ad Android ha delle incertezze nell'utilizzo. Complessivamente il prodotto TCL non raggiunge la qualità dei Qled di Samsung, ma si propone di essere più economico, e con la giusta offerta potrebbe essere vincente nel panorama delle TV entry-level.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ ottimo input lag
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC