Sony XG95: Recensione
Sony XG95 arriva sul mercato, si tratta dell’ LCD top di gamma 2019 di Sony, monta un pannello VA ad altissimo contrasto, con retroilluminazione di tipo direct-led e il mostruoso processore video X1 ultimate, vediamone la recensione e le conclusioni.
Questo modello è disponibile in molti formati:
- 55″ KD-55XG9505 (prezzo di lancio 1.799€)
- 65″ KD-65XG9505 (prezzo di lancio 2.599€)
- 75″ KD-75XG9505 (prezzo di lancio 3.999€)
- 85″ KD-85XG9505 (non ancora comunicato)
Design retrò
Lo stand è realizzato in metallo e plastica, presenta queste gambe del tutto simili al Sony XF90, il retro di questi piedistalli è in parte incavo per agevolare il passaggio dei cavi, la forma delle gambette facilmente non piacere a molti, ma rende la TV molto stabile contro le oscillazioni.
Il fronte del pannello presenta dei bordi di 0,9 cm, la parte posteriore non ha tratti distintivi degni di nota, alcuni degli ingressi sono rivolti verso il basso e altri verso il lato.
Sony XG95 ha uno spessore complessivo di 6,8 cm, e non si riduce verso i bordi, questo perchè i LED della retroilluminazione sono posti in modo uniforme su tutta la superficie. Per la temperatura nel lungo utilizzo rimane abbastanza freddo, raggiungendo solo dopo ore i 30°.
Nel complesso la qualità costruttiva delle plastiche appare solida e robusta, l’assemblaggio è ottimo sotto tutti i punti di vista, mentre il design non si distingue in nulla, non è particolarmente moderno, e non è sottile.
Qualità immagine
XG95 ha uno dei pannelli LCD più complessi del 2019, si tratta di un Full LED di tipo VA con particolari trattamenti per migliorare l’angolo di visione, una TV che appartiene alla serie Master, (termine coniato del produttore giapponese per indicare una resa visiva, paragonabile a quella dei migliori monitor usati nella produzione cinematografica).
Appartenere alla serie Master vuol dire tra le altre cose avere la modalità calibrata per Netflix, e la certificazione IMAX Enhanced. Questo ovviamente è il marketing che c’è dietro al lancio…, ma vediamo se il tutto si riflette nel prodotto finale.
Il contrasto nativo è molto alto, circa 4400:1, il local dimming grazie alla retroilluminazione indipendente a zone lavora abbastanza bene, e quando è attivo aumenta ulteriormente il contrasto fino a 4900:1
Le zone di retroilluminazione indipendenti non sono ufficialmente comunicate e variano rispetto alle dimensioni del pannello, l’impressione generale è che il local dimming lavori in modo simile al modello XF90 del 2018, un’implementazione abbastanza buona, che può mostrare qualche difetto di blooming solo con test su fondo nero e impostazioni troppo spinte. Riassumento la TV è in grado di riprodurre ottimi neri, non ai livelli di un OLED, ma comunque in grado di offrire un buonissimo spettacolo al buio.
L’uniformità del pannello si comporta molto bene con le schermate nere, (anche per la possibilità di spegnere i led), mentre mostra qualche problema con le schermate grigie, si tratta del classico effetto vignetta con gli angolini più scuri rispetto al resto del pannello, niente di eccessivo, anche se in questa fascia di prezzo ci si aspetterebbe di meglio.
La luminosità di questo pannello è molto alta, con l’HDR attivo arriva a un picco massimo di 1250 nits, per le piccole porzioni bianche, più realisticamente nei normali contenuti si assesta su una media di 950 nits, ma è in grado di tenere gli 800 nits anche quando lo schermo è completamente bianco, un valore che nessun oled tv potrebbe raggiungere. Quindi grazie a questa luminosità, (unita a un’ottima gestione per smorzare i riflessi ambientali) potrebbe essere la TV ideale per ambienti estremamente illuminati !
Purtroppo essendo un pannello VA, l’angolo di visione non è il suo forte, nonostante gli interventi di Sony per migliorare questo aspetto bastano 40° di inclinazione per percepire significative variazioni cromatiche.
i modelli da 75 e 85 pollici hanno un’ulteriore trattamento sul pannello chiamato X-Wide Angle e offrono un angolo di visione un pò più ampio a scapito di un contrasto leggermente inferiore, un compromesso sicuramente accettabile viste le dimensioni dei pannelli e l’alto contrasto nativo.
Per quanto riguarda l’HDR di tipo avanzato; Sony ha scelto Dolby Vision, che attualmente è il più diffuso, la resa di questi contenuti su un pannello come questo in grado di raggiungere picchi da 1250 nits è eccellente, e da questo punto di vista si posiziona al top assoluto.
Colore
La calibrazione nativa di XG95 e praticamente già quasi perfetta, in questo aspetto i produttori Giapponesi sono storicamente sempre stati al top, è questo modello ne è la prova, le possibili correzioni applicabili sono talmente minime da risultare superflue per qualsiasi utente.
L’X950G occasionalmente riproduce alcuni contenuti HDR in modo leggermente troppo scuro, in generale con questi contenuti si consiglia di impostare il valore Contrast Enhancer su “alto” per avere un aumento di luminosità su tutte le scene.
Le sfumature che questo pannello a 10 bit riproduce sono eccellenti, tra le migliori di sempre. C’è un impercettibile banding nel verde scuro e nel grigio medio, ma niente di visibile nei normali contenuti, e c’è la possibilità di attivare l’apposito filtro Smooth Gradation il cui valore “basso” è sufficiente a nascondere il difetto (rinunciando a qualche microscopico dettaglio).
Movimento al TOP
Il Sony KD XG9505 ha un tempo di risposta di 4,3 ms un buon valore per gestire i contenuti veloci, generando solo una leggera sfocatura nello sfondo, il processore utilizzato da Sony in questo modello è un TOP di gamma, si tratta di X1 ultimate, non ci sono quindi dubbi sul suo operato, l’interpolazione dei contenuti fino ai 120hz del pannello è la migliore di sempre, non genera praticamente mai artefatti (nei momenti più veloci si disattiva da solo).
X1 ultimate si occupa di riprodurre ogni contenuto nel migliore dei modi, per scelta Sony non applica pesanti interventi sui contenuti a bassa definizione, preferendo offrire una visione originale e naturale sulle fonti a 480p e 720p, ovviamente con il 4K il pannello raggiunge il massimo della qualità, con immagini nitide e taglienti, mosse sempre nel migliore dei modi, sia con i filtri attivi che senza.
Per chi preferisce è anche presente la modalità BFI per rendere più nitide le immagini in movimento tramite l’inserimento di un fotogramma nero, questa modalità ormai c’è su tutte le TV e lavora abbastanza bene, c’è anche la possibilità di compensare la perdita di luminosità con ulteriori opzioni.
Input Lag e Videogiochi
Questo modello con la modalità gioco attiva presenta videogiocando in 4K con HDR un input lag di 21 ms, sicuramente un buon valore, nello specifico risulta finora il valore più basso raggiunto da Sony. Uscendo dalla modalità gioco si passa immediatamente a 80 ms, che aumentano fino a 90 ms a seconda dei filtri attivi.
In questo aspetto la TV delude, in quanto non esistono vie di mezzo come offre Samsung con la sua “modalità game plus” arricchita di filtri. La tv purtroppo non supporta il Variable Refresh Rate, un altro aspetto che in questa fascia di prezzo si darebbe per scontato.
Smart TV
L’interfaccia di Android 8.0 (Oreo) è ben organizzata, facile da usare, e offre un nuovo menu rapido personalizzabile, il Play Store offre app in abbondanza per tutti i gusti, e le app native incluse sono veloci e reattive! ; si tratta senza dubbio dell’android TV più veloce sul mercato, solo youtube ha qualche bug con alcuni video (dopo aver visto un video HDR, lascia attivo l’HDR anche sui video SDR).
Il telecomando è di plastica con tonalità metallica, i pulsanti hanno un buon feedback e l’accesso al menù rapido è comodissimo, ovviamente è presente un microfono incorporato che offre l’accesso diretto all’Assistente Google e consente di impartire comandi vocali alla TV.
L’app remota per sostituire il telecomando è un po lenta nell’impartire gli input, ma a parte questo funziona bene, è possibile avviare le app in remoto, e trasmettere contenuti multimediali dal dispositivo mobile alla TV. Si può anche accedere all’Assistente Google del televisore dallo smartphone.
Da segnalare che Apple AirPlay 2 e HomeKit ufficialmente supportati, al momento non ci sono, sicuramente verranno rilasciati tramite un aggiornamento software.
Audio
Sony propone questa TV con coppia di altoparlanti da 10w nella parte superiore (posizionati nel retro), purtroppo i bassi sono quasi del tutto assenti, ma del resto riproduce un suono abbastanza pulito in grado di rendere sempre comprensibili i dialoghi, naturalmente finche si tratta di volumi medi e bassi, per alti volumi le due piccole casse non sono adeguate, e si consiglia l’acquisto di una soundbar dedicata, o apposto impianto (questo modello supporta anche il Dolby Atmos).
Redatto da: Pixeltv
Xg95 è un LCD di alta qualità, eccelle in alcuni aspetti quali luminosità, contrasto, calibrazione, e ha il più evoluto processore in commercio per la gestione delle immagini in movimento. Offre il meglio assoluto nell’utilizzo in ambienti luminosi, ma il suo complesso local dimming a zone lo rende buono anche per la visione al buio. I difetti riscontrabili stanno nel mancato supporto ad HDMI 2.1 di cui non include praticamente nessuna funzione, e nel basso miglioramento rispetto al modello 2018 (xf90), forse la tecnologia LCD ha davvero raggiunto il limite, e il prezzo di lancio di questo LCD è troppo simile a quello degli OLED TV. Tuttavia per chi necessita di un pannello di grandi dimensioni e ha la necessità di tenerlo sotto stress acceso tutto il giorno, questo Sony XG95 potrebbe rappresentare la scelta ideale.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ ottima gestione immagini in movimento
▲ otiima calibrazione nativa del pannello
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC