Sony XG80: Recensione
Il modello Sony XG80 è un LCD di fascia medio/bassa del produttore Giapponese, TV molto simile al modello XG70, ma con alcune differenze;
La TV in questione esiste nei formati:
- 43 pollici (KD-43XG8096) pannello IPS – EDGE LED
- 49 pollici (KD-49XG8096) pannello IPS – EDGE LED
- 55 pollici (KD-55XG8096) pannello IPS – DIRECT LED
- 65 pollici (KD-65XG8096) pannello IPS – DIRECT LED
- 75 pollici (KD-75XG8096) pannello VA – DIRECT LED
Come possiamo vedere si tratta in linea di massima di un LCD con pannello IPS (tranne che per il 75 pollici che monta un pannello VA).
Design
La parte frontale è abbastanza classica, ha una cornice di 1,6cm, quindi non si tratta di bordi particolarmente sottili, anche per quanto riguarda il profilo si tratta di uno spessore massimo di 8cm, ma avendo una retroilluminazione di tipo direct-led non si può pretendere un prodotto più sottile.
Il retro non si distingue dagli altri prodotti, la gestione dei cavi è affidata al semplice passaggio dentro ai 2 piedini, la maggior parte degli ingressi sono laterali e quindi comodi per la gestione a muro del prodotto, mentre 2 porte HDMI (su un totale di 4) sono rivolte verso il retro e quindi potenzialmente scomode da raggiungere.
La tv è il colorazione nera, compresa la base di supporto che è composta da due piedi piuttosto ingombranti, ma che tuttavia non bastano a garantire la totale assenza di oscillazioni se sollecitata, ottima invece la qualità dei materiali e l’assemblaggio, i materiali appaiono premium al tatto, e il tutto appare solido e ben assemblato.
Qualità Visiva
Sony XG80 in tutti i formati (con eccezione del 75 pollici) monta un pannello di tipo ips con retroilluminazione direct-led, per il tipo di tecnologia non si può quindi pretendere un alto contrasto, che infatti riporta un valore di 1100:1.
L’assenza totale del local dimming non aiuta certo a migliorare la situazione, e senza girarci attorno la visione al buio mostra dei neri tendenti al grigio, tranne che ovviamente nelle schermate completamente nere dove viene spenta del tutto la retroilluminazione.
La luminosità con i contenuti HDR si spinge fino a 460 nits, che si tratti di una piccola zona, o dello schermo intero il valore resta sostanzialmente quello, un valore discreto per la fruizione dei contenuti, purtroppo Sony ha deciso di non supportare ne Dolby Vision, ne HDR10+, limitandosi quindi al normale HDR base, una scelta sicuramente discutibile rispetto alla concorrenza.
L’angolo di visione è sicuramente un punto di vantaggio di questo XG80, rege inclinazioni fino a 55/60° senza subire alterazioni, un prodotto quindi adatto a grandi saloni.
L’uniformità dei grigi è accettabile, sicuramente ci sono pannelli nella stessa fascia di prezzo ben più uniformi, ma per i pannelli direct-led è più difficile avere una buona uniformità, questo pannello ha ovviamente gli angolini più scuri rispetto alla parte centrale, mentre l’effetto DSE (schermo sporco) è ben limitato.
La superficie della TV è di tipo semi-lucida e gestisce molto bene l’attenuazione dei riflessi.
Un quadro generale quindi con alti e bassi, ma che mostra anche vantaggi non misurabili, la tecnologia Triluminos di Sony unita a quello che chiamano X-reality PRO mostra i suoi pregi, le immagini appaiono per quanto possibile sempre ben contrastate e nitide, i colori sono brillanti, tutte le fonti collegate vengono gestite ottimamente, le sorgenti a bassa definizione subiscono dei processi di interpolazione letteralmente eccellenti diventando assolutamente piacevoli alla vista.
75 pollici (KD-75XG8096) con pannello VA
Il modello da 75 pollici si differenzia dagli altri formati per il suo pannello di tipo VA, questa differente tecnologia anche senza la possibilità avere le misurazioni precise gli garantisce dei neri molto più profondi e di conseguenza un maggiore contrasto (almeno quattro volte tanto rispetto al pannello IPS). L’unico compromesso da pagare è un angolo di visione inferiore.
Colore
Sony XG80 ha una buona calibrazione nativa, in particolare con la modalità “esperto1” raggiunge già una visione piacevole per il 90% dell’utenza a cui si rivolge, naturalmente è possibile intervenire manualmente per raggiungere una calibrazione ancora più corretta, andando anche a correggere il punto bianco fino a 10 punti.
La gamma dei colori è buona, sopratutto con i contenuti HDR si mostra piuttosto estesa, mentre il volume massimo è accettabile, i colori troppo saturi e quelli troppo scuri hanno ovviamente delle limitazioni, ma nulla che influisca più di tanto sulla visione di contenuti reali.
La gestione delle sfumature è buona il pannello lavora a 10bit, e il banding è molto limitato, con qualche imperfezione solo nei colori grigi.
Ottimo in Movimento
Il pannello di cui è dotato lavora a 60hz (in tutti i formati disponibili), questo è forse l’unico limite del prodotto in questo aspetto, per il resto l’esperienza di Sony nella gestione del movimento si vede tutta, il processore X-reality PRO rende lo scorrimento delle immagini fluido e naturale, decisamente piacevole alla vista.
L’interpolazione di movimento (Motionflow XR 400) è ottima, tutte le sorgenti vengono interpolate fino a un massimo di 60Hz che come abbiamo detto è la frequenza massima a cui lavora il pannello, l’interpolazione è comunque ottima, non mostra praticamente mai artefatti, neanche nelle scene più veloci, e svolge bene il suo lavoro con tutte le risoluzioni.
I tempi di risposta sono di 4,6ms, quindi nella media per un normale LCD, non mostra microscatti neanche con le fonti a basso framerate (anche grazie alla sfocatura stessa generata dal pannello).
E presente la funzione BFI che inserisce un fotogramma nero per rendere più nitide le scene motorie, non lavora nel migliore dei modi, scurisce troppo l’immagine e quindi si consiglia di lasciarlo disattivo.
Input lag e videogiochi
Sony XG80 non pone particolare attenzione a questo aspetto, l’input lag in 4K con HDR attivo si assesta sui 32ms, quindi decisamente sopra alla media della concorrenza, disattivando la modalità game si arriva al valore di 50ms.
La tv non ha alcuna funzione hdmi 2.1, non supporta il Variable Refresh rate, ne tantomeno l’ Auto Low Latency Mode.
Smart TV con android
Il processore che si occupa della parte smart è un ARM cortex-A53, un quad-core che lavora a 1100mhz abbinato a 2GB di RAM, una cpu adatta a gestire decentemente l’attuale versione di Android TV.
Il sistema operativo è ormai noto a tutti, uno dei più completi in commercio, con una quantità enorme di App (la tv ha 16GB per lo storage), sappiamo anche che è un sistema molto pesante e poco ottimizzato, infatti con l’attuale versione 8 non sempre tutto è reattivo e scattante, in media per aprire un’app come YouTube occorrono 4 secondi, le App principali come Netflix e Youtube supportano ovviamente l’HDR.
Il telecomando in dotazione è il seguente è completo e funzionale, dotato anche di microfono per i comandi vocali integrati tramite google assistant, (supportato tramite uno speaker esterno anche Alexa).
Audio
L’Audio si assesta sui classici livelli per questi prodotti di fascia medio/bassa, la TV è dotata di 2 piccoli altoparlanti stereo da 10W, i dialoghi appaiono puliti, i bassi purtroppo sono quasi del tutto assenti, e il suono complessivo riprodotto e adatto a piccoli ambienti. per un ascolto al alto volume in grandi ambienti si rende indispensabile una soundbar.
XG80 nel caso ci collegate un sistema audio supporta DTS, Dolby Digital Plus, e Dolby Atmos.
Redatto da: Pixeltv
Il modello XG80 è una TV molto specifica, ha dei neri poco profondi e di conseguenza un basso contrasto, questo pregiudica in parte l’utilizzo della TV al buio completo. Non eccelle con i film e non supporta formati dinamici di HDR oltre a quello standard, non è nemmeno particolarmente ottimizzato per l’utilizzo di videogiochi. Ha invece una buona resa in ambiente illuminato, riproduce molto fedelmente i colori, e ha una buona gestione delle immagini in movimento, il processore video di Sony lavora in modo perfetto con qualsiasi sorgente, rendendo validi anche contenuti video a bassa qualità. La TV si trova spesso in offerta a prezzi convenienti, solo in questo caso potrebbe rappresentare un acquisto consigliato per l’utilizzo principale che sembrerebbe la visione di eventi sportivi. Tra i vari formati il più sensato è sicuramente il 75 pollici che grazie al pannello VA vanta buoni neri e un buon contrasto. Nel complesso il prodotto si discosta molto poco in meglio rispetto al modello XG70, ma forse non è ancora abbastanza per preferirlo rispetto a un classico Samsung Q60R.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ ampio angolo di visione
▼ input lag superiore alla media
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC