Sony X80J / X80JP: Recensione
X80J / X80JP è l’entry level di Sony un normale LCD 4K di tipo IPS con pannello a 60hz e Google TV, vediamo nella recensione se può essere una valida scelta…
La tv esiste nei formati:
- KD-43X80J / KD-43X80JP – 43 pollici (pannello Ips)
- KD-50X80J / KD-50X80JP – 50 pollici (pannello Va)
- KD-55X80J / KD-55X80JP – 55 pollici (pannello Ips)
- KD-65X80J / KD-65X80JP – 65 pollici (pannello Ips)
- KD-75X80J / KD-75X80JP – 75 pollici (pannello Ips)
Design
Il fronte della TV ha cornici complessivamente un po spesse per i tempi attuali (1,5cm) con una plastica che non restituisce esattamente l’idea di solidità, quella in basso è qualche millimetro più grande ancora e riporta il marchio del produttore, proprio sopra a una barra con un leggero rilievo per i ricettori wireless.
La tv si regge su due semplici piedini, reggono bene la TV, e dal formato 55 pollici in su è possibile inserirli in due posizioni diverse (una più centrale per avere minore ingombro sul mobile).
Di profilo lo spessore di 7,3 cm è considerevole, un dato solo in parte giustificato dal tipo di retroilluminazione Direct-led presente quindi su tutto il retro e non solo laterale, giustificato in parte dato che comunque al tatto le plastiche lasciano intravedere ampi spazi vuoti.
Il retro a differenza dei modelli di classe superiore non ha nessun tipo di texture o decorazione, è presente un’ampia grata di ventilazione nella parte alta, e il box dei connettori tutti sulla destra dove trovano posto 4 porte hdmi 2.0, ethernet antenna e usb. La gestione dei cavi è affidata a due semplici anelli sul retro dei piedini.
Complessivamente la qualità delle plastiche è nella media, l’assemblaggio pur avendo parti flessibili (in questo caso anche sulle cornici frontali) al tatto è uguale a tanti altri prodotti in commercio, tuttavia è innegabile che dal punto di vista del design i classici LCD Samsung nella stessa fascia di prezzo sono più sottili ed eleganti.
Qualità visiva
A eccezione del 50 pollici tutti gli altri formati montano un pannello di tipo IPS (per la precisione è un ADS, ma la differenza è insignificante) la retroilluminazione come già riportato è di tipo Direct-led ma ovviamente senza nessun tipo di local dimming (spegnimento selettivo).
Questo purtroppo porta ad avere un rapporto di contrasto di 1200:1, un valore basso, anche se in linea con la tecnologia utilizzata.
I neri sono un punto debole, in particolare quando sono presenti elementi luminosi su fondi uniformi bisogna dare per scontato un nero slavato e anche un certo clouding “effetto nuvola” legato alla retroilluminazione.
La luminosità in questa fascia di prezzo è buona, si assesta in media sui 380 nits con i contenuti HDR, un livello costante mantenuto nelle piccole e medie zone luminose, la TV raggiunge i 400 nits su schermate interamente bianche.
L’uniformità nei toni medi segue gli standard, gli angolini sono decisamente più scuri rispetto alla parte centrale, tuttavia questa è piuttosto omogenea, l’effetto schermo sporco (DSE) non è presente, e questo fattore è buono per visualizzare contenuti movimentati con fondi uniformi.
L’angolo di visione essendo un IPS è buono, regge i classici 55/60° senza alterazioni fastidiose e anche la gestione dei riflessi viene attenuata bene, complessivamente è chiaro che stiamo parlando di un entry level il cui utilizzo principale è quello di tutti i giorni in ambiente più o meno luminoso.
Colore
Sony da questo punto di vista fornisce la TV con una calibrazione nativa di alto livello, in genere succede su tutti i modelli e questo non fa eccezione, anche in questo caso il profilo colore “cinema” abbinato a temperatura colore “esperto 1” rappresenta un’ottima impostazione, la scena forse è impercettibilmente più scura dello standard, ma la vista di elementi difficili come i volti è perfetta e naturale nel bilanciamento.
Come sempre è possibile intervenire manualmente con una calibrazione del bianco a 10 punti, ma non se ne vede davvero il bisogno, in questa fascia di prezzo è forse il prodotto meglio calibrato in circolazione in grado di soddisfare non solo lo spettatore occasionale ma per quanto possibile anche l’appassionato.
La gamma colori ha una buona copertura DCI P3 dell’86,5%, mentre i limiti del pannello influiscono sicuramente sul volume colore, in particolare le tinte scure molto sature sono riprodotte in modo mediocre, bene quelle chiare e tendenti al bianco.
Il banding è gestito molto bene, le sfumature sono omogenee e graduali con solo qualche piccolo stacco nelle solite zone molto scure.
L’HDR (supporta Dolby Vision) in questi pannelli è un po un problema, infatti a causa del basso contrasto non restituisce l’impatto sperato, sopratutto in ambiente buio è evidente come un concorrente nella stessa fascia di prezzo ma con pannello VA garantisca un risultato migliore.
50 pollici con pannello Va (KD-50X80J / KD-50X80JP)
La misurazione di contrasto riportata riguarda i modelli con pannello IPS, tuttavia il formato da 50 pollici monta un pannello VA e di conseguenza ha un rapporto di contrasto almeno triplo e neri più coprenti, questo è un’aspetto importante perché va a colmare forse il difetto più grande del prodotto garantendo cosi una visione al buio piacevole, naturalmente a scapito di un’angolo di visione più ristretto. Come sempre il tipo di utilizzo è la cosa più importante nella scelta del prodotto.
In movimento
Sony X80JP a differenza del modello X85J monta un pannello a 60hz, il tempo di risposta è nella media (4,7ms), la sincronizzazione con la retroilluminazione è perfetta e quindi complessivamente vedere scene in movimento è un piacere, rappresenta sicuramente un punto qualitativo rispetto agli entry level della concorrenza.
L’interpolazione di movimento “Motionflow” gestita dal processore 4K HDR X1 lavora ovviamente fino a 60fps, le impostazioni più spinte ovviamente generano inevitabili artefatti, ma complessivamente si comporta bene ed è consigliabile abilitarla come ormai avviene su tutti i prodotti.
C’è anche la funzione BFI che inserire il solito frame nero tra i fotogrammi al fine di migliorare la nitidezza in movimento, ovviamente è una funzione che può essere piacevole su un 120hz, quindi in questo caso è un po superflua.
Input-lag e videogame
In questo aspetto siamo di fronte a un pannello con un’input-lag di 11 ms, ovviamente con la modalità game attiva, senza è infatti praticamente inutilizzabile. Questo lo posiziona come un medio/buon prodotto per videogiocare in 4K a 60hz, ovviamente sono escluse le funzioni legate a PS5 / Serie X, nessun supporto ai 120hz, niente VRR e più in generale un HDR che non valorizza l’impatto visivo che i videogiochi moderni offrono.
Smart TV con Google TV
Il software di Google è uno dei 3 principali competitor in commercio, ormai questi si equivalgono in funzionalità e disponibilità di APP, le caratteristiche principali essendo la versione 10 riguardano l’interfaccia principale composta da singola schermata full-screen, i menu corredati di illustrazioni animate, il chromecast integrato per l’invio di contenuti dallo smartphone e ovviamente l’enorme store per le APP scaricabili nei 16Gb di storage.
Riguardo all’usabilità del modello specifico siamo su ottimi livelli, Google TV forse non ha la reattività visiva di WebOS con menu che appaiono in modo più sfumato, ma è fluido e privo di lag. X80J monta un processore quad-core ARM Cortex-A73 a 1800 MHz e 4Gb di Ram, la resa si può definire identica ai modelli più costosi come per esempio X85J o X90J.
Il telecomando è identico ai modelli di classe superiore, con forma stretta e lunga, tanti pulsanti compresi quelli per 4 app di streaming, e il microfono integrato con tasto dedicato per impartire i comandi vocali di Google Assistant o Alexa.
Audio
Le due casse integrate da 10w risultano leggermente superiori alla media nel campo degli entry level, il merito è sicuramente della dimensione delle stesse resa possibile dallo spessore complessivo della TV. Ovviamente in un grande ambiente sarà comunque necessaria una soundbar, ma in una situazione standard di emissione a volume medio i dialoghi sono chiari e nitidi e si percepiscono anche dei medi accettabili, purtroppo come sempre a volumi molto alti c’è la classica distorsione.
Nel caso di connessione a soundbar esterna tramite HDMI 3 (destinata alla funzione apposita eArc) passa tranquillamente il segnale Dolby Atmos, Dolby Digital e persino il sempre più ignorato DTS !
Contesto di mercato
X80J ha aspetti vincenti come la calibrazione nativa e la parte smart TV, e un’audio leggermente sopra la media, tuttavia ci sono anche tipi di utilizzo dove ha concorrenti preferibili, infatti nonostante sia l’entry level di Sony il prezzo è paragonabile al Samsung Q60A / Q65A, prodotto che nella visione al buio e con i contenuti HDR è preferibile.
Dal punto di vista del gaming se pretendete di più con una spesa leggermente maggiore è possibile puntare su Sony X85J o Samsung A70A, entrambi hanno pannello VA e 120hz.
Redatto da: Pixeltv
Sony X80JP è la TV 4K entry level di Sony, tuttavia questo non la posiziona tra i prodotti più economici, del resto alcune caratteristiche come la calibrazione nativa, la gestione del moto, e il software google TV sono al di sopra della media. La scelta del pannello di tipo IPS (escluso il 50 pollici) purtroppo limita il contrasto e con esso la percezione dei contenuti HDR e la visione al buio, tuttavia per un'utilizzo in ambiente illuminato di contenuti televisivi e sportivi potrebbe essere una scelta sicura.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC