Sony A95K: Recensione del QD Oled più raffinato (sostituito da A95L)

Sony A95K (oggi A95L) è la TV di fascia alta più costosa del panorama, per la prima volta usa un pannello QD Oled prodotto da Samsung e lo integra al meglio con la sua elettronica, difficilmente il risultato potrebbe deludere le aspettative.

Nel 2022 questi pannelli QD Oled sono stati prodotti solo nei formati 55 e 65 pollici, quindi la TV vede solo i 2 modelli:

Design: una lastra

Sony A95K
Sony A95K

Come puoi vedere dalle foro la parte frontale vuole mostrare solo ed esclusivamente una lastra con lo schermo, le cornici tra bordino nero e struttura sono in totale di 7 mm su 3 lati, quella in basso è di circa 3 cm, ma contiene ricevitore IR, microfoni, led di notifica e il logo del produttore molto piccolo sulla sinistra.

Il sistema di sostegno è composto da una pedana molto pesante in acciaio e plastica che tramite due piedini si innesta al retro del corpo TV, richiede 4 viti per il fissaggio ma ha anche qualche elemento in acciaio che si incastra di suo e rende il sistema piuttosto solido.

Lo schermo della TV rimane quindi a filo con il tavolo (tolta la cornice nera in basso) e di conseguenza non è concepibile posizionarci niente davanti, neanche un telecomando, questo posizionamento ha anche la particolarità di avere una piccola inclinazione di circa 5° all’indietro, un’attenzione rivolta in particolare modo a chi usa su un mobiletto relativamente basso.

il supporto che regge il pannello può essere montato frontale o sul retro a seconda di gusti ed esigenze.
il supporto che regge A95K può essere montato frontale o sul retro a seconda di gusti ed esigenze.

Il supporto può essere montato anche al contrario, ovvero con la base rivolta nella parte frontale, questo serve per chi non dispone di spazio sul retro, o lo vuole avvicinare a un muro.

Parlando del retro questo ha una texture quadrettata molto incisa, nella parte alta sono ben visibili le uscite audio dei due piccoli subwoofer integrati, sulla destra le connessioni disposte laterali e verso il basso, mentre al centro il solito sistema VESA per il montaggio a muro.

il retro ha diverse coperture in plastica che chiudono gli incavi contenenti gli ingressi
il retro ha diverse coperture in plastica che chiudono gli incavi contenenti gli ingressi

Le porte HDMI sono 4 (di cui purtroppo solo 2 in versione 2.1), 2 USB, ingresso LAN, ingresso cavo ottico e in basso un piccolo interruttore per tenere attivo o spegnere il microfono integrato di Google Assistant. In alto è possibile vedere l’incasso magnetico per il posizionamento della Bravia CAM inclusa, ci sono poi in dotazione le plastiche per coprire i vari incavi contenenti gli ingressi.

Di profilo la TV ha uno spessore abbastanza ridotto di 43 mm, ma a differenza di altri oled la parte “spessa” con l’elettronica occupa quasi tutta la TV, solo una piccola parte in alto mostra il quasi singolo pannello, che tuttavia anche in questo caso è maggiorato da una piccola lastra di dissipazione che Sony ha preferito includere, stiamo parlando quindi di una scelta diversa rispetto all’altro QD Oled Samsung S95B che invece non la utilizza.

Le plastiche di A95K sono abbastanza solide e la qualità dell’assemblaggio è sicuramente premium, tuttavia si percepisce che alcune parti della TV sono vuote, Sony ha scelto di trattare questo Oled con uno spessore che potrebbe essere da prodotto retroilluminato, il risultato è forse uno spreco di spessore rispetto ad altri oled, ma guardando il lato positivo è sicuramente l’oled più robusto da maneggiare.

Qualità visiva al top

Con questa tecnologia saprai già che vanta neri perfetti grazie allo spegnimento selettivo dei singoli pixel e un contrasto infinito, ma entrando nello specifico qui si tratta di un pannello QD Oled una novità nel panorama TV prodotta per la prima volta quest’anno da Samsung, tuttavia se ti aspetti una maggiore luminosità rispetto ai migliori modelli wrgb rimarrai un po deluso.

ovviamente nero assoluto
ovviamente nero assoluto

Sony A95K con i contenuti HDR ha un picco di 940 nits in piccolissime porzioni dal 10% in giù, con la modalità “brillante” raggiunge anche i 1000 nits, ma il profilo non è l’ideale, su schermate completamente bianche raggiunge invece i 190 nits, questi sono grossomodo i risultati di Samsung S95B che infatti condivide lo stesso pannello… a dire il vero sono anche leggermente inferiori, ed è molto strano visto che Sony ha implementato persino una piccola lastra di dissipazione.

Inoltre sono valori raggiunti anche dal modello wrgb Sony A90J del 2021, è possiamo affermare che un concorrente importante come LG G2 si può definire più luminoso.

Discorso diverso invece se andiamo ad analizzare il colore nelle alte luci, in questo aspetto c’è effettivamente una differenza legata alla nuova tecnologia, un’esplosione per esempio nei punti più “caldi” su LG G2 tende a virare verso il bianco a causa del quarto sub-pixel che “inquina” la dominante colorata.

Mai visti rossi cosi accesi
Mai visti rossi cosi accesi

A95K funziona in modo diverso, genera luce blu che colpisce lo strato di quantum dot per ottenere il rosso e il verde, non è un filtraggio ma una trasformazione che crea colori più puri e saturi anche nell’altissima gamma.

i bianchi non sono i più luminosi che offre il mercato Oled, ma siamo comunque su buoni livelli
i bianchi non sono i più luminosi che offre il mercato Oled, ma siamo comunque su buoni livelli

Un’aspetto dove si comporta meglio del concorrente Samsung dotato dello stesso pannello è sulla tenuta luminosa, il modello S95B se la scena è molto chiara e persistente (fondale innevato per esempio) restituisce la sensazione di una variazione luminosa che intervenire in modo leggermente innaturale, secondo me è un piccolo difetto software che invece Sony con la sua esperienza ha evitato.

L’uniformità del pannello è altissima, si tratta praticamente di una conferma che il QD-Oled almeno in questa prima implementazione sui top di gamma è persino più uniforme di quello WRGB, la differenza è quasi indistinguibile a occhio nudo e a dire il vero avrebbe bisogno di un rodaggio di almeno 100 ore, ma conferma quanto visto sull’altro prodotto Samsung.

A95K ha lo schermo più uniforme di sempre
A95K ha lo schermo più uniforme di sempre

Le schermate uniformi quasi nere sono anche queste buone, come in tutti gli oled è un punto debole dove è possibile avvertire un’impercettibile banding, ma non ti capiterà mai di vederlo a occhio nudo con contenuti reali.

Ovviamente nessun effetto DSE (schermo sporco) e offre una riproduzione di campi sportivi e fondi uniformi assolutamente ineccepibile, in breve come tutti gli oled (questi in particolare) lo stacco di uniformità da LCD/Qled/Nanocell e simili è molto significativo.

Dell’angolo di visione è inutile discuterne, è ancora più ampio di quello dei normali oled, praticamente potresti vederne uno spicchio e avresti gli stessi identici colori che essendoci davanti.

Per quanto riguarda la gestione dei riflessi in ambiente luminoso la questione è più complessa, infatti si comporta incredibilmente bene, attenua meglio degli altri oled (e tv in genere) i riflessi, e grazie alla notevole luminosità risulta ben visibile, questo ti può lasciare intendere che sia ottimo anche alla luce, ma purtroppo non è così… proprio come succede su S95B il nero assoluto dei suoi pixel spenti viene in qualche modo “inquinato” dalla luce esterna, non so esattamente se sia colpa del trattamento antiriflesso tanto efficiente, o se riguarda la struttura stessa del pannello, ma visto che i primi QD Oled sul mercato sono due e accade su entrambi opterei per la seconda ipotesi.

In altre parole mentre al buio abbiamo dei neri assoluti, in ambiente luminoso restituisce la sensazione inversa, sopratutto se il pannello è affiancato a un’oled classico WRGB prodotto da LG Display anche di fascia molto più bassa. Per esempio non pochi centri commerciali all’estero stanno evitando di affiancare questi nuovi oled sotto i neon per non metterli in difficoltà.

QD Oled hanno vantaggi e svantaggi, queste prime edizioni soffrono un po nella visione dei neri in ambiente luminoso, inoltre la conformazione triangolare dei sub-pixel non è il massimo per la generazione di piccoli caratteri nel caso di utilizzo monitor. Ma A95K non nasce per questo utilizzo visti i formati e alla normale distanza di visione non hanno invece controindicazioni.
QD Oled hanno vantaggi e svantaggi, queste prime edizioni soffrono un po nella visione dei neri in ambiente luminoso, inoltre la conformazione triangolare dei sub-pixel non è il massimo per la generazione di piccoli caratteri nel caso di utilizzo monitor. Ma A95K non nasce per questo uso visti i formati e alla normale distanza di visione non hanno controindicazioni.

Questo dell’inquinamento luminoso è comunque l’unico difetto di Sony A95k, quindi se pensi di guardarlo spesso con la luce accesa o ambientale forse è meglio un’ oled più classico senza QD, se invece sai che lo guarderai solo in ambiente molto luminoso, allora magari ti conviene prendere direttamente un mini-led.

Colore: ricco grazie al Quantum Dot

La calibrazione nativa di A95K come tradizione Sony è ottima, i profili usabili sono davvero tanti e tutti ben calibrati, il profilo più bilanciato è quello chiamato “Personale” con temperatura colore “esperto 1” e la resa è eccezionale da tutti i punti di vista, anche scene relativamente difficili non restituiscono mai tinte neutre con dominanti sbagliate.

L’incarnato dei volti è sempre perfetto, ho notato che anche quando nella scena ci sono sorgenti di luce colorata che si riflettono sui visi questi non superano mai una certa soglia di “sbilanciamento”, immagino che i complessi algoritmi Sony intervengono, magari lo fanno anche a costo di andare leggermente contro a quello che immaginava il regista, ma per Sony la priorità è restituire sempre un’immagine piacevole e bilanciata, da questo punto di vista c’è effettivamente una differenza rispetto a TV analoghe.

Sony non inserisce nemmeno il profilo filmmaker mode, la loro linea di pensiero è che il profilo personale è abbastanza naturale da rimpiazzarlo, hanno preferito invece includere l’ottimo profilo “calibrato per Netflix” e persino uno dedicato al loro servizio di streaming Bravia Core, che potrebbe anche non avere un lungo futuro.

Per quanto riguarda il colore questa TV è il punto massimo di eccellenza che offre il produttore giapponese e direi senza dubbi l’intero settore, Sony lo chiama XR Triluminos MAX , ma al di la del marketing sappiamo che la sua resa arriva dalla tecnologia usata QD-Oled che può spingersi nella riproduzione di gradazioni mai viste prima, per la precisione la luminanza delle luci primarie e secondarie raggiunge valori altissimi:

ora a eccezione del blu stiamo parlando di valori praticamente doppi rispetto a quello che generano i singoli sub-pixel dei modelli WRGB, e questo si traduce in colori più puri / brillanti e una copertura colore DCI P3 del 100% e Rec 2020 dell’84%.

Non aspettarti però una rivoluzione, perché i momenti in cui questi “colori extra” vengono mostrati sono davvero molto rari, chiaramente stiamo parlando di contenuti HDR, nel caso di una riproduzione di tramonto molto acceso la TV è in grado di mostrare più sfumature arancioni o gialle vicine al bianco abbagliante del sole, oppure un’esplosione è capace di generare colori forti tendenti al rosso senza inquinamento bianco, ma si tratta di frazioni di secondo, ancora più difficile trovare qualcosa di impattante per il verde e il blu, ed è per questo motivo che nonostante le misurazioni riportano dati molto diversi la realtà visiva per lo spettatore differisce poco da altri Oled.

La demo/trailer Sol Levante su Netflix con il suo Dolby vision è un buon esempio per visualizzare colori in parte esclusivi di questi nuovi QD Oled
La demo/trailer Sol Levante su Netflix con il suo Dolby vision è un buon esempio per visualizzare colori in parte esclusivi di questi nuovi QD Oled

La saturazione maggiore è un punto forte del prodotto, ma non vuol dire avere immagini sbilanciate o cromaticamente sbagliate, la TV usa queste sue caratteristiche solo quando realmente necessarie, e in genere vengono usate nella visione di ambienti surreali e come vedremo in seguito nei videogiochi.

Il banding sul pannello a 10bit è del tutto assente, ma del resto in un prodotto con questo prezzo è praticamente una pretesa, Il Dolby Vision vanta una qualità e una resa eccellenti pur non supportando l’ultimissima versione IQ With Precision Detail, A95K include la misurazione della luce ambientale nella stanza e la conseguente manipolazione della luminosità, in particolare per il Dolby vision c’è un menu con la mappatura dei toni a 3 opzioni: off, gradazione preferita, e luminosità preferita, sinceramente per la maggior parte dei contenuti il risultato migliore era “luminosità preferita” in quanto non perdeva nessun dettaglio in zona scura, in qualche rarissima occasione però tra streaming e altro risultava migliore la voce “gradazione preferita” che è quella di default.

Sony A95K QD OLED
Sony A95K QD OLED

Per l’appassionato di cinema che guarda i suoi contenuti sempre al buio Sony A95K è la TV migliore del 2022 !

Un plauso all’upscale dei contenuti, il processore video Cognitive Processor XR esegue un lavoro magistrale, i film 1080p rendono davvero in modo eccellente, e persino i vecchi contenuti SD sono gestiti molto bene, sopratutto attivando in modo moderato (o spinto a seconda delle preferenze) la funzione Reality Creation nel tab “Limpido” del menu impostazioni video. Questa interpolazione agisce sulla nitidezza, sui contorni e su tanti altri aspetti minori, confermando che questa TV e in generale la linea Sony di fascia alta con cui condivide il processore ha una marcia in più della concorrenza in questo specifico aspetto.

si con i contenuti scadenti il cognitive processor lavora meglio della concorrenza per offrire una visione piacevole
si con i contenuti scadenti il cognitive processor lavora meglio della concorrenza per offrire una visione piacevole

Gestione movimento e Motionflow

Il pannello lavora a 120hz e come vedremo in seguito gestisce contenuti fino a 120fps, tuttavia nel cinema siamo sempre di fronte ai soliti 24fps che l’oled riproduce in maniera brutalmente fedele, tanto che in un mondo dove anche gli smartphone girano a 120fps la cosa pesa ogni anno di più, pertanto sopratutto sulle TV oled si rende quasi necessario abilitare i filtri di movimento appunto “motionflow“.

Oggi anche il purista del cinema si rende conto che 24fps erano previsti per la video-proiezione che ha una naturale sfocatura di movimento dei fotogrammi, con gli oled e la loro precisa riproduzione è necessario in questo caso particolare abilitare il motionflow con valore fluidità 1 un compromesso eccellente che accontenta tutti, niente percezione di microscatti e al tempo stesso niente artefatti.

Ovviamente a seconda dei gusti è possibile spingersi su parametri di fluidità più spinti, questo naturalmente genera qualche artefatto, ma proprio in questi frangenti estremi la gestione del moto di Sony risulta superiore a quella della concorrenza, sopratutto nei confronti di Samsung.

Gaming buono ma non al top

Dire che non si gioca bene su Sony A95K sarebbe falso, quest’anno la TV esce dalla scatola già con il pieno supporto a 4K / 120 HZ e VRR. Del resto PS5 ha ormai introdotto la funzione e poterla usare sul loro top di gamma è il minimo.

Gli aspetti non eccellenti riguardano l’input lag a 60hz che è di 16 ms, (a 120hz sono 10 ms), valori assolutamente più che godibili, ma appunto c’è di meglio.

Inoltre la quantità di porte HDMI 2.1 sono 2 su 4 di cui una è anche destinata alla funzione eArc, in altre parole se devi collegarci una soundbar ti resta 1 singola porta 2.1 e già oggi il mercato offre ben 2 console più eventuale PC a poter sfruttare quella singola porta…

Fortunatamente l’audio della TV è molto buono, e questo ti potrebbe liberare una seconda porta, o magari ti interessa avere solo una PS5, quindi potrebbe non essere un grande problema per te.

Un’altro demerito è l’assenza di un’interfaccia apposita per il gaming, ormai per la concorrenza è una funzione scontata, avere sott’occhio le funzionalità attive, i profili e gli FPS è molto comodo e persino Panasonic con il suo My home Screen la offre !

L’ultima assenza è il supporto al Dolby Vision nel gaming, ma del resto al momento è solo Xbox a offrirlo, in compenso appartiene alla linea “Perfect for Playstation 5” e questo include una funzione di tone mapping automatico tramite il riconoscimento del TV da parte di PS5.

Tra le cose positive cito che proprio come succede sul Samsung S95B i mondi immaginari del gaming, gli effetti visivi di armi futuristiche, ma anche esplosioni ed effetti mostrano i colori brillanti e saturi che la nuova tecnologia QD-Oled è in grado di offrire, anzi in alcuni casi e proprio quasi l’unica occasione per poterli ammirare.

Smart TV: Nuovo telecomando e Bravia CAM

Il sistema operativo è come sempre Google TV, un’os in continua espansione che offre accesso a qualsiasi tipo di APP, discutere oggi se sia meglio uno o l’altro non ha poi molto senso in quanto i 3 big del settore si allineano sempre di più, tutti hanno una Home fullscreen con i contenuti interrotti, quelli successivi, quelli scelti dagli algoritmi ecc…, ma sopratutto hanno tutte le App disponibili comprese quelle in uscita nei prossimi anni. Certo a Google TV manca un’interfaccia specifica per il gaming, ma questo è già stato riportato nella giusta sessione.

A ogni modo Google TV su questo Sony A95K gira in modo fluido e reattivo come è lecito aspettarsi da un top di gamma, tanto che è più sensato concentrarsi sul “pacchetto di esperienze” che Sony ha predisposto per il cliente, a partire dal telecomando che quest’anno cambia forma e struttura, le caratteristiche prevedono:

Telecomando principale fornito in dotazione, la dotazione prevede anche un modello classico di fascia economica
Telecomando principale fornito in dotazione, la dotazione prevede anche un modello classico di fascia economica

Sony comunque non sembra così convinta nel cambio di telecomando, tanto che il pacchetto include anche un secondo telecomando decisamente economico, ma classico con pulsanti numerici ecc…

L’altra esperienza è la Bravia CAM che in questo modello è inclusa, questa si aggancia magneticamente al retro del TV lanciando sporgere l’obiettivo sul davanti, al momento la funzione principale è quella di video streaming tramite Google Duo, anche se la qualità della fotocamera non è eccezionale, Sony promette aggiornamenti futuri per espanderne le funzionalità, cose come: pilotare la TV tramite gesti, avere un’audio ottimizzato in base alla posizione dello spettatore, attivare pausa e risparmio energetico se ci si allontana ecc…

Infine c’è il servizio Bravia Core per chi non lo sapesse è un loro servizio di streaming esclusivo che ha come prerogativa un’elevato bit rate IMAX Enhanced e altre attenzioni al fine di spremere meglio la TV, il pacchetto prevede 10 crediti spendibili nello store per l’acquisto di contenuti, ma a parte questo la vitalità di questo ennesimo store non sembra avere un grande futuro, hanno avuto il coraggio di includere un pulsante scorciatoia nel telecomando, ma se il servizio sparisse nel giro di sei mesi nessuno si stupirebbe.

Infine ricordo che per l’invio di contenuti da smartphone o tablet Google TV ha Chromecast integrato, supporta Apple AirPlay 2, homekit e ovviamente Google Assistant per i comandi vocali.

Audio quasi da soundbar

Il sistema sonoro di cui è dotato A95K è un 2.2 canali per un totale di 60 W, i 2 piccoli subwoofer integrati sul retro lavorano per quanto possibile bene, non aspettarti i bassi di un apparecchio dedicato, ma nemmeno il normale audio delle classiche TV.

uno dei 2 mini subwoofer sul retro
uno dei 2 mini subwoofer sul retro

Sony ha implementato il suo Acoustic Surface su questa TV, in breve si tratta di quella tecnologia che rilascia parte del suono attraverso lo schermo stesso per dare la sensazione di provenienza dalla scena e non da una cassa posizionata in basso. Anche la risposta in frequenza considerando la dotazione e lo schermo piatto sono buone, la spazialità simula quello che dovrebbe essere un surround chiaramente non sentirete i suoni arrivare da dietro, ma con le tracce multi canale c’è un certo effetto separazione o tridimensionalità se non altro davanti a voi (funziona meglio se la TV è contro a un muro).

Le alte frequenze ovviamente sono il punto forte, cosi come i dialoghi ben comprensibili a tutti i volumi, complessivamente con questa TV si può anche evitare una soundbar, o meglio se ricorrete a una soundbar per uno stacco significativo vi serve qualcosa sopra i 400 euro, altrimenti non ha senso.

Per collegare una soundbar comunque si può usare la porta HDMI eArc e in automatico passa il segnale Dolby Atmos / Digital e persino il DTS. Infine ricordo che Sony ha previsto la possibilità di usare tutte le casse della TV come unica cassa centrale di un eventuale impianto dedicato.

Prezzo del modello attuale A95L:

A95L è il QD-Oled di seconda generazione, affina decisamente il già ottimo modello 95K e si posiziona di sicuro al vertice assoluto per l’appassionato cinematografico, è il top di gamma assoluto di Sony del 2023 e lo sarà anche del 2024 in quanto il produttore giapponese non lo sostituirà, lo trovi a partire da:

Articolo aggiornato al:
Redatto da: Pixeltv
Voto Totale:
92%

A95K è una TV incredibile, la tecnologia QD Oled abbinata con l'elaborazione e l'elettronica Sony rapprenda il massimo per l'appassionato cinematografico, in generale se non fosse per quel leggero inquinamento dei neri sarebbe facilmente il prodotto dell'anno, diciamo che se guardi i tuoi contenuti al buio comunque lo è. Non si può però ignorare l'uso generico in ambiente leggermente o mediamente illuminato, la luminosità massima non al top, e altri fattori importanti come il prezzo o la disponibilità di 2 soli formati.

Design:

Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.

85%
Luminosità:

Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.

86%
Contrasto:

Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.

94%
Uniformità:

Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.

92%
Colore:

Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.

97%
Angolo di visione:

Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.

96%
Immagini in movimento:

La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.

98%
Input-Lag e Videogiochi:

Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.

88%
Smart-TV:

Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.

85%
Audio:

Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.

90%
Rapporto qualità/prezzo:
75%
fattori positivi e negativi
Volume colore mai visto prima
Gestione upscale ineguagliabile
Gestione del moto in ambito cinematografico
il nero assoluto dei pixel spenti viene in qualche modo inquinato dalla luce ambientale
SPECIFICHE E MISURAZIONI
GENERALITA'
Produttore: Sony
Anno di produzione: 2022
Risoluzione: 4K
Brand (nome commerciale): Bravia XR
Processore Video: Cognitive Processor XR
Formati disponibili: 55", 65"
TECNOLOGIA
Tipologia di pannello

Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled

: oled
Retro illiminazione

La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)

:pixel auto-illuminante
Local dimming

Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming

: local dimming non necessario su oled
Pannello

Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz

: 10 bit - 120Hz
HDR supportato

HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR

: HDR10, DOLBY VISION, HLG
RESA IMMAGINE
Contrasto: infinito
Luminosità picco HDR:

Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..

: 820 nits
Spazio colore DCI P3

Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.

: 100%
Spazio colore Rec 2020

Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.

: 84%
Volume colore DCI P3

Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.

: 97,5%
Volume colore Rec 2020

Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.

: 86,2%
GAMING
Input Lag (mod.game HDR 60hz)

E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag

: 16 ms
Input Lag (mod.game HDR 120hz): 10 ms
Input Lag (mod.game VRR): 10 ms
Tempo di risposta medio del pannello

E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.

: 0,3 ms
versione HDMI: Hdmi 2.1
Numero di porte HDMI: 4 (2 in versione 2.1)
Supporta giochi 4K / 120hz: Si
Supporta giochi 4K / 120hz / Dolby Vision: No
Variable Refresh Rate

Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR

: HDMI VRR
Auto Low Latency Mode (ALLM)

Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.

: Si
HGiG

Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.

: No
SMART-TV
Smart TV OS: Google TV
Assistenti vocali: Google Assistant
Streaming contenuti

Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC

:Chromecast, AirPlay 2, HomeKit
Connettività: Bluetooth 4.2 , Wi-Fi 5 (802.11ac)
CODIFICHE
Nuovo dig.terrestre(DVB-T2) e Cod.HEVC : Si
Codifica MPEG4 : Si
Codifica VP9 : Si
Codifica AV1 : Si
Codifica VVC : No
AUDIO
Speakers: sistema 2.2 - 60W
Audio Passthrough: ARC, eARC, Dolby Atmos (trueHD) su eARC, DTSX (DTS-HD MA) su eARC, 5.1 Dolby Digital su ARC, 5.1 DTS su ARC, 5.1 Dolby Digital su Ottica, 5.1 DTS su Ottica

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