Samsung The Frame: Recensione
The Frame è la TV di Samsung con la forma di un quadro, è un prodotto destinato a una particolare utenza, sicuramente più legato al campo dell’arredamento che a quello dell’home entertainment. A ogni modo vediamo la recensione e le specifiche nel dettaglio.
Questa TV/Quadro esiste in Italia 3 dimensioni: 43 pollici UE43LS03NAUXZT, 49 pollici UE49LS03NAUXZT, e 55 pollici UE55LS03NAUXZT, in sostanza si tratta di un lcd EDGE LED di tipo VA, con risoluzione 4K e la solita tecnologia Qled di Samsung.
Design a forma di quadro
Forma moderna che si adatta bene a qualsiasi arredamento. La cornice attorno al televisore è frontalmente di 1,2 cm lateralmente è molto spesso un blocco uniforme di 4,7cm, ma è fatto volutamente in quel modo, il bordo deve assomigliare a un telaio, infatti tale cornice/telaio può essere sostituita, in dotazione c’è quella nera, ma a parte si può acquistare la colorazione metallo bianco, o il più tradizionale in colore noce.
La TV può essere montata a parete sia utilizzando un attacco VESA standard (ma non avrebbe molto senso) o utilizzando il supporto da parete “No-Gap” incluso, nel qual caso il televisore finisce posizionato perfettamente a filo con il muro, lo scopo principale per cui è stato creato il prodotto.
Qualsiasi altra sistemazione sarebbe un ripiego, sopratutto il posizionamento su mobile tramite il piedistallo base, che ha una forma classica e occupa quasi tutta la lunghezza del pannello.
Per la qualità costruttiva the frame appare solido e ben progettato, da segnalare che tende a scaldare un po nella parte bassa dove sono riposti i LED (è un edge led con i led solo nella parte bassa).
Ovviamente la TV usa il sistema One connect box con relativo scatolotto dedicato agli ingressi, quindi in un corpo separato dal display, l’unico cavo di connessione che entra nel pannello è quasi trasparente.
Qualità visiva
Il Samsung The Frame ha un buon rapporto di contrasto nativo ( 6000:1) e come da tradizione dei pannelli VA i neri sono abbastanza buoni, anche se non esiste nessun tipo di local dimming.
Purtroppo non si può dire lo stesso sulla luminosità, il picco massimo nella normale visione è di 320 nits, troppo basso per visualizzare al meglio i contenuti HDR, e in generale per apprezzare al meglio la TV in una stanza molto illuminata.
Sempre per via del pannello VA l’angolo di visione è abbastanza ridotto, posizionandosi a 40° rispetto allo schermo i neri si schiariscono e i colori diventano slavati, niente di nuovo rispetto a tutte le altre tv di questo tipo, se non fosse che questa dovrebbe essere usata di giorno come un quadro, e paradossalmente si apprezza meglio al buio.
Buona invece l’uniformità del pannello, sia con i grigi, sia con i neri, qualche area retro-illuminata un po più delle altre al centro dello schermo c’è, ma nella normale visione dei contenuti è impossibile da rilevare.
Per quanto riguarda i riflessi, la lastra frontale li attenua nella norma, niente di diverso dagli altri LCD prodotti da Samsung nel 2018.
La calibrazione colore di questo The Frame ha delle impostazioni native abbastanza scadenti, senza dubbio richiede di impostazioni personalizzate, e solo con queste raggiunge una buona qualità. Si consiglia di impostare i seguenti valori:
Immagini in movimento
Il processore utilizzato è identico a quello usato nei normali LCD QLED, la gestione del movimento è buona, ha un buon tempo di risposta di 5,5 ms, e anche durante gli spostamenti rapidi non sdoppia l’immagine, a volte presenta in certi casi qualche sfarfallio, ma quando attiviamo l’interpolazione di movimento questo difetto sparisce del tutto.
Il pannello è anche in questo caso a 120hz, e l’interpolazione di movimento lavora molto bene con tutte le fonti, anzi è assolutamente consigliabile tenere la funzione attiva. Tale interpolazione è in grado di gestirsi in autonomia, fino ad arrivare a disattivarsi del tutto quando la scena è troppo veloce, questo per prevenire la creazione di artefatti a schermo, (succede anche negli altri Samsung del 2018).
The Frame 2018 ha una modalità BFI opzionale che può rendere più nitido il movimento, attivabile persino quando viene utilizzata la modalità ‘Gioco’.
Videogiocare su un quadro ?
Samsung Frame nelle intenzioni non sembra essere stato progettato per questo utilizzo, eppure il fatto di condividere la stessa elettronica dei prodotti del 2018, lo porta ad avere un ottimo input-lag, con la modalità game attiva si attesta intorno ai 15ms (in 4k con HDR), addirittura si può videogiocare con l’interpolazione attiva restando comunque a soli 30ms.
Incredibilmente questo pannello supporta anche il Variable Refresh Rate FreeSync, collegando infatti un PC o una Xbox One X è possibile attivare il VVR e giocare a risoluzione 1440p con soli 7ms di input-lag.
Smart TV e Art Mode
The frame 2018 ha il solito sistema operativo Tizen OS, risulta semplice è intuitivo, e tra i vantaggi dispone di un’App Store con la più ampia selezione di applicazioni sul mercato.
Il sistema di Samsung appare quasi sempre veloce e reattivo, con qualche piccola eccezione, che però potrebbe venire sistemata nel corso degli aggiornamenti, ma a parte questo il valore aggiunto di questo prodotto risiede nella funzione Art Mode;
In pratica la funzione ART MODE mostra como salvaschermo immagini di dipinti quando il televisore è in standby, come già descritto in precedenza lo scopo della TV è simulare un dipinto (con tanto di cornice) appeso a parete, quindi nell’immaginario del produttore quando non viene utilizzata come televisione, ha la possibilità di visualizzare immagini artistiche e diventare un’arredo dell’appartamento.
C’è persino un negozio Art Gallery che può essere utilizzato per acquistare nuovi artwork.
Il telecomando in dotazione è lo stesso di quello trovato con gli altri Qled, ma questa volta in colorazione bianca. È estremamente leggero e facile da usare, sia per le funzioni base che per la navigazione nei menù.
Forse il fatto di avere pochi pulsanti lo rende un pò limitato, e non offre nessuna scorciatoia per accedere alle APP, bisogna sempre accedere all’os per avviare qualsiasi cosa, tranne che per l’assistente vocale che ha un suo pulsante dedicato.
L’assistente vocale Bixby può fare molto, ma non è ancora così avanzato come quello di LG. Non può per esempio effettuare ricerche all’interno di app.
Audio
La TV ha una qualità del suono nella media, la pulizia nei dialoghi è discreta, cosi come lo sono anche i bassi, purtroppo le casse stereo sono molto piccole quindi come quasi tutti i prodotti non è adatta ad alti volumi in stanze particolarmente grandi.
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Il modello The frame viene sostituito ogni anno, essendo un normale LCD le differenze sono ormai irrisorie e il nuovo modello LS03BGUXZT lo trovi in offerta a partire da:
Redatto da: Pixeltv
The Frame è un prodotto particolare, una TV che può diventare parte di arredo della casa; un quadro a tutti gli effetti, con cornice sostituibile, e possibilità di restare in standby per visualizzare dipinti digitali. Come TV ha caratteristiche nella media, con una piccola nota negativa sulla scarsa luminosità, e una nota positiva sull’input-lag ridotto. Il nuovo modello 2019 si limita a migliorare ulteriormente le prestazioni, ma non in modo significativo.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC