Samsung S95B: il top di gamma con QD-OLED
Samsung lo chiama QD-Display, ma poco conta, è lo stesso pannello QD-OLED venduto a Sony per la realizzazione di A95K, la TV prodotta dal colosso coreano invece si chiama S95B ed è il top di gamma 2022
, unico per ora a utilizzare questa nuova tecnologia. La presentazione è di Samsung Display che ha rilasciato specifiche e misurazioni ovviamente da prendere con le pinze visto che non arrivano da ente terzo, il funzionamento del pannello è già stato spiegato per la presentazione del modello Sony, o in articolo a parte sul QD-Display .
In breve si tratta di un pannello Oled con la sola sostanza organica per generare luce BLU, un filtro di Quantum Dot rosso e verde è stato integrato sugli emettitori organici tramite un processo di stampa ink-jet. I quantum verdi e rossi assorbono la luce blu e la ri-emettono nel loro colore nativo, il blu passa invece inalterato.
Questa tecnologia permette rispetto agli OLED WRGB una maggiore saturazione ai livelli più elevati di luminanza, nonché di ottenere un rosso ed un verde più profondi andando complessivamente a coprire spazi colore più ampi (in particolare nel BT.2020).
Misurazioni
La presentazione organizzata da Samsung Display ha permesso ai partecipanti di misurare e diffondere le prestazioni dei primi TV, i risultati paragonati agli OLED WRGB di LG Display sono abbastanza in linea con le aspettative:
- Picco bianco sull’1% del pannello: oltre 1.400 nits
- Picco bianco sul 3% del pannello: oltre 1.400 nits
- Picco bianco sul 5% del pannello: circa 1.300 nits
- Picco bianco sul 10% del pannello: circa 1.000 nits
- Picco bianco sul 25% del pannello: circa 800 nits
- Picco bianco sul 50% del pannello: circa 580 nits
- Picco bianco sul 75% del pannello: circa 250 nits
- Picco bianco sul 100% del pannello: circa 200 nits
Rispetto agli Oled LG già in commercio sono un 20/25% più luminosi, non una rivoluzione, ma molto dipende anche dal modello, mediamente gli stessi OLED WRGB quando usati nei top di gamma Sony e Panasonic riescono a ottenere valori più simili, e quest’anno la tecnologia EVO dovrebbe offrire ulteriori miglioramenti, tuttavia quel picco tra l’1% e il 10% che varia dai 1000 ai 1400 nits secondo me è un risultato esclusivo questi nuovi QD-OLED.
Un’altro riferimento potrebbe essere LG G1 un prodotto del 2021 in commercio che in quel 10% di schermo bianco raggiunge 800 nits di luminosità contro i 1000 di questi nuovi pannelli, interessante anche la piena schermata bianca, dove l’oled WRGB G1 propone 170 nits contro i 200 nits misurati su questi prototipi.
A cosa serve un pannello più luminoso ?
Coma già riportato permette di coprire una gamma colore più ampia, il che si riflette in contenuti HDR migliori, i nuovi QD-OLED confermano (almeno sul prototipo) una copertura dello spazio colore DCI-P3 del 100% e del più esteso BT.2020 xy all’ 87% e BT.2020 uv al 91%, anche in questo caso il metro di paragone G1 raggiunge BT.2020 xy al 71%.
L’altro vantaggio è sopratutto nell’utilizzo migliore in ambiente luminoso, non è che gli attuali oled abbiano problemi, ma effettivamente se c’è un’aspetto dove possono migliorare è proprio sulla luminosità, per molti appassionati questo non è un problema in quanto non guarderebbero mai seriamente dei contenuti con il sole riflesso sullo schermo, ma di fatto l’uso domestico in tante situazioni richiede anche quello.
Ora è comunque normale non aspettarsi uno stravolgimento in questo senso, un’aumento del 20/25 % se confermato non rivoluzionerà il modo di vedere i contenuti in ambienti luminosi, ma è comunque una passo nella giusta direzione, forse nei prossimi anni arriverà maggiore attenzione in questi aspetti e magari una finitura opaca un po come accade nei monitor professionali di alto livello.
Per quanto riguarda il costo per ottenere un pannello QD-OLED, non ci sono informazioni riguardanti il prezzo, ma secondo le stime degli analisti, Samsung Display dovrebbe essere in grado di produrre qualcosa come 600.000 pannelli con questa tecnologia nel corso del 2022, parte di questi pannelli li deve vendere a Sony per il suo A95K, numeri alla mano si capisce che non sono numeri proprio da produzione di massa e questo facilmente si ripercuoterà su un prezzo di listino molto elevato.
Ora vediamo il modello vero e proprio che Samsung dovrebbe commercializzare nel 2022:
Samsung S95B
(disponibile solo nei formati 55″ e 65″)
Si tratta del primo QD-OLED Samsung, un po mostrato sempre a porte chiuse, ma ugualmente premiato al CES 2022, il design è di tipo Infinity One Design con cornici quasi invisibili e quindi molto simile ai nuovi top di gamma Neo QLED.
I pannelli da 55″ e 65″ (unici prodotti) hanno una frequenza di aggiornamento a 120 Hz, uniformandosi a tutti i prodotti contrariamente ai precedenti 144hz dichiarati…
Il Variable Refresh Rate è presente nel formato HDMI Forum VRR e FreeSync Premium Pro (assente G-sync).
Comunque Samsung S95B utilizza il Neo Quantum Processor aggiornato alla versione 2022 con tutte le tecnologie abbinate, alta dotazione anche a livello sonoro con il sistema Object Tracking Sound , e ben 4 ingressi HDMI 2.1 completi di tutte le funzioni.
Il supporto HDR prevede i classici HDR10, HLG, HDR10+, HDR10+ Adaptive e infine HDR10+ GAMING, ma come sempre quando si parla di Samsung pesa l’assenza del Dolby Vision, sopratutto su un pannello come questo.
Sul versante audio si conferma la compatibilità con Dolby Atmos. La sezione audio è invece un po’ meno evoluta di quella presente su alcuni Neo QLED: il sistema è a 2.2.2 canali con Object Tracking Sound, praticamente la dotazione del QN85B, del resto lo spessore ridotto per almeno mezzo televisore non consente l’inserimento di ulteriori altoparlanti.
Samsung S95B arriverà in Italia nel mese di aprile, il prezzo italiano non è ancora comunicato, ma in quello USA è ufficializzato a 2.199,99 dollari per il 55 pollici e di 2.999,99 dollari per il 65 pollici, considerando la nuova tecnologia del pannello ci si aspettava un costo maggiore.
Redatto da: Pixeltv