Samsung QN95A / QN90A: Recensione
QN95A e la variante QN90A rappresentano il top Samsung del 2021 (oggi sostituito da QN95C). Per la prima volta un NEO QLED TV quindi con retroilluminazione a Mini-Led, vediamo nella recensione se l’ennesima evoluzione è davvero una scelta vincente.
Viene commercializzata in Italia in due varianti e nei formati:
- QE55QN95AATXZT (55 pollici) pannello VA
- QE65QN95AATXZT (65 pollici) pannello VA
- QE75QN95AATXZT (75 pollici) pannello VA
modello QN90A:
- QE50QN90AATXZT (50 pollici) pannello VA
- QE55QN90AATXZT (55 pollici) pannello IPS
- QE65QN90AATXZT (65 pollici) pannello IPS
- QE75QN90AATXZT (75 pollici) pannello IPS
- QE85QN90AATXZT (85 pollici) pannello VA
Design
Il design mostra sicuramente una qualità premium, i bordi frontali sono di 8 mm, il logo del produttore non varia lo spessore della cornice in quanto è una targhetta a se stante posizionata curiosamente nel lato destro.
A sostenere la TV un supporto realizzato con un’ottimo metallo, il design ricorda quello di un iMac, si avvita al corpo principale della TV e garantisce stabilità, toccandolo sicuramente c’è qualche oscillazione dello schermo, ma del resto occupa pochissimo spazio sul tavolo, quindi è del tutto normale. Contrariamente all’usanza di tanti altri produttori il display è ber rialzato dal tavolo, tanto da permettere l’utilizzo di qualsiasi soundbar posta davanti senza interferire con la visione.
Il retro di QN95A è completamente in plastica nera con effetto spatolato, nella parte centrale c’è il piccolo incavo per collegare lo Slim One Connect Box.
Di profilo è contornato da una cornice metallica, questa cornice misura 13mm, c’è poi una leggera bombatura del retro che porta lo spessore complessivo a 20mm, un record in quanto nessun LCD con i led posti su tutto il retro della superficie (Direct-led) è tanto sottile, evidentemente l’utilizzo di mini-led aiuta anche in questo aspetto.
La qualità costruttiva è medio alta, la plastica utilizzata è di buona fattura e mantiene il prodotto leggero e maneggiabile, l’assemblaggio sembra nella media, risulta compatto e rifinito, quello che ci si aspetta da un prodotto di fascia alta.
Differenze QN90A / QN95A
Le differenze tra i due modelli riguardano gli ingressi, QN95A viene venduto fornito di Slim One Connect un piccolo box esterno con tutti gli ingressi che si ha sua volta si collega al pannello tramite un singolo cavo, una soluzione elegante e comoda ma non solo, ha anche il vantaggio di avere tutte e 4 le porte HDMI in versione 2.1 a differenza di QN90A che ha solo 1 porta delle 4 in versione HDMI 2.1
L’altra differenza riguarda la lavorazione per ottimizzare l’angolo di visione, leggermente più evoluta sul modello “95” una differenza che nel concreto permette qualche grado di angolazione in più prima di alterare i colori.
Il pannello è uguale per entrambe le sigle, ma c’è un’ ulteriore eccezione, il modello QN90 in Europa nei formati 55,65,75 monta un pannello IPS, questo comporta un rapporto di contrasto nativo minore, ma al tempo stesso un migliore angolo di visione, normalmente la differenza tra un pannello IPS e uno VA è molto marcata, tuttavia in questo caso visto l’alto numero di zone con retroilluminazione indipendente anche l’ips può vantare un’ottimo nero, seppur con qualche alone luminoso più visibile rispetto al modello VA.
Qualità immagine
Quest’anno molti produttori stanno tentando questa nuova strada dei mini-led, questo è il primo Neo QLED di Samsung, sostanzialmente un normale Qled (di fascia alta in questo caso) dove è stato sostituito il sistema di retroilluminazione usando questi mini-led capaci di spingere la luminosità a livelli altissimi. Di fatto questi mini-led uniti al pannello di tipo VA permettono un contrasto di circa 23500:1 (con il local dimming attivo), un valore altissimo inferiore solo all’infinito degli Oled.
Vista al buio la TV fa davvero un’ottima impressione, per offrire un nero quasi assoluto bisogna affidarsi al local dimming, la scelta più sensata è impostarlo sul valore Alto per vederlo lavorare al massimo potenziale, in breve questo sistema spegne la retroilluminazione nelle zone dove non ci sono elementi luminosi, il fatto di avere la nuova tecnologia composta da questi piccoli led permette molte più zone indipendenti rispetto ai precedenti top di gamma, Samsung nei comunicati stampa parlava appunto di aver rivoluzionato gli algoritmi tramite tecnologia Quantum Matrix e fino a un massimo di 2000 zone indipendenti, in questi modelli 4K il 65 pollici ha 792 zone effettive (rispetto alle 480 usate nei modelli 2020). Al di la dei numeri dichiarati che dipendono dai pollici e comprendono anche gli 8K, non ci sono dubbi che per ora in questo 2021 è il più accurato local dimming mai visto in funzione.
Un sistema cosi evoluto merita però dei chiarimenti, quando ci sono testi bianchi come sottotiloli o piccoli elementi luminosi su fondo nero, un leggero alone luminoso (blooming) al buio lo si percepisce, se giocando è presente un hub rotondo della giusta dimensione su fondo nero lascia intravedere un leggero “alone quadrato”, sono situazioni particolari… ma è comunque migliore rispetto a tutto quello visto fino a oggi, questo non vuol dire che raggiunge la perfezione degli Oled, come già detto ci saranno sempre situazioni che lo mettono leggermente in crisi come per esempio il classico firmamento notturno, occasione in cui la TV per mantenere dei neri profondi preferisce “oscurare” le stelle più piccole, il risultato è comunque notevole e agli occhi di un utente non particolarmente attendo le differenze con l’oled potrebbero essere davvero poco visibili.
Il valore comunque più impressionante è quello della luminosità, con i contenuti reali HDR è capace di toccare i 1700 nits in zone piccole e medie, in una schermata completamente bianca pur abbassando in automatico i valori supera comunque i 750 nits, che per dire è il picco massimo che mediamente un’oled raggiunge solo quando sono attive piccole porzioni… questo è un’aspetto interessante dato che anche il più basilare HDR10 potrebbe lavorare con valori teorici ben oltre i 2000 nits, in pratica con le luminosità attuali siamo ben lontani dal completo sfruttamento della tecnologia, ma questo non toglie che Samsung QN95A / 90A (è altri futuri Mini-led) è la TV più luminosa in commercio del 2021.
L’uniformità del pannello purtroppo nelle schermate grigie non è eccellente come gli altri aspetti, siamo di fronte a un’uniformità nella media, sono presenti i classici angolini leggermente più scuri, un’accenno di DSE (schermo sporco) nella parte centrale, ma che comunque non compromette la visione reale di contenuti sportivi.
Andando verso le schermate più scure la situazione migliora in proporzione molto velocemente, fino a raggiungere un’ottima uniformità nelle schermate quasi nere, chiaramente se la schermata è completamente nera il sistema spegne del tutto la retroilluminazione raggiungendo la perfetta uniformità.
L’angolo di visione anche in questo caso è sicuramente superiore a qualsiasi precedente pannello VA in commercio, Samsung comunica di aver usato il sistema Wide Viewing Angle sul QN90A (preso in esame) e in effetti è la prima volta dove il vantaggio è significativo, regge comunque 45° di inclinazione senza avvertire alterazioni di colore o luminosità, un valore buono per un pannello di tipo VA, anche se imparagonabile in senso assoluto alla perfezione di un’oled. Il modello QN95A usa un sistema persino più evoluto e chiamato Ultra Viewing Angle che si immagina gli permetta di avere un’angolazione migliore di qualche altro grado.
La gestione dei riflessi e la sua attenuazione è ottima, il display ha una finitura di tipo lucida, ma potete utilizzarlo senza problemi in qualsiasi ambiente, anche se ci sono lampade o finestre Samsung QN90A sarà comunque la scelta ideale per questo tipo di utilizzo, sopratutto per la luminosità che è in grado di raggiungere.
La resa dei contenuti HDR è chiaramente un punto forte del prodotto, in certe situazioni i picchi luminosi sono talmente alti da sembrare irreali, purtroppo Samsung per quanto riguarda la versione con metadati dinamici si ostina a supportare HDR10+ scartando il più diffuso Dolby Vision, questo è sicuramente è un punto dolente in un top di gamma di questo livello, ma si tratta di una scelta politica aziendale.
Il modello da 50 pollici QE50QN90AATXZT nelle specifiche ufficiali Samsung riporta dei valori diversi, quindi potrebbe avere un pannello di tipo inferiore rispetto al 65 pollici analizzato.
Colore
Dal punto di vista della calibrazione siamo di fronte a un’eccellenza, la modalità film con tono colore caldo 2 è già di suo inattaccabile, il bianco è assolutamente bilanciato e privo di imprecisioni visibili dall’occhio umano, la temperatura colore è ottima e questo si riflette sopratutto nella riproduzione delle tonalità più difficili come gli incarnati.
La gamma di colore è molto ampia con una copertura DCI P3 del 96%, mostra il meglio anche nel volume del colore, del resto il filtro di quantum dot da sempre è un vantaggio per la riproduzione di tonalità accese/fluorescenti, che sommandosi alla fortissima luminosità raggiunge vette mai raggiunte.
Sulla gestione delle sfumature non c’è nessuna segnalazione da fare, il display a 10 Bit si comporta mediamente bene con un banding molto ridotto presente solo nei rossi e verdi scuri, tra i vari filtri è possibile attivare la “riduzione rumore” ma non se ne vede il motivo in quanto a fronte di un banding del tutto azzerato ci sarebbe una lieve perdita di dettaglio.
In movimento
QN90A monta un pannello a 120Hz con un tempo di risposta medio di 3,3ms, le scene più movimentate appaiono fluide e c’è una sfocatura davvero minima per essere un LCD, complessivamente anche senza interpolazioni attive è abbastanza piacevole vedere qualsiasi tipo di contenuto con un framerate decente.
Poi chiaramente c’è la possibilità di abilitare l’interpolazione di movimento (chiamata Picture Clarity Settings) che adatta la fonte ai 120hz del pannello, per i vecchi contenuti con basso frame rate il suo utilizzo è quasi obbligatorio per evitare i famosi microscatti presenti nella fonte (non è colpa della TV).
Questa interpolazione Picture Clarity è ovviamente personalizzabile nell’intervento a seconda dei gusti, in generale lavora bene nelle scene lente, anche se c’è qualche artefatto nelle scene più veloci, questo avviene perché la TV sceglie di non disattivare mai l’elaborazione come invece tendono a fare altri prodotti, non si può valutare come un fattore negativo o positivo, è una scelta, e per non imbattersi in questi piccoli artefatti si consiglia di limitare su bassi valori sia il Blur reduction che il judder reduction.
Con qualsiasi fonte connessa la TV si comporta molto bene, il processore Neo Quantum 4K upscala la scena ai 4K nativi del pannello senza interventi eccessivamente invasivi, la risoluzione più impressionante dopo il 4K nativo è sicuramente il 1080p che effettivamente su questo pannello migliora tanto le sue condizioni iniziali, Samsung con i nuovi processi di interpolazione / AI / machine Learning come va di moda chiamarla ora è riuscita a raggiungere dei livelli notevoli, e superiori ai modelli dello scorso anno.
C’è anche la funzione LED Clear Motion (BFI) per limitare le sfocature nelle scene movimentate tramite l’inserimento di un fotogramma nero, in questo modello tale funzione lavora sicuramente bene, ma il suo utilizzo come sempre riguarda una piccola nicchia di utenti e il compromesso è una perdita di luminosità della scena nonché un maggiore affaticamento per l’occhio dello spettatore.
Input lag e videogiochi
Per quanto riguarda questo aspetto è dal 2018 che Samsung punta forte al settore, è lecito aspettarsi quindi il massimo da questo top di gamma 2021, ed infatti non delude… in 4K con la modalità game attiva offre un input lag di 10 ms, un valore eccellente anche se comunque raggiunto da tanti altri prodotti anche economici.
Più interessante l’applicazione del VRR fino a 120Hz proprio come i tanto apprezzati oled LG, dai quali ormai si discosta solo per il supporto ufficiale al G-Sync (sulla carta ancora assente), ma che collegando un PC con scheda video Nvidia sembra essere accettato.
L’HDMI 2.1 chiaramente è presente, tuttavia fa storcere il naso che su questo modello QN90A solo la porta 4 sia abilitata 2.1, e già l’idea di connetterci contemporaneamente 2 console nextgen come Xbox Serie X e Ps5 crea un fastidio. Il modello QN95A dotato di One connect box ha invece 4 porte 2.1 ma il costo è un prezzo leggermente superiore.
La fruizione di videogiochi risulta comunque pressoché perfetta, se la gioca con prodotti top come LG CX e si immagina tutta la nuova gamma 2021, ma non mancano comunque le dovute differenze; anche se l’input lag è praticamente identico, da una parte l’oled ha tempi di risposta del pannello istantanei, e 4 porte hdmi 2.1 dall’altra parte la TV Samsung è più luminosa, e può permettersi di rimanere accesa 24 ore su 24 senza preoccuparsi di eventuale burn-in dopo anni di forzato utilizzo (anche se in realtà nessuno può certificare che questi mini-led non possano nel tempo perdere di luminosità/uniformità).
Il sistema Tizen 2021 prevede in esclusiva la funzione Super UltraWide Game View che in pratica consente di visualizzare i giochi in proporzioni 21: 9 e 32: 9 formati possibili collegando un PC, non ho potuto testare questa funzione, ma l’idea di ridurre lo schermo usando solo la parte centrale del TV non mi entusiasma.
Smart TV con Tizen 2021
Il sistema operativo è una garanzia di semplicità e funzionalità, lo store ha un’ampia varietà di App non manca assolutamente niente, ma sopratutto c’è la garanzia che se nei prossimi anni usciranno nuove App fondamentali (un po come è stato per Disney Plus o DANZ ) lo store Samsung sarà il primo ad averla al pari di WebOS e Android.
Il processore utilizzato è un Mediatek quad-core con frequenza ignota, si tratta comunque di una CPU adeguata a gestire il nuovo Tizen 2021 (6.0), che risulta scattante e prestante in ogni utilizzo, non sembrano esserci bug o incertezze, le App più utilizzate si aprono in un’istante e funzionano molto bene, persino le nuove pesanti funzioni del 2021 come il Multi View a 4 schermate, o le funzioni di smart working sono eseguite in modo perfetto.
Il telecomando in dotazione è variato in alcuni aspetti, continua a mantenere la sua impostazione smart con pochissimi pulsanti essenziali e microfono integrato per l’assistente Bixby, ma sul retro non c’è più il vano batterie in quanto si auto-ricarica a energia solare (o tramite cavo USB-C in assenza di luce).
Leggi per maggiori informazioni su Tizen OS
Audio
La parte audio della TV essendo un top di gamma ha una dotazione più complessa del normale, offre un piccolo sistema audio 4.2.2 canali per un totale di 60W compresi 2 piccoli sub da 10W destinati ai bassi.
Con questa dotazione chiaramente la TV si discosta dalla media e pur non raggiungendo la “potenza” di una soundbar dedicata offre un’audio convincente con dialoghi puliti e bassi accettabili, ma sopratutto funzioni interessanti. Samsung ha integrato il suo algoritmo proprietario Object Tracking Sound+ per ricreare una simulazione di suono posizionale in base alla posizione dell’elemento emissivo sullo schermo, chiaramente non funziona bene come se fosse il display stesso a emetterlo, ma del resto non si può pretendere tanto, c’è anche la funzione Adaptive Sound + degna di nota, in quanto amplia il palcoscenico e la spazialità sonora, rende il tutto più dinamico e coinvolgente, notevole anche il Gaming Surround Sound dedicato ai videogiochi che in modo diverso cerca di espandere l’audio oltre le cornici del TV, inoltre enfatizzare i piccoli rumori emessi sulla distanza.
Per il miglioramento dei dialoghi c’è la funzione Amplificatore intelligente della voce, modalità utile la sera, niente di particolarmente significativo.
I codec sonori supportati si limitano al Dolby Digital, il Dolby Atmos è supportato solo tramite Passthrough eARC TrueHD verso impianto esterno o soundbar apposita, mentre l’ormai poco usato DTS non è supportato.
La variante QN95A ha sostanzialmente lo stesso impianto sonoro, ma per un totale di 70W
Il modello da 50 pollici QE50QN90AATXZT ha un sistema audio inferiore, 2.2 canali per un totale da 40W
Contesto di mercato
Per concludere l’analisi su questo nuovo Neo QLED, tutte queste zone indipendenti di mini-led uniti al filtro Quantum Dot rappresentano al momento l’evoluzione massima del sistema LCD, dovrebbe essere l’ultimo step evolutivo per un sistema che si dava per morto da almeno 5 anni! Il principale concorrente di riferimento dovrebbero essere i mini-led di LG presto sul mercato, quindi almeno per ora è il miglior LCD in commercio, purtroppo il prezzo da pagare per tutto questo è un costo sicuramente non economico, sopratutto nei formati fino a 65 pollici dove la semplicità di un Oled LG come C1 forse è una scelta migliore.
Samsung QN90A / QN95A con relativo street Price è molto competitivo in certi contesti, ad esempio nel formato da 75 / 85 pollici le alternative Oled sono decisamente più costose, ma anche nel caso di utilizzo in ambiente molto luminoso la resa del prodotto Samsung è la migliore in assoluto sul mercato. Infine teoricamente vince anche nell’utilizzo estremo, laddove necessita di rimanere acceso per tutta la giornata senza preoccupazioni di burn-in.
Redatto da: Pixeltv
Samsung QN95A o la variante QN90A sono il top di gamma Samsung per il 4K nel 2021, abbinando la tecnologia Qled e la nuova retroilluminazione basata su Mini-Led si ottiene la TV più luminosa di sempre, ma allo stesso tempo in grado di offrire dei buoni neri. Il prodotto vanta una calibrazione colore eccellente, una parte smart-TV e gaming al top e non ha particolari punti deboli, solo l'uniformità dello schermo poteva essere decisamente migliore. Il prezzo di lancio in certi formati può scoraggiare l'acquisto, ma su alcuni utilizzi come quello in ambiente luminoso non ha rivali. A parte Samsung anche altri LCD di fascia alta basati su mini-led usciranno nel 2021, ma per ora si candida a essere il migliore LCD dell'anno.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Ottimo Contrasto grazie alle molte zone del local dimming
▼ Non supporta Dolby Vision
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC