Samsung Q70C / Q75C: Recensione del 120hz economico
Samsung Q70C / Q75C è una delle TV 120hz più economiche del 2023, un Qled di tipo VA buono per il gaming e la visione cinematografica al buio.
Esiste nei formati da:
- QE55Q70CATXZT o QE55Q75CATXZT – 55 pollici
- QE65Q70CATXZT o QE65Q75CATXZT – 65 pollici
- QE75Q70CATXZT – 75 pollici
- QE85Q70CATXZT – 85 pollici
Design
Il design nel suo complesso è lo stesso dei modelli degli anni passati di questa “serie 7”, parliamo comunque di una linea elegante e moderna, la parte frontale ha cornici su 3 lati di 12 mm (6 di nero+6 di telaio), la parte bassa è di circa 15mm con la targhetta sporgente del produttore sulla destra.
Lo stand che lo sostiene è un piedistallo di plastica piuttosto economica, come vedi occupa poco spazio di appoggio, si avvita sul retro e svolge il suo ruolo in modo stabile con oscillazioni solo se tocchi lo schermo, il display viene alzato dal tavolo di 8,3 cm circa.
Lo spessore del prodotto è molto sottile con un profilo del corpo tv di solo 2,8 cm ! Samsung ci ha abituato a questi prodotti sottili anche grazie al fatto che la retroilluminazione è di tipo Edge led, quindi posta solo nella parte bassa della TV.
Il retro completamente in plastica ha la solita texture lineare a puntini e il box con tutti gli ingressi (tra cui 4 porte HDMI) nel lato destro, dall’altra parte quello per l’alimentazione e in basso dei solchi per un tentativo di accompagnare i vari cavi.
Qualità costruttiva e di assemblaggio nella norma come avviene ormai da almeno 5 anni, direi un prodotto adeguato e sicuro.
Differenze tra Samsung Q70C e Q75C
I due modelli utilizzano lo stesso identico pannello, a variare è solo lo stand di sostegno con una forma a struttura singola sul modello “Q75C”, c’è infine una leggera differenza di colore sulla cornice, sempre il modello “75” ha una finitura silver a differenza di Q70C che tende al nero.
Qualità visiva
Le premesse sono le solite e trovano conferma nei test, il pannello di tipo VA (in tutti i formati) come da tradizione Samsung restituisce un contrasto di 6200:1 un bel valore che ti permette di fruire di una buona visione al buio.
La luminosità ha un picco con i contenuti HDR fino a 470 nits, definirlo picco non è nemmeno corretto perché comunque è un valore che l’elettronica può mantenere anche costante a tutto schermo, non c’è una funzione di local dimming (oscuramento locale dei led), questo perche in parte la fascia di prezzo non lo consente, in parte per averla limitata a poche zone forse è meglio non averla proprio.
A ogni modo è chiaro che se guardi una schermata molto scura o nera dove però c’è presente una piccola ma forte zona luminosa i neri di tutta la scena vengono inquinati tendendo al bluastro, ma comunque grazie al display VA sono sempre molto migliori di quanto accadrebbe su un IPS.
L’uniformità del pannello è anche questa nella media, lungo i lati esterni è visibilmente più scuro, e nella zona centrale c’è qualche impercettibile banda, ma si tratta comunque di difetti praticamente invisibili con i contenuti reali, potresti notarli se lo utilizzi come monitor, ma considerando che parte da un formato di 55 pollici direi che non è il suo uso principale.
L’angolo di visione non è cambiato di nulla dal passato, è un limite della tecnologia che senza costosi filtri non si può risolvere, quindi questo Q70C / Q75C è identico al passato e oltre 35° orizzontali sbiadisce l’immagine, ovviamente non è un problema se la tua postazione di visione è frontale.
I riflessi anche in questo caso sono gestiti nella norma, la finitura del display è semi-lucida come sempre e in media si comporta decentemente anche in ambienti luminosi, del resto i 470 nits che può generare nella sua fascia di prezzo sono buoni !
Colore e calibrazione
La calibrazione nativa è forse il punto più dolente di Q70C, apparentemente “Filmmaker mode” è la modalità più calibrata per l’HDR, mentre con l’SDR si usa “movie” con temperatura colore “caldo 2” e gamma 2.2. Tuttavia a mio modo di vedere le scene sono in entrambi i casi più scure del necessario, ma sopratutto i bianchi virano troppo al blu.
Nel complesso per sistemare la cosa ho impostato nel menu del bilanciamento del bianco la modalità a 2 punti, impostando i seguenti parametri:
bilanciamento a 2 punti | |
R-Gain | 5 |
G-Gain | 3 |
B-Gain | -6 |
R-Offset | 4 |
G-Offset | 3 |
B-Offset | 4 |
I risultati visivi in questo modo sono molto migliori, certo richiederebbe una calibrazione su misura a 20 punti, ma tanto ogni pannello differisce leggermente ed è una pratica sempre meno praticabile.
La copertura DCI P3 è dell’87% che è adeguata per riprodurre quasi tutte le tinte dell’HDR, ma il volume colore fatica in quelle tinte eccessivamente brillanti e sature, sia chiaro che questo avviene in modo minore rispetto a un normale LCD come potrebbe essere per esempio CU8070 (per restare in casa Samsung), però da un qled forse ci si sarebbe aspettato qualcosa di più in questo aspetto.
Le sorgenti HDR vengono riconosciute mostrando il logo sovra-impresso e attivando ovviamente la luminosità al massimo, sembra che negli anni passati questa stessa serie avesse picchi di luminosità e saturazione leggermente superiori, ma di fatto non sono più in commercio e la resa è comunque più che allineata all’attuale costo del TV.
Collegando sorgenti di bassa qualità (come un 480p) il processore Quantum Processor 4K effettua l’upscale dei contenuti, siamo di fronte a un’operazione standard che non effettua miracoli, viene interpretata senza stravolgimenti con un po di sfocatura di troppo come ci si aspetta da un processore video non top di gamma.
Gestione movimento
Samsung Q70C / Q75C ha uno schermo con un tempo di risposta medio di 6,5 ms un valore medio per un LCD attuale che non genera nessun effetto scia visibile.
Il pannello lavora a 120hz, è di conseguenza l’attivazione dei filtri di movimento interpola i 24hz cinematografici fino a quel valore, la gestione di questi è sempre pilotata dal tipo di processore video e obiettivamente qui non si tratta di un processore da top di gamma, questo si traduce nel fatto che se spingete le impostazioni di fluidità al massimo gli artefatti che compaiono sono piuttosto evidenti.
Pertanto il consiglio è quello di non esagerare con “l’effetto soap opera” e utilizzare impostazioni minime o al massimo medie, del resto devi considerare che già la natura stessa degli LCD e del loro tempo di risposta contribuisce a “legare” i fotogrammi tra loro, quindi tanto basta a non percepire scattini.
Presente una funzione BFI (funzione stroboscopica di alternanza con frame nero per aumentare la nitidezza nelle scene di movimento) che però lavora fino a un massimo di 60hz, scurisce troppo l’immagine e affatica la vista quindi si consiglia di lasciarla disattiva.
Gaming a 120hz e hdmi 2.1
Come puoi immaginare essendo il 120hz più economico di Samsung sul mercato ha un’importante collocazione in ambito gaming, ha quindi accesso alle funzioni di Playstation 5 / Xbox / PC come il 4k a 120hz e il VRR (variabile refresh rate).
Le porta HDMI in versione 2.1 sono ben 4 un fattore incredibile in questa fascia di prezzo dato che ci sono oled top di gamma che ne offrono solo 2… quindi puoi collegare ben 4 dispositivi 2.1 o 3 più eventuale soundbar.
L’input lag generato è di 11 ms videogiocando a 60hz e solo 7 ms se giochiamo a 120hz, valori eccellenti che ovviamente si riferiscono alla modalità game che si attiva in automatico tramite protocollo ALLM. C’è anche la modalità game plus che abilita una leggera interpolazione in cambio di un’input lag più alto ma comunque sostenibile nei titoli single player (30ms).
Il VRR prima accennato supporta sia il certificato hdmi-vrr sia i protocolli Freesync e G-sync legati al mondo PC, c’è anche il supporto al chroma 4:4:4, purché si imposti l’ingresso sulla voce PC e si abbia Input Signal Plus abilitato sulla porta HDMI in questione.
Ogni opzione gaming è presente nella specifica interfaccia apposita, vale la pena di ricordare anche a presenza del Gaming Hub per avere accesso alle piattaforme di cloud gaming come geforce now o xbox gamepass collegando via Bluetooth un semplice joypad al TV.
Risulta abbastanza scontato che nel complesso è sicuramente una delle TV per Ps5 e Xbox più accessibili in commercio e nello specifico la “serie 7” di Samsung lo è sempre stata da anni.
un Qled a 120hz leggermente più economico della media e ideale per il gaming
Smart TV
Come sempre il sistema operativo è Tizen os in versione 2023, stiamo parlando di uno degli os più completi e funzionali sul mercato, lo store è fornitissimo e non manca nessuna funzione compresa l’interfaccia SmartThings per la gestione della demotica casalinga.
Presente l’Ambient mode, il multi-view, Google Meet (serve camera non inclusa) e per la prima volta anche un HUB per gli NFT chiamato Nifty Gateway.
Il telecomando fornito è quello di fascia alta con ricarica solare/usb, microfono integrato con supporto al proprietario Bixby, ma anche ad Alexa e Google Assistant per operazioni più generiche.
Quanto all’esperienza di utilizzo non c’è molto da dire, Tizen OS girà in modo mediamente fluido e reattivo, leggermente meglio di quanto avviene sui modelli di fascia inferiore come CU7190, anche se immediatamente dopo l’accensione della tv ci sono i primi attimi di utilizzo che mostrano incertezze e lag, ma in genere non compromette l’esperienza complessiva.
Audio
L’audio integrato è ovviamente abbastanza limitato, in pratica ci sono 2 altoparlanti da 10 Watt per un’audio stereo, difficile capire se sono leggermente migliori degli entry level più economici, parliamo comunque di un suono adatto a piccole stanze e volumi medi.
Q70C supporta il Q-Symphony per collegare altoparlanti esterni compatibili senza fili, tramite HDMI invece c’è il supporto a Dolby Digital e Dolby Atmos.
Prezzo Amazon su Q70D / Q75D (mod 2024)
La tv si posiziona in una fascia molto specifica, è il 120hz / hdmi 2.1 più economico di Samsung e anche uno dei più accessibili dell’intero panorama, il modello in commercio del 2024 é praticamente identico a quello recensito, spesso in offerta a partire da:
c’è anche un’interessante alternativa per un tv quasi del tutto paragonabile di tcl, il T8B (recensione) anche lui in offerta a:
Redatto da: Pixeltv
Q70C / Q75C convince nel suo essere moderno e versatile con un pannello a 120hz e 4 porte hdmi 2.1. Dal punto di vista della qualità visiva non si discosta dai modelli che sostituisce, ma si posizione comunque in una fascia media apprezzata per la visione al buio, dei colori decisi e un discreto impatto dei contenuti HDR.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ 4 porte hdmi 2.1
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC