Samsung AU9070 / AU9079: Recensione
AU9070 / AU9079 appartiene alla serie Crystal TV, pur essendo relativamente economico è l’LCD di fascia più alta proposto da Samsung, appena prima dello step rappresentato dai noti Qled.
Si può affermare che va più o meno a sostituire il modello TU8500 del 2020, ma come vedremo nella recensione riserva qualche piacevole sorpresa inattesa. Per cominciare il prodotto è disponibile in due varianti e nei seguenti formati:
- UE43AU9070UXZT – UE43AU9079UXZT – 43 pollici
- UE50AU9070UXZT – UE50AU9079UXZT – 50 pollici
- UE55AU9070UXZT – UE55AU9079UXZT – 55 pollici
- UE65AU9070UXZT – UE65AU9079UXZT – 65 pollici
- UE75AU9070UXZT – UE75AU9079UXZT – 75 pollici
Tra i modelli AU9070 e AU9079 non c’è nessuna differenza, il modello “79” è stato commercializzato più recentemente, ma è identico se non nel fatto che è “esclusiva Amazon” il nome diverso serve nel monitoraggio delle vendite e distribuzione.
Design
Come si vede in foto si potrebbe riassumere che la forma è uguale a AU8070 e modelli inferiori, a fare la differenza è appunto solo il piedistallo come vedremo in seguito.
La parte frontale tra i bordini neri del display e le cornici della struttura per un totale di 9mm su 3 lati, come sempre qualcosa in più per cornice in basso che ha la targa del produttore in rilievo sulla parte destra come da usanza dei modelli 2021.
Il profilo è davvero sottile, Samsung lo chiama Airslim design, e infatti misura circa 31 mm, quindi inferiore a quello che potrebbe essere il suo corrispettivo del 2020 (tu8500).
Anche il retro non si discosta per niente dal resto della gamma Crystal e Qled, da un lato l’ingresso per il cavo di alimentazione e dall’altro i classici ingressi HDMI (3 disponibili) antenna ecc.., a eccezione di una porta HDMI e dell’ormai sempre meno usato audio ottico tutto il resto è disposto lateralmente dentro un’apposito incavo in modo da ridurre lo spazio occupato nella situazione di montaggio a muro del prodotto. Al centro i fori per il sistema VESA e i classici solchi orizzontali per eventuale accompagnamento dei cavi, entrando nel dettaglio la plastica del retro su tutta la superficie ha la solita texture a puntini.
L’unica differenza dagli altri prodotti Samsung è rappresentata dallo stand di sostegno, in questa TV è composta da due piedini nei quali viene successivamente “infilata” una basetta che trasforma il tutto in un singolo piedistallo, il 55/65/75 pollici hanno questa base molto ristretta in quanto larga circa dai 30 ai 36 cm circa, mentre nel 43/50 pollici hanno scelto di farla più grande… circa 70 e 78cm, quindi paradossalmente se il vostro mobile è piccolo dovrete prendere almeno il 55 pollici.
La qualità dei materiali sembra buona, il prodotto è quasi completamente in plastica, ma al tatto appare leggermente migliore dei modelli 2020, quanto all’assemblaggio sembra curato e solido, la riduzione di spessore è la novità di quest’anno, ma il fatto che forma e assemblaggio sia pressoché identica a tutta la gamma (compresi alcuni più costosi qled) dovrebbe essere una garanzia.
Qualità visiva
AU9070 / AU9079 è un normale LCD che Samsung chiama serie “Crystal tv”, la matrice del pannello è di tipo VA(in tutti i formati disponibili) e questo porta a un contrasto misurato di circa 5400:1 sicuramente un buon valore per offrire dei neri piacevoli anche con la totale assenza di qualsiasi tipo di spegnimento selettivo della retroilluminazione (local dimming).
I led della retroillumazione come usanza Samsung in questa fascia di prezzo (ma anche in modelli superiori) sono posti solo nella parte bassa, nonostante questo la distribuzione luminosa é lo stesso abbastanza uniforme e permette appunto il ridotto spessore prima citato. Il picco luminoso raggiunto é intorno ai 320 nits un valore in linea con le aspettative, come tutta la linea lcd l’algoritmo che la gestisce abbassa questo valore anche fino a dimezzarlo se si tratta di piccolissime zone, il classico test del cielo stellato notturno ha elementi luminosi che non superano i 160 nits, proprio per preservare per quanto possibile le zone nere da eccessivo inquinamento luminoso.
Il pannello ha un’uniformità discreta, la foto ad alta definizione mostra la sua situazione più “difficile”, dove appunto sono visibili i due estremi verticali leggermente più scuri rispetto alla parte centrale. Come sempre in questo aspetto e in questa fascia di prezzo l’uniformità può essere anche abbastanza diversa da pannello a pannello, lasciando un po’ tutto al caso, tuttavia con i contenuti reali difficilmente vi capiteranno schermate piene con simile tonalità, anche considerando che con le schermate più scure migliora, fino a quelle completamente nere dove ovviamente spegne del tutto la retroilluminazione.
il Dse “effetto schermo sporco” non sembra affliggere particolarmente questo pannello, e anche nella visione di contenuti sportivi non noterete le due parti estreme leggermente più scure, o generiche disomogeneità sovraimpresse.
L’angolo di visione come per tutti i pannelli di tipo VA é limitato, un compromesso di questa tecnologia che costringe gli spettatori fuori asse ad avere alterazioni cromatiche, sopratutto perdita di contrasto. Un problema che comunque riguarda solo chi intende avere posti di visione piuttosto angolati.
La finitura del pannello come sempre è semi lucida, i riflessi vengono attenuati mediamente bene, in ambiente eccessivamente luminoso la resa chiaramente non è ottimale, la sua resa migliore è in ambiente poco illuminato, ma è piacevole anche al buio completo sempre tenendo conto che la retroilluminazione sarà comunque visibile non potendo offrire un nero “assoluto”.
Colore
La TV ha una calibrazione nativa abbastanza bilanciata, o meglio il profilo “film” con la variante (su impostazioni avanzate) tono colore “caldo 2” è quella che si può definire più corretta, anche la Filmaker mode risulta cromaticamente buona, ma entrambe presentano comunque qualche leggera dominante nei bianchi, che chiaramente è possibile sistemare con una calibrazione su misura del pannello, di fatto offre comunque impostazioni native migliori dei modelli 2020 persino leggermente superiore a quella di AU8070, anche se poi la cosa può variare leggermente da pannello a pannello.
La gamma colore copre l’ 81% DCI P3, mentre il volume del colore non raggiunge risultati di altissimo livello, complessivamente è allineato agli standard degli altri LCD con pannello VA privi di qualsiasi strato migliorativo come per esempio il dual led o i famosi Quantum dot dei Qled.
Nella norma anche la gestione del banding, le sfumature lasciano percepire qualche “stacco” solo nelle zone molto scure, i verdi in particolare, ma anche in questo caso è del tutto normale per la fascia di prezzo e per il tipo di pannello 8bit+FRC.
I contenuti HDR sono riprodotti abbastanza bene, il buon contrasto del pannello è un valido punto di partenza, l’altro requisito è la luminosità che invece con i suoi 320 nits di picco non eccelle, limitando un po complessivamente il tutto. Come sempre si consiglia nel meno impostazioni avanzate di attivare “ottimizzatore contrasto” con valore medio o alto per avere più impatto visivo nelle scene HDR.
Samsung nella guerra dei formati HDR con metadati dinamici punta su HDR10+ e non supporta il più diffuso Dolby Vision… tuttavia è bene ricordare che il prodotto come tanti altri TV di fascia medio/bassa è ancora lontano dallo sfruttare appieno anche il normale HDR10, quindi l’assenza di Dolby Vision non dovrebbe preoccupare più di tanto l’acquirente.
AU9070 / AU9079 di fatto tra gli LCD Samsung del 2021 come suggerisce la sigla è il modello migliore, tuttavia lo step tra serie e l’altra è sempre abbastanza ridotto, di fatto la qualità visiva non si discosta praticamente di nulla da AU8070.
Gestione movimento
La TV monta un pannello a 60hz esattamente come tutti gli altri LCD della serie, ha sempre un tempo di risposta di circa 5ms adatto a non lasciare percepire “effetto scia” sullo schermo e che paradossalmente aiuta a rendere più fluidi alcuni vecchi contenuti a basso framerate, anche che si consiglia comunque di attivare l’interpolazione nel menu “impostazioni avanzate > impostazioni nitidezza schermo”, anche con valore “auto”.
Questo menu citato applica interpolazioni alla fonte upscalandola a 60fps, è una classica funzione presente su qualsiasi TV, e in questo modello Samsung lavora mediamente bene, il processore atto a occuparsi di questo è il Crystal Processor 4K, chiaramente con le impostazioni massime e sorgenti di bassa qualità gli artefatti visivi si vedono, ma tralasciando le situazioni estreme che metterebbero in crisi qualsiasi TV fonti di media qualità con impostazioni standard lavorano abbastanza bene sopratutto rapportato ai prodotti del 2021 nella fascia entry level.
I contenuti sportivi scorrono fluidi e piacevoli, l’effetto scia non è percepibile, e come riportato prima il fatto di non avere DSE (effetto schermo sporco) evidente rende abbastanza bene la visione di contenuti uniformi come campi da calcio e simili.
Sempre nel menu “impostazioni nitidezza schermo” è presente la spunta “movimento nitido”, selezionandola si disattiva il resto e si attiva la classica modalità BFI, che come sempre alterna un frame nero con uno immagine al fine di rendere più nitide le sequenze veloci, tuttavia lavorando a 60hz la sua attivazione diventa alla lunga fastidiosa per l’utilizzo prolungato, i benefici di tale modalità non sono godibili in questa fascia di prezzo.
Input Lag e videogiochi con sorpresa VRR
Da questo punto di vista AU9070 / AU9079 come tutta la gamma Samsung 2021 è ottimo, il normale input-lag 4K 60hz con la modalità game attiva è di 10ms, un valore al top in qualsiasi fascia di prezzo, anche se ormai tutti i prodotti Samsung /LG/ Sony si allineano a simili risultati. Samsung dalla sua può vantare la “modalità game plus” che mi ha sempre affascinato per la sua interpolazione di movimento piacevole con l’utilizzo di videogiochi a 30 fps, il “danno” sull’input-lag lo porta a salire a 21ms che sono comunque più che accettabili per avventure single player.
La particolarità di questo modello è rappresentata dalla curiosa implementazione del VRR (Variable Refresh rate), questa funzione sincronizza i frame generati dalla console/PC con gli Hz riprodotti a schermo, questo evita problemi di screen tearing e in generale offre un’immagine più fluida e reattiva… teoricamente sarebbe una funzione HDMI 2.1 e questa TV non ha tali porte, ma stranamente Samsung ha deciso di supportarla ugualmente (in versione Freesync). Pertanto attivando la funzione su console / PC e poi su TV se ne può fruire liberamente, il che è molto strano se si pensa che il VRR il produttore coreano lo inserisce solo nei Qled e a partire dal modello Q70A… diciamo che possiamo considerarlo come un’omaggio al suo LCD di fascia più alta.
Collegando una console nextgen come PS5 o Serie X è possibile anche attivare i 120fps per i pochi giochi che lo supportano, un’altro fattore molto strano visto che la TV ha un pannello a 60Hz, a ogni modo l’attivazione dei 120hz da console offre una sensazione di fluidità maggiore anche se si tratta comunque di una manipolazione dato che successivamente la TV deve in qualche modo ridurli a 60, alla prova dei fatti il risultato è piacevole, ma al tempo stesso non raggiunge i livelli di quello che avviene nelle TV dove anche il pannello lavora a 120hz.
La pressione prolungata del tasto “play” sul telecomando attiva la “game bar“, una favolosa funzione del 2021 che permette di tenere d’occhio tutte le funzioni legate al gaming e anche gli attuali FPS generati, nel caso di PC è anche possibile attivare formati panoramici 32:9 con le inevitabili bande nere sopra e sotto.
Complessivamente sapevo che come tutti i modelli recenti sarebbe stato valido per il gaming, ma il VRR, quel supporto (anche se non nativo) ai 120hz, e infine la game bar sono una bella sorpresa in questa fascia di prezzo e lo fanno preferire nettamente al modello AU8070.
Smart TV
La TV utilizza TizenOS ovviamente in versione 2021, l’intuitività del sistema è su ottimi livelli, la disponibilità di APP è eccellente, trovate tutto quello che volete e avete anche una buona garanzia per quello che uscirà nei prossimi anni. La realizzazione delle stesse è buona, magari non raggiunge l’eccellenza di quelle per WebOS, ma la cosa è ininfluente.
La fluidità del sistema si assesta su buoni livelli, l’impressione generale è che sia leggermente meno reattivo dei qled tv, ma al tempo stesso più veloce degli LCD 2020.
Le nuove funzioni di Tizen OS 2021 sono ottime, funzionalità come quelle legate allo smart working, il Tap View, la riproduzione di contenuti dallo smartphone, il web browser integrato, l’ambient mode, e contrariamente a quanto avviene su AU8070 c’è anche il multi View e la già descritta Game Bar.
Presenti tre assistenti vocali; Bixby, Alexa e Google Assistant, i comandi vengono impartiti tramite il microfono integrato sul telecomando, telecomando che è appunto il solito smart remote control del 2021 ma in versione alimentato con 2 batterie stilo.
Audio: standard totale di 20w
Nessuna nota degna di menzione nel versante audio, la dotazione prevede 2 altoparlanti da 10w, un fattore che al di la di tutte le ottimizzazioni software è adeguato per riprodurre dialoghi ed alte frequenze a volumi medi in piccoli ambienti.
Non si discosta dagli altri prodotti della sua categoria di prezzo, l’impressione è che in questo aspetto, in particolare nei bassi suoni leggermente peggio rispetto ad altri prodotti anche di pari prezzo, in questi casi lo spessore del TV gioca un ruolo fondamentale, prodotti più spessi di solito implementano altoparlanti un po più voluminosi e quindi migliori.
Gli algoritmi sonori come l’Object Tracking Sound Lite non sono cosi influenti nella resa, personalmente penso sia più marketing che altro, c’è anche il Q-Symphony che offre la possibilità di sincronizzare le due casse audio del TV assieme a una eventuale soundbar, ma con una buona soundbar personalmente preferirei disattivare del tutto l’audio della TV.
I codec presenti tramite passthrow HDMI sono il classico Dolby Digital e Dolby Atmos (niente DTS), c’è anche la funzione eARC per il passaggio di audio di qualità non compresso.
Contesto di mercato
Samsung AU9070 / AU9079 a livello visivo non si discosta quasi per niente dal modello AU8070, (anzi potrebbero aver usato lo stesso pannello), però ci sono migliorie nel software, per esempio nell’inatteso supporto di funzionalità gaming come il VRR, e anche una parte smart-TV che nonostante monta sempre Tizen OS è più completa di funzionalità. Per il videogiocatore la leggera differenza di prezzo è sicuramente motivata in favore di questo modello.
Un’altro campo dove è molto competitivo è tra i piccoli formati come il 43 pollici, punto in cui rappresenta una delle TV LCD più economiche e complete, sopratutto per chi preferisce la garanzia di contrasto di un pannello VA rispetto agli ips.
Paragonato al modello Samsung Q60A ovviamente ha un minore contrasto e una minore luminosità, lo strato di quantum led porta dei vantaggi visivamente, ma in questo caso la differenza di prezzo del Qled diventa significativa.
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Redatto da: Pixeltv
Samsung AU9070 / AU9079 è complessivamente una piacevole sorpresa, tra i normali LCD è quello di fascia più alta, ma è lo stesso un prodotto economico, capace di offrire un buon contrasto e dei discreti neri. La TV è piacevole da vedere al buio e accettabile in ambiente luminoso, si comporta mediamente bene con tutti i tipi di contenuto, da quelli sportivi a quelli moderni con HDR dove il pannello di tipo VA è sicuramente preferibile. Le funzionalità gaming sono sopra le aspettative grazie al VRR e alla funzionale game bar.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Funzionalità gaming buone per la fascia di prezzo
▲ Ottimo rapporto qualità prezzo
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC