Panasonic Z95A e Z93A: Gli Oled 2024 con Fire TV
Z95A e Z93A sono i modelli di punta Oled di Panasonic non si propongono come semplici dispositivi di intrattenimento ma come opere d’arte tecnologiche che spingono i confini della percezione visiva. Navighiamo attraverso le caratteristiche chiave di questi straordinari TV.
Analizzando le caratteristiche principali c’è un aggiornamento di processore, ma oltre a questo abbastanza scontato c’è un grande cambiamento storico, ovvero niente più My home Screen, ma si passa a Fire TV OS…
Il pannello Oled MLA
Come sempre il fornitore dei pannelli Oled è LG Display con i suoi modelli WRGB che nel caso del top di gamma Z95A (55 e 65 pollici) è battezzato Master OLED Ultimate, esattamente il modello MLA con micro-lenti di nuova generazione (lo stesso di G4) già capace su porzioni del 2% di superare i 3000 nits di picco luminoso.
Panasonic ha già descritto sul top di gamma la presenza un dissipatore multi-strato che aiuta a smaltire il calore, ma anche di algoritmi proprietari per la gestione del flusso elettrico. Anche LG G4 ha lastra dissipativa dedicata, ma nonostante questo non sarebbe la prima volta che le personalizzazioni del colosso giapponese generano un risultato diverso.
La nota dolente riguarda il formato da 77 pollici che purtroppo non usa il pannello MLA, e prende il nome di Z93A fattore che inevitabilmente lo renderà meno luminoso o comunque leggermente dal fratello maggiore.
Processore MediaTek Pentonic e HCX Pro AI Processor MK II
Il fulcro tecnologico dei nuovi Oled Z95A e Z93A è il processore HCX Pro AI Processor MK II, una meraviglia di nuova generazione che si sposa con i rivoluzionari pannelli Master OLED Ultimate (Z95A) o Master OLED Pro Cinema (Z93A).
Un cambio di marcia anche per il processore, con l’introduzione del chip MediaTek Pentonic, probabilmente il Pentonic 1000. Questa scelta non è casuale; il processore offre funzionalità avanzate, inclusa la tecnologia 4K Remaster Engine dopo descritta.
Panasonic promette più di tutti fedeltà dell’immagine, grazie all’esperienza dei tecnici giapponesi e al contributo del colorista Stefan Sonnenfeld CEO di Company 3, e definito “il Leonardo da Vinci del cinema”, ha lavorato alle crome di film come Top Gun: Maverick, Wonder Woman, Star Wars: il risveglio della forza, Jurassic World, 300, e molti altri. Si tratta di un’aspetto dove la casa giapponese eccelle sempre, quindi non ci sono motivi per dubitare anche in vista del fatto che i pannelli sono sempre basati sulla tecnologia Wrgb che conoscono molto bene.
Il nuovo processore offre l’algoritmo 4K Remaster Engine, che usa l’intelligenza artificiale per upscalare e arricchire i contenuti in streaming e non, come sempre verrà affinato il passaggio tra un colore e l’altro evitando strappi o branding anche quando presente nella sorgente. Infine segnalo che è presente una Netflix Calibrated Mode creata appositamente per queste TV.
Per quanto riguarda l’HDR si tratta di una TV “universale” in quanto offre sia HDR10+ che Dolby Vision (anche IQ with Precision Detail), oltre ovviamente alle varianti standard HDR10 e HLG.
Cambia anche la frequenza di aggiornamento, del resto LG Display fornisce ora pannelli a 144hz e questi verranno sfruttati dal nuovo SoC integrato Pentonic, per quanto riguarda le porte HDMI 2.1 da 48gbps restano invece 2 su 4.
Una storia di correzione colore
siamo nel 1991, quando il gruppo Matsushita, (ora Panasonic Corporation) acquisì MCA (Music Corporation of America), un colosso dell’industria discografica che deteneva anche gli Universal Studios, per la cifra di 6,5 miliardi di dollari.
Il controllo su una major come Universal permise a Panasonic di monitorare da vicino lo sviluppo dei formati e degli standard domestici. Questa prospettiva strategica portò alla creazione del DVCC, il primo studio di authoring DVD a Los Angeles nel 1995, seguito nel 2001 dal Panasonic Hollywood Lab, un centro di ricerca e sviluppo per soluzioni audio-visive nell’ambito del cinema, dei media e del broadcast.
Panasonic divenne parte integrante del tessuto dell’industria cinematografica, con ingegneri in costante contatto con i migliori tecnici del settore fornendo una conoscenza approfondita che si è riflessa nello sviluppo dei televisori, prima con la tecnologia Plasma e ora con gli OLED. Sebbene le tecnologie vengono concepite nei laboratori giapponesi, è a Los Angeles che si perfeziona l’elettronica e le calibrazioni colore.
Il successivo tassello è la collaborazione con Company 3, il principale studio mondiale di color correction di cui Stefan Sonnenfield (CEO) svela che l’80% delle produzioni (film e serie) statunitensi, e quasi il 60% di quelle mondiali si affidano per la correzione colore ai professionisti di Company 3. Questa vicinanza li ha portati a equipaggiare internamente le postazioni di correzione colore con i TV OLED di punta di Panasonic.
Per essere precisi la correzione avviene su piccoli monitor dedicati del valore anche di centinaia di migliaia di dollari, ma gli OLED Panasonic vengono usati nella fase di verifica finale per l’home video, testando Blu-ray e streaming come li vede l’utente finale. Questa lunga storia in qualche modo è legata al nuovo Fire TV OS.
Fire TV OS: il cambio di marcia
Amazon è ormai uno dei grandi del media cinema e serie TV grazie alla piattaforma streaming Prime Video, molti dei contenuti sono di Amazon Studios e MGM (acquisita) è per la correzione colore si affidano appunto a Company 3. I creatori di contenuti Amazon in pratica hanno sempre adocchiato gli oled Panasonic in questi stud… fino al 2019 quando si sono decisi a contattare il produttore nipponico per una collaborazione.
Convincere i tecnici Panasonic non è stato facile… in primo luogo per la necessità di garanzie sull’elettronica e sulla flessibilità necessaria, anni di test hanno portato per la prima volta nel 2023 al debutto di un LCD (MX800) con Fire TV, mentre per gli oled a quanto pare hanno dovuto aspettare il 2024 e il processore HCX Pro AI mkII decisamente più prestante.
Il lavoro sulle funzionalità audio e video è stato enorme da entrambe le parti, basta pensare alle funzionalità gaming o di registrazione programmi su chiavetta USB completamente realizzate da Panasonic, ma del resto il team di Fire TV ha integrato nell’os per esempio l’Ambient Mode, una Smart Home più indicata e altri dettagli per diventare a tutti gli effetti un OS competitivo per WebOS / Tizen / Google TV.
Ma l’altro candidato Google TV ?
Stando alle dichiarazioni Fire OS “permette di raggiungere un’integrazione migliore“, nello specifico nel loro caso miravano ad avere codifiche SAT>IP, DVB-IP, e DVB-C (tv via cavo non disponibile in Italia). Google TV non permetteva di condividere il segnale di una TV connessa (che funziona da server) a un’altra compatibile.
Panasonic ha anche dichiarato che preferisce la facilità e fruizione dei contenuti esposti dal sistema Amazon, nello specifico:
Con una scelta così vasta, la vera sfida diventa individuare esattamente ciò che si vuole guardare. Pertanto, la nostra nuova mission va oltre la semplice fornitura di immagini e suoni eccellenti. Ora il vero obiettivo è semplificare il processo di scoperta dei contenuti, assicurandoci che non sia solo intuitivo, ma anche piacevole
Mr Akira Toyoshima, President, CEO di Panasonic Entertainment & Communication Co.
Oltre a questo il sistema vocale si basa ovviamente su Alexa con microfono integrato sia nel telecomando che sullo stesso TV e non manca HomeKit e AirPlay 2 per l’invio di contenuti da smartphone.
Presente la funzione Fire TV Ambient Mode che lo trasforma in quadro o elemento di arredo, quando non utilizzato mostra opere d’arte, foto, appuntamenti dei calendari e widget custom.
Si parla anche della funzione di generazione di immagini artistiche create da IA su comandi vocali, attualmente ancora in fase di test, ma che arriverà di sicuro. Si chiama “AI Art,” e si può attivare tramite Alexa o accedendo dai menu, l’IA è basata sull’ LLM di proprietà Titan, per la generazione di immagini da prompt vocale.
Tutto questo per capire che l’abbandono di un My Home Screen (sempre più completo) non è stata una scelta frettolosa o istintiva, i modelli arriveranno in commercio nel corso del 2024, ma è abbastanza facile immaginare che ci troviamo di fronte a una decisione definitiva e all’ingresso di un nuovo OS nelle TV di fascia alta.
Gaming e Funzioni Esclusive
Z95A e Z93A hanno 4 porte HDMI, ma nonostante tutte e 4 supportino Auto Low Latency Mode solo le porte 1 e 2 si possono definire 2.1 con gestione del franerete fino a 144 Hz, Variable Refresh Rate (FreeSync Premium e G-Sync) e per la prima volta su tv non LG il Dolby Vision attivo nel gaming.
Il nuovo processore supporta appunto il Game Mode Extreme, modalità che attiva i 144 Hz se videogiocate da PC (le console sul mercato non lo supportano), ma non si sono limitati a questo, e’è anche la funzione True Game Mode, già presente nel 2023 che vorrebbe rappresentare un po il filmmaker mode del gaming… di fatto non molto diversa dalla standard. Da segnalare però la possibile disattivazione del Tone Mapping su TV, sembra infatti che lasciarlo gestire alla sola sorgente (console o PC) sia più sicuro e coerente nella resa rispetto ad averlo attivo 2 volte.
La Game Control Board ha un design accattivante e racchiude tutte le funzioni gaming, non ci sono dichiarazioni sull’input lag ma ormai anche visto quanto accaduto l’anno prima dovremo essere al vertice (quindi intorno ai 7ms giocando a 120hz).
Audio 360 Soundscape Pro di Technics
L’audio è sempre gestito dal sistema 360 Soundscape Pro progettato da Technics, ci sono una serie di speaker integrati in quella specie di soundbar sotto lo schermo, ma anche in alto sul retro e per la prima volta anche sui lati… per generare al meglio le cosiddette emissioni sonore multi-direzionali.
Nello specifico Z95A ha un totale di 160 W, suddiviso in: (Front Line Array: 80 W + laterali: 15 W x 2 + alti: 15 W x 2 + woofer: 20 W), quindi 7 canali + Mono woofer con radiatore passivo x 2.
Il Dolby Atmos di fatto dovrebbe rendere bene esattamente quanto quello di una soundbar dedicata, e anche per quanto riguarda il gaming sono stati integrati diversi profili sonori come RPG o FPS che enfatizzano i suoni più importanti per il genere.
Ma ora vediamo nello specifico i modelli:
Z95A
(disponibile nei formati 55,65 pollici) – Pagina ufficiale del prodotto – Video promozionale
Come avrai capito può essere definito top di gamma assoluto del 2024, purtroppo non esiste un formato da 77 pollici, anche se tecnologicamente lo schermo MLA di quel formato esiste, e poteva essere utilizzato. A parte questa differenza i modelli sono per il resto identici, qualche leggera variazione nella somma dei watt sonori, e uno stand di sostegno con forma tonda.
- Master OLED Ultimate
- Processore HCX Pro AI MK II
- Refresh rate 144Hz – 2 porte HDMI 2.1 su 4
- 360° Soundscape Pro con Dolby Atmos – 160 W (Front Line Array: 80 W + laterali: 15 W x 2 + alti: 15 W x 2 + woofer: 20 W) 7 canali + Mono woofer con radiatore passivo x 2
- Fire TV OS con microfono su telecomando e tv
- Base di appoggio a forma tonda
Z93A
(disponibile nei formati 77 pollici) – Pagina ufficiale del prodotto
Panasonic per non creare confusione ha pensato di realizzare questo formato cambiando la sigla al fine di non generare confusione, a cambiare è la tecnologia del pannello (non MLA) definito quindi Master OLED PRO invece di ultimate … a parte questo non è corretto definirlo di classe inferiore in quanto condivide tutte le specifiche compreso il processore video.
Le specifiche indicano un schermo dal peso di 44kg che senza dubbio conferma il fatto che c’è una lastra di dissipazione dedicata, dalla personalizzazione del produttore è quindi lecito aspettarsi risultati molto diversi da quelli di un normale wrgb standard.
- Master OLED PRO
- Processore HCX Pro AI MK II
- Refresh rate 144Hz – 2 porte HDMI 2.1 su 4
- 360° Soundscape Pro con Dolby Atmos – 170 W (Front Line Array: 90 W + laterali: 15 W x 2 + alti: 15 W x 2 + woofer: 20 W) 7 canali + Mono woofer con radiatore passivo x 2
- Fire TV OS con microfono su telecomando e tv
- Base di appoggio a forma rettangolare
Maggiori informazioni al rilascio dei prodotti nel corso del 2024.
Redatto da: Pixeltv