LG UR8000: Recensione
LG UR8000 è la proposta del 2023 più economica di LG, un LCD che non manca di offrire una visione accettabile e moderne funzioni da smart TV come vedremo nella recensione.
questo LCD economico del 2023 esiste nei formati:
- 43UR80006LJ – 43 pollici – display IPS
- 50UR80006LJ – 50 pollici – display VA
- 55UR80006LJ – 55 pollici – display IPS
- 65UR80006LJ – 65 pollici – display VA
- 75UR80006LJ – 75 pollici – display IPS
Come puoi vedere a seconda del formato cambia la matrice del display (differenza che vedremo in seguito), esiste anche la variante UR81006LJ (UR8100) che in tutti i formati è la stessa TV con lo stand di sostegno centrale invece dei piedini laterali.
Design
Dal punto di vista estetico non ci sono considerazioni degne di nota, cornici frontali di 1,2 cm (6mm di struttura e 6mm di bordo nero), anche quella in basso ha simili dimensioni ma con inclinazione a punta verso il retro, al centro è presente il marchio serigrafato del produttore.
Lo stand di sostegno di UR8000 è composto da due piedini laterali, tengono la tv in modo abbastanza solido e alzano il display di circa 9 cm dal tavolo, abbastanza per posizionare eventuale soundbar davanti.
Il profilo non è dei più sottili in quanto parliamo di un corpo TV spesso 5,8 cm… anche per via della retroilluminazione Direct-led presente quindi su tutto il retro dello schermo.
Il retro interamente in plastica liscia presenta i classici ingressi dentro 2 distinti box incavi, 2 porte HDMI su 3 sono disposte lateralmente per agevolare eventuale montaggio a muro.
La qualità dei materiali e dell’assemblaggio sono assolutamente nella media, premendo sul retro in alcune zone la plastica flette lasciando intuire zone vuote, ma questo non rappresenta un problema per la durata del prodotto.
Qualità visiva a seconda del formato
LG UR8000 come avrai capito è una TV entry-level di fascia economica, stiamo quindi parlando di un normale LCD retroilluminato direct-LED, il produttore a pensato di utilizzare un pannello diverso a seconda del formato e questo genera risultati piuttosto diversi in alcuni aspetti…
In breve il 43, 55 e 75 pollici utilizzano pannelli IPS, e come risulta dal 55 pollici testato questo limita il contrasto a un valore intorno ai 1250:1, in aggiunta a questo purtroppo i neri se visti al buio appaiono abbastanza sbiaditi, ma del resto è uno dei limiti della tecnologia IPS più idonea a una visione in ambiente leggermente illuminato.
La retroilluminazione spinge i picchi luminosi fino a un massimo di 320 nits, ovviamente non c’è un sistema di spegnimento dei led selettivo (local dimming), quindi sono gli algoritmi della TV a cercare di abbassare la luminosità dell’intero schermo quando la porzione luminosa è molto piccola.
L’uniformità del pannello è un po un’azzardo, essendo una delle TV più economiche in commercio ogni esemplare può differenziarsi, la versione provata con le schermate grigie presenta leggere bande verticali oltre ai classici e comprensibili angolini più scuri.
L’effetto DSE detto schermo sporco era percepibile con contenuti sportivi o comunque raffiguranti ampie zone uniformi. Nessun problema invece con le schermate scure che sono decisamente più uniformi.
A beneficiare del sistema IPS è l’angolo di visione che in media regge inclinazioni di 60° senza alterazioni significative. La finitura è sempre semi-lucida, ma leggermente più opaca di UQ7500 del 2022 (la tv che in pratica rimpiazza). In breve è chiaro che forti sorgenti di luce vengono comunque riflesse e possono generare fastidi, del resto la fascia di prezzo e la luminosità di picco non gli permettono di eccellere in ambienti luminosi.
50UR80006LJ e 65UR80006LJ con pannello VA
Come accennato in apertura non tutti i formati usano lo stesso pannello, c’è proprio una tecnologia diversa nei formati 50 e 65 pollici, si tratta di un display con matrice di tipo VA e ha vantaggi e svantaggi rispetto al sistema IPS.
I vantaggi dei formati con display VA vedono un nero più coprente e un conseguente aumento del contrasto, pur non avendo misurazione precisa la differenza a occhio è decisamente visibile, in genere si parla di un contrasto almeno triplo dato che pur non avendo effettuato la misurazione nessun display VA moderno scende sotto questi valori e a occhio scommetterei non essere inferiore a 4000:1 …
A beneficiarne sono anche i contenuti HDR questi infatti richiedo di usare praticamente sempre la luminosità al massimo, e nei pannelli IPS l’inquinamento del nero risulta maggiore.
Il prezzo da pagare per questo vantaggio è quello di avere un limitato angolo di visione, una piccola angolazione basta per avere schiarimenti e alterazioni a partire dai neri.
A parte questo tutti gli altri aspetti della recensione sono identici in tutti i formati, in breve se la tua postazione di visione è frontale, e se ti capita di usare la TV spesso al buio rende sicuramente meglio il formato da 50 e 65 pollici che trovi qui:
Colore e calibrazione
Proprio come lo scorso anno la calibrazione nativa del prodotto è buona, decisamente al di sopra di quello che accade in genere in questa fascia di prezzo, e solo qualche anno addietro questo era impensabile… ovviamente mi riferisco ai profili filmmaker mode / cinema / esperto (stanza buia).
Questi 3 profili sono in realtà tutti molto simili con un temp. colore già impostata a “caldo 50” e una gamma 2.2, in particolare filmmaker mode è forse quello più convincente con un punto bianco decisamente neutro e una riproduzione dei colori naturale e piacevole sopratutto con i contenuti SDR.
Chiaramente i limiti del pannello sono sempre legati alla luminanza dei colori e del bianco e questo ovviamente risulta evidente con i contenuti HDR, questi appariranno leggermente più luminosi di quelli SDR, ma i picchi sono comunque bassi e nel caso dei formati IPS vanno anche a inquinare ulteriormente i neri.
Le fonti HDR sono attualmente per la maggiore masterizzate sulla base di almeno 1000 nits, il processore della TV è quindi costretto a convertire questo spazio colore usando i soli 320 nits, l’adattamento viene eseguito decentemente, ma chiaramente molte sfumature si perdono e l’impatto dell’ HDR non è dei migliori.
Il processore in dotazione è 4K α5 Gen6, è si occupa dell’upscale delle sorgenti non native 4K, questo si comporta nella media con il 1080p, direi non benissimo con le sorgenti 720p e 480p che tende a sfocarle un po più del normale nonostante la voce “super risoluzione” impostata al massimo. Sicuramente per il normale consumatore questo non rappresenta un problema vista la quantità di contenuti sempre più elevata in uso.
Gestione Movimento
Il pannello rigorosamente a 60hz ha un tempo medio di risposta di 5 ms sufficiente a non mostrare effetto scia, l’elettronica gestisce i contenuti in movimento come quelli sportivi in modo discreto esattamente come ci si può aspettare da un prodotto economico.
Sicuramente l’occhio attento abituato alla visione su TV di fascia alta noterà la differenza, in particolare quando l’elemento in movimento ha un forte contrasto rispetto allo sfondo, del retro questa è una situazione che non si verifica nello sport, ma piuttosto in qualche contenuto cinematografico o nel gaming.
Nel complesso non si può bocciare il prodotto. I 24 frame cinematografici vengono in parte amalgamati tra loro dai tempi di risposta dell’LCD, ma se questo non dovesse bastare e preferisci maggiore fluidità puoi sempre attivare il TruMotion con vari gradi di intensità, si consiglia però l’impostazione chiamata “naturale” perché quelle più spinte creano inevitabili artefatti.
è un ingresso economico al mondo 4K, nonché una delle migliori tv economiche.
Gaming
LG UR8000 con la modalità gaming attiva ha un input-lag di 10 ms e questo è un valore ottimo per il gaming a 60hz, naturalmente non supporta frequenze superiori a quelle del pannello e di conseguenza le funzioni legate ai 120hz o al variabile refresh rate non sono supportate.
Le 3 porta HDMI sono in versione 2.0 ovvero con una larghezza di banda massima di 18gbps, presente la funzione automatica a bassa latenza (ALLM) che si attiva da sola al riconoscimento di una console o pc.
I formati 50 e 65 pollici dotati di pannello VA sono sicuramente più adatti ai contenuti del gaming HDR moderni, facendo maggior leva sul contrasto, la TV supporta anche il Tone mapping HGiG nonostante come già descritto i limiti del pannello rendono piuttosto superflua la cosa.
Interessante invece l’integrazione dell’iconico menù Game Optimizer (assente lo scorso anno) non sono molte le cose sulle quali intervenire, ma se non altro puoi usare i profili custom a seconda del gioco e / o schiarire le sole zone scure nei competitivi.
Presente l’app NVIDIA GeForce NOW per giocare tramite streaming, Xbox game pass si può invece usare tramite browser pur non essendo perfettamente ottimizzato, ma si attende l’arrivo dell’App ufficiale
Smart TV
Il sistema implementato è ovviamente WebOS 23 e di conseguenza la disponibilità di App è una garanzia, queste sono mediamente ben ottimizzate e prive di bug, vengono eseguite in tempi sicuramente non fulminei a causa del processore integrato che non è di certo un top di gamma, ma nel complesso in fondo all’utente interessa solo avviare il contenuto.
La navigazione dei menu sopratutto quelli di sistema legati alle impostazioni dell’immagine sono un po lenti e macchinosi, ma anche in questo caso in genere una volta impostato il filmmaker mode per ogni sorgente non vi capiterà di accerti più di tanto.
LG UR8000 viene venduto con incluso il telecomando Magic remote che di fatto è lo stesso incluso con le TV di fascia top, lo scorso anno l’entry level italiano di LG (siglato UQ7500) forniva una versione standard più economica, quindi si può considerare un miglioramento considerevole, anche perché il Magic remote da accesso tramite microfono integrato ai comandi vocali e all’iconico sistema di puntamento.
Presente ovviamente qualsiasi integrazione moderna come Alexa, Google Assistant, Apple air play, home kit e perfino con il nuovo standard Matter per la gestione della demotica.
Audio
La qualità audio complessiva è chiaramente minima, la TV include 2 altoparlanti da 10w adeguati a piccole stanze e bassi volumi di ascolto, come sempre i bassi sono un punto dolente in quanto quasi del tutto assenti.
Gli algoritmi sonori migliorativi trovano utilità nella sola ottimizzazione dei dialoghi, ma come è lecito aspettarsi nel complesso l’audio è identico al modello passato e a tutti gli entry level della concorrenza.
La porta HDMI numero 2 supporta il passthrough di Dolby Atmos e Digital anche con le versioni non compresse tramite eArc. Per quanto riguarda il DTS LG in questo 2023 ha deciso di reintrodurlo ma non in questa TV dato che non è supportato come del resto avviene ormai da anni per quasi tutti i produttori.
Presente la funzionalità Bluetooth Surround Ready per collegare wireless casse surround contemporanei ai minidiffusori della TV, ma sicuramente la scelta migliore è abbinarci una vera soundbar anche se economica.
Contesto di mercato
Questa funzionale ed economica TV si va sicuramente a confrontare con l’alternativa Samsung CU7190 (recensione), il quale offre un pannello VA in tutti i formati e un design più sottile (anche grazie al fatto che la retroilluminazione è solo in basso).
Questo prodotto LG d’altra parte offre nei formati 50 e 65 pollici una resa similare, i formati con schermo IPS hanno un contrasto decisamente inferiore, mentre tutti offrono un po di luminosità in più, una calibrazione nativa superiore e un telecomando più moderno con microfono. Gli altri dettagli sono più o meno questioni di gusti personali tra due prodotti sovrapponibili.
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Redatto da: Pixeltv
UR8000 nel complesso è un'offerta vantaggiosa, se preferisci un buon contrato prendi il formato 50 e 65 pollici, se prediligi l'angolo di visione scegli gli altri formati. Si tratta comunque di una tv con funzionalità moderne per introdurti nel mondo del 4k con una bassa spesa.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Tra gli entry level è uno dei più luminosi
▲ Telecomando di fascia alta incluso
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC