LG C8: Recensione Oled
LG c8 è un oled del 2018 disponibile in Italia nei tagli da 55,65 e 77 pollici, in queste recensione viene analizzato sotto tutti gli aspetti, rapportato a quello che è un prezzo di mercato sempre più accessibile.
Design
LG 2018 C8 ha una qualità costruttiva ottima, quasi completamente in alluminio, corredata da un design nero e grigio scuro, il supporto alla base è molto particolare e sembra progettato per direzionare il suono verso lo spettatore, ma a causa della forma, non è possibile posizionare una soundbar direttamente davanti al televisore, inoltre lo stand occupa praticamente la larghezza del display, non è possibile quindi posizionarlo su un tavolo più piccolo della tv.
Sul reto ci sono 3 ingressi HDMI rivolti lateralmente, per facilitarne l’ingresso anche con la TV fissata a muro, il quarto ingresso è sul retro.
LG C8 ha uno spessore massimo di 4,8 cm concentrati nella parte sotto dove c’è l’elettronica, lo spessore non è poco in effetti, la metà superiore dello schermo è invece molto sottile curatissima con angolini arrotondati.
Qualità visiva di C8
Essendo un’ OLED tv ha rapporto di contrasto infinito e offre neri perfetti, una TV eccellente per guardare film in una stanza buia, ma l’ampio angolo di visione e la riduzione dei riflessione rendono il prodotto ottimo anche per l’uso di giorno in stanze luminose.
La luminosità massima è praticamente identica al C7 dello scorso anno, non è il punto forte della tecnologia OLED, se lo schermo è completamente bianco la luminosità massima sarà decisamente bassa rispetto ai migliori LCD, si assesta sui 160 cd/m² . Se invece nello schermo c’è solo una piccola porzione bianca la luminosità sarà in quel punto discretamente alta fino a 940 cd/m². Il valore medio di riferimento durante la normale visione con HDR attivo si assesta su una media di 690 cd/m², ovviamente grazie al nero assoluto il contrasto è altissimo, rendendo ininfluente quanto sia effettivamente forte il punto luminoso.
Per quanto riguarda l’uniformità delle zone grigie nelle schermate medie è buona, se si parla invece di schermate molto scure a tinta unita, talvolta si notano bande verticali sullo schermo. Questo è comunque un problema presente anche negli OLED del 2016 e 2017, si nota solo su schermate test, e difficilmente visibili durante la normale visione di un contenuto, in ogni caso c’è anche la funzione “Riduzione del rumore MPEG” che nasconde ancora di più il difetto (a patto di perdere un po di dettaglio).
Quanto al colore siamo di fronte a un’ulteriore passo in avanti rispetto al c7, grazie al nuovo processore le sfumature sono più graduali sopratutto nelle zone scure, il prodotto esce dalla scatola già discretamente calibrato, (ma non ancora ai livelli della concorrenza Sony e Panasonic) si consiglia quindi di impostare questi parametri.
La tv supporta HDR10 e Dolby Vision, una volta connessa a sorgenti 4K HDR, con una buona calibrazione mostra a scermo immagini praticamente perfette, nitide, taglienti e contrastate come solo nei migliori OLED. Per quanto possibile la TV fa del suo meglio anche con tutte le altre fonti, merito del nuovo processore A9.
Processore nuovo, pannello uguale
Il nuovo processore A9 è un buon upgrade rispetto alla generazione precedente, e anche rispetto al modello (OLED B8 2018 qui recensito dotato ancora di A7).
A ogni modo il processore A9 (Alpha9) gestisce molto meglio la gestione dell’interpolazione cosi come l’upscaling di contenuti TV a bassa definizione. Tutti questi miglioramenti sono da attribuire esclusivamente al processore e all’elettronica, il pannello infatti è lo stesso identico del 2017 (tra l’altro usato anche negli altri oled Panasonic, Sony e Philips), ma il risultato sulle immagini riprodotte è decisamente migliorato.
Burn in ?
Che cos’è il Burn-in?
A seguito della visualizzazione prolungata per tanto tempo della stessa immagine/logo/icona (tipo il logo di un canale TV) c’è il rischio che si verifichi quella che viene comunemente chiamata “immagine fantasma”, ovvero quel logo sbiadito rimane sovraimpresso indipendentemente da ciò che si visualizza sullo schermo. Questo fenomeno viene definito come Burn-In e colpiva i primi TV OLED
Nel 2018 parlare di questa problematica non ha più senso, anche se si dovesse presentare apparirebbe dopo diversi anni, in ogni caso LG C8 ha tre funzioni per prevenire il burn-in. Raccomandiamo quindi di abilitare le opzioni ‘Pixel Refresh’ e ‘Screen Shift’ e di impostare ‘Logo Luminance Adjustment’ su ‘Low’. Tutte funzioni che spostano e variano impecettibilmente i pixel accesi oltre a fare manutenzione degli stessi in modo da prevenire il problema.
Movimento fluido
OLED65C8PLA gestisce il movimento estremamente bene. Il tempo di risposta quasi istantaneo, (varia da un minimo di 0.2 ms a un massimo di 1.7 ms) quindi eccellente per guardare sport o videogiocare, non ha ghosting o scie durante il movimento veloce. Inoltre come in tutti gli OLED non c’è sfarfallio visibile.
LG OLED C8 ha una modalità BFI opzionale per ridurre la sfocatura. Questa è una novità di quest’anno per gli OLED LG, anche se Sony l’ha implementata nel modello A1E lo scorso anno . Sul C8 questo si attiva impostando ‘Motion Pro’ su ‘On’.
Come tutte le TV si può attivare l’interpolazione di movimento (comunemente nota come Effetto Soap Opera ) per aumentare artificialmente la frequenza dei fotogrammi fino a 120 fps. La particolarità di questo C8 è che nei menù c’è la possibilità di minimizzare l’interpolazione solo nelle scene di maggior movimento (funzione De-Judder) al fine di evitare i classici fastidiosi artefatti, preferendo in quei momenti la precisione alla fluidità. Funzioni quindi ottime per guardare eventi sportivi.
Input Lag e videogiochi
Un prodotto di qualità medio/alta per giocare, videogiocando in 4k con HDR a 60hz i tempi di risposta con la modalità game attiva sono di 29ms, salgono a 50ms se disattiviamo il game mode, e infine salgono intorno ai 100ms se attiviamo i filtri di movimento.
Purtroppo la tv non supporta il Refresh Rate variabile ultimamente introdotto nel mondo console da xbox one x (sarà molto diffuso nella prossima generazione di console o collegando un PC), infatti tramite HDMI non è possibile gestire né il frame rate variabile né i 120 Hz e questo in effetti è una pecca abbastanza pesante considerando che alcuni LCD samsung già supportano il Refresh Rate variabile.
TV e Funzioni smart
C8 usa l’ultima versione della piattaforma smart di LG, webOS. Ha una buona selezione di app preinstallate (tra cui Netflix, Amazon Video e YouTube) e lo store di LG ha una discreta quantità di app, (anche se non all’altezza del Play Store Samsung o Sony). Le funzioni TV sono ottime, la sintonizzazione è immediata e lo zapping dei canali velocissimo.
Il telecomando è compatto e funziona molto bene, quando puntato verso la TV, il telecomando agisce come un puntatore. Il controllo vocale è migliorato molto, al pari del servizio di Samsung, e consente di controllare altri dispositivi LG con tecnologia ThinQ, tra cui luci, condizionatori d’aria, ecc. Stando alle promesse la TV sarà compatibile anche con Amazon Alexa e Google Home in futuro.
Audio ottimo
La qualità sonora delle casse integrate è decisamente sopra la media, audio con bassi potenti e suono decisamente pulito, l’hardware della TV supporta tramite il passaggio HDMI, Dolby Atmos e tutte le decodifiche minori.
Redatto da: Pixeltv
LG C8 è un ottimo prodotto del 2018, anno in cui l’oled ha iniziato a essere realmente accessibile e completo, dispone di una qualità cromatica ottima e una gestione del movimento perfetta. Tra gli oled disponibili in quell'anno il modello C8 è stato quello più adatto e accessibile per gustarsi eventi sportivi e videogiochi. Ovviamente offre il massimo visto al buio, tuttavia lo schermo antiriflesso e la luminosità del display rendono la tv apprezzabile anche nel normale uso diurno.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▼ Calibrazione nativa non ottimizzata
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC