LG C5 Recensione: più luminoso e con funzioni IA

L’OLED di fascia medio-alta C5 arriva sul mercato, il prodotto più importante di LG riuscirà a replicare lo step migliorativo dell’anno scorso ? vediamolo nella recensione:


Formati disponibili e sigle ufficiali:

Nota: il modello da 42 e 48 pollici differiscono nella luminosità e negli speaker, inoltre il 42″ ha lo stand diverso.

Design: perche Cambiare ?

LG C5 Oled

Non ci sono modifiche dal precedente modello, troviamo quindi uno schermo frontale con cornici sottilissime (~6 mm) su 3 lati contenute in un frame metallico argentato praticamente invisibile durante la visione, in basso una cornice di 14 mm, una piccola isoletta sporgente per la ricezione dei segnali e nessun logo a disturbare la perfetta squadratura dello schermo.

Lo stand centrale solleva lo schermo di soli ~6 cm, un po pochi per mettere una soundbar davanti, si installa al solito modo con una base bella pesante sul retro che rimane nascosta e questa elegante e minimale struttura metallica in vista, la stabilità e assicurata e non ci sono oscillazioni, ma il 55 pollici occupa circa 45 cm in profondità sul mobile TV (che aumenta nei tagli più grandi).

Di profilo lo schermo ha uno spessore ridottissimo per la maggior parte della superficie (pochi millimetri di pannello OLED), mentre nella parte bassa sul retro si trova il riquadro in solida plastica di qualità con l’elettronica spesso circa 44 mm.

A eccezioni di questo rettangolo con l’elettronica il retro è in metallo con una finitura elegante “effetto pietra” introdotta già sul C4, sul lato destro, sono raccolte tutte le connessioni audio/video. Nello specifico troviamo 4 porte HDMI 2.1 full-bandwidth (48 Gbps) insieme a porte USB, uscita ottica, Ethernet, ingressi antenna e satellite.

I materiali e l’assemblaggio trasmettono ottima qualità e solidità, pur mantenendo il televisore sorprendentemente leggero: ad esempio il 55″ pesa solo ~15 kg senza piedistallo (e l’enorme 83″ circa 32 kg), un bel vantaggio per il montaggio a muro.

OLED42C54LA: con i piedini

Il C5 da 42 pollici adotta un sostegno diverso rispetto agli altri formati. Invece della base centrale ha due piedini laterali montati quasi alle estremità dello schermo, una soluzione, pensata anche per un utilizzo come monitor da gaming desktop, garantisce lo stesso stabilità e meno ingombro a livello di profondità.

LG C5 Recensione: più luminoso e con funzioni IA

Qualità visiva migliorata ?

Essendo un’OLED, C5 offre qualità d’immagine eccellente, costruita sui punti di forza intrinseci di questa tecnologia: contrasto infinito, neri assoluti e pixel auto-illuminanti per un controllo perfetto della luce, come i predecessori, utilizza un pannello OLED Evo (tecnologia OLED EX di LG Display) a matrice WRGB, senza l’ausilio di tecnologia Tandem o dissipatore aggiuntivo (feature riservate alla serie G più costosa).

neri assoluti e ottimo impatto HDR
neri assoluti e ottimo impatto HDR

LG dichiara un incremento di luminosità rispetto al C4 , grazie all’algoritmo Brightness Booster ulteriormente potenziato dal nuovo processore. Nei test, in modalità Filmmaker Mode C5 ha raggiunto un picco di 1280 nit su un punto bianco HDR del 2%, o 1080 nit sul 10% dello schermo, nonché 200 nit a schermata completamente bianca… nel complesso le dichiarazioni di un aumento tra il 10% e il 15% sono vere, e dopo il notevole miglioramento avvenuto dal passaggio da C3 a C4 in tanti erano pronti a scommettere che la tecnologia Wrgb base non avesse ulteriori margini di miglioramento.

Ovviamente abbinato al nero assoluto i picchi HDR “spuntano” con maggiore energia, rendendo le scene ad alto contrasto ancora più d’impatto. Ad esempio nelle scene i riflessi ora brillano di più e con maggiore dettaglio, persino i contenuti masterizzati a 4000 nit, rendono leggermente meglio sia per i picchi, sia per un ulteriore affinamento del Tone mapping (sistema che si occupa di adattare il contenuto alle possibilità del pannello).

200 nit su campiture fullscreen sono ottimi risultati per un WRGB
200 nit su campiture fullscreen sono ottimi risultati per un WRGB

Come per tutti gli OLED WRGB, il Limitatore Automatico di Luminosità (ABL) entra in gioco sulle scene bianche molto estese: se il contenuto contiene grandi porzioni luminose, il televisore riduce la luminosità per proteggere il pannello, sul C5 questo comportamento è simile al passato (abbastanza aggressivo), ma che qui c’è un piccolo miglioramento dato che ora raggiunge i 200 nit di luminanza… 30 nit fanno la differenza ? molto poco ma è lo stesso un traguardo qualche anno fa irraggiungibile per questa tecnologia. Lo stesso discorso si può fare per le zone medie, in breve la tabella riassume il tutto:

2% dello schermo1280 nit
10% dello schermo1070 nit
25% dello schermo710 nit
50% dello schermo460 nit
100% dello schermo200 nit
valori in HDR filmmaker mode

Il contrasto nativo è “infinito” grazie ai pixel auto-emissivi e guardando scene scure si nota come i dettagli nelle ombre rimangano ben visibili senza schiarire il nero di fondo, i particolari nella penombra sfuggono sulle TV LED, e allo stesso tempo, gli elementi luminosi nello stesso fotogramma risaltano in maniera spettacolare, creando un’immagine molto dinamica e realistica.

La gestione del tono HDR è ottima: anche con contenuti Dolby Vision o HDR10 molto spinti, il tone mapping preserva gran parte delle informazioni fino ai livelli di bianco estremo , evitando sia il clipping precoce delle alte luci sia il “black crush” (chiusura delle ombre) nelle scene più difficili. Solo in rari casi si può notare un leggerissimo schiacciamento dei dettagli nelle zone più scure e sono con alcuni contenuti HDR di dubbia qualità, si tratta di situazioni dove non è nemmeno chiaro se è un’interpretazione della tv, o la fonte, ma sono certo che se fosse un problema della TV i futuri firmware fixerebbero la cosa.

anche in fonti streaming le zone scure mantengono i loro dettagli senza artefatti
anche in fonti streaming le zone scure mantengono i loro dettagli senza artefatti

L’angolo di visione è ampissimo come da tradizione OLED: i colori restano accurati e il contrasto solido anche osservando lo schermo da posizioni decentrate. Solo ad angolazioni estreme si può notare una lievissima variazione del bianco verso il magenta, ma non avrebbe nemmeno senso citarla, è più che adatto a visioni collettive su ampi divani senza penalizzare chi è seduto di lato.

angolo di visione estesissimo
angolo di visione esteso come tutti gli oled

Un altro aspetto leggermente migliorato è il trattamento antiriflesso dello schermo, è stato introdotto un nuovo tipo di filtro per rendere il pannello “Bright Room Ready”, ovvero più adatto ad ambienti luminosi, C5 riesce a diffondere e attenuare meglio i riflessi rispetto ai modelli precedenti, il pannello con finitura semi-lucida mostra un po meno bagliori e riflessi, e come sempre ha un nero che non si lascia inquinare da elementi esterni come invece avviene un po nei QD-OLED.

Da segnalare che i tagli 42″ e 48″ non beneficiano di questo nuovo trattamento anti-riflesso (LG monta su di essi una finitura standard, che risulta un po’ più riflettente), inoltre il display ha un picco luminoso leggermente più basso (intorno ai 900 nit).

Colore e calibrazione

Il LG C5 conferma l’ottima fedeltà cromatica già vista sul C4, con qualche rifinitura ulteriore grazie al nuovo processore α9 Gen 8. Di fabbrica, i preset calibrati (come Filmmaker Mode o ISF Expert) offrono colori molto accurati: la scala dei grigi mostra deviazioni DeltaE minime e un gamma quasi perfettamente aderente al riferimento.

quando la fonte non è Dolby Vision (come i contenuti prime video) sfrutta al meglio il normale HDR10, anche qui basta impostare il profilo filmmaker mode per avere immagini bilanciate e realistiche
quando la fonte non è Dolby Vision (come i contenuti prime video) sfrutta al meglio il normale HDR10, anche qui basta impostare il profilo filmmaker mode per avere immagini bilanciate e realistiche

In Filmmaker Mode out-of-box C5 ha registrato un errore medio ΔE di appena 0,9 sul bilanciamento del bianco, al di sotto della soglia di percezione… segno di una calibrazione di fabbrica eccellente. I colori Rec.709 (SDR) risultano praticamente al loro posto, con solo una lievissima saturazione extra sul rosso, quindi fornisce immagini dai colori naturali e bilanciati, permettendo di vedere film e serie così come i registi le hanno immaginate.

Passando all’ HDR ovviamente c’è HDR10, HLG e soprattutto Dolby Vision scelto al posto del meno usato HDR10+, il pannello OLED Evo del C5 copre circa il 99,7% dello standard DCI-P3 valore in linea con i migliori OLED WRGB. In HDR invece è migliorato il volume colore, nonostante la struttura del pixel composto da 4 sub-pixel di cui uno bianco è ancora un bel limite rispetto ai QD-OLED, c’è comunque stato un leggero miglioramento, sebbene rimaniamo lontani da quanto per sua natura può fare un QD-Oled anche non top di gamma.

Tutte le tinte possono raggiungere una maggiore saturazione / purezza, con i soliti limiti del rosso e del giallo che effettivamente sono inferiori a prodotti dotati di quantum-dot, ma sono anche colori praticamente assenti dai contenuti reali sopratutto cinematografici

luminanza bianca1390 nit
luminanza rossa130 nit
luminanza verde450 nit
luminanza blu45 nit
luminanza ciano480 nit
luminanza magenta170 nit
luminanza gialla580 nit

Guardando contenuti Dolby Vision o anche HDR10 i colori sono vibranti e ricchi, tonalità vivide ma accurate, anche nelle transizioni più critiche, come sfumature di cielo o nebbie, il TV gestisce gradazioni e gradienti molto fluidamente, senza introdurre banding cromatico visibile a eccezioni di sorgenti di bassissima qualità (streaming a bit-rate infimo) dove possono comparire leggere posterizzazioni nelle ombre, ma parliamo di casi limite.

tra le novità per l’HDR LG C5 ha una tecnologia chiamata HDR Dynamic Tone Mapping Pro, analizza e adatta frame per frame la curva HDR alle possibilità del pannello, è un Tone mapping un po più evoluto che rende leggermente meglio quando ci si trova nei rarissimi casi in cui il film è masterizzato a 10000 nit che senza adattamenti sarebbero ingestibili per qualsiasi display.

Fonti non compresse hanno una resa eccezionale anche grazie al picco luminoso offerto
Fonti non compresse hanno una resa eccezionale grazie al picco luminoso contrapposto ai neri assoluti

C’è anche la modalità Filmmaker Mode che in questo 2025 include un nuovo “Ambient Light Setting”: in pratica può aumentare leggermente la luminosità del Filmmaker Mode quando rileva molta luce ambientale, per evitare che i dettagli scurissimi si perdano in una stanza illuminata. I sensori ambientali ci sono da sempre, ma qui è maggiormente integrato col il FM..

Complessivamente è inutile ribadire quanto siano impattanti i contenuti di qualità su una simile TV, sopratutto al buio, i dettagli luminosi spiccano ancora di più che in passato in parte grazie all’aumento luminoso in parte per il modo in cui il nuovo processore video interpreta alcune scene, aggiungendo un po di microcontrasti in maniera nativa.

Con le fonti a bassa definizione l’upscale del processore è ottimo, ho testato la cosa con vecchi DVD o Nintendo Switch (1080p) e in entrambi i casi la resa è ottimale, anche se in questo aspetto è stato il precedente C4 ad alzare leggermente l’asticella. Per gli amanti dell’aumento di definizione artificiale c’è il Super-resolution che abbinato a un aumento del filtro “Nitidezza” raggiunge ottimi risultati incrementando i dettagli visivi dei film e persino le texture nel gaming, sicuramente la qualità di quest’ultimo intervento non raggiunge la perfezione del reality creation di Sony, ma ci va vicino.

LG OLED C5 2025
LG C5 oled 2025

Sarà sempre lui il riferimento oled per qualità-prezzo del 2025 ?

Gestione movimento: ennesima conferma di qualità

La serie C di LG ha sempre offerto un’ottima gestione del movimento, e il C5 continua su questa strada, anche quest’hanno il pannello lavora fino a 144Hz, il che significa che contenuti ad alto frame-rate (es. giochi o video HFR) vengono riprodotti con una fluidità eccezionale e senza sfarfallii. Inoltre, il tempo di risposta istantaneo della tecnologia OLED elimina totalmente qualsiasi percezione di scie visibili dietro oggetti in movimento, un fattore che conta molto anche nella frazione di contenuti sportivi.

I film e serie tv lavorano a 24 fps e C5 applica automaticamente il corretto pulldown garantendo che non vi siano scatti o duplicazioni, il risultato è un movimento preciso senza interventi, talmente preciso che il judder (microscatti) tipico della fonte si nota, e per questo è presente il filtro movimento cinematografico che accontenta tutti i puristi del settore eliminando il problema con una gestione del moto estremamente naturale (senza il minimo effetto soap opera).

Per chi vuole una fluidità maggiore sempre il TruMotion di LG offere diverse altre interpolazioni di movimento, da quella chiamata “naturale” (perfetta a mio parere) ad altre molto più spinte nonché personalizzate. La creazione di questi frame artificiali può arrivare a sfruttare pienamente la fluidità assoluta dei 144hz del pannello, ovviamente qualche artefatto è da mettere in conto, tuttavia il processore Alpha9 AI Gen8 è di fascia alta, e anche se non posso notare miglioramenti dall’anno scorso in questo aspetto, era già una garanzia e a impostazioni medie puoi notare qualche difetto solo su elementi che si muovono dietro reti e grate.

Trumotion naturale per me è il compromesso migliore anche con contenuti streaming come Netflix e simili
Trumotion naturale per me è il compromesso migliore anche con contenuti streaming come Netflix e simili

La funzione di OLED Motion (inserimento di frame neri, BFI) per migliorare la nitidezza nei movimenti, resta presente ma come sempre da non utilizzare in quanto dimezza il frame-rate e abbassa la luminosità.

Gaming sempre eccezionale

La serie C per tanti anni punto di riferimento per il gaming su TV rimane un’eccellenza anche se complessivamente non ci sono novità, il pannello a 144 Hz (sfruttabile nel PC gaming) era già stato introdotto lo scorso anno, e non ho trovato differenze.

Tutte le 4 porte HDMI sono in versione 2.1 full bandwidth (48 Gbps) , quindi è possibile collegare console next-gen (PS5, Xbox Series X) e PC di ultima generazione sfruttando risoluzione 4K, 120fps, HDR e campionamento cromatico completo contemporaneamente su qualsiasi porta, senza limitazioni, una caratteristica in cui LG continua a primeggiare (altri brand spesso forniscono solo 2 porte 2.1 a piena banda).

LG C5 supporta Variable Refresh Rate (VRR) in tutte le forme: è compatibile sia con lo standard HDMI-VRR (presente su console), sia con AMD FreeSync Premium che con NVIDIA G-Sync. Naturalmente c’è anche l’Auto Low Latency Mode (ALLM): la TV commuta automaticamente in modalità Gioco quando rileva una console, abbassando al minimo lag e processi. Sempre presente il supporto ai giochi in Dolby Vision fino a 4K 120Hz (Xbox Series X), assente su altre TV.

VRR, 120Hz e HDR10 con contrasto eccezionale, difficile avere di più
VRR, 120Hz e HDR10 con contrasto eccezionale, difficile avere di più

Il refresh rate a 144Hz è stato aggiunto già nel modello C4, al momento per sfruttarlo è necessario collegare un PC visto che le console si fermano a 120Hz, in ogni caso è una piacevole aggiunta magari maggiormente sfruttabile nei prossimi anni.

La reattività resta perfetta: l’input lag con modalità Gioco attiva e l’impostazione “Boost” vanta 10 ms a 60Hz e 5 ms a 120Hz / e o con VRR, valori eccellenti come sempre, ma ormai raggiunti un po da tutti.

LG cura da sempre anche l’esperienza utente con una serie di opzioni dedicate come il pratico menu Game Optimizer, richiamabile al volo, che consente di monitorare parametri come frame-rate, VRR, HDR, e di regolare impostazioni specifiche (pre-set per genere, equalizzatore nero, Boost etc.)

I profili gaming possono essere utili quando si gioca online, ma nel singolo i giochi devono vedersi al maglio con standard
I profili gaming possono essere utili quando nel gioco online, ma nel singolo se ben progettati devono vedersi perfettamente con standard

Segnalo che il sistema di Xbox Cloud è arrivato ufficialmente unendosi a Geforce Now presente da anni, ma questo è più legato a WebOS25 che al TV, tanto che ne hanno accesso anche i possessori dei modelli 2022.

Una piccola differenza hardware: il taglio 42 pollici del C5, essendo pensato anche come monitor, ha integrato un jack cuffie analogico (3.5mm) che manca invece sui modelli più grandi. Questo può tornare utile a chi usa headset cablati direttamente sul TV. Inoltre il 42 pollici ha un audio integrato 2.0 invece di 2.2.

Complessivamente le prestazioni gaming sono sempre eccellenti, quel po di luminosità in più e quella maggiore saturazione dei colori HDR nel gaming sono ancora più apprezzabili che nel cinema, offrendo tutto ciò che un gamer può desiderare.

Smart TV con IA

La tv nasce con il sistema operativo webOS 25, e come sempre avrà ben 5 anni di aggiornamenti all’ultima versione, arriverà quindi fino a WebOS 30, anche in questo caso l’interfaccia mantiene l’impostazione introdotta nelle scorse edizioni: una Home Screen a tutto schermo con contenuti consigliati, app in evidenza e le categorie organizzate in schede rapide per temi.

La navigazione è risultata reattiva e fluida praticamente sempre nonostante siamo ai primi firmware, ho avuto una percezione che la TV si accenda più rapidamente e che passare da un menu all’altro avvenga con meno attesa. Nell’uso quotidiano sfogliando Netflix, Prime Video, YouTube, Disney+, RaiPlay, DAZN, Now, Mediaset Infinity e così via… l’esperienza è perfetta come sempre.

Una delle novità di WebOS 25 sono le funzioni avanzate di intelligenza artificiale integrate nel sistema. LG ha introdotto un AI Concierge e un AI Search: in pratica il TV è in grado di accettare comandi vocali complessi (grazie a un modello di linguaggio avanzato) e di fornire suggerimenti o eseguire operazioni.

Premendo il nuovo pulsante “AI” sul telecomando, si può chiedere a voce “Vorrei colori più vividi” o “Rendi i dialoghi più chiari”: l’AI Sound/Picture Pro interpreterà la richiesta e adeguerà i settaggi di conseguenza come un piccolo assistente tecnico integrato.

Di fatto c’è un chatbot integrato, tanto che se hai un problema, puoi descriverlo a voce e l’AI cercherà soluzioni o proporrà verifiche, nelle prove le funzioni si sono rivelate interessanti, una volta mi è anche capitato di trovare i server AI offline, complessivamente di certo è un assaggio di come l’IA potrebbe tra non molto ottimizzare al 100% la visione di qualsiasi contenuto, e immagino che futuri aggiornamenti puntino a questo.

WebOS 25 ha anche profili multi-utente migliorati con un login ora dotato di riconoscimento vocale, in breve può passare automaticamente a un determinato profilo utente semplicemente riconoscendo chi sta parlando nel microfono del telecomando.

Ci sono sempre i supporti a Apple AirPlay 2 e HomeKit (per integrarsi nell’ecosistema Apple, ad esempio duplicando lo schermo di un iPhone/iPad sul TV o controllandolo tramite Siri). Per gli utenti Android, la Chromecast integrata permette di inviare contenuti dal telefono al tv in un’attimo, e non manca LG ThinQ per controllare il TV e altri dispositivi smart compatibili (come luci o elettrodomestici ThinQ) con comandi vocali e automazioni, e/o via smartphone con l’app LG ThinQ che può sostituire il telecomando.

Riguardo al telecomando LG nel 2025 per il mercato europeo continua a offrire lo storico Magic Remote, il punto forte rimane la funzione di puntatore a schermo, che tutt’ora è un’esclusiva di questo produttore… rimane comunque identico, a parte 2 pulsanti con icone diverse di cui uno è l’IA integrata, ma purtroppo resta grosso e plasticoso… (solo nella versione USA del TV è stato ridisegnato con un modello compatto).

Essendo il loro telecomando di fascia alta ci si aspetterebbe materiali metallici, batteria integrata e retroilluminazione, la concorrenza offre queste cose da anni, tuttavia il sistema di puntamento resta un’esclusiva, inoltre volendo l’utente può controllare il TV anche via smartphone con l’app LG ThinQ.

Audio con AI Sound Pro

L’impianto audio integrato sulla carta è identico al predecessore: un sistema 2.2 canali da 40W totali (due diffusori principali full-range + due woofer), anche qui fanno eccezione i modelli più piccoli 42″ (e 48″) che dispongono di un sistema 2.0 canali da 20W come riportato nelle pagine del produttore, sicuramente è una questione di spazio e target.

LG supporta le tecnologie audio più recenti come la decodifica Dolby Atmos e può inoltrare tracce audio HD tramite HDMI eARC non compresse. Manca invece (di nuovo) il supporto al DTS audio in decoding interno presente invece su C4, ormai non è chiaro perche alcuni anni lo includono e altri no.

LG afferma di aver migliorato gli algoritmi audio grazie all’α9 Gen 8: troviamo ad esempio il nuovo AI Sound Wizard , una procedura che fa ascoltare all’utente una serie di clip audio permettendogli di indicare le preferenze, per poi creare un profilo sonoro personalizzato. In pratica una calibrazione soggettiva dell’audio in base all’udito e ai gusti (più dialoghi, più bassi, effetto surround, ecc.).

Oltre a questo, c’è sempre la funzione AI Sound Pro che effettua l’upmix virtuale dell’audio stereo in un surround virtuale 5.1.2 o addirittura 9.1.2 canali, la simulazione alza virtualmente alcuni canali per simulare un suono da dietro e da sopra dell’atmos, ovviamente i limiti fisici ci sono e nel complesso sembra funzionare come gli anni scorsi.

Quello che conta è che i due speaker + due woofer offrono un audio chiaro e sufficientemente potente per una stanza di medie dimensioni: i dialoghi in particolare sono riprodotti con buona nitidezza, mentre i woofer interni possono dare un po’ di presenza ai bassi, ma non aspettarti veri suoni profondi o il punch di un subwoofer dedicato.

Apprezzo comunque l’impegno di LG nell’offrire migliorie software (AI Sound, modalità Clear Voice per enfatizzare dialoghi, ecc…) che aiutano chi non ha grosse pretese, del resto gli appassionati sanno bene che una TV slim ha i suoi limiti, inoltre le casse sono integrate nel box elettronica sul retro che non è largo quanto lo schermo, per dire che sono anche ravvicinate a scapito della spazialità stereo.

Prezzo di LG C5 e contesto di mercato

C5 non è l’oled più luminoso dove se le giocano G5 e Samsung S95F, i colori non hanno la saturazione massima di un QD-Oled, ma ha un prezzo più accessibile, infatti è il più venduto e importante TV LG… a maggio 25 molti si chiederanno se vale la pena prendere questo o il precedente C4 in offerta, ovviamente all’inizio le migliorie non giustificano la differenza di prezzo, gli step migliorativi sono così piccoli che solo dopo 3 anni può valer la pena sostituire il proprio modello. Tuttavia andando avanti nell’anno con il ritiro dal mercato del precedente e gli sconti sul nuovo, dovrebbe come sempre diventare uno dei migliori oled per rapporto qualità prezzo:

Articolo aggiornato al:
Redatto da: Pixeltv
Voto Totale:
92%

Il compito di migliorare il precedente modello era molto difficile ed è comunque in parte riuscito grazie a un leggero aumento di luminosità, al di la di questo C5 rimane la TV Oled più bilanciata e affidabile per ogni tipo di utilizzo. Rappresenta una garanzia di qualità per la visione di film e serie TV, ma anche per contenuti sportivi e per giocare. Un webOS sempre più maturo completa il quadro e poco importa se le attuali funzioni IA sono al momento abbastanza superflue, vedremo come si comportano nei futuri 5 anni di aggiornamenti inclusi.

Design:

Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.

87%
Luminosità:

Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.

89%
Contrasto:

Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.

96%
Uniformità:

Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.

87%
Colore:

Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.

97%
Angolo di visione:

Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.

92%
Immagini in movimento:

La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.

96%
Input-Lag e Videogiochi:

Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.

93%
Smart-TV:

Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.

86%
Audio:

Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.

85%
Rapporto qualità/prezzo:
86%
fattori positivi e negativi
Ancora più luminoso
Facilmente diventerà L'oled con il miglior rapporto qualità prezzo del 2025
Il telecomando necessiterebbe un re-design con batteria integrata e retroilluminazione
SPECIFICHE E MISURAZIONI
GENERALITA'
Produttore: Lg
Anno di produzione: 2025
Risoluzione: 4K
Brand (nome commerciale): Lg Oled EVO
Processore Video: α9 Gen8 4K con AI
Formati disponibili: 43", 48", 55", 65", 77", 83"
TECNOLOGIA
Tipologia di pannello

Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled

: oled
Retro illiminazione

La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)

:pixel auto-illuminante
Local dimming

Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming

: local dimming non necessario su oled
Pannello

Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz

: 10 bit - 144Hz
HDR supportato

HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR

: DOLBY VISION, HDR10+, HLG
RESA IMMAGINE
Contrasto: infinito:1
Luminosità picco HDR:

Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..

: 1280 nit
Spazio colore DCI P3

Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.

: 99,7%
Spazio colore Rec 2020

Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.

: 62,5%
Volume colore DCI P3

Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.

: 87,5%
Volume colore Rec 2020

Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.

: 40.2%
GAMING
Input Lag (mod.game HDR 60hz)

E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag

: 10 ms
Input Lag (mod.game HDR 120hz): 5 ms
Input Lag (mod.game VRR): 5 ms
Tempo di risposta medio del pannello

E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.

: 0,2 ms
versione HDMI: Hdmi 2.1
Numero di porte HDMI: 4 (4 in versione 2.1)
Supporta giochi 4K / 120hz: Si
Supporta giochi 4K / 120hz / Dolby Vision: Si
Variable Refresh Rate

Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR

: HDMI VRR , Certificato Freesync , Certificato G-sync
Auto Low Latency Mode (ALLM)

Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.

: Si
HGiG

Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.

: Si
SMART-TV
Smart TV OS: WebOS 25 (5 anni di aggiornamenti)
Assistenti vocali: Google Assistant, Alexa, Proprietario
Streaming contenuti

Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC

:App proprietaria, Chromecast, AirPlay 2, HomeKit
Connettività: Bluetooth 5 , Wi-Fi 6 (802.11ax)
CODIFICHE
Nuovo dig.terrestre(DVB-T2) e Cod.HEVC : Si
Codifica MPEG4 : Si
Codifica VP9 : Si
Codifica AV1 : Si
Codifica VVC : No
AUDIO
Speakers: sistema 2.4 - 40W
Audio Passthrough: ARC, eARC, Dolby Atmos (trueHD) su eARC, 5.1 Dolby Digital su ARC, 5.1 Dolby Digital su Ottica

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