LG C3: Recensione Oled Evo 2023
L’aggiornamento del popolare Oled vede con LG C3 piccole modifiche e affinamenti vari, nessuno stravolgimento ma il solito prodotto conveniente e affidabile, vediamo la recensione;
Questo Oled esiste nei formati:
- OLED42C34LA (42 pollici)
- OLED48C34LA (48 pollici)
- OLED55C34LA (55 pollici)
- OLED65C34LA (65 pollici)
- OLED77C34LA (77 pollici)
- OLED83C34LA (83 pollici)
Design
l fronte ha cornici di 7 mm (somma di bordo nero e telaio) racchiuse in una struttura satinata a forma squadrata, display pulito senza targa del produttore.
Il supporto a forma di piedistallo rettangolare è molto ridotto, nel 55 pollici per esempio è di 45 cm, non ingombra sul mobile e solo se toccato ha una leggera oscillazione.
Visivamente la parte frontale dello stand di sostegno è metallica con il retro in plastica pesante, montarlo richiede poche viti e nel complesso alza lo schermo di circa 5 cm dal tavolo, pochi per una soundbar davanti.
Il retro vede una lastra in metallo con un box rettangolare nella parte bassa, la proporzione di questo box rispetto alla TV dipende ovviamente dai pollici scelti, su un 42 pollici occupa praticamente tutto il retro, mentre dal 55 in su è solo nella parte bassa.
Tutti gli ingressi audio e video e le 4 porte HDMI 2.1 sono disposte lateralmente, ideali per eventuale montaggio a muro.
Di profilo lo spessore è di 44 mm, che come avrai capito è la parte dell’elettronica in basso, il resto del tv è una lastra di circa 7 mm.
I materiali utilizzati sono di pregevole qualità, metalli raffinati e plastiche solide e dure, il tutto combinato con un’eccellente assemblaggio e un peso complessivo molto ridotto (circa 15kg il 55 pollici). Per concludere è letteralmente identico al modello C2 che invece rispetto al C1 era cambiato, una nuova variazione non aveva senso ed è meglio avere un prodotto già affidabile e collaudato.
Il modello 42 pollici (OLED42C34LA) essendo destinato principalmente a uso monitor ha uno stand diverso composto da due piedini laterali, puoi vedere i dettagli in foto:
Qualità Visiva
La premessa è che stiamo parlando di un’Oled, quindi i vantaggi dei pixel auto-illuminanti offrono neri assoluti, contrasto infinito, tempi di risposta istantanei e sopratutto la capacità di riprodurre al meglio situazioni difficili di chiaro/scuro che mettono in crisi qualsiasi LCD. Questa tuttavia è una caratteristica di tutti gli Oled, entrando però nello specifico di LG C3 ci troviamo di fronte a un prodotto importante, la serie C finisce per diventare sempre la più venduta del settore grazie a un pannello di qualità piuttosto alta abbinato al processore video top di gamma.
La tecnologia Oled di LG Display non si evolve ogni anno su tutta la gamma, in questo 2023 è stato introdotto il sistema Meta Oled con microlenti (sito del produttore LG Display), ma riguarda solo il top di gamma LG G3 (recensione) , il modello C3 invece utilizza lo stesso ottimo pannello Wrgb EVO (EX) del 2022, una premessa per capire che non possono esserci miglioramenti significativi.
Per essere precisi i primi modelli di C2 usciti prima dell’estate 22 non avevano la versione EX, implementata poi da metà anno, in questo 2023 c’è la certezza di avere fin da subito l’ultimo modello EX ovvero arricchito di deuterio tra le sostanze organiche alla base. Per maggiori informazioni sulle tecnologie oled vedi articolo: Tecnologia TV Oled.
La luminosità si assesta sempre su un picco di 820 nits in HDR con la Filmmaker mode, con il 50% di schermo bianco il risultato è di circa 280 nits per finire ai classici 170 nits fullscreen, si tratta di un risultato standard per la tecnologia, comunque buono se confrontato ad altri modelli wrgb senza lastra dissipativa.
I modelli QD-Oled in questo aspetto fanno di meglio ? tendenzialmente si, ma costano di più e hanno altri difetti… In ogni caso al buio l’impatto generato dai contenuti HDR è eccellente, le immagini con i giusti contenuti sono scenografiche ed emozionanti e in parte è merito anche degli algoritmi dedicati.
L’uniformità del display è ottima come per tutti gli oled, l’assenza di retroilluminazione rispetto a Qled/Led e simili lo rende molto superiore, qualcuno si chiede se nelle schermate di test grigie c’è ancora quell’impercettibile zona rosata laterale presente nei modelli 22, si essendo lo stesso pannello c’è ancora ed è forse l’unica macro-differenza rispetto ai QD-Oled, ma come sempre è destinata a sparire del tutto dopo un mesetto di utilizzo e non riscontrabile nei contenuti reali neanche il primo giorno.
Nelle schermate test molto scure il difetto del banding verticale presente in minima parte su tutti gli oled è stato migliorato di anno in anno, ormai su questo LG C3 è davvero impercettibile, ma anche in questo caso ogni pannello potrebbe averlo più o meno marcato, e il rodaggio di qualche mese tende a farlo sparire del tutto.
L’effetto DSE (o schermo sporco) è del tutto assente, ogni scorrimento di camera su zone uniformi è perfetto e questo valorizza sopratutto la visione dei contenuti sportivi, già impreziosita dai tempi di risposta istantanei e dalla totale assenza di effetto scia.
L’angolo di visione rimane inalterato ma eccellente, al di la dell’inutilità potreste guardare i contenuti anche da un’angolazione di 70° senza distorsioni dei colori, il fattore angolo di visione può essere importante sopratutto se la stanza è molto grande e le vostre postazioni di visione sono angolate, C3 è disponibile fino al formato da 83 pollici e sarà sempre visibile al meglio.
L’attenuazione dei riflessi e la visione in ambiente luminoso segue gli standard mantenendo alti livelli, C3 ha una finitura del display di tipo lucido identica a quella degli ultimi anni, lo schermo da spento tende ad attenuare le forti luci riflesse con un’alone violaceo, è anche abbastanza riflettente a differenza dei QD-Oled che invece opacizzano tutto molto di più. A schermo acceso però ha il vantaggio di mantenere dei neri più puri senza inquinamenti esterni.
Ovviamente se l’ambiente di visione è esageratamente soleggiato la tecnologia mini-led si spinge fino a 2000 nits e risulta più visibile, ma in situazioni normali C3 si vede ottimamente anche di giorno.
10 anni di esperienza si concretizzano in un Oled affidabile e conveniente
Colore e calibrazione
In questo aspetto c’è una piccola novità rispetto al precedente modello, durante la configurazione è presente un tutorial che tramite la scelta di 2 immagini su più soggetti cerca di configurare una calibrazione adatta ai gusti dello spettatore, sinceramente non si capisce bene la meccanica, il risultato è inattendibile, imprevedibile ed è meglio non applicarla.
La prima cosa da fare è disattivare il risparmio energetico che su C3 è stato spostato in una parte del menu più facile da raggiungere (Impostazioni > Generale > Risparmio energetico).
Una volta disattivato quello non dei fare altro che impostare la modalità Filmaker mode (o home cinema con i contenuti Dolby Vision) e su impostazioni avanzate attivare la spunta “avvio automatico filmmaker mode“, questo impostarerà il bilanciamento dei bianchi sul valore caldo 50 che è il più coerente con gli standard. Tale modalità non pregiudica l’attivazione di filtri vari compresi quelli di movimento presenti nel menù chiarezza > TruMotion che vedremo in seguito.
Questo setting restituisce una calibrazione colore nativa molto bilanciata e coerente con gli standard, negli ultimi anni la sua implementazione è stata un valore aggiunto per tutto il settore e ogni anno è sempre migliorata, la differenza rispetto al modello C2 è praticamente impercettibile, ma del resto stiamo parlando di un equilibrio cromatico naturale e piacevole, l’incarnato dei volti è realistico, i colori sono saturi ma mai esagerati e la progressione delle sfumature che il pannello a 10 bit genera è perfettamente graduale.
Di certo la luminanza massima dei colori non ha i picchi di saturazione dei QD-Oled, il quarto sub-pixel bianco da sempre tende a “inquinare” la purezza di un accesissimo rosso per esempio, ma parliamo comunque di tinte che trovano rarissime applicazioni persino nei contenuti HDR o Dolby Vision, del resto una copertura colore del 99.2% è un valore di alto livello.
Le scene molto scure sono riprodotte altrettanto bene, anche qui nessun miglioramento, ma del resto il comportamento in queste situazioni era già ottimo, non soffoca i dettagli scuri e anche con i contenuti streaming non eccellenti non compaiono quadrettature o artefatti di compressione nelle zone scure.
Ovviamente il nero assoluto alternato da picchi di luce HDR in piccole porzioni sono molto impattanti, gli algoritmi del nuovo processore Alpha 9 Gen 6 propongono un sistema chiamato OLED Dynamic Tone Mapping Pro, questo regola dinamicamente luminosità e colore in fino a 20.000 zone indipendenti su ogni fotogramma (contro le 5.000 zone del modello C2).
La numerazione sembra impressionante, nella realtà non è cosi grande il divario, solo l’occhio più ricettivo potrebbe notare un leggero miglioramento con le due TV affiancate, il miglioramento nel passaggio tra C1 e C2 allo stesso modo accade con questo nuovo modello, piccolissimi step migliorativi che avvengono ogni anno, ma del resto ormai la differenza tra oled in commercio (anche di altri produttori) diventa sempre più marginale.
Leggermente più evidente è invece il miglioramento dell’upscale dei contenuti a bassa qualità, il marketing non lo ha pubblicizzato con numeri e annunci del resto era buono anche prima, ma Alpha 9 Gen 6 in questo si avvicina di più ai processori Sony che rappresentano l’eccellenza in questo aspetto, l’upscale è affidato in buona parte alla voce “super resolution” che con i suoi step aumenta la nitidezza di vecchie sorgenti SD o 1080P andando ad aggiungere in modo leggermente più marcato che in passato un po di ricostruzione e nitidezza dei contorni.
Segnalo infine che per quanto riguarda il Dolby Vision è sempre presente l’ultima variante “IQ with precision details” che tramite sensore si adatta alla luce nella stanza per singolo fotogramma.
Gestione movimento
Sul tipo di pannello sappiamo ormai tutto, tempi di risposta istantanei che si traducono in zero effetto scia o trascinamento, 120hz di frequenza massima che abbinata al processore di fascia alta Alpha 9 Gen 6 accontentano chiunque.
Il purista dei contenuti cinematografici può avere la visione nativa dei 24 fotogrammi, personalmente come riportato più volte i tempi di risposta azzerati degli oled evidenziano i pochi frame che potrebbero apparire “scattosi”. La tv per ovviare prevede nel menù chiarezza la spunta “real cinema” che si occupa di legare meglio un fotogramma al successivo, siamo sempre nell’ambiente del purista in quanto si tratta solo di simulare meglio quello che avviene in modo naturale nella video-proiezione.
C’è infine il famoso TruMotion con i vari setting o la personalizzazione manuale, personalmente l’impostazione chiamata “naturale” la trovo la più bilanciata per vedere film e serie TV, credo che accontenterà senza problemi ogni utente, tuttavia se ci si vuole spingere oltre stiamo sempre parlando di elaborazioni di alto livello, anche se non si notano differenze dal modello dell’anno prima.
L’impostazione spinta del Trumotion è il classico “effetto Soap Opera” come sempre in certe situazioni mostrerà degli artefatti visivi, ma sono situazioni inevitabili finche i contenuti saranno nativi a 24fps… rimane comunque coerente e anche selle sequenze più veloci, sicuramente con l’impostazione massima non raggiunge i livelli di fluidità artificiale dei prodotti di fascia alta Philips, ma siamo nel campo dei gusti personali.
Parlando di movimento rimane presente la sempre meno usata opzione Oled Motion Pro (dentro menu TruMotion) che anche quest’anno lavora fino a un massimo di 60hz rendendosi un po inutile in quanto rende si più nitidi i fotogrammi mossi, ma affatica la vista e scurisce la scena.
Gaming sempre al Top
Questa serie da sempre rappresenta l’oled più apprezzato per il gaming, avviene da anni e non si può dire che ci siano stati miglioramenti o variazioni a riguardo, ma non era neanche lecito aspettarseli.
Riassumendo ha il primato di avere 4 porte HDMI 2.1 tutte full band fino a 48gbps, gli Oled LG assieme ai modelli Samsung sono gli unici sul mercato a permettervi di collegare per esempio una PS5, un Xbox e un PC tutti con le funzionalità 2.1, e avere ancora una porta libera per un’altro dispositivo o una soundbar.
Le funzioni 2.1 prevedono ovviamente i 4K / 120Hz, ma anche il VRR per console e per PC con entrambe le certificazioni G-Sync e Freesync. L’input lag rimane ai vertici del settore, ovvero 10 ms a 60hz con il “boost mode” e solo 5 ms giocando a 120hz e/o con VRR.
L’interfaccia dedicata al gaming è rimasta identica, con un bell’aspetto e tutte le opzioni raggruppate e ben disposte, come sempre sono disponibili profili per generi, molto utile per esempio quello fps che schiarisce solo gli angoli bui della mappa senza ovviamente distruggere il resto dell’immagine.
WebOS 23 include un nuovo hub dedicato ai servizi di streaming legati al gaming, ovviamente Geforce Now è già presente, Xbox Cloud Gaming arriverà a breve, Amazon Luna (per ora solo in USA), tutti questi servizi se disponete di una buona connessione gireranno in 4K a 60fps.
Non c’è dubbio che LG C3 finirà nella lista dei migliori tv per il gaming, dovendo trovare un dettaglio migliorabile posso citare l’uso nel gaming SDR, anche lui perfetto per input lag e compatibilità dei segnali / upscale, ma in questo caso la modalità game non sfrutta il picco luminoso del TV, stiamo parlando di videogiochi antecedenti al 2016, e c’è comunque Xbox che applica un’HDR automatico anche ai vecchi titoli eliminando il problema, ma per esempio Nintendo Switch esce con il solo segnale SDR 1080p, l’upscale dei contenuti è ottimo, ma un pò di luminosità in più sarebbe stata gradita.
Segnalo infine che nel menu Impostazioni > generali > Dispositivi > impostazioni HDMI c’è una nuova spunta dedicata al pass through chroma 4:4:4… è un segnale video non compresso usabile collegando un PC, era supportato anche prima ma occorreva nominare la porta HDMI con il nome “PC”, adesso è più chiaro e usabile. Attenzione però che con questo segnale vengono disattivate molte funzioni di elaborazione immagine compresa la gestione del moto, quindi se collegate un lettore blu-ray assicuratevi di non averla attiva.
Smart TV (WebOs 23)
Anche in questo aspetto non ci sono grandi novità, l’implementazione dei profili era già presente dall’anno scorso anche se in questa versione 23 permette maggiori personalizzazioni come la foto sull’icona e una più distinta scelta dei contenuti per singolo membro della famiglia.
Tuttavia posso annotare che il sistema operativo restituisce una percezione di maggiore reattività rispetto alla versione 22, non so se questo sia dovuto ad hardware leggermente più prestante o semplicemente a una maggiore ottimizzazione, ma del resto anche i modelli 22 continuano ad avere aggiornamenti e potrebbero allinearsi.
WebOS è senza dubbio uno degli OS top sul mercato TV o il migliore a seconda dei gusti, nella disponibilità delle App se la gioca praticamente al pari con i competitor Google TV e Tizen OS, e troverete ovviamente tutto quello che vi serve di attuale e futuro.
Il sistema di integrazione casalinga LG è di primissimo livello e potete collegare ogni dispositivo alla TV sfruttando i protocolli di Alexa, Google Assistant, apple HomeKit e per la prima volta anche la certificazione ufficiale Matter legata proprio ai colossi dell’intrattenimento e della domotica.
I menu interni delle impostazioni immagine e audio sono rimasti identici, è stato solo aggiunto un comodo pannello Quick Settings che permette di accedere alle cose più comuni e usate per ultime.
Il telecomando è identico al modello 22, ma è un prodotto di media / buona qualità e ha comunque la peculiarità esclusiva del puntatore motorio integrato che molti apprezzano, viene ancora alimentato a batterie, ma i consumi sono minimi. Ovviamente c’è il microfono per impartire comandi vocali con il supporto a ogni tipo di assistente sul mercato.
Se preferite usare lo smartphone per controllare la TV l’apposita app funziona bene come al solito e non ha problemi.
Eventuali videoconferenze avvengono tramite App RemoteMeeting, e per visualizzare più contenuti contemporaneamente c’è il Multi View con 2 finestre uguali affiancate o in PIP (una fullscreen e una piccola nell’angolino), tale funzione non consente la visualizzazione contemporanea di 2 sorgenti HDMI, fattore comprensibile vista la larghezza di banda richiesta, ma le combinazioni più utili sono consentite e snelle nella gestione.
Il supporto al QMS (Quick Media Switching) è un’altra piccola novità di LG C3, si tratta di una funzione HDMI 2.1 che interviene nel cambio di sorgente video / frequenza, in breve elimina quella schermata nera e quella breve attesa durante il cambio di sorgente rendendolo immediato… al momento solo Apple TV supporta questa funzione.
Audio: ritorna il DTS
In questo campo la novità del 2023 è rappresentata dal supporto al DTS, DTS:X e Imax Enhanced che sono compatibili tramite pass-through HDMI, dettaglio curioso il ritorno del DTS rimosso nel 2019 per tornare operativo adesso. Vale a dire che se il vostro lettore blu-ray li supporta il segnale passa dalla TV inalterato tramite il cavo HDMI eArc che lo rimanda all’amplificatore.
Non sono segnali molto usati ma il DTS nei vecchi DVD era sempre presente, resta ovviamente la piena compatibilità a Dolby Digital e Atmos tramite il canale eArc.
Descrivendo più nello specifico la dotazione sonora prevede un sistema 2.2 canali per un totale di 40w, e chiaro che in questo aspetto siamo nel campo della fascia media esattamente come avviene da sempre su questa serie.
Vale a dire che i dialoghi sono comunque abbastanza puliti e comprensibili, i volumi di ascolto possono essere anche molto alti a patto di avvertire qualche distorsione, i bassi sono poco più che accennati ma il fatto che siano presenti è già positivo.
Ci sono diversi algoritmi studiati dal produttore, il nuovo di questo modello 2023 si chiama AI Sound Pro e dichiara di imitare l’effetto di un set-up a 9.1.2 canali, realisticamente non sembra esserci differenza riscontrabile rispetto al modello passato, può essere utile invece la funzione Wow Orchestra che sfrutta i 40W della TV insieme a soundbar compatibile.
Contesto di mercato di LG C3
Senza girarci intorno avrai capito che il nuovo modello non stravolge niente rispetto al precedente C2, riassumendo le piccole novità sono:
- “Discutibile” wizard su calibrazione colore
- Spunta attivazione chroma 4:4:4 più accessibile
- Funzione Quick Media Switching
- Supporto alle codifiche audio DTS
- Menu impostazioni rapide con le ultime funzioni usate
- Upscale dei contenuti SD leggermente migliore
Puoi valutare se questo per te è abbastanza, ma in genere fino a quando il precedente modello è disponibile in offerta rimarrà una scelta vantaggiosa, finite le scorte nel corso dell’anno gli sconti arriveranno sul nuovo modello e facilmente diventerà nuovamente l’oled con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato, o almeno in questo anno se la gioca con Samsung S90C / S94C che ha un moderno pannello QD-Oled di seconda generazione.
Per quanto riguarda il suo confronto con il top di gamma LG G3 la questione è più articolata, in quel caso c’è il pannello MLA (o META Oled) che è dotato di microlenti per incrementare il picco luminoso, ma questo non avviene sul modello da 83 pollici, pertanto in quel formato la differenza tra i due è data solo dalla lastra dissipativa, e comunque intervengono anche le direttive europee sul consumo energetico a frenare il gallery da 83″.
In secondo luogo c’è il maggiore costo e la disponibilità di formati, la serie G parte dai 55 pollici, a differenza della C che ha anche i il 42 e 48 pollici.
Infine c’è il fattore stand, molti utenti vogliono poggiare la TV sul mobile, la serie G include un’ottima staffa custom per il montaggio a filo muro, ma se vuoi uno stand normale lo devi comprare a parte. Per l’insieme di questi motivi non ho dubbi che anche nel 2023 sarà la serie C la più venduta di LG.
Prezzo Amazon sul nuovo modello C4:
Redatto da: Pixeltv
LG C3 è una conferma di 10 anni di successi nel campo oled, ogni anno viene aggiornato e affinato, dal precedente modello lo step migliorativo è minimo, il pannello è lo stesso e l'unica cosa che vale la pena citare è un upscale ulteriormente raffinato e il ritorno della codifica DTS. Rimane comunque un prodotto favoloso dotato di processore di fascia alta e un pannello oled wrgb ben luminoso, trova la sua visione perfetta al buio rimanendo comunque ottimo anche di giorno, facilmente nel corso del 2023 tra offerte e sconti potrebbe essere l'oled con il miglior rapporto qualità / prezzo.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Processore video di fascia alta e ottimo upscale
▲ Anche senza aggiungere niente rimane la scelta migliore per il gaming
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC