LG BX: Recensione
Arriva nel mercato italiano BX, l’Oled di LG più accessibile di fine 2020, un prodotto di alta qualità con poche differenze rispetto al fratello maggiore di riferimento CX, vediamo la recensione;
La prima differenza rispetto al modello CX riguarda l’assenza del 77 pollici, lasciando disponibili:
- OLED55BX6LB (55 pollici)
- OLED65BX6LB (65 pollici)
Design
La parte frontale ha cornici molto ridotte di 9 mm, lo stile frontale è quello di una semplice lastra di vetro, a sostenerlo una base di appoggio praticamente identica a quella dell’anno scorso, nonché molto simile al modello CX (vedi recensione), a parte il fatto che questa è più ristretta, non in metallo ma in plastica, e attenua molto meno le oscillazioni.
Anche il retro rimane del tutto invariato, presenta la metà superiore in metallo con finitura liscia, mentre la parte inferiore più spessa contiene l’elettronica ed è realizzata in plastica molto solida, quasi da sembrare metallo.
Al centro trova posto lo standard VESA 300×200 per il montaggio a muro, gli ingressi sono laterali e ben accessibili con la tv appesa sulla parete, ma due porte HDMI e l’ingresso antenna sono rivolti verso il muro e quindi un po meno accessibili, c’è infine una semplice clip per la gestione dei cavi.
Di profilo LG BX ha uno spessore complessivo di 4,8 cm come già accennato la misura riguarda solo la parte bassa, in alto lo spessore è di pochi millimetri.
La qualità costruttiva e dei materiali è eccellente, a parte il piedistallo in plastica, tutto il resto è uguale agli altri Oled TV di LG.
Qualità immagine
Come tutti gli altri Oled il pixel è auto-illuminante, questo gli garantisce un perfetto rapporto di contrasto infinito che nessun LED/Qled può raggiungere. Ovviamente la visione al buio è eccellente, lo schermo riproduce un nero assoluto e anche quando sono presenti microscopici elementi luminosi non ci sono aloni e sbavature luminose, ma questo è un elemento scontato per qualsiasi oled.
La luminosità invece non raggiunge mai altissimi livelli in questi pannelli, in questo modello con i contenuti HDR si arriva in media sui 480 nits, un valore di per se non altissimo, ma che abbinato ai neri assoluti offre comunque ottime immagini in HDR.
Riesce in alcune situazioni a toccare i 550 nits con le piccole porzioni luminose, mentre se lo schermo è completamente bianco scende anche fino a 130 nits.
Per fare un paragone il modello di fascia superiore LG CX tiene una media di 750 nits, senza entrare troppo nello specifico questa è la differenza più marcata tra i due prodotti.
L’uniformità del pannello è molto buona, le schermate grigie sono ben uniformi, e non c’è nessun effetto “schermo sporco” o DSE, quelle nere ovviamente sono perfette, ma anche le schermate quasi nere con i pixel attivi al minimo, (da sempre le più difficoltose per gli oled) sono discretamente omogenee.
L’angolo di visione è un aspetto che si può dare per scontato ed è ottimo, regge tranquillamente un’angolazione di 70° e offre colori e neri perfetti anche a chi è in posizione angolata. La finitura del display è lucida, questa attenua molto bene i riflessi, nel complesso nonostante la luminosità non eccelsa già citata, il prodotto si vede molto bene anche in ambiente illuminato.
Colore
La calibrazione della TV è molto buona, migliore del modello 2019 (LG B9), la matrice dei pixel è Wrgb quindi con un quarto sub-pixel bianco per aiutare a riprodurre le tinte chiare, ma questa è una caratteristica di tutti gli OLED, non è quindi motivo per cui CX ha una migliore calibrazione nativa rispetto alla media.
La semplice modalità Expert Dark Room con gamma colore 2.2 e temperatura colore caldo 2 sono parametri ottimi per avere un’immagine corretta e naturale, con l’unico appunto riscontrabile solo tramite misurazioni che lo vedono impercettibilmente rossastro e scuro.
Esiste ovviamente la possibilità di effettuare calibrazioni professionali o automatiche con un bianco configurabile a 22 punti.
La gamma colore di BX è eccellente, riporta una copertura DCI P3 xy del 96% adatta a visualizzare molto bene contenuti HDR e la sua evoluzione Dolby Vision, per ravvivare al meglio questi ultimi contenuti a seconda del gusto personale si consiglia di provare la modalità Vivid, o abilitare la mappatura dinamica del tono.
Il volume del colore raggiunge livelli medio/alti, in particolare essendo un oled si comporta ottimamente con le tinte scure, e fatica leggermente con le tinte più chiare o le saturazioni esasperate, questo a causa della luminosità non eccelsa del pannello.
Per quanto riguarda le sfumature, il pannello a 10bit le riproduce con una qualità media, si percepisce un leggero banding nelle zone più scure, quindi leggermente più visibile rispetto al modello CX, ma non certo riscontrabile con contenuti reali.
Tra le nuove funzioni del 2020 non presenti nel modello B9/B9 SLA bisogna segnalare:
- Dolby Vision IQ, una funzione che si occupa di variare automaticamente luminosità/colore/contrasto in base alle condizioni ambientali.
- Filmmaker Mode che si occuperà (con il supporto dei produttori) di garantire allo spettatore immagini più simili a quelle che ha concepito in origine il regista nella creazione del contenuto, questo non vuol dire che verrà rimosso il “post-produzione”, ma che la visione sarà più allineata a quella dei costosissimi monitor dei registi.
Gestione movimento
LG CX ha un tempo di risposta eccellente di 0,3 ms come tutti gli Oled TV, il pannello lavora ovviamente fino a 120hz, e ogni contenuto è riprodotto nella maniera corretta, le immagini in movimento scorrono fluide e naturali, a patto ovviamente di avere dei video con un framerate decente, infatti per i vecchi contenuti a basso framerate la TV non fa sconti e mostra microscatti e imperfezioni presenti nella sorgente. In questa situazione è bene abilitare i filtri di movimento, che applicano interpolazione ai contenuti fino ad adattarli ai 120hz del pannello.
Il processore video utilizzato da questo modello si chiama α7 Gen 3, aggiornato e migliorato dall’anno scorso, ma comunque di fascia più bassa rispetto a quello montato su CX e superiori.
La differenza sulla resa di questi due processori è molto difficile da notare, ma dovendo scommettere sulle microscopiche differenze è possibile notare che CX mostra qualche piccolo artefatto nelle transizioni scure, e anche per quanto riguarda l’interpolazione di movimento, pur essendo ottima e al di sopra della media mostra qualche sbavatura le impostazioni più spinte, naturalmente è altamente personalizzabile con settaggi più o meno pesanti a seconda di quanto è gradito il classico “effetto soap opera”.
La funzione BFI serve per aggiunge un frame nero tra i fotogrammi e aumentare la nitidezza durante il movimento, in questa TV si chiama OLED motion e lavora in modo perfetto come su CX. A differenza degli oled dell’anno scorso questa arriva a lavorare fino a un massimo di 120hz, il che aiuta a rendere più stabile l’immagine ed evita di renderla più scura. Normalmente non si consiglia mai l’attivazione del BFI, ma in questo caso è un’ottima funzione realmente utilizzabile sopratutto nella visione di veloci contenuti sportivi.
Input lag e videogiochi
Come tutta la linea LG 2020, la TV si comporta in modo ottimo con i videogiochi, anzi tutte le specifiche lo portano a essere il modello più adatto del 2020 alle console nextgen (a parimerito con il modello CX ovviamente), in modalità gioco restituisce un buon input lag di 14 ms, ovviamente supporta il Variable refresh rate (4K fino a un massimo di 120hz) e con questo arriva a offrire 11 ms di input lag.
Sempre parlando del Variable Refresh Rate supporta sia la variante Freesync che G-sync, inoltre ha anche la certificazione HDMI Forum VRR. Per fruire del VRR basta una Xbox One, ma il pieno supporto è offerto da sorgenti HDMI 2.1 come le console nextgen Playstation 5 o Xbox Serie X/S.
Con il recente firmware 3.11.25 e Xbox Serie X non sono stati riscontrati problemi, con VRR attivo a 120Hz, per quanto riguarda l’utilizzo PC in rete si ipotizzano problemi al di sotto dei 40Hz variabili, ma non sono framerate comuni, mentre al di sopra dei 60Hz nessun problema.
Si legge in rete che alcuni utenti Serie X abilitando il VRR visualizzano lo schermo nero, in questo caso si consiglia di effettuare un reset del tv alle impostazioni base, aggiornare eventualmente il software all’ultima versione e riattivare tutto, nelle impostazioni della console selezionare la profondità colore a 10 bit (assolutamente non 12bit che oltre a essere inutile crea problemi).
Altra aggiunta del 2020 è la modalità HGiG, una regolazione automatica dell’HDR e della tonalità colore legata al solo mondo del gaming,
Tra le funzioni HDMI 2.1 (presenti su porta 3 e 4) non manca la Modalità automatica a bassa latenza (ALLM), molto comoda per non dover intervenire ogni volta manualmente, abilitandola infatti sarà la TV ad attivare la modalità gioco in automatico solo quando videogiochiamo.
La banda passante è di 40gbps, ovvero più che sufficiente a gestire il 4K fino a 120hz con profondità colore 10bit.
Smart TV
Il sistema operativo è Web OS in versione 5.0, l’OS più apprezzato del momento, su questo specifico prodotto gira fluido e senza problemi, non si riscontrano differenze rispetto al fratello maggiore CX.
Inutile citare lo sconfinato store e le ottime App di sistema, quelle per lo streaming video come Netflix / YouTube / Prime video, sono tutte veloci e reattive, e chiaramente con il supporto nativo all’HDR.
L’home che si presenta all’utente è altamente personalizzata in base all’utilizzo che questo ne ha fatto in precedenza, trovando sempre un ambiente comodo e accessibile.
Il telecomando in dotazione è sempre il popolare LG Magic Remote con sistema di puntamento e microfono integrato per il sistema di controllo vocale.
La tv supporta tutte le funzioni smart legate alla domotica come Amazon Alexa, Google Assistant, e Apple HomeKit, oltre che ovviamente supportare l’invio di contenuti tramite cellulare e chiavetta USB, è anche presente la funzione gallery mode per trasformare il pannello in un quadro d’arredo.
Riassumendo la parte smart anche in questo caso siamo di fronte al meglio che offre il mercato indipendentemente dal prezzo del prodotto.
Audio
Il sistema audio in dotazione è un 2.2ch per una potenza audio totale di 40w, la qualità sonora non è quella base di un qualsiasi entry-level, ma allo stesso tempo è inferiore a quella del fratello maggiore CX
Diciamo che riproduce molto bene i dialoghi, il volume di riproduzione può arrivare anche ad essere anche discretamente alto e quindi accettabile per grandi ambienti, i bassi sono presenti, ma alzando il volume non seguono in proporzione la curva di alti e medi. in ogni caso, anche in questo aspetto c’è un leggero miglioramento dal modello B9 del 2019.
La tv supporta la decodifica Dolby Atmos, e come per tutti i modelli del 2020 abbandona definitivamente il codec DTS, tra le funzioni Hdmi 2.1 c’è la nuova funzione eArc.
Differenze tra B9/B9SLA e BX ?
Dovendo riassumere le differenze tra il nuovo modello e il precedente B9 (anche in versione aggiornata SLA) si può quindi citare una piccola perdita di luminosità, ma anche piccole aggiunte e miglioramenti che riguardano:
- Modalità Dolby Vision IQ
- FilmMaker Mode
- Oled Motion (BFI) ora fino a 120hz
- Affinamento nell’elaborazione video dovuta al processore aggiornato
- Affinamento di funzioni legate al gaming come HDMI Forum VRR e HGiG
Differenze con LG CX ?
In questo caso la principale differenza riguarda la luminosità del pannello che sicuramente più elevata sul modello CX, inoltre bisogna anche citare il processore video di classe superiore che tende a gestire impercettibilmente meglio il movimento, in particolare quando a muoversi sono scene molto scure, obiettivamente è una differenza che pochissimi appassionati possono apprezzare.
Redatto da: Pixeltv
LG BX si conferma anche quest'anno come prodotto riuscitissimo, le sue caratteristiche prevedono neri perfetti, pannello uniforme, una buona gestione del moto, ed eccellenti moderne funzioni legate al gaming e non. Rispetto ad altri Oled più costosi BX ha una luminosità leggermente inferiore, ma rimane comunque buono anche all'utilizzo in ambienti luminosi, oltre che essere perfetto al buio. In conclusione al prezzo di quello che costa un buon LCD di fascia medio/alta ci si porta a casa un modernissimo Oled con WebOS5 e HDMI 2.1
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ Perfetto per il gaming
▲ Prezzo contenuto
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC