Hisense U71QF / U7QF: Recensione
U71QF appartiene alla categoria Uled, un brand creato da Hisense per classificare quelli che sono i suoi LCD premium con tecnologia quantum dot, il prodotto nel complesso mostra un rapporto qualità / prezzo buono e si scontra inevitabilmente con i vari Qled di Samsung.
Hisense ha prodotto questo modello nei formati:
- 50U71QF (50 pollici)
- 55U71QF (55 pollici)
- 65U71QF (65 pollici)
Design
La parte frontale si presenta con cornici di 9 mm, la parte inferiore ha un bordo argentato uguale al colore del particolare supporto che la regge, una struttura a forma di U che mantiene molto solido il pannello ma richiede un discreto ingombro sul mobile.
Di profilo la TV ha uno spessore complessivo di 78 mm, non si può certo definire sottile, ma è un FALD, ovvero offre una retroilluminazione diretta con i led presenti su tutta la superficie e non solo lungo il perimetro.
Il retro si presenta con 2 diversi spessori, circa 4 cm nella parte alta, quasi il doppio in basso dove sono presenti elettronica e connettori vari, quasi tutti gli ingressi sono posti lateralmente e facilmente raggiungibili anche con la TV montata a muro.
La qualità costruttiva è ottima, il prodotto è solido e ben assemblato, anche i materiali sembrano decisamente più costosi di quanto offre la concorrenza in questa stessa fascia di prezzo.
Ottima qualità visiva
Hisense U71QF monta un LCD di tipo VA, unito a una retroilluminazione diretta full led e un local dimming indipendente, specifiche molto ambiziose per un LCD e infatti la resa di contrasto è 5400:1 ovviamente con il local dimming attivo.
L’utilizzo di un pannello VA offre già di suo dei buoni neri, ma il fatto di avere un local dimming indipendente a 72 zone è un ulteriore forte vantaggio nella riproduzione al buio, in pratica vuol dire che in molte situazioni la TV è in grado di spegnere completamente le zone nere offrendo un nero assoluto. Naturalmente il tutto è soggetto ad algoritmi e non ci si può comunque aspettare la resa di un Oled TV, ma i risultati al buio sono buoni, come per esempio nella riproduzione di film le barre nere sopra e sotto solo raramente sono soggette a inquinamento luminoso (avviene solo con l’HDR e un elemento fortemente luminoso nelle vicinanze).
In generale le scene reali sono riprodotte molto bene e di forte impatto visivo, naturalmente non mancano situazioni “difficili” da riprodurre al meglio, come per esempio il classico cielo stellato notturno, (i cui algoritmi impongono alla TV di “oscurare” le stelle più piccole), o i sottotitoli bianchi su fondo nero… che inevitabilmente mostrano aloni luminosi, ma l’offerta FALD con 72 zone indipendenti stupisce in questa fascia di prezzo, ed è molto apprezzata.
La luminosità arriva fino a 570 nits, un valore medio in senso assoluto, ma alto per la fascia di prezzo, oltretutto non è soggetto a variazioni, dato che anche una schermata completamente bianca tiene la luminosità a 540 nits senza problemi. Si parla quindi di un valore sufficiente a offrire buoni contenuti HDR, ricordando tra l’altro che questo modello è HDR universale, ovvero supporta le evoluzioni dinamiche sia Dolby Vision che HDR10+.
L’uniformità del pannello è buona, ovviamente nelle schermate con toni medi gli angolini e i bordi esterni sono più scuri, ma in generale è abbastanza uniforme, e nella normale visione non si nota.
In alcune occasioni si percepisce un leggero DSE (effetto schermo sporco), lo si può avvertire solo con lo scorrimento di contenuti uniformi come un cielo azzurro o un campo da calcio, ma questo non pregiudica comunque la qualità visiva di eventi sportivi calcistici.
La riproduzione delle sfumature è nella media, il pannello lavora a 8bit+FRC, e qualche leggero effetto di banding tra le tinte molto scure lo si avverte, con le immagini di test si può notare un po di banding tra le sfumature blu e verdi scure.
L’angolo di visione invece è come per tutti i pannelli VA un punto dolente… sul display non è applicato nessun filtro per migliorare la cosa, e i classici 35° di inclinazione bastano per avere alterazioni visive, esattamente come accade a tutti i Samsung LCD e Qled, esclusi i costosissimi top di gamma. Segnalo che nel menu c’è una funzione apposita che lascia intendere un miglioramento, ma modifica solo la gamma, operazione quindi inutile al fine dell’angolazione.
La finitura del pannello è semi-lucida, attenua mediamente bene i riflessi ambientali, in ogni caso come già riportato ha un ottimo contrasto e una discreta luminosità, fattori che lo rendono apprezzabile anche in normali ambienti luminosi e con qualche riflesso ambientale.
Calibrazione colore
La calibrazione nativa pre-impostata è abbastanza buona, o meglio diciamo che la modalità Cinema Night con gamma BT.1886 è un’ottimo compromesso per avere una visione cinematografica realistica e naturale, Hisense ha lavorato molto bene per calibrare un’offerta che accontenterà senza dubbio il pubblico di riferimento.
Volendo approfondire il sistema permette di modificare il bianco fino a 20 punti, e intervenire in modo completo su tutti i colori, ma in questa fascia di mercato non sembra una cosa realmente interessante, non quanto una buona calibrazione nativa con almeno 1 profilo.
La gamma di colori è buona con una copertura DCI P3 del 90% e un volume colore nella media.
Per quanto riguarda i contenuti HDR a mio avviso sono ben riprodotti, ma se si desidera aumentarne ulteriormente l’impatto si consiglia di impostare la modalità HDR Theater con il local dimming impostato su alto.
Immagini in movimento
Il tempo di risposta di questo LCD è di 5 ms come per quasi tutti gli altri prodotti contemporanei, le scene di movimento si comportano nella media, anche se certe scene estremamente veloci possono apparire leggermente sfocate, un consiglio è quello di disattivare la funzione chiamata riduzione del rumore MPEG, perché effettivamente nell’elettronica della TV crea qualche “alone” di troppo nel movimento.
Per chi preferisce è possibile attivare i filtri di movimento, si chiama Ultra Smooth Motion ed è il classico “Effetto Soap Opera” che aggiunge fotogrammi aumentando la fluidità della scena, ma solo fino ai 60hz del pannello.
Tale funzione a parte i preset consigliati è anche personalizzabile in intensità, aumentare troppo i valori porta qualche artefatto visivo, nulla di scandaloso comunque.
Hisense U71QF ha anche la funzione BFI che alterna i fotogrammi con uno nero al fine rendere più nitide le immagini in movimento, il produttore ha chiamato la funzione Clear Motion, ma il problema è che la TV come già riportato lavora a 60hz, e dimezzarli con questa funzione oltre a scurire la scena, la rende anche faticosa per la vista a causa della bassa frequenza, funzione quindi a mio avviso assolutamente sconsigliata.
Complessivamente in questo aspetto risulta assolutamente nella norma per fruire di qualsiasi tipo di contenuto, magari non è la TV più adatta per vedere film action, preferendo trasmissioni ed eventi sportivi, ma non ci sono da segnalare particolari lodi o difetti.
Input Lag
Dal punto di vista gaming si comporta abbastanza bene, con la modalità game attiva in 4k HDR ha un input-lag di 16 ms, non un’eccellenza ma comunque un buon valore, l’alto contrasto aiuta a valorizzare qualsiasi gioco moderno dotato di HDR, anche se purtroppo non ha nessun supporto alle funzioni HDMI 2.1, e ovviamente non supporta i 120hz.
Smart OS VIDAA U4
La parte Smart TV è gestita dal sistema VIDAA U4 di proprietà Hisense, il sistema è intuitivo e abbastanza reattivo, ci sono quasi tutte le principali app come Netflix, Prime Video, Rakuten, YouTube, DAZN, Tim Vision, Infinity e altre minori, supportano nativamente l’HDR e sembrano abbastanza ben ottimizzate per il processore quad-core di cui dispone.
Da segnalare che al momento non ci sono Disney+ o Apple TV+, Mediaset Play è stato introdotto di recente, non è dato sapere se un futuro aggiornamento del sistema li potrà aggiungere. Mentre c’è l’App per l’integrazione con gli smartphone e tablet.
Ottimo invece il supporto di hard disk e chiavette USB, in quanto riproduce ogni tipo di file audio o video senza problemi.
Il telecomando in dotazione come si vede in foto è stretto e lungo, ha una buona dotazione di tasti scorciatoia e ha persino il microfono integrato con cui impartire comandi vocali di Alexa (unico assistente supportato).
Arriva anche Disney+
Hisense ha comunicato l’imminente integrazione di Disney+ sulle versioni più recenti dell’OS, pare che i modelli dal 2017 in poi presto vedranno integrata l’App nella Home di Vidaa OS.
Audio
Questo modello U71QF ha un sistema audio basato su altoparlanti stereo per un totale di 20W complessivi. Si tratta come sempre della dotazione minima, in grado di riprodurre mediamente bene i dialoghi, ma quasi del tutto priva dei bassi. Si tratta quindi di un’audio adatto a piccole stanze e bassi volumi di riproduzione.
Ottima la decodifica interna del Dolby Atmos (non che riproducendolo sulle casse della TV sia qualche vantaggio…), ma è in grado di inviare il segnale tramite ARC su HDMI1 alla propria soundbar o amplificatore.
Come si posiziona nel mercato ?
Hisense U71F per il produttore è una TV premium, tuttavia le prestazioni offerte non sono chiaramente da top di gamma, ma neanche il prezzo del resto, di fatto però è un LCD con quantum dot, e retroilluminazione full led con 72 zone indipendenti, questo l’avvicina all’offerta di Samsung Q80T che personalmente a parità di prezzo ritengo superiore se non altro per il pannello 120hz 10bit e l’hdmi 2.1.
Redatto da: Pixeltv
U71QF è un LCD che tenta di essere un prodotto premium con un costo molto contenuto, in parte ci riesce offrendo una buona visione al buio, un bel nero e un alto contrasto adatto all'HDR anche in versione Dolby Vision. Le rinunce invece prevedono l'utilizzo di un pannello a 60Hz, e l'assenza di qualsiasi funzione HDMI 2.1. Da segnalare inoltre l'adozione di un sistema operativo proprietario abbastanza snello e veloce, ma assente di un paio di App note.
Design:Il design comprende lo spessore, la dimensione delle cornici, la qualità costruttiva, progettuale e i materiali.
Una luminosità alta consente HDR di maggiore qualità e una visione migliore sopratutto in ambiente luminoso.
Il rapporto tra il bianco più luminoso e il nero. Più scuro è il nero, maggiore sarà il contrasto.
Si riferisce a quanto sono uniformi le schermate a tinta unita, nella normale visione influisce sulla qualità di scenari come cieli, campi da calcio, pavimenti e simili. Nelle tv più economiche ci può essere tanta differenza anche tra gli stessi modelli.
Si riferisce alla calibrazione nativa e alla quantità di colori che riesce a riprodurre.
Un valore alto indica che puoi guardare lo schermo da posizione angolata senza avere alterazioni cromatiche.
La qualità nella riproduzione di scene in movimento. Valuta anche interpolazione dei contenuti e tempo di risposta del pannello.
Input-lag è il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, in questa categoria si valutano anche le funzionalità legate al gaming.
Il sistema operativo della TV, si valutano funzionalità, semplicità e reattività.
Valuta come si sente la sola TV, ma anche le funzionalità di espansione e codec supportati.
▲ HDR universale
Suddiviso in gruppi LCD IPS, LCD VA, QLED, OLED. Per la differenza tra LCD vedi: +info LCD, per la differenza tra Qled e Oled: Oled VS Qled
La sorgente di luce può essere LED, MiniLED, o assente se i pixel sono auto-illuminanti (oled). I led possono essere direct (su tutto il retro) o edge (solo su una o più cornici)
Lo Spegnimento selettivo della retroilluminazione al fine di offrire un nero migliore, maggiorni sono le zone indipendenti, maggiore sarà la qualità dei neri in certe situazioni. Gli Oled non ne hanno bisogno +info sul local dimming
Attualmente può essere 8bit o 10bit e cambia il numero di colori che può riprodurre. Gli Hz sono il numero di volte al secondo che la tv ridisegna l’immagine, può essere a 60Hz, 120Hz o 144hz +info sugli Hz
HDR è la gamma cromatica estesa. Le versioni di HDR dinamiche sono Hdr10+ e Dolby Vision: +info HDR
Un valore di nits più alto offre una copertura colore superiore e una migliore visione sopratutto in ambiente luminoso. Il dato riporta una media su contenuti HDR reali, il volore medio oggi è circa 450 nits..
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma DCI P3 ha ampiezza simile a quella Adobe RGB, ma si espande di più in zone rosse e gialle, meno in quella del ciano e del verde.
Misurazione riferita a quanti colori visualizza la TV, la gamma Rec.2020 ha ampiezza ultra-wide molto più ampia della DCI P3, è destinata sopratutto ai contenuti video moderni.
Lo spazio colore DCI P3 abbinato alla luminanza diventa volume colore DCI P3, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 1000 nits.
Lo spazio colore REC 2020 abbinato alla luminanza diventa volume colore REC 2020, misura quante variazioni luminose si possono produrre del singolo colore rapportate a uno schermo ipotetico con luminosità 10.000 nits.
E' il tempo in millisecondi tra il ricevimento del comando e la sua visualizzazione a schermo, un valore più basso è migliore, oggi il valore medio è di 20ms +info sull'input-lag
E' il tempo che impiega un pixel a cambiare il suo stato/colore, nello specifico viene riportato quanto ci mette a variare il suo stato dell'80% (che è più di quello che in media avviene nelle scene reali). Un valore medio per un LCD è 6ms, valori troppo alti generano il classico "effetto scia" o ghosting.
Funzione che sincronizza i frame generati dalla console/PC con quelli riprodotti a schermo +info VRR
Funzione che riconosce se stai giocando e attiva in automatico la modalità game.
Funzione legata a un consorzio che imposta delle direttive per il corretto e calibrato uso di HDR nel mondo del gaming, la sua attivazione imposta in automatico la corretta gamma e tone/mapping per la TV utilizzata.
Riferito alla possibilità di inviare contenuti da smartphone/tablet o PC